venerdì 29 aprile 2011

Mai fare leggi contro la tradizione cristiana........

Indovina indovinello: chi lo dice? Il Papa? IL Capo della Cei? Qualche teologo di grido? Macché, il Capo del governo, già proprio lui. A proposito dell'aspetto psicologico che benissimo Marco Travaglio ha così ben identificato ("basta lasciarlo parlare che confessa tutto da solo non foss'altro perché incapace di tacere e reggere il gioco") anche oggi ci ha regalato la perla di saggezza del giorno: mai fare leggi contro la tradizione cristiana, come a dire mai fare leggi contro oltretevere perché così ci si alienano soldi, potere, voti, ecc. ecc. e se lo dice lui che pur di restare dov'è ha fatto impallidire la memoria che hanno gli storici dell'inventore stesso del trasformismo, ossia Giolitti, sopravanzandolo in compravenduti e cambiali in bianco da pagare....... I calcoli se li sta facendo tutti: mancano solo i voti alle elezioni, ma quelli non tutti son sicuri dato che a Milano ad esempio, nonostante lui si presenti come capolista, si correrà sul filo di lana e quindi l'incrinatura nel monolito, puramente teorico, del suo potere, la milano da bere dei tempi craxiani, rischia di diventare la foto della decadenza del suo regime anche a roma al governo; a Napoli se non fosse che i suoi oppositori si stanno suicidando in una lotta fratricida (peraltro io appoggio senza condizioni De Magistris) il candidato del Capo non avrebbe scampo. Questi sono segnali d'allarme che lui conosce benissimo, quindi ha quest'altro fronte da affrontare: il voto. Come fare? Alzare lo scontro gli fa risalire di qualche punto é chiaro ma on basta: a Milano la Lega é un diretto concorrente e se vicne farà sentire il suo peso, e il suo condizionamento. A Napoli, se il fronte opposto fosse unito, non ha nemmeno la maggioranza ed é tutta in salita la corsa. Son sicuro che gli staff dei comunicatori stanno lavorando alacremente 48 ore su 24 per trovare d'invertire il trend: soprattutto quando fai, lo dice lui apertamente, di questo test elettorale un referendum su te stesso e sulla maggioranza che ti sostiene (immagino come saranno calde, ad esempio, le poltrone dei compravenduti che finora ululuvano alla luna per avere posti di governo e ora vedono scapparsi di mano la gallina dalle uova d'oro e il caldo privilegio di essere parlamentare) e lo fa finché sei vincente, poi saranno pronti a cambiae cavallo, come accadde nel 1943........... può questo paese che accumula giorno dopo giorno problemi su problemi (come un cancro che, lasciato a se stesso, diventa incurabile) vivere di questa fatuità? E per quanto durerà questa tragicommedia? Nascerà mai qualcuno capace di darci un taglio e rifar ricominciare questo paese a camminare sulle proprie gambe?

giovedì 28 aprile 2011

..... e per quanto riguarda l'acqua....

