sabato 30 gennaio 2010

Nulla di nuovo sul fronte occidentale...

Gli USA sembrano abbiano riagganciato il vagone della ripresina; l'Europa aspetta.. e noi? A parte la velocità delle riforme (leggittimo impedimento, impunità, e costituzione a immagine e somiglianza del re sole) tutto il resto è affidato ai provvedimenti tampone (cassa integrazione ecc.) in attesa che il mercato faccia il suo corso e il percorso verso la felicità (dei pochi che ci guadagnano a spese dei molti) ricominci rapido veloce e sicuro. Fra un pò ci saranno le regionali: qualcuno ricorderà che i due partiti che si fanno concorrenza, si fa per dire dato che non di concorrenza a di scontro di potere si tratta, non hanno uno straccio di ricetta per uscire dalla crisi in modo che tutti (a partire dai ceti deboli) non siano esclusi dalla manna che scende dal cielo? REalmente ci vorrebbe un giorno della memoria: ma non per ricordare gli eccidi di cui l'umanità si è resa colpevole ma soprattutto per non dimenticare le tante promesse fatte e non mantenute dai politici: in particolare da quelli che tendono la mano presentandosi come difensori dei deboli!

giovedì 28 gennaio 2010

Passata la crisi (?) gabbato lo Stato (noi)....

A certi livelli non si ragiona secondo il senso comune: e questo lo sappiamo tutti. A quegli stessi livelli non si capisce oltre il profitto proprio e dei propri azionisti: e anche questo è noto. A davos in questi giorni si sta consumando l'ennesima fregatura per i cimuni mprtali: i CEO delle grandi banche e imprese (ossia coloro che sono responsabili del disastro nel quale siamo oggi e che non hanno pagato, se non in maniera marginale, lo scotto di quanto provocato e che si stanno autoassolvendo assumendo il principio "chi non risica non rosica") stanno facendo fronte comune per evitare che i paesi non introducano misure "regolative" del libero mercato (entità astratta e puramente teorica che dove applicata ha creato danni, miseria e fallimenti di interi stati); a partire da Obama e Sarkozy (che non possono essere tacciati di comunismo) le voci si stanno moltiplicando affinchè i soldi, nostri, e i tagli, che pesano su di noi, che sono stati regalati al sistema imprese/banche per eviatare il fallimento, loro, siano in qualche modo restituiti (attraverso tasse come propone Obama) o almeno si cerchi di evitare in futuro che si possano evitare nuove situazioni del genere (Sarkozy propone misure regolative del mercato) limitando in tal modo il libero fluire delle speculazioni, che fra l'altro non si sono mai fermate, e investimenti a rischio con la certezza assoluta che poi gli Stati, sia per evitare rivolte di massa che per evitare il crollo del sistema politico, intervengono a ripianare i debiti (con soldi nosrti e non di chi quesi danni li ha provocati) e a mettere pezze usando soldi che potevano essere impiegati in maniera maggiormente utile per tutti. Naturalmente siamo alle orecchie da mercanti da parte delle grandi corporation perchè mentre qualche mese fa s'incensavano il capo di cenere assumendo tutti gli strali che i comuni mortali gli lanciavano ora rialzano la testa dal secchio di spazzatura dove si erano nascosti e ricominciano a dettare le loro condizioni se si vuole che la cosiddetta "ripresina" mondiale non sia strangolata sul nascere: un ricatto insomma. Ricordate quando tutti si diceva o si chiedeva o si auspicava che si cambiasse strada? Verba volant perchè il lupo (con tutto il rispetto per i lupi veri che se la sudano la vita e che sono uno dei miei due animali perferiti, vedere profilo del sottoscritto), anche se ha perso buona parte del pelo il vizio ce l'ha ancora!!

mercoledì 27 gennaio 2010

Shoah: non basta un giorno......

Non credo che basti un giorno per ricordare il massacro dei deportati nei campi di sterminio (c'era di tutto non solo gli ebrei che pur costituivano il gruppo più numeroso di perseguitati) e non credo che basti una ricorrenza per spingere le persone a riflettere sui mostri che nascono dall'animo umano quando questi perde il lume della ragione e si lascia andare alla irrazionalità...... basta sapere un pò di storia per non dimenticare le tante shoah della storia umana. Solo quando nei fatti esorcizzeremo tali mostri saremo degni di sopravvivere.

martedì 26 gennaio 2010

Ha ragione la ferilli? almeno c'è da vedere...

E' una proposta choc, immagino, per i puristi e i nostalgici del bel mondo che fu: più gnocca nelle liste del PD. Ragionando sulla cosa io ritengo che abbia ragione: questo "partito" è quasi in tutto simile al suo originale avversario ossia mancano poche cose come il Capo indiscusso (per soldi e potere) e l'interesse comune (poche tasse e per pochi che le pagano); per il resto siamo lì. Perchè allora non dar ragione alla Ferilli?

lunedì 25 gennaio 2010

Vendola e la puglia: almeno è un'alternativa.....

