domenica 23 settembre 2007

Somalia: è questa la chiamano liberazione?


Il Governo, riconosciuto dagli organismi internazionali, e le truppe etiopiche (in collaborazione con gli americani) stanno ancora assestando gli ultimi colpi alle Corti islamiche nel Sud, che già incominciano i disordini e le proteste a Mogadiscio (sicuramente fomentati come affermato dai media ma anche, forse, perchè avevano portato un pò d'ordine nelle vie delle città dove regnava la violenza con la sharia eil controllo dei soprusi) e oggi c'è scappato il morto - un ragazzino sparato alla schiena - cosa che certo sicuramente non aiuterà la pacificazione. Tutti sanno della rivalità fra somali ed etiopi, sia religiosa che tribale, e tutti avrebbero dovuto prevedere che passato il momento di smarrimento e cambio di potere questa rivalità sarebbe riesplosa di nuovo in maniera evidente. A questo punto temo che l'aiuto etiopico diventerà occupazione e che ci si ritroverà in una situazione "irakena" con gli etiopi al posto degli americani e altro sangue che scorrerà nelle vie fra attentati, proteste e chissà cos'altro impedendo, anzichè favorendo, la strada per la pacificazione del Corno d'Africa e temo che gli occidentali abbiano fatto un'altro errore di valutazione nello spingere un popolo rivale a occupare questo paese: proprio la lezione non la imparano mai? Ma alle persone comuni che soffrono la fame e a cui le organizzazioni umanitarie non possono portare aiuto (anche perchè le frontiere sono chiuse) cosa gli verrà detto? patiranno altri stenti? stiamo per assistere all'ennesima emergenza umanitaria e prepariamoci ai servizi trasmessi in tv con bambini che soffrono e che muoiono: si dirà è il prezzo per la lotta al terrorismo e per la democrazia, cosa che a me pare troppo alto anche perchè non sono così sicuro che l'obiettivo finale sarà davvero la democrazia ma il solito regime fantoccio degli occidentali messo lì per nostra tranquillità e non per alleviare le sofferenze dei somali di cui si parla solo quando ci servono per scopi nostri ma poi li si abbandona quando i fari mediatici si spengono. Non sono ancora così cinico da dire con indifferenza che la morte è parte della guerra e quindi vedere bambini e civili che muoiono sono una parte di essa, ma mi chiedo il giorno in cui ci presenteranno il conto a noi cosa faremo, a chi ci appelleremo? E se questo conto sarà salato, chiederemo una dilazione o cosa?

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