venerdì 13 febbraio 2009

CGIL: quando la battaglia è di retroguardia.

Ora vanno in piazza; ora che non hanno nemmeno più un'appoggio parlamentare di un partito; ora che, in conseguenza del processo liberista che dal sindacato è stato non solo condiviso ma in certi casi invocato in nome della negoziazione prima e della concertazione poi non comprendendo appieno il significato di quanto andavano firmando nè sapendo comprendere i processi storici che pari pari sono avvenuti negli USA (paese a cui puntualmente ci riferiamo e copiamo) circa 20 e passa anni fa dove le, allora, potenti organizzazioni sindacali si trovarono di fronte alla scelta se accettare il fatto compiuto del liberismo o rassegnarsi a pura testimonianza: come comprenderete la scelta è stata facilissima. Da noi c'era invece la possibilità di fare altro e meglio vista la legislazione sociale favorevole e vista la forza del sindacato; invece si è scelto il riformismo e si è rimasti fregati perchè non solo la parte che ancora funzionava del welfare è stata prima picconata e poi distrutta ma sisono ristretti anche gli spazi di manovra visti che ci si è legati al carro finanziario (fondi pensione, caaf, ecc.) oggi i sindacati sono non solo organizzazioni di parte ma anche finanziarie con interessi da difendere anche in questo campo: quindi facilmente nasce lo scambio di potere a scapito del ruolo principale come è ben chiaro a chiunque entri in contatto con una delle organizzazioni collaterali di queste entità. Tutto ciò ha comportato delle scelte: la prima fu quella della difesa del cosiddetto zoccolo duro degli operai ma non si tenne conto delle ristrutturazioni; ci si infognò in accordi cappio (quello di S. Valentino per esempio con l'orrore del concetto di inflazione programmata allora per essere ora sostituita da qualcos'altro che abbasserà ancora di più il potere di acquisto dei lavoratori, tutti i lavoaratori privati e pubblici) che prima si sono dimostrati controproducenti e ora sono stati profondamente mutati se non stravolti; che non siano nememn più in grado di fare la cosiddetta "testimonianza" visto che la parte politica è sparita e il governo ha spaccato il fronte sindacale e costretto in un'angolo la parte più grossa dello stesso costringendolo ad una pura battaglia di sopravvivenza e non di difesa di quel poco che rimane (prima di tutto il CCNL). Ora, come la sinistra, vediamo solo il "fantasma del natale passato" che si trascina dietro persone sempre meno convinte delle scelte fatte. Questo sindacato ha mancato tutti gli obiettivi della sua mission ma ad una cosa non ha rinunciato: il conflitto sociale visto che ovunque i lavoratori protestino finisce spesso a manganellate e al di là di qualche protesta non fa molto di più e perchè dovrebbe mi chiedo? Significherebbe dover, innanzitutto, ammettere tutti gli errori fatti in passato ma soprattutto ricostruire quel tessuto andato perso partendo dal concetto di "invisibili" e arrivando al concetto di sicurezza del lavoro, finendo a quel piccolo segnale di rinnovo della classe dirigente sindacale con facce nuove visto che quelle che ci sono ora sono inadeguate al sfide: in primis il "mitico (perchè ha fallito divunque sia stato siglato)" concetto di "patto fra produttori" che sa tanto di corporativismo. Ma mi rendo di parlare al vento.

giovedì 12 febbraio 2009

Caso Englaro: ma la smettono o no?

dall'altro mio blog pubblico.

