sabato 22 novembre 2008

Ciao Sandro........


Un'altro Padre Nobile del giornalismo italiano, Sandro Curzi, c'ha lasciato. Comunista (di quelli rispettati anche dai nemici e avversari interni ed esterni allo schieramento di appartenenza) da sempre (a 13 anni nella Resistenza e a 14 già iscritto al PCI, a 19 partecipò alla nascita della nuova FGCI): era ironico e arguto; competente nel suo lavoro; capace anche di dire no; lavorò in vari giornali (paese sera per dirne uno) insieme a Biagio Agnes e Alberto La Volpe fece nascere e uscire dal limbo Raitre facendola assurgere ai livelli di ascolto delle altre reti RAI e pienamente competitiva con le tv berlusconiane. Ha vissuto la vita della Repubblica, più che vita direi convulsioni, da un posto privilegiato assumendo anche, quando lo riteneva necessario (quanti giornalisti di oggi ne sarebbero capaci?), posizioni eterodosse. Siamo sempre più poveri................

venerdì 21 novembre 2008

Crisi globale: un'altro mo(n)do è possibile.....

La crisi che stiamo vivendo, una crisi di sistema ricordatelo, non sarà l'ultima e i suoi veri effetti da noi non li sta ancora dispiegando tutti, credo abbia ragione chi afferma che è in arrivo una valanga, d'altronde i numeri parlano chiaro: le banche stanno chiudendo i rubinetti del credito e le aziende in sofferenza licenziano (ad esempio la cantieristica viareggina pur avendo ordini fino al 2012 sta riducendo progressivamente sia operai che orario di lavoro) e ciò per capire chi in Italia ha il reale potere in mano e può decidere chi vive e chi muore. Mentre il governo fa appelli e decide (?) misure che ha annunciato già mesi contando sull'effetto stupor dei media mentre in realtà degli 80 miliardi stanziati gran parte andrà alle aziende e le briciole a chi lavora davvero e alle famiglie. Negli USA si studiano soluzioni, in Europa pure: da noi no, oltre qualche annuncio (e gli straordinari detassati che però si stanno riducendo quindi un bluff) si stanno preparando solo i classici pannicelli caldi, nel pieno solco dell'idea "esisti solo se consumi" e conti solo se "ti adegui" e apapri in tv. Altri paesi, magari scottati da esperienze precedenti, invece stanno decisamente imboccando una strada comopletamente diversa: la nazionalizzazione. In Argentina, per l'appunto (nostro paese gemello quando si tratta di correre incontro allo sfascio; ma loro, pare, hanno capito e non mi meraviglierebbe che ci sorpassassero anche loro nel rank mondiale dei paesi a crisi finita), stanno prendendo decise contromisure ma non, o meglio non solo, per chi ha già ma per coloro che hanno di meno o non hanno nulla; infatti una delle misure è quella di nazionalizzare i fondi pensione a difesa dei contributi versati dai lavoratori e delle prestazioni previdenziali che saranno così al riparo dalle speculazioni. E da noi? Che fine hanno fatto le "terze gambe previdenziali"? Perchè c'è silenzio su quest'aspetto da parte di tutti? E' vero che i fondi sono pieni di "spazzatura"? E' vero quanto dice Beppe Grillo in un post riportato anche in questo blog e che afferma che chi è rimasto con il suo TFR in azienda ora solo come interessi ha guadagnato molto di più di chi ha seguito le sirene della propaganda?

giovedì 20 novembre 2008

E' questa cosa è? Le donne hanno diritti o no?

