martedì 26 aprile 2011

il cappio della privatizzazione .....

Innanzitutto voglio ringraziare i tanti che hanno fatto gli auguri, sul blog, e fuori, perchè in un mondo dove tutti pensano al proprio piccolo particulare (dove due carabinieri che stanno solo svolgendo il proprio lavoro al servizio di tutti sono presi a bastonate da quattro balordi di ritorno da un rave ...... salvo dopo mettersi a piangere come fanno i bambini ) il fare piccoli gesti come questi fa ben sperare che non tutto è perduto e, fra un inkazzatura e l'altra con il figliolo, si può forse ancora fermare e ricostruire un tessuto sociale comune per tutti: dopo essersi liberati delle scorie del '92 naturalmente... GRAZIE!!!
Privatizzare: ci siamo chiesti cosa realmente significhi questa parola? In teoria dovrebbe significare che fronte di più offerte i consumatori, non più cittadini, devono poter scegliere quella per loro più conveniente a fronte dei servizi offerti. Nella realtà invece abbiamo una realtà diversa, molto diversa: acqua e simili sono considerati dagli economisti "monopoli naturali". A loro dire non possono essere "divisi" fra vari gestori e quindi non ci può essere concorrenza: una comoda scusa per non dire che spesso dietro i gestori si nascondono non solo grandi interessi di multinazionali dell'acqua, e lauti profitti che vengono assicurati dai cosiddetti "isoricavi" ossia da quote garantite sempre in crescita che l'utente per quanto possa risparmare non può evitare, ma (dicevo) gli stessi enti pubblici (Ato, Comuni, ecc. che in questo modo fanno soldi) che si consorziano e mettono distanza fra se stessi e gli utenti. Invece di impegnarsi a migliorare e controllare i servizi cercano di guadagnarci sopra da un lato e dall'altro non si espongono più alle critiche sui disservizi e sulla gestione carente. Come pensano di uscire, nella maggioranza (tesa non a fare leggi nel senso del referendum ma a evitare che quello sul legittimo impedimento raggiunga il quorum, tutto qui), dalla situazione? Semplice: aggirano facendo una leggina che preveda, che so, un authority e il giochino é fatto; addio referendum. Ma può bastare la classica furbizia della italianissima casta? No perché i problemi rimangono tutti: provate a fare rimostranza perché l'acqua (anche in Regioni dove non c'é mai stata penuria di fonti idriche, quasi tutte in realtà) non arriva al terzo piano; sapete cosa vi rispondono? Seimila euro per cambiare la tubazione, grazie. Non da una ditta chiamata da voi ma da quella imposta dal gestore!!! E il gas? Idem. E la corrente elettrica? Mica potete liberamente, a prezzi concorrenziali, mettere pannelli solari... no dovete mettervi d'accordo con il gestore maggioritario sul mercato e "aspettare" l'eventuale conguaglio (ho letto da qualche parte che se tutti avessero i pannelli solari da un lato la vetusta rete elettrica italiana non potrebbe reggere il carico e dall'altro non ci sarebbe bisogno ..... di un gestore!!!!). Che dire del telefono e della conseguente rete? Se state in una zona dove la più vicina centralina è a più di 8 km provate a chiedere di avere l'adsl.... cosa vi rispondono? E' antieconomico e loro essendo privati ...fregati: in Finlandia porteranno anche nelle lande desolate sopra il circolo polare artico la rete a 100 mbps; qui da noi si va ancora con il modem analogico da 56 kbps se siete in zone periferiche non servite da centraline, insomma un bel quarto mondo in nome della convenienza economica di chi deve gestire una rete, qualunque sia, e si trova in una posizione predominante rispetto al cittadino che a quel punto é solo mucca da mungere e basta. Un cappio, ecco cosa abbiamo attorno al collo. Ce lo siamo messi da soli? No, siamo stati "aiutati": dai governi che, non solo per fare cassa ma anche per favorire cordate amiche, hanno preceduto questo. Era questa la società che i partigiani che hanno fatto la Resistenza volevano costruire? Era per questo Stato che quegli uomini e donne hanno combattuto e sono morti? Era per permettere alla necessità di uno di salvarsi le kiappe a scapito di un intera nazione? Qualcuno penserà: a domanda retorica risposta altrettanto retorica; ormai questo c'é rimasto quindi continuerò a farle, che piaccia o meno......

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