riporto senza commenti l'intervento di Giovanni Berlinguer pubblicato su: lamianotizia
aggiungo solo alcune pagine di wikipedia riguardanti: eutanasia; Accanimento terapeutico; testamento biologico.
Mi ero ripromesso di smettere di parlare dell'argomento ma il continuo tambureggiare dei cattolici che continuano a battere sul tasto della morte indotta o dell'omicidio e hanno sparso dubbi e (loro) certezze dimostrando che li aizza sa benissimo che di fronte ad un referendum così come credo davanti alla Corte Costituzionale (stante l'attuale Costituzione) o anche davanti alla Corti europee (dove già una volta sono stati sconfitti nelle loro pretese) la legge in fieri non resisterebbe ad un'esame approfondito. Inoltre non trovo nemmeno giusto che una minoranza imponga ad altri la propria volontà: se siamo in uno Stato democratico e liberale dovrebbe essere ESATTAMENTE il contrario: primo suo compito dovrebbe essere quello di difendere e garantire i diritti individuali e umani di cui ognuno di noi è portatore fin dalla nascita e di cui si assume la responsabilità personale e di chi si trova a dover rappresentare: temo che questa legge parli solo di "testamento biologico" ma per disapplicarlo e renderlo vano e inutilizzabile; fra parentesi il nostro paese ha firmato la convenzione di Oviedo ma che non avendo emanato i decreti legislativi di attuazione nei fatti ne siamo fuori.
giovedì 12 febbraio 2009, 15:47 by Giovanni Berlinguer in Diritti umani
Come è giusto che sia, ora il dibattito parlamentare ripartirà dal testo della Commissione sanità del Senato sul Testamento biologico. Esso però rischia ulteriori sopraffazioni rispetto alle esigenze e alle volontà delle persone. Con efficacia, Claudio Magris ci ha ricordato che “La qualità della vita può essere valutata solo dall’interessato, l’unico autorizzato a poter decidere della propria vita e della propria morte”. E’ opportuno quindi rileggersi per intero l’art. 32 della Costituzione, composto di due paragrafi. Il primo afferma che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Non meno significativo il secondo, proprio alla luce delle recenti vicende: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.Sono principi fondati sulla libertà personale e sulla responsabilità dei medici e della scienza, beni che lo Stato mette a disposizione dei suoi cittadini per garantire loro il diritto alla salute. E qui sta il grande valore della laicità e della inalienabile distinzione tra fede e legge. Il governo e il centrodestra hanno abbracciato con piglio decisionista la posizione del Vaticano e delle gerarchie cattoliche, sostituendosi in un solo colpo alle volontà della povera Eluana e della sua famiglia, alle attenzioni dei medici chiamati al suo capezzale, alle sentenze della magistratura fino ai rilievi costituzionali del Capo dello Stato. Ieri sulla procreazione assistita, oggi sul testamento biologico, Governo e Chiesa irrompono nelle vite delle persone dettando norme, stabilendo obblighi, prescrivendo comportamenti, anziché favorire diritti e assicurare tutele. Con il risultato che, in nome del principio secondo cui la disponibilità della vita appartiene alla volontà di Dio anziché agli individui, è lo Stato a determinare come si viene al mondo e come si lascia questa terra. Così si finisce per fare leggi tanto mostruose quanto inapplicate ed inapplicabili (i voli della speranza per le cliniche spagnole dove coppie sterili cercano di avere figli sono aumentati del 300% dopo l’approvazione della legge 40). Oppure, da una parte si condanna l’accanimento terapeutico e gli eccessi di certi abusi tecnologici e poi li si impone per decreto legge. Il naturale e l’umano vengono usati, fino ad essere vilipesi, in nome della supremazia contingente, sia essa della Chiesa, sempre più incline a espressioni teocratiche, che della maggioranza politica pro tempore. La quale legifera di morte e dimentica la vita. Come quella legata alla salute dei migranti, da segnalare alle forze dell’ordine se osano usufruire del nostro sistema sanitario. La Chiesa stessa, come ogni buon medico e ogni buon infermiere, ha denunciato i devastanti effetti di questa norma. E alcune regioni (la Puglia, la Toscana, il Lazio) hanno già deciso di non applicarla, mentre governo e centrodestra sembrano intenzionati a non tenere in alcuna considerazione i rilievi etico-sanitari avanzati, davanti a tanta inumanità, da quanti sono mossi dalla consapevolezza che le malattie epidemiche nascoste dalla legge, finirebbero per riversarsi sulla salute di tutta la popolazione. La rivolta di tanti medici, cattolici e non cattolici, indica come si può stare dalla parte della vita battendosi contro il furore ideologico di taluni atti legislativi. Le crociate integraliste basate sull’affermazione dei valori cristiani sembrano prevalere sulla libertà di coscienza (e di cure) dei medici e dei cittadini. Contro ogni autodeterminazione delle persone, il governo ha scelto il terreno che più terremota le coscienze e abbatte le barriere di partito: il dolore. Trasformando una complessa e straziante vicenda nell’ennesimo scontro tra dove finisca la vita e dove inizi la morte.

mercoledì 11 febbraio 2009

Legge 40: il Censis dice che si fanno meno figli ora.