Sapete come mai l'opposizione, cosiddetta, strepita così poco perché salta il referendum dell'acqua, con il decreto furbino abroga realtivo referendum: semplice perché nelle cosiddette regioni "rosse" l'acqua privata lo è già; ora ci sono ancora aziende locali a gestione compartecipata ma poi, saltato il referendum, sappiamo già che passeranno in toto alle grandi due multinazionali e nazionali del settore e alle relative banche: naturalmente saltato il fosso sarà facile parlare di profitti, e non di investimenti, di giochini di borsa, e non di riconoscimento che il cittadino è colui che paga e non é un consumatore, ecc... ecc... gli intrecci fra politica e interessi finanziari sono enormi così come le aspettative nascoste dietro le parole di convenienza che oggi si spendono per "spiegare" fra i denti che privato é bello e pubblico é inefficiente. Non che ora stiamo meglio sia chiaro: i comuni hanno da qualche anno il vizietto di contrarre mutui e scaricarli sulle suddette aziende dell'acqua in qualche modo; così sarà anche dopo dove, a maggior ragione, la gestione privatistica avrà di fronte il mercato selvaggio senza regole da un lato e la voracità della politica dall'altro: nel mezzo ci sarà sempre e comunque il consumatore, ex cittadino, che pagherà il conto finale e senza discutere. A quel punto il povero consumatore, ex cittadino, che deve fare? Prendersela con la politica? No, naturalmente, che ci può fare la politica locale se c'é una legge nazionale che lo impone? Prendersela con la politica nazionale? No perché le privatizzazioni le hanno lanciate dalla sinistra berlusconiana e sono state completate dal berlusconismo in pectore, quello originale .... quindi che fare? Non pagare? Ma a quel punto, non essendo più un bisogno ma un servizio quindi una merce, gliela tagliano e basta, poi lo mettono in mora quindi interviene equitalia e gli leva anche le mutande!!!!!! Praticamente é circondato e fregato: finirà con il prendersela con la politica e aumenterà la frustrazione e l'odio generico e generale contro chiunque aumentando il tasso di inciviltà generale che aumenterà a fronte della riduzione del tasso di solidarietà sociale, mirano a questo? Aveva ragione, allora, chi diceva che il liberismo, anche in salsa italiana che é molto annacquata, é la panacea per le aziende ma non per i cittadini che sono spogliati dei loro diritti per restare consumatori: ossia parco buoi da spennare con tariffe che mediamente aumentano del 60% a fronte di minori investimenti per il 50% rispetto agli anni precedenti le privatizzazioni, ossia quand'era pubblica.... un esempio di questo lo abbiamo già con gli attacchi continui della sinistra berlusconiana contro lo Statuto dei lavoratori: é solo un assaggio.... Vogliamo davvero fare tutto ciò? Ricordiamocelo noi che viviamo in queste regioni, il pericolo peggiore é proprio in casa e non altrove!!!!

mercoledì 27 aprile 2011

... e intanto il biotestamento .....

...... mentre ammette candidamente di aver preso in giro il diritto di esprimere il popolo impedendogli, per ora poi si vedrà con Cassazione e Corte Costituzionale, di esprimersi, essendo bambini immaturi e quindi emozionalmente instabili e non volendo ammettere che dietro l'insistenza sull'evitare i referendum sull'acqua, sul nucleare ci sono nell'ordine contratti da onorare, impegni presi con squaloni nostrani e timori che passi l'altro sul legittimo impedimento ecc., in Parlamento si lavora alacremente sul ..... non sulla crisi economica; non sulla necessità di creare occasioni di lavoro come dovrebbe fare uno Stato che ha da affrontare la disoccupazione e nemmeno agire sul fronte estero dove la perdita di credibilità continua: niente di tutto questo. In Parlamento si discute, complici UdC e catto(comunisti) democratici, del biotestamento: in sordina però sennò la gente se ne accorge. Come accadrà? L'UdC chiederà l'inversione dell'ordine del giorno e il biotestamento passerà esattamente come l'hanno pensato oltretevere: tutti contenti tranne chi si trova nelle condizioni di essere oggetto dello scontro ossia i malati terminali e i loro parenti i quali se vogliono seguire la strada ipocrita fatta da molti potranno sempre trovare il "modo" di far trapassare il terminale in altro modo o altrove; quindi, dopo il turismo neonatale ci sarà quello del terminale che non ne può più di vivere una vita fatta di sofferenza e lento declino tenuti in vita a tutti i costi da macchinari che gli danno una vita che tale non è perché non più libera né, a volte, cosciente ..... le elezioni sono prossime quindi questo segnale al mondo cattolico integralista andava dato nel momento giusto. Dopo i compravenduti che vedranno pagata la cambiale ora tocca a questo settore sociale, in una sequenza che tiene il conto dei voti potenziali da raccattare ma non dell'interesse dei cittadini che come sempre accade nel nostro paese troveranno il modo di arrabattarsi a modo proprio: d'altronde l'arte di arrangiarsi l'abbiamo inventata noi, perché se dovessimo aspettare lo Stato........

martedì 26 aprile 2011

Trufferendum......

