domenica 12 luglio 2020

Il lavoro nero è diffuso dappertutto, ma tra Nord e Sud ha un peso diverso

Fonte: Il Fatto Quotidiano Lavoce.info
Dal punto di vista dei numeri, la diffusione del lavoro nero non è poi molto diversa tra Nord e Sud. Ma nel Mezzogiorno è probabile che i lavoratori irregolari siano i soli occupati in famiglia, mentre non è così nelle regioni settentrionali
L’occupazione irregolare in Italia: le tendenze
La discussione sulle misure per sostenere le famiglie che la pandemia Covid19 ha privato di ogni reddito da lavoro ha riproposto la questione dell’occupazione irregolare, che era scomparsa dal dibattito pubblico dopo i tentativi di favorirne l’emersione nei primi anni Duemila. Con la chiusura forzata di quasi tutte le attività economiche si è scoperto che il reddito di cittadinanza non sarebbe stato sufficiente a coprire tutte le situazioni di grave disagio causato dalla perdita del lavoro, perché non pochi occupati irregolari non ne avevano fatto domanda, per il timore di subire gravi sanzioni in caso fossero stati scoperti.
L’“invenzione” del reddito di emergenza nel “decreto Rilancio” è stata spiegata soprattutto così. E anche in questa occasione si è detto che le regioni meridionali sarebbero state le più interessate dalla nuova misura.
Ma è proprio vero che l’occupazione non regolare è più diffusa nel Mezzogiorno?
Da oltre 20 anni l’Istat stima nelle statistiche di contabilità nazionale anche gli occupati non regolari, la cui prestazione lavorativa è svolta senza il rispetto della normativa in materia lavoristica, fiscale e contributiva. I criteri di stima sono cambiati più volte, ma pur con qualche approssimazione è possibile delineare le tendenze del tasso di irregolarità dell’occupazione, nel complesso e per grandi settori.
Come mostra la figura 1, la percentuale di occupazione irregolare dal 1995 al 2017 presenta un leggero andamento a U, con un brusco calo dal 2001 al 2003, dovuto alla più grande sanatoria degli immigrati irregolari, e una ripresa dal 2009 negli anni della grande recessione. Sia pure in modi e tempi diversi, anche i tassi di irregolarità dei quattro grandi settori presentano un andamento simile. Ma la ripresa del lavoro nero non ha suscitato grande attenzione, benché l’Italia sia, con Spagna e Grecia, il paese dell’Europa occidentale con il tasso di irregolarità di gran lunga più alto.

Dal tasso di irregolarità al tasso di occupazione irregolare
Il tasso di irregolarità, cioè la percentuale di occupazione non regolare sul totale, è utilizzato dall’Istat anche per rilevare le differenze territoriali. Come mostra la figura 2, il tasso di irregolarità per il 2017, ultimo anno disponibile, varia da valori pari o inferiori al 10% per cinque regioni settentrionali su sei, sino a valori pari o superiori al 15% per tutte le regioni meridionali, con una punta intorno al 20% per Calabria e Sicilia. Alle differenze territoriali nel tasso di disoccupazione, le più ampie tra i paesi europei, sembra si aggiungano forti differenze nella consistenza del lavoro non regolare.

..... il resto di seguito a questo link sul fatto Quotidiano

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore