sabato 2 aprile 2011

Barbari e non solo: cosa é meglio?

Quando un regime crollava i barbari ne approfittavano per invaderlo stanziarvisi e usurparne le riocchezze, é accaduto durante il crollo dell'impero di roma e in ogni situazione dove uno Stato crolla e non c'é una valida alternativa già pronta. Di solito il crollo non è immediato ma frutto di un lento processo, che a volte dura secoli e a volte solo anni, durante il quale un altra catetgoria di barbari ne accentua la crisi: i parassiti. Sono una genia che in tempi normali vivono nel sottobosco sociale e politico accontentandosi delle briciole ma che in tempi di crisi riescono a conquistare il post al sole e possono proliferare liberamente. E' quello che sta accadendo in questi anni nel nostro paese: ce ne sono tutti i sintomi, basta osservare senza pregiudizi. Come cittadini di una società democratica a doverci preoccupare davvero non dovrebbero essere i "barbari" che arrivano attraversando le nostre frontiere perché, da l punto di vista storico, i flussi migratori ci sono sempre stati e sempre ci saranno e fanno meno male di quanto si pensi: proprio la storia dovrebbe insegnarci che i "barbari" che premevano alle frontiere dell'impero romano (finché l'entità "impero" rimase in piedi) ne divennero i più fedeli guardiani. No quello che ci dovrebbe davvero preoccupare sono i barbari "interni": quelli che nei momenti di crisi finali si fanno avanti per spartirsi le spoglie del regime. Sono queste figuri che dobbiamo temere perché sono pericolosissimi dato che sanno benissimo che il loro destino é segnato e breve ma é nel loro interesse far durare il più al lungo possibile il declino in maniera tale da avere la possibilità di spolpare l'osso fino in fondo e, magari, paparsi anche l'osso se possibile. Il vero pericolo é proprio questo: che dopo non rimanga più nulla su cui ricostruire, nemmeno i soldi. Accadde dopo la caduta dell'impero di roma, accad oggi. E' chiaro che la storia non si ripete mai esattamente nello stesso modo; ed é altrettanto chiaro che non é affatto detto che i crollo possa essere traumatico come l'illustre precedente. Ma la sintomatologia é pericolosamente simile: parassiti al lavoro; valori etici spariti; mancanza di alernative valide che possano permettere un atterraggio morbido. Una svolta,a differenza di allora, potrebbe risiedere proprio nella massa: nessuno, nemmeno i sostenitori del regime, é così autolesionista da rovinare se stesso in nome dell'appartenenza alla squadra o al fronte politico (FLI é solo un segnale di questo cedimento) e sono convinto che i movimenti nel retropalco (Montezemolo sempre più agitato e fremente per scendere in campo) diventeranno sempre più forti perché la cosiddetta "maggioranza silenziosa (il blocco sociale che sosteneva il pentapartito e ora la destra populista)" comincia a comprendere che ora come ora non si va da nessuna parte e che l'unico obiettivo del "delegato" al governo é il salvarsi e non il garantire lo status quo e di conseguenza comincia ad erodersi anche la propria posizione economica, sociale e politica: ergo bisogna fare qualcosa e trovare un altro "delegato (Fini ha fallito, ora toccherà proprio a Montenzemolo?)" che continui a fare gli interessi di questa zona grigia della nostra società o al massimo "riformando" il meno possibile e, soprattutto, toccare il meno possibile gli interessi precostituiti. Insomma serve un altro utile servo che cambi tutto affinché non cambi nulla, assolutamente nulla. A differenza di allora, però, c'é una variante: i cittadini che di quella