Chi ricorda cosa è la Legge 40? Di cosa parla? O dobbiamo andare a qualche quiz show per saperlo? Questa legge è quella che ha bloccato la fecondazione medicalmente assistita e la diagnosi preimpianto (nonostante un referendum andato male per assenza di votanti): in pratica faceva, grazie ai pesanti interventi della Chiesa (dice nulla questo?), fare un balzo indietro alla scienza e alla società italiana di alcuni decenni. Risultato? Oltre al non trascurabile fatto che è nato il turismo neonatale (le coppie che vogliono figli e non possono farli per tutti i motivi del mondo che vanno all'estero che so Spagna, Turchia ecc. per farne sottoponendosi alle cure necessarie per farli; in tutto ciò la chiesa fa finta di non sapere che spesso sono anche coppie cattoliche), nel nostro paese c'è stato un'ulteriore crollo delle nascite perchè 3 coppie su 4 ritengono di essere svantaggiate rispetto alle coppie degli altri paesi europei; e la stessa percentuale ritiene che questa legge le ha sfavorite nel procreare: insomma un bel fallimento (dati CENSIS); ma soprattutto per accontentare Oltretevere si stanno danneggiando cittadini italiani in uno dei loro diritti: quello della procreazione. Una cosa da andare orgogliosi davvero per un paese che si proclama liberale e la cui maggioranza proclama il concetto di libertà ad ogni piè sospinto. Non c'era forse nella Costituzione questo principio? E se ci si ritiene "liberi e liberali" come mai si conculcano diritti dei cittadini? Prima la fecondazione assistita e la diagnosi perimpianto; ora il testamento biologico (per non palare di leggi ad personam ecc.): dove si andrà a parare ora? Per chi si ritiene difensore della famiglia non è una bella notizia, mi pare. Sono sicuro che una scusa la troveranno ma non potranno nascondere il fatto che, come per liberale e libertà, famiglia è anch'esso un concetto vuoto e, ormai, senza senso ma solo un feticcio, come lo è stato Eluana, da sbandierare fra un GF ed un'altro reality.

martedì 10 febbraio 2009

la pietas ad un solo senso

Quanto dico in questo post premetto che non è fatto per polemica o per continuare a battere sullo stesso tasto, ma è solo una riflessione su un'aspetto che finora è rimasto sullo sfondo della società italiana di questi anni: il classico metro dei due pesi e delle due misure sul tema della vita e sul diritto a viverla in tutti i suoi aspetti. Si sono sprecati fiumi d'inchiostro in questi giorni; le veglie di preghiera si sono ripetute; tutta la procedura, insomma. Per non parlare della parte politica che in un crescendo ha ostacolato e cercato in tutti i modi di evitare il protocollo per Eluana; addirittura si è acceso uno scontro istituzionale (e costituzionale) con il Capo dello Stato (ma qui forse c'è altro sotto) per varare a tempo di record un qualche provvedimento che bloccasse sine die tutto. Ma contemporaneamente si è approvato il pacchetto sicurezza ed in esso ci sono alcune norme che fanno discutere e pensare. La possibilità per il medico di denunciare il presunto clandestino; oppure la detenzione nei cpt; la tassa da pagare quando si chiede il permesso di soggiorno; per non parlare dei centri che saranno costruiti nel deserto in Libia per fermare lì gli immigranti illegali. Tutte cose da paese civile indubbiamente e tutte cose che fanno fremere chi realmente crede nei diritti umani. Non dico che bisogna fare la politica delle porte aperte a tutti i costi e a tuttto e tutti, al contrario ma da qui a trattarli come umani di serie B ce ne corre, soprattutto se vogliamo restare nel consesso delle nazioni civili portatrici di ideali e valori da esportare con le armi presso terzi se necessario: anche perchè mi chiedoil senso di queste affermazioni valoriali a fronte dello spettacolo poco edificante di Lampedusa. Sotto la clinica la Quiete c'è chi ha portato acqua e pane (certamente un valore simbolico, non lo discuto nè lo giudico) ma, come Gad Lerner ha detto in una trasmissione, a qualcuna di quelle belle anime è mai venuto in mente di portarli (con altrettanto gesto simbolico e pratico contemporaneamente) a Lampedusa? I cattolici non hanno paura di esprimere il loro dissenso rispetto a questa scelta tant'è che c'è famiglia cristiana che ha preso una querela in merito definindo razzista le legge; ma la parte politica si rende conto invece di quest'aspetto o riduce tutto ad un perpetuo negoziato con Oltretevere concedendo, in cambio di acquiescenza, quanto da esso richiesto? E' ben triste il dilemma: ci si è battutti strenuamente per riaffermare la vita e poi si nega lo stesso diritto ad altri che avengono a bussare alla nostra porta...............