Siamo assolutamente convinti che l'energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo";
"destino ineluttabile";
"Dobbiamo acquisire tutta l'energia dall'estero e questo grava sulle famiglie italiane per i costi. Se noi oggi fossimo andati a quel referendum non si sarebbe più parlato di nucleare";
Il "Governo responsabilmente ha dato luogo a questa moratoria...".
Ecco quattro perle del pensiero che il Governo, il suo Capo, e la maggioranza condividono ampiamente in materia di nucleare (di acqua, di legittimo impedimento). Ha confessato, ha ragione Marco Travaglio quando dice che basta lasciarlo parlare per capirlo senza fraintendimenti, candidamente la furbizia che é stata commessa: un decretino e oops addio referendum. Potevamo sperare nella "pistola fumante"? Eccola. Ma cosa é accaduto? Al vertice Italia-Francia il Nostro ha fatto il classico scambio: lactalis che può fare l'opa completa su parmalat contro Draghi alla BCE; intervento militare al fianco della Francia in Libia (definiti eufemisticamente "attacchi mirati precisissimi" ... voglio vedere proprio come faranno ....... chissà lasceranno atterrare l'aereo a terra e il pilota schiafferà la "precisissima" arma contro l'obeittivo........ come mai non si informano con gli americani che sono maestri di fallimenti nei bombardamenti chirurgici?) contro un accordo su Schengen che di fatto si cercherà di svuotare aprendo la porta alle piccole patrie come contrappasso alla UE liberista: nel mezzo rimangono, incompiuti, i sogni degli europeisti che sono i veri sconfitti. Sul nucleare, poi, c'erano da rispettare gli accordi proprio con i francesi: contratti erano stati firmati e dovevano essere rispettati, costi quel che costi anche perché se oltralpe non l'avrebbero presa molto bene nel vedersi sfumare tanti soldi da investire nel riciclarci i loro vetusti reattori; da questa parte delle Alpi ci sono gli squaloni che non avrebbero preso molto bene la montagna di soldi, NOSTRI NON SUOI O LORO, che andava in fumo in termini di costruzione, manutenzione e stoccaggio del materiale e delle centrali: il tutto in un paese dove il rischio sismico e la pressappochezza sono la norma e non l'eccezione!!! Questo scippo non può passare impunito: qui nessuno (destra, sinistra berlusconiana, leghisti, ecc.) vuole una centralona nucleare nel proprio giardino, nessuno. Ci sono le elezioni amministrative? Ricordiamoci di queste affermazioni, e andiamo al voto tutti. Vedremo che bella sorpresa avranno: chi nel pdl diceva che così si perdono le elezioni, bé vediamo se é vero........... questa italietta assomiglia sempre di più a quell'altra triste e sventurata italietta di alcuni decenni fa che ci coinvolse in tragedie enormi cui non eravamo preparati (eravamo allora un paese contadino; oggi siamo un paese di vecchi ripiegato su se stesso incapace pure di alzare la schiena e camminare dritti di fronte alle furbizie della casta, anzi una bella fetta di noi lo imita pedestremente facendone un mito senza capire che imitaro è autolesionistico: per tutti! Fossero solo loro i danneggiati sinceramente non me ne potrebbe interessare di meno ma lo siamo tutti e allora le cose cambiano. E io non ci sto a farmi prendere per i fondelli dal furbetto di turno, ripeto: alle elezioni ricordiamocelo.....
A questo punto ........
SI VOTI!!!!!!!!

il cappio della privatizzazione .....