cosidetta maggioranza non fanno parte. Sono costoro che potrebbero creare quella frattura sociale perché ci possa essere la svolta in senso alternativo: se riescono a non farsi attirare dalle sirene dello sfascio (il tanto peggio tanto meglio, che di per sé in questa stagnazione non sarebbe un male se avesse uno sbocco positivo) possono essere determinanti nel creare le condizioni non solo per un passaggio pressoché indolore ad un altro regime ma anche fermare e far indietreggiare la crisi eliminando la parte incancrenita delimitandone l'infezione, ma esaltando quelle porzioni di tessuto istituzionale e sociale ancora sano e su esso ricostruire un diverso assetto in senso democratico. La cosa importante però é un altra (e ne parlavo più su nel post): eliminare i parassiti. Salvare il salvabile é possbile solo eliminandoli. Quindi: ben vengano le elezioni; ma occhi aperti perché una delle caratteristiche della parassitosi é che si cura solo usando "farmaci" idonei perché in caso contrario il problema é solo rimandato e non si elimina il bubbone purulento che continuerà a crescere e a fare danni. Ben vengano nuovi soggetti politici che diano alternative, ma attenzione ai falsi profeti. Ben vengano nuove regole, ma attenzione massima alla demagogia e alla retorica, sennò siamo punto e a capo. Ben vengano nuove classi dirigenti, ma attenzione alla macchina del riciclaggio perché sennò rischiamo di ritrovarci non con una nuova macchina ma solo con una pessima macchina usata che cercano di venderci per nuova. Ben venga anche la diversificazione politica, ma attenzione a chi si propone perché rischiamo di ritrovarci con cloni che sono l'una l'immagine dell'altra che per si sostengono a vicenda per non perdere i privilegi acquisiti e che, almeno in origine, servivano a farli decidere in autonomia e non a farli diventare dei parvenu alla ricerca di un approdo sicuro nel porto del primo satrapo che riescano a trovare. Ecco dunque, a mio parere, i mille rischi che corriamo nel "cambiare" l'attuale regime che da 18 anni sta distruggendo il paese; ma sono rischi che dobbiamo essere disposti a correre perché ormai le alternative non sono fra lo status quo e un cambiamento rivoluzionario ma fra la dissoluzione del paese perdendo anche quel poco di buono che ancora c'é e una ricostruzione, ancora possibile, su basi solide salvando la parte sana ancora intonsa della società (al di là di ideologie e schieramenti): il percorso ce l'abbiamo ancora, ossia quanto scrito nella Costituzione ch guardsa caso vogliono "riformare"; salvandola ci salviamo. Distruggendola non avremo scampo, quindi non avremo futuro, pensateci....... Ho scritto questo post sull'onda di quanto sta accadendo in queste settimane non solo in Parlamento ma alle nostre frontiere ed essendo scritto di getto potrà essere scollegato e non "mordente" come al solito: io sono un bloggero e non un politico, non é mio compito infiammare i cuori ma tenere desto il cervello per evitare le fregature e scegliere con freddezza chi eleggere e cosa salvare..... il resto sono altri a doverlo fare; non é mio compito né lo sarà in futuro: ci sono giovani, precari e non, che sono preaparatissimi ed é giusto che possano avere la possibilità di provarci: perché impedirglielo? Ci sono persone che hanno idee, non necessariamente nuove, che possono cambiare i termini dell'equazione senza cambiamenti estremi: perché impedirglielo? Credo che ormai siamo al punto che o diamo fiducia alle nuove leve o siamo sull'orlo di essere buttati nel cestino della storia; sta a noi scegliere!!!