lunedì 9 febbraio 2009

Addio Eluana. Ora sei libera. TORNA DAL PADRE...

ADDIO ELUANA,
ORA SEI LIBERA DALLA PRIGIONE.
ORA, COME GIA' DISSE PAPA GIOVANNI PAOLO II°, "PUOI TORNARE DAL PADRE" E VIVERE NELLA SUA GLORIA.
IO SONO UN LAICO, MA MAI COME IN QUESTO CASO COME NON POSSO CHE SPERARE CHE DI LA', NELL'AL DI LA' CRISTIANO, CI SIA QUELLA VITA DA MOLTI SPERATA E DA TUTTI PENSATA PERCHE' IN CASO POSITIVO TU, ELUANA, POTRAI GUARDARCI ED AVERE PIETA' E PERDONARE CHI HA FATTO SCEMPIO, IN NOME DI NON SI SA BENE COSA, DEL TUO NOME, DELLA TUA VITA E DELLA TUA SOFFERENZA.
VOLA ELUANA, VOLA VIA DA QUESTA VALLE DI LACRIME E MISERIE E SE SENTI LA VOGLIA DI GUARDARTI INDIETRO FALLO GUARDANDO LE PERSONE CHE TI HANNO VOLUTO REALMENTE BENE E TI HANNO AMATA DAVVERO PER QUELLO CHE ERI E PER QUELLO CHE HAI RAPPRESENTATO PER TANTE ANIME CHE ANCORA SOFFRONO PRIOGIONIERE NEI LORO CORPI E CHE PER LIBERA SCELTA PROPRIA, O DEI PROPRI RAPPRESENTANTI E TUTORI, VORREBEERO AVERE LA STESSA POSSIBILITA'.
NON RATTRISTARTI NEMEMNO PERCHE' TUO PADRE HA DICHIARATO CHE NON VUOLE COMMENTARE E VUOLE RESTARE DA SOLO: PERCHE' ORA MOLTO PROBABILEMENTE STARA' RIPENSANDO AI GIORNI FELICI E METABOLIZZANDO LA PERDITA (RITARDATA DI BEN 17 ANNI GRAZIE SOLO ALLE MACCHINE) DELL'AMATA FIGLIA. NON ASCOLTARE CHI DICE CHE E' STATA AMMAZZATA; NON ASCOLTARE CHI DIRA' A CHI TI VOLEVA BENE CHE HA PERMESSO UN'OMICIDIO; NON FERMARE A RATTRISTARTI PER LA GUERRA DI RELIGIONE CHE SI SCATENERA' (PERCHE' SI SCATENERA' COME SI SCATENERANNO LE VENDETTE "LEGISLATIVE" DI UNO STATO CHE STA ABDICANDO ALLA PROPRIA FUNZIONE DI GARANZIA DEI DIRITTI INDIVIDUALI E LA LIBERTA' IN PRIMIS); COME DICEVA YEHOSHUA BEN JOSEF BEN DUEMILA ANNI FA, " PERDONA LORO PERCHE' NON SANNO QUELLO CHE FANNO (E DICONO)" E SOPRATTUTTO ORA CHE SEI LIBERA POTRAI AIUTARE CHI TI HA AMATO DVVERO ED ESSERGLI VICINO E AIUTARLO A VIVERE DEL TUO RICORDO E DELLA TUA FELICITA'.
ADDIO ELUANA