E' successo nella "rossa " Toscana; in una delle sanità ritenute modello, accoglienti, efficienti. Una donna, non conta la nazionalità, scopre di essere incinta ma da un'esame scopre che che il feto è affetto da "megavescica" (la sua vescica non espelle urina e impedisce al liquido amniotico di irrorare la parte superiore del corpo dello stesso feto: significa che cuore, polmoni e reni rimangono bloccati, NON SI SVILUPPANO! Va ad un'ospedale pubblico locale specializzato e qui comincia l'odissea dato che, secondo quanto affermato dalla stessa, quando decide di interrompere la gravidanza le viene detto di fare e aspettare esami più approfonditi; va al Meyer e ottiene la certificazione di "condizione non compatibile con la sopravvivenza post-natale"; si rivolge al servizio pschiatrico dell'ASL e ottiene un'altra attestazione di "grave nocumento per le condizioni psichiche della stessa nel proseguire la gravidanza"; ritorna per l'ennesima volta alla struttura pubblica che la reindirizza a Milano che attesta che la vescica del feto non è più reattiva. Quando torna alla struttura pubblica, sempre decisa a interrompere la gravidanza (nessuno dei medici si era dichiarato nel frattempo obiettore di coscienza), si sente dire che ormai è passata la 21° settimana e se vuole proprio abortire dev'andare a, sentite sentite, Barcellona pagando 5000 euro di tasca sua perchè lì si può superare il limite: soldi che non ha. Riesce alla fine ad abortire ma a Pontedera. Come la classifichiamo questa storia? Malasanità? Prudente attendismo dei medici? Velata obiezione di coscienza della struttura? Diluire, sperare che altri facciano l'aborto? La Signora ha fatto causa per danni e deciderà il giudice ma il fatto rimane: è sempre più difficile abortire, anche in stato di necessità accertata come pare in questo caso, nel nostro paese; sanno che se provassero a modificare la legge 194 la gente non comprenderebbe dato che questa è una delle poche leggi che è entrata nella cultura e del sentimento popolare e allora prendono altre strade molto più tangenziali che alla fine creano grossi problemi a chi vive direttamente la cosa.

mercoledì 19 novembre 2008

Ancora dubbi sulla condivisione di fini e vedute fra PD/PdL

Il fattaccio visto qui, in sè non significa nulla ma da cittadini qualche domanda ce la dovremmo porre quando li sentiamo, (nei comizi e nelle trasmissioni) litigare e poi li si vedono aiutarsi l'un l'altro. Il vero problema è che realmentequesti due partiti sono cloni fra loro (l'originale è il PdL ex Casad ella Libertà, mentre il PD ne ha imitato modi, tempi, strutture e ambito ideologico) e non hanno che poco di diverso fra loro: impercettibili quasi non si notano. Dovremmo chiederci: cos'hanno di diverso? Votando per l'uno anzichè per l'altro qual'è la novità e la differenza nella linea di governo? E li abbiamo visti all'opera, infatti: ma mentre il PdL ha una sua linea ben definita all'interno della Neo-Destra che ha come obiettivo primario l'affermazione di una società elitaria e estremamente chiusa in caste e corporazioni cui è difficlissimo accedere, mentre dal punto di vista economico considera i cittadini utenti-consumatori e nulla o poco di più, e dal punto di vista politico persegue il sogno (tipicamente americano) di una regime censitario e permeato di autoritarismo democratico (anch'esso tipicamente americano degli anni reaganiani e bushiani e che dopo la catastrofe finanziaria gli americani hanno appena buttato nel cestino della storia, si spera) e paternalista per nulla deideologizzata e con l'idea di introdurre, meglio di finire di introdurre, il liberismo nel nostro paese. A questa corazzata cos'ha risposto la vecchia, perchè questo è, sinsitra che non vuol morire? Si trasforma in qualcos'altro: anzichè fare la scelta, come sarebbe stato ovvio, socialdemocratica (nella migliore tradizione europea) ne fa un'altra completamente diversa che non può che imitare l'articolazione del PdL diventandone clone e condividendone linee, obiettivi e ambiti politico-economici. Quindi da parte mia nessuna meraviglia di quanto accaduto durante la trasmissione ripreso da striscia la notizia. E allora perchè il PD ha fatto patti con radicali e, soprattutto, IdV? Pensavano di poterli giostrare e così coprire l'area radicale e anti veltrusconiana mantenendo contatti strettissimi contemporaneamente con umanità varia che va dai confindustriali agli integralisti religiosi (rinnegando la radicalità liberal del loro siml partito americano)? Hanno evidentemente fatto male i conti perchè Di Pietro, che sarà tutto quello che si vuole ma non è certo uno sprovveduto, ha capito che finchè resterà attaccato alla mammella del PD riuscirà a sgraffignargli voti, adesioni, spazio ecc. nonostante gli scrolloni che il PD gli ha mollato e potrà giocare al classico elastico quando Veltroni svolta troppo al centro e farsi invisibile quando frena le spinte centriste. Insomma, il PD non è nulla se non un'insieme di personalità (come nei partiti liberali e conservatori dei primi del 1900 e che furono fra i maggiori responsabili, per la loro ignavia, dell'avvento del disgraziatissimo ventennio fascista, e con questo NON voglio sottindere nulla nè fare dei paralleli storici, dato che sappiamo tutti che la storia non si ripete mai almeno nelle stesse forme e modi) in perenne guerra fra loro senza nulla o quasi di differente della controparte della neo-destra. Parlare del PD come di neo-sinistra è azzardato se esso fosse l'evoluzione finale della sinistra ma parlare di questo partito come tomba di quello che fu la sinistra e suo epitaffio allroa si entra nella giusta ottica storica.