giovedì 31 marzo 2011

La schivata...

Era un film bellissimo. Ma in Italia é diventata realtà: ogni volta che c'é un problema ci si la riforma, epocale, e si elimina alla fonte il problema. E' dal '94 che va avanti così: fra leggi, riforme, controriforme, ecc. nel nostro paese la "schivata" é diventata la norma principe che equivale al "tana! liberi tutti" e avanti il prossimo .... processo. Bisogna riconoscere, però, che ogni volta (a fissità del risultato finale ossia la salvezza) il copione cambia: una volta é il condono; un altra é la riforma; un alta ancora é la controriforma, ma il risultato non cambia ossia chi é sotto indagine riesce a sfangarla (e insieme al nostro tantissimi altri che vi si accodano). Naturalmente se non avesse i mezzi (economici soprattutto) e gli uomini (legioni di avvocati, politici compravenduti, personale del precedente pentapartito che non vuole andare in pensione, media - propri o controllati da terzi non conta - ecc.) il problema nnon sarebbe nemmeno sorto: é già capitato ad altri (l'imprenditore beccato con due prostitute minorenni di cui una si é anch'essa finta di essere la nipote di qualcuno o lo spacciatore che si "spacciava" anch'esso per parente di......) ma andata male, evidentemente. Per poter raggiungere un tal risultato é anche necessario crearsi uno zoccolo sociale: in un paese come il nostro é un problema? No; ci sono legioni di casalinghe (disperate o meno non é un mio problema), di evasori, di pensionati, di giovani arrivisti (...), e tant'altro che altro non chiedono se non di credere qualunque cosa gli vien detto dalla tv (é questo il medium) purché possano continuare a illudersi che sono al sicuro da tutto e tutti e possano continuare a fare il proprio comodo: la parola magica é "libertà", ma non il concetto comunemente inteso dai politologi e dai filosofi piuttosto la perversione di questa parola: se posso faccio tutto quello che mi pare; se lo fa lui/loro perché non lo posso fare anch'io e farlo come mi pare e quando mi pare? E a corroborare tal situazione ci sono anche tantissimi sacerdoti dei media che si sono fatti "parte" di questo progetto: fanno parte della squadra e sono disponibili a sostenere, magari credendoci loro stessi a forza di ripeterlo, qualunque cosa gli imbeccano e torna utile al sovrano. Te cittadino non hai scampo: o bevi o protesti ma in ogni caso fai parte del sistema perché in ogni caso sei necessario affinché chi ci guadagna sopra possa continuare a farlo impunemente. Certo il diavolo è nei dettagli: spesso pezzi dello zoccolo di sostegno si sveglia e si accorge che c'è puzza di bruciato e si allontana nell'astensione (sondaggi odierni docet, ecco perché non si va alle elezioni): é già successo e continuerà a succedere, ma il risultato non cambia né tantomeno cambia il sistema che volutamente confonde popolo con pecore e elettori con sovrano impotente e frustrato. Specchio di questa situazione: Lampedusa e la Magistratura. Lampedusa perché si é evidenziata la pochezza del ceto dirigente che per veti e ricatti ha lasciato incancrenire una situazione che in qualunque paese civile sarebbe un onta da lavare e di cui vergognarsi: e invece anzi, dopo tutto quello che é accaduto, mi pare ci sia stata il danno oltre la beffa visto che vi é stata fatta una comparsata, nemmeno delle migliori, dove é stato detto.... nulla assolutamente nulla tranne forse che proprio perché l'amato capo vi comiziava hanno pensato bene di sbolognare qualche migliaio di clandestini altrove (con annesse dimissioni di un sottosegretario e di un sindaco.... poca cosa evidentemente... come diceva qualcuno il potere val bene una messa .....) dimostrando quanto fosse strumentale la detenzione di migliaia di persone su un isola lotano da tutto e tutti. L'altro aspetto, la Magistratura, anch'esso é emblematico: da eroi a fonte di tutti i mali. Tutte le maggioranze dal '94 in poi c'ha messo del proprio: condoni, miniriforme, maxiriforme, riformulazioni di intere parti dei quattro cidici (come i vangli si mira a farne una versione addomesticata lontana da quelli originali), leggi a personam, controriforme ma anche (...) tagli orizzontali, verticali, trasversali, diagonali, tratteggiati, ecc. ecc. tutto in funzione di ridurre l'Amministrazione della Giustizia una macchina ferma in panne senza possibilità di alcuna riparazione né ora né mai da un lato e fare dei Magistrati i nuovi untori dall'altro; untori, nuovi sovversivi che osano alzare il codice e farlo rispettare a chiunque, come da Costituzione (anch'essa in via di riforma che la svuoterà delle principali garanzie che oggi prevede) democratica del 1948. Per farlo non ci sono remore né freni che tengano, tutto fa brodo: dalle campagne stampa alle dichiarazioni; dai calzini turchesi ai dossier a carico di essi.. e si potrebbe continuare all'infinito tale é l'attacco e la sua violenza inusitata contro uno dei baluardi costituzionali. Due aspetti significativi ce sono lo specchio del paese: ma che dico, paese? Esiste un paese? No forse sarebbe meglio la corporazione italia di cui siamo, in un modo o nell'altro, tutti prigionieri.... altro che Nobel per la pace qui ci vuole un premio tuto da inventare per darlo a tutti noi (dai lampedusani ai Magistrati passando per noi tutti cittadini che ancora crediamo di vivere in maniera civile) che ogni giorno ne sopportiamo il peso e l'onere, senz'averne onore.

mercoledì 30 marzo 2011

eyes wide shut....