Innanzitutto voglio ringraziare i tanti che hanno fatto gli auguri, sul blog, e fuori, perchè in un mondo dove tutti pensano al proprio piccolo particulare (dove due carabinieri che stanno solo svolgendo il proprio lavoro al servizio di tutti sono presi a bastonate da quattro balordi di ritorno da un rave ...... salvo dopo mettersi a piangere come fanno i bambini ) il fare piccoli gesti come questi fa ben sperare che non tutto è perduto e, fra un inkazzatura e l'altra con il figliolo, si può forse ancora fermare e ricostruire un tessuto sociale comune per tutti: dopo essersi liberati delle scorie del '92 naturalmente... GRAZIE!!!
Privatizzare: ci siamo chiesti cosa realmente significhi questa parola? In teoria dovrebbe significare che fronte di più offerte i consumatori, non più cittadini, devono poter scegliere quella per loro più conveniente a fronte dei servizi offerti. Nella realtà invece abbiamo una realtà diversa, molto diversa: acqua e simili sono considerati dagli economisti "monopoli naturali". A loro dire non possono essere "divisi" fra vari gestori e quindi non ci può essere concorrenza: una comoda scusa per non dire che spesso dietro i gestori si nascondono non solo grandi interessi di multinazionali dell'acqua, e lauti profitti che vengono assicurati dai cosiddetti "isoricavi" ossia da quote garantite sempre in crescita che l'utente per quanto possa risparmare non può evitare, ma (dicevo) gli stessi enti pubblici (Ato, Comuni, ecc. che in questo modo fanno soldi) che si consorziano e mettono distanza fra se stessi e gli utenti. Invece di impegnarsi a migliorare e controllare i servizi cercano di guadagnarci sopra da un lato e dall'altro non si espongono più alle critiche sui disservizi e sulla gestione carente. Come pensano di uscire, nella maggioranza (tesa non a fare leggi nel senso del referendum ma a evitare che quello sul legittimo impedimento raggiunga il quorum, tutto qui), dalla situazione? Semplice: aggirano facendo una leggina che preveda, che so, un authority e il giochino é fatto; addio referendum. Ma può bastare la classica furbizia della italianissima casta? No perché i problemi rimangono tutti: provate a fare rimostranza perché l'acqua (anche in Regioni dove non c'é mai stata penuria di fonti idriche, quasi tutte in realtà) non arriva al terzo piano; sapete cosa vi rispondono? Seimila euro per cambiare la tubazione, grazie. Non da una ditta chiamata da voi ma da quella imposta dal gestore!!! E il gas? Idem. E la corrente elettrica? Mica potete liberamente, a prezzi concorrenziali, mettere pannelli solari... no dovete mettervi d'accordo con il gestore maggioritario sul mercato e "aspettare" l'eventuale conguaglio (ho letto da qualche parte che se tutti avessero i pannelli solari da un lato la vetusta rete elettrica italiana non potrebbe reggere il carico e dall'altro non ci sarebbe bisogno ..... di un gestore!!!!). Che dire del telefono e della conseguente rete? Se state in una zona dove la più vicina centralina è a più di 8 km provate a chiedere di avere l'adsl.... cosa vi rispondono? E' antieconomico e loro essendo privati ...fregati: in Finlandia porteranno anche nelle lande desolate sopra il circolo polare artico la rete a 100 mbps; qui da noi si va ancora con il modem analogico da 56 kbps se siete in zone periferiche non servite da centraline, insomma un bel quarto mondo in nome della convenienza economica di chi deve gestire una rete, qualunque sia, e si trova in una posizione predominante rispetto al cittadino che a quel punto é solo mucca da mungere e basta. Un cappio, ecco cosa abbiamo attorno al collo. Ce lo siamo messi da soli? No, siamo stati "aiutati": dai governi che, non solo per fare cassa ma anche per favorire cordate amiche, hanno preceduto questo. Era questa la società che i partigiani che hanno fatto la Resistenza volevano costruire? Era per questo Stato che quegli uomini e donne hanno combattuto e sono morti? Era per permettere alla necessità di uno di salvarsi le kiappe a scapito di un intera nazione? Qualcuno penserà: a domanda retorica risposta altrettanto retorica; ormai questo c'é rimasto quindi continuerò a farle, che piaccia o meno......

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