martedì 18 novembre 2008

Thyssen: omicidio volontario plurimo con dolo eventuale.

nel nostro paese una novità arriva dalla Magistratura di Torino. Al processo per la Thyssen c'è stata una vera e propria novità: per la prima volta nella storia della Republica italiana ad un processo per le morti bianche c'è stato un rinvio a giudizio, davanti al GUP, per omicidio volontario: si proprio omicidio volontario plurimo con dolo eventuale perchè "sapevano" che le condizioni erano tali da far prevedere che un disastro potesse accadere e perchè una volta tanto la responsabilità non è solo e sempre dovuta a "fatalità" o altro ma precise responsabilità di chi è preposto a dirigere. Naturalmente nessuno s'illude ed è molto probabile che al processo molto sarà ridimensionato e rientrerà nella "normalità" italiana dell'omicidio colposo ecc. e di solito tutto finisce nella transazionalità dei risarcimenti danni con pene basse che non verranno mai realmente scontate dai presunti colpevoli. E non è tutto: sta emergendo una precisa responsabilità anche delle istituzioni responsabili del controllo e della prevenzione degli infortuni, è emerso infatti che i responsabili erano avvertiti dagli enti preposti, come hanno affermato i giudici e come risulta anche dalle news, che avrebbero fatto delle ispezioni e di mettere tutto a posto; ce n'è abbastanza per una Thyssen 2 che valuterà le responsabilità degli enti pubblici che avrebbero dovuto controllare e non lo hanno fatto. Quello che stanno emergendo sono davvero preoccupanti: la dirigenza che, a detta del pm, sapevano e non hanno fatto nulla per evitare il disastro perchè sapevano che la fabbrica sarebbe stata chiusa; gli enti pubblici preposti al controllo che preavvisavano le loro ispezioni; i lavoratori nel mezzo che lavoravano vicino ad attrezzature che erano pericolose. insoma uno spaccato in piccolo di questa Italia di inizio millennio che ha dimenticato le sue radici; che ha dimenticato la propria storia; che sta distruggendo le conqiste sociali; che ha messo in soffitta la classe operaia e quello che ha significato per questo paese facendolo diventare grande e facendo le fortune degli imprenditori e dei manager nonchè del paese assicurandogli grossi profitti. Un paese che sta avanzando verso la miseria dei tanti e la oscena ricchezza dei pochi, con una classe politica che è talmente lontana dalla realtà da non accorgersi che è diventata una delle promotrici della decadenza.