No, non é la critica al magnifico film di Kubrick, un maestro, non sono, pur essendo un cinematografaro di lunga data, un critico: qui ci sono blog che ne parlano con competenza e non voglio entrare in un campo di cu non sono padrone appieno. Ma prendo a prestito il titolo di questo film per fotografare lo stivale chiamato Italia, oggi: avendo smarrito la coscienza di se, ammesso che l'abbia mai avuta, ha smarrito anche tutto il resto ivi compreso la dignità e l'etica. In un paese di guardoni e onanisti, reali e teorici, il peggio che possa accadere é che ci levino il buco della serratura attraverso cui guardiamo, é proprio il caso di dirlo, il mondo esterno (tralascio il meglio perché ne ho sinceramente vergogna). Ricordate quando negli anni '90 ci indignavamo, da bravi ipocriti provincialotti quali siamo, per la corruttela diffusa della classe politica? Era un continuo sollevare tappeti e per la polvere che c'era quasi non si respirava: io per primo mi guardavo intorno in quel periodo e mi chiedevo se fosse stato un passeggero venticello o un tornado che vrebbe raso al suolo tutto per dare modo a noi di ricostruire tutto. Ora quanti anni son passati? C'é qualcuno, dei benpensanti (che continuano a fare gli ipocriti, anzi no ad esserlo), che oggi s'indigna perché il rimpastino (causa marchetta dei compravenduti, prima nominati poi innominati, responsabili) porterà una nuova marea di sottosegretari assolutamente inutili, che ci costeranno quanto la ristrutturazione di 100 scuole pubbliche, ma "(ri)nominati" perché indispensabili ad approvare "le riforme giudiziarie" che salvano le kiappe di una sola persona (l'ennesima legge ad personam) a tempo di record: deve finire tutto entro aprile con la prescrizione super-superbreve sennò ci potrebbe essere una condannucia che gli crea noia e non gli fa chiudere in bellezza la carriera politica al Quirinale: nuova sede del re nostrano. C'é ancora qualcuno che riesce a disgustarsi perché un consigliere regionale guadagna "solo" duemila euro in meno del parlamentare? C'é qualcuno in Veneto che s'indigna perché la nuova giunta a guida padana ha varato un sostanzioso aumento di stipendio dei consigliere mentre ai portatori d'handicap viene tagliato il cosiddetto aiuto alla famiglia (lo riportava oggi il fatto), 320 euri miseri, che poteva aiutare i portatori e i loro familiari "perché ci sono i tagli del Governo"? E questi aumenti chi li paga? O i tagli non vigono per i consiglieri? E che dire della comparsata fatta a Lampedusa (che si aggiunge, senza peraltro risolvere nulla, a quelle di Napoli per la munnezza, Abruzzo per il terremoto, ecc) nel mentre che l'isola viene svuotata a tempo di record per non fargli vedere la realtà, ammesso che ne sia capace, e fargli dire le solite cose che dice? Ma come si fa a votare per questi qui, dico io? Come si a votare per il pdmenoelle che dove ha governato, a livello centrale o locale non cambia, ha fatto, se possibile, anche più danni perché ha aperto la strada all'amato capo facendo quelle riforme senza i necessari cotnrappesi e non svelando gli scheletri che questo aese si porta nei 60 milioni di armadi di cui siamo possessori? L'unico nostro interesse é guardare da quel buco della serratura e basta: quello che vediamo lo vediamo in terza persona perché da bravi mini furbetti del quartierino abbiamo sempre la riserva mentale che se dovessimo diventare attori attivi, da passivi quali siamo, possiamo sempre .... che so cambiare casacca o cercare, come i tarli, il foro che ci riporta dentro al calduccio lontano dai guai in un modo o nell'altro a risognare l'esterno. A (ri)guardare il mondo da quel buco della serratura cui siamo tanto affezionati e da cui siamo dipendenti con il solito sentimento contrastante che ci attanaglia: da un lato vorremmo uscire e affrontare il mondo dall'altro lo stesso mondo ce lo mostrano spaventoso, e forse lo é davvero perché questa é la vita, e ne abbiamo paura, una paura nera, per il solo fatto di perdere le quattro cose che ci son rimaste o meglio che non ci hanno ancora rubato. Che paese! Che nazione! Che Stato! Siamone fieri perché é una nostra creatura: l'abbiamo creata con le nostre mani modellandola a nostra immagine somiglianza; e questi sono i risultati a giocare con il cielo a dadi.....

martedì 29 marzo 2011

test d'integrità.....