La vittoria di Vendola era scontata così come la debacle del delfino reale. Ma serve davvero alla sinistra, quella vera (di cui Vendola potrebbe essere un valido esponente se ci credesse per prima lui), essere in perenne guerra fratricida? Che il popolo della sinistra lo sostenga è ed era lapallissiano e allora come mai le gerarchie del PD continuano a farsi del male? Semplice, perchè ancora non hanno capito che non hanno a che fare con gli elettori del PdL che propendono per un Capo ma con gente abituata a discutere e a credere solo come San Tommaso e quindi i gerarchi hanno ancora una volta dimostrato quanto siano ormai lontani dalal base e dalla realtà: e sarà sempre così in futuro. Se solo alla loro sinistra ci fosse qualcuno talmente in gamba da capire questo piccolo assunto e metterlo in pratica potremmo dire addio al PD che si ridurrebbe a satellite del PdL, quale aspira forse la sua élite a diventare visto che ne condivide gran parte del disegno a partire dal lavoro al modello sociale, rompendo gli indugi e gettando la maschera. Invece finché tutto ciò non accadrà dovremo continuare a sorbirci la taranta in salsa pugliese e meravigliarci come un outsider, si fa per dire, come Vendola (che pur hanno tentato di distruggere proprio dalla sua maggioranza) riesca a sconfiggere una élite locale e ad avere una onorevolissima sconfitta elettorale (almeno questo sebrano dire i grossi papaveri dei sondaggi) provocata proprio da chi dovrebbe essere un'opposizione nazionale. I bizantinismi sono tipici della nostra politica (non si spiegherebbe altrimenti l'incapacità di portare regole nel mondo dei media favorendo nei fatti l'avversario) come sono tipici del nostro paese i salti di barricata e le finte opposizioni: quello che non sembra finto è il popolo della sinistra che continua a tacere e a non abbandonarli continuando a dare credito a piccoli ras limitandosi a mandare segnali, a volte contraddittori, a costoro di dissenso......

domenica 24 gennaio 2010

Eccone un'altra: tanto per gradire...

Tutto fa brodo, siamo in tempi di elezioni e di politica degli annunci, e quando mancano argomenti e totem (che so dipendenti fannulloni o poliziotti panzoni.....) da dare in pasto al pubblico il Nostro Ministro che fa? Ne spara un'altra: tagliamo le pensioni così regaliamo 500 euro ai bamboccioni che non vogliono uscire di casa; ossia a spese di chi ha lavorato una vita per una pensione (sempre più da fame viste le "mitiche" riforme modernizzanti che da Amato in poi hanno puntellato la nostra altrettanto mitica storia) ora se la dovrebbero veder tagliata per favorire altri (e che dire della spinta verso le pensioni private? le categorie che l'hanno fatto hanno pagato cara la scelta, altro che Chile pinochettista noi li facciamo impallidire...) mentre i nostri politici sono "occupati" a fare "riforme pro domo loro (...)" e a distribuire prebende altrove, prebende che sono le nostre tasse .... o meglio di quei pochi fessi che le tasse le pagano ancora ... escono "proposte" che in tempi diversi avrebbero fatto gridare di indignazione tutti ora invece passano sottotono come boutade o pezzi di idee che passano così tanto per giocare con le vite altrui: tanto mica le cacciano di tasca loro. Ma perchè le tiran fuori? Non è causale: in realtà costoro, nonostante i proclami e i richiami al liberalismo (nella versione liberista) non sono nient'altro che partecipi del grande mare dell'ownership society e del rpecariato che assurge a dogma per mantenere i riccastri, e i loro accoliti, al potere: mentre parlano di merito e la gente si scanna vicendevolmente per fare un passo in su nella scala sociale, loro lì in cima si godono lo spettacolo e sanno che finché sarà così nulla mai cambierà: salvo meravigliarsi quando, fra follia quotidiana e altre cose simili, un matto in piazza tira qualche ninnolo addosso a loro; anzi lo sfruttano per rilanciare la propria immagine. L'unica speranza che ci rimane è sempre la stessa: che siano solo amenità pour parler e non si concretizzino mai. Lo stesso discorso vale per le mitiche tasse che una volta ci dicono che si alzano e un'altra che non lo hanno fatto: in raltà anche se dovessero avere il coraggio di farlo, ossia di tagliare le tasse, dovrebbero bilanciare con quelle indirette sennò loro per primi non avrebbero i soldi per pagarsi i loro lauti stipendi! E che dire dei soldi che mollano alle varie lobby? Da chi li spremerebbero? La politica è un'arte si diceva una volta ..... oggi è un gioco al massacro dei più deboli e di chi non ha voce!!

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