domenica 8 febbraio 2009

Il Governo e la autorità sapevano fin dal 2004

Oggi La Repubblica ha pubblicato la lettera del 2004 con la quale la famiglia Englaro con la quale la famiglia spiegava alle più alte cariche dello Stato italiano la situazione e l'evolversi possibile dello stato di Eluana. Una missiva nobile e lucida che comprendo, come padre, non può che essere dolorosa e sofferta. Si disegna anche il possibile evolversi verso una non vita autonoma e la necessità di razionalizzare la condizione della figlia che non era autonoma in nulla perchè tenuta in vita da macchine. Hai voglia ora, dopo 5 anni, a dire che non è stata ricevuta o che non la si conosceva: essa esiste ed è leggibile e se non si hanno le bistecche firoentine sugli occhi non lascia spazio a dubbi; sui diversi temi che vi vengono affrontati - senza PERALTRO AVERE RISPOSTA DALLE ISTITUZIONI, come sempre in "altre faccende affaccendate" - si nota la lucida analisi e il percorso di sofferenza che già allora si era creato: insomma sapevano eccome. Ora; mettiamo pure la concordanza d'interessi fra Maggioranza, Governo e Vaticano che perseguono ognuno per se gli obiettivi e ognuno con i propri scopi che vanno molto al di là di quanto emerge dalle dichiarazioni ufficiali; mettiamo pure che i cattolici realmente credano che Eluana sia "viva" e vada salvata dagli appartenenti al "partito della morte"; mettiamo, infine, che la vicenda sia solo un paravento dietro il quale si consumano progetti e proposizioni; mettiamo tutto ma una cosa mi chedo: è giusto l'uso politico/mediatico che si fa di una vicenda umana come quella della Englaro? Tante persone si sono trovate in quella condizione e hanno fatto in privato quello che il Sig. Englaro fa, in maniera civile, o meglio intende fare alla luce del sole ritenendo che sia un diritto del cittadino disporre della propria vita (peraltro la Costituzione, cui hanno contribuito non solo i comunisti ma anche socialisti, democrastiani, ecc. altro che "ispirata" da filosvietici, lo prevede chiaramente che nessuno può essere sottoposto a trattamento medico contro la sua volontà) dalla nascita alla morte: e per estensione a morire, oltre che vivere, dignitosamente. I più alti gradi delal giurisdizione gli hanno dato ragione (Cassazione, Corte Costituzionale, Corte D'appello ecc.); perchè allora si vuole a tutti i costi "salvare" Eluana? Da cosa e da chi? E, tanto per fare il dietrologo, "qui prodest"? Solo se risponde ai quesiti obiettivamente si comprende il quadro definitivo che si sta delineando davanti ai nostri occhi: l'addomesticamento delle opposizioni (letteralmente annichilite dalal tenaglia Vaticano/maggioranza parlamentare/Governo); la "tutela" dal Capo dello Stato (schiacciato su posizioni difensive); l'affidamento ad uno Stato estero, il Vaticano, dell'etica di Stato (che ci ri-configura come paese a sovranità limitata); l'aquisizione alla maggiroanza, ed al Governo, di poteri inimmaginabili in una società democratica che dovrebbe (ormai il condizionale è d'obbligo) non solo avere "separatezza dei poteri" ma anche contrappesi istituzionali e costituzionali che sono garanzia per i comuni cittadini da tentazioni elitistiche per non dire altro: ad oggi tutto ciò sta venendo meno e ciò che sta nascendo è altro che per ora non ha connotati chiari e definiti ma che ha tutto l'aspetto di qualcosa che pensavamo esserci messo alle spalle con la fine del XX secolo; ma si sa che la storia si ripete ...... magari non proprio pari pari, però ....... Temo che alla fine riusciranno a fermare la liberazione di Eluana, si ci riusciranno ama morire sarà la società laica, liberale e democratica italiana la cui eutanasia non comporterà nè proteste, nè appelli, nè altro visto che ormai sembra diventato un peso per tutti che aspettano un "messia" che gli dia speranza e li tiri fuori dal pantano in cui li hanno cacciati e per il momento, vista la gravità della situazione, sono più che disposti a vanificare pane, si fa per dire, per principi!!
AGGIORNAMENTO
La Presidenza del Consiglio ha smentito, allora c'era la stessa maggioranza di oggi, di aver mai ricevuto una missiva da aprte della famiglia Englaro, e da cittadino prendo nota e diffondo la cosa perchè ritengo giusto che sia così: il punto rimane, ossia i cittadini hanno il diritto di scegliere liberamente la propria vita e la propria morte stabilendolo magari prima a chiare lettere e lo Stato non dev'entrarci!!

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