Abbiamo un governo del fare, vero? Abbiamo tutti grandi amici degli USA in questa maggioranza, e in gran parte dell'opposizione, vero? Amiamo la libertà, vero? Benissimo, perché allora non adottiamo il loro test d'integrità? Ne ho sentito stasera parlare in una intevista del Dr. Davigo che rainews24 ha riproposto. Sapete cos'é? Anziché stare a indagare poi sulla corruttibilità dei funzionari pubblici, e per estensione anche dei politici che li nominano (a tutti i livelli dai consigli di quartiere fino al Parlamento), gli americani, gente pratica, hanno messo su quello che loro chiamano proprio "test d'integrità": cos'é? Mandano un poliziotto sotto copertura dal funzionario, o dico io anche da un politico, e lo aggancia offrendogli dei soldi: se accetta viene arrestato in caso contrario la sua carriera é finita. Nessuno spreco di soldi in intercettazioni, indagini, avvocati, magistrati di primo livello ecc., tutto pulito come un panno bianco appena uscito dalla lavatrice. Che ve ne pare? A me pare ideale e in piena linea con l'americanismo di cui siamo pervasi: non prendiamo solo le cose peggiori ma anche quel, poco, di buono che possono, ancora, offrire.

lunedì 28 marzo 2011

....... e si continua.....

Mentre l'amato Capo oggi ha fatto il passaggio (dico così per non dire altro) in Tribunale creando un evento mediatico di un suo sicuro "fastidio" per doversi mescolare con i comuni mortali che ogni giorno hanno a che fare con la giustizia (ma che non avendo i mezzi e i soldi che egli ha devono sorbirsi completamente il calice dell'essere nati sotto cattiva stella) scendendo dall'olimpo, una volta tanto, dove si é arroccato; é un altra la cosa che mi ha rallegrato oggi: la sentenza del Tribunale di La Spezia che condanna il Ministero dell'Istruzione a ripristinare le ore di sostegno per un ragazzo che i tagli avevano ristretto o in certi casi eliminato. Ma come, la Ministra a chetempochefa di Fazio aveva contestato con forza l'esistenza stessa dei tagli affermando che anzi le ore erano state aumentate e c'era solo un problema di distribuzione (una lezioncina imparata bene); invece il Tribunale, dati alla mano, la pensa diversamente e ha emesso una sentenza che suona come un de profundis per il Ministero e chi lo ricopre!!!! altro che parole in libertà: lì nella sentenza c'é scritto nero su bianco che non é affatto come dice il Ministro ma esattamente il contrario: i tagli ci sono e hanno fatto danni rendendo ancora più evidenti le differenze fra ragazzi: il nostro paese era un modello di integrazione e in pochi anni siamo diventati anche in questo il fanalino di coda dei paesi OCSE. E non é nemmeno la prima sentenza che sono costretti a ingoiare le burocrazie ministeriali: si può dire che gliel'hanno smontata pezzo per pezzo le varie sentenze, dai precari alle ore di sostegno é stato, ed é, tutto un fiorire di sentenze demolitrici che danno il senso di quanto si sta tentando di fare nel nostro paese a discapito della scuola pubblica per spingere tutti in quelle private, naturalmente a pagamento; chi può ce li manda e il resto si arrangia nel parcheggificio che é quella che fu quella pubblica. Ormai é una guerra di resistenza: da un lato noi che difendiamo il territorio delimitato una volta dalla Costituzione che prevedeva diritti, oneri, facoltà (quel poco che c'hanno lasciato i governi succedutisi dal 1948 a oggi) e dall'altro il potere e i suoi sacerdoti che hanno il compito di devastare quel territorio per ottenerne altro: distruggere anche la memoria di quello che fu per pulire le menti di coloro che verranno dal sintomo "democratico" per inculcarvi (....) altro, o meglio i sani principi dell'egoismo individualistico liberale. E da dove cominciare: dalla fucina dei futuri cittadini naturalmente; meno sanno meglio é, questa é la regola, auguri Italia questo 150° te lo meriti proprio dato di questo passo non ci sarà il 160°.....

domenica 27 marzo 2011

aiutiamoli a casa loro?