lunedì 17 novembre 2008

Silenzio e rispetto: due parole che non hanno significato per gli integralisti


Non c'è pace per Eluana. Gli integralisti, i quali pur essendo una netta minoranza stanno letteralmente dettando legge su tutta la società italiana con il beneplacito non scritto della politica e delle istituzioni e che un pò alla volta ci stanno imponendo le loro regole medievali (legge 40 docet), stanno assumendo toni sempre più drammatici e al limite del fanatismo cieco e intollerante: la Cassazione ha deciso; non basta! Evidentemente, dato che dov'è questa ragazza (la cui essenza è già andata via da quel corpo che viene tenuto in vita solo grazie alle macchine) è diventato meta di pellegrinaggio e di manifestazione di personaggi vari, ci vuole di più e si vuole non solo annichilire ma annullare anche quel poco che resta dello Stato di diritto: non hanno e non danno un'attimo di requie, non la lasciano in pace, nè la lasciano arrivare all'ultimo passo, quello definitivo cui ha diritto, senza uno strascico di polemiche, appelli, comparsate, richiami alle istituzioni ecc. Posso capire che non si è d'accordo; posso capire che qulche ecclesiastico faccia la sua "passata" televisiva per dire la sua, ma quello che non riesco a capire e a giustificare è l'intromissione diretta nella privacy della famiglia che certo non ne è contenta della cosa ma soprattutto non è contenta di fare il passo per attuare la volontà della ragazza: come si sente il padre secondo voi? Parlate di pietà e di vita ma non la rispettate: dove siete quando milioni di bambini muoiono di fame nel mondo? Si lanciate appelli; si lanciate onlus a ritmi incessanti; si pregate; ma perchè non andate in Africa e vi ci stabilite in modo da aiutari fattivamente e magari, come San Francesco lì vi spogliate di tutti i vostri beni e vivete come loro? Se lo fate allora avreste titolo a parlare, non ora che ve ne state nel comodo e accogliente Occidente che vi permette di permeare di voi un'intera società senza pagare dazio!! Come al solito il problema nel nostro paese è la laicità di cui se ne parla ma che non si mette in pratica. Dvorebbero intervenire le massime istituzioni a difendere il diritto della ragazza e di suo padre ma soprattutto a difendere quello che è la caratteristica principale di una società che si dice democratica e liberale: l'autodeterminazione dell'individuo!! Invece no (un pò per non perdere il "favore" delle gerarchie e un pò per non perdere voti ed anche perchè no per propria convinzione pesonale ed è l'unica cosa che io rispetto realmente), aumenta la pressione su strutture sanitarie, medici disposti ad aiutarli, e sulle istituzioni perchè "si arrivi in fretta ad una legge": di sicuro non una legge equilibrata e giusta ma una legge che fra le righe impedirà (com'è costume di questi anni oscuri) di poter attuare i desiderata di chi vuole morire com'ha vissuto ossia dignitosamente disponendo del proprio corpo anche laddove la vita finisce (e nel caso di Eluana è finita 17 anni fa)!! Prelati, politici, e media si stanno, invece, accanendo su questa storia in maniera ignominiosa, illiberale, antidemocratica e nessuno fa niente per difendere un diritto individuale. Se è vero quanto afferma la stampa (che Eluana sarà portata all'estero per liberarla dal sudario nel quale si trova da 17 anni), dell'altro fango arriverà sul nostro paese sempre più a metà strada fra Mosca e Teheran e sempre più lontano dalla libertà democratica eliberale di poter disporre del proprio corpo del proprio destino e soprattutto del proprio futuro!! Comunque vada tutta sto bailamme mi sento ancora di dire: ELUANA RIPOSA IN PACE CON TE STESSA PERCHE' DOVE ANDRAI SARA' SEMPRE MEGLIO DI DOVE TI VORREBBERO TENERE PRIGIONIERA ORA, CIAO

domenica 16 novembre 2008

On. Ministro, basta........

Basta. Quando non si hanno argomenti si tirano fuori i fannulloni statali. Quando si deve provocare la CGIL? I fannulloni sono di sinistra (ma davvero? io ne conosco un paio che votano a destra e davvero girano i pollici e quando sono stanchi si pigliano il caffè perchè hanno sudato a stare seduti, e me li ricordo pure qualche anno fa quando facevano casino per gli aumenti troppo bassi mentre avevano appena litigato con il loro capo che li aveva richiamati per farsi fare una semplice lettera). Il Ministro Brunetta (L'Espresso ne fa la storia) ne ha fatto una ragione di vita ormai. Tagli, tagli e poi ancora tagli; anzi no anche aumenti (circa 39 euro al mese - si dice 80 ma ci si leva l'irpef e le altre tasse poi altri 10 destinati alla produttività - ??? - e il gioco è fatto - e l'impegno per dare qualche altra somma poi ....... poi anche perchè nessuno ha capito da dove prenderanno i soldi ma due dei tre ci hanno creduto ed hanno prontamente firmato correndo in