Oggi c'é stata una perla di saggezza che é caduta fra le tante news che abbiamo letto o ascoltato: bisogna aiutarli a casa loro. Ottimo! finora che abbiamo fatto? E' da quando li abbiamo colonizzati che li stiamo aiutando perché erano nelle loro terre e nei loro villaggi felici o meno questo é una personale valutazione: amerindi, indiani d'america, filippini, thai, viet, africani, arabi, ecc. ecc. tutti portati alla, nostra, civiltà e tutti ....... oggi inevitabilmente poveri in gran maggioranza. E abbiamo continuato ad aiutarli quando sono diventati "autonomi e indipendenti": c'era la cortina di ferro e si combatteva una guerra fredda e quindi essi erano le pedine di un gioco che li ha stritolati.... e per metterci un sovrappiù li abbiamo aiutati a adottare le regole dell'alleanza fra capitalismo, liberismo e pseudo-democrazia dove gli abbiamo insegnato come sfruttare le risorse: aziende occidentali si sono precipitate ad aiutare a spese dei locali e se ciò non bastava c'erano fior di istituzioni internazionali (FMI, Banca Mondiale, ecc.) che gli prestavano i soldi .... naturalmente c'era una contropartita: privatizzare tutto il privatizzabile e apertura dei mercati con la conseguenza che quei paesi oltre a continuare a indebitarsi vedevano passare nelle mani di privati anche i servizi, in una parola pioveva sul bagnato dato che società, spesso poco evolute, si ritrovavano nella spiacevole condizione di essere catapultati in un salto cronologico di alcuni secoli perdendo le antiche loro conoscenze e le loro tradizioni; quindi non erano più come i loro antenati e non erano nemmeno come noi: un limbo da cui non sono mai usciti. Si élite si sono emancipate: ma erano, e sono, necessarie per mantenere il sistema messo su e per far si che essendoci esse si perdeva l'interesse a cambiare sistema. Li abbiamo aiutati così bene, pensate, che oggi si sentono così simili a noi che in massa vogliono venire a vedere come viviamo noi e darci dei suggerimenti su come migliorare........ non sono immigranti ma "consiglieri" per migliorarci e avanzare sul progresso della civiltà. Abbiamo frainteso: ci stanno rendendo il favore dell'aiuto dato loro nello scorso secolo; li aiutammo? Ora c'è qui la crisi e quindi loro, che sono generosi e altruisti, stanno accorrendo in massa a restituirci l'aiuto. Continuiamo ad aiutarli, mi raccomando perché in fin dei conti siamo sempre nel migliore dei mondi possibili e quindi fra fratelli ci sono sempre momenti di difficoltà e di incomprensione e quindi é giusto che ci si faccia carico di queste difficoltà per superarle insieme....... c'é un detto che dice aiutati che il ciel t'aiuta: in questo caso non é il ciel che aiuta ma i nostri fratelli che ci resitituiscono il favore con impeto generoso, perché prenderli e rimandarli indietro? Mah....... in fondo stanno dando a noi quello che noi abbiamo dato a loro: non si può negarlo, vero?

2011: fuga a Lampedusa.....

Una prigione a cielo aperto: questa rischia di diventare l'isola ultimo lembo del paese di fronte l'Africa. Per una scelta miope fatta anni fa il nostro paese é diventato la frontiera dell'egoismo europeo: il simbolo della fortezza europa; a sua volta Lampedusa é diventata il simbolo della fortezza Italia dove il nord che sfrutta gli immigrati non li vuole come cittadini pienamente riconosciuti e dove il sud, impoverito da anni di malaffare e assistenziliasmo, oltre che diventare la cloaca di scarico dei rifiuti del paese ne é anche la prigione dove dovrebbero restare i clandestini, attratti dal modello proposto dalla tv che lì guardano, che arrivano. Quanto può continuare una situazione del genere? Da anni le poche cassandre predicano politiche di inclusione: voci nel deserto. Da anni qualcuno diceva: attenzione l'africa rapinata delle sue risorse, con la complicità delle locali classi dirigenti formatesi in occidente, guarda a noi come il paese del bengodi (ci vuol poco per esserlo quando non hai nulla) e meta delle loro migrazioni che non potranno essere fermate né con le cannonate né con le leggi: é un esodo che é appena incominciato e per fermarlo dovremmo recuperare anni di illusioni che abbiamo donato loro gratuitamente mentre a proprio a loro prendevamo le risorse e le materie prime che ne potevano fare un continente non dico felice ma sicuramente prospero. In Toscana si dice "quel che l'é fatto l'é reso": motto non poteva essere più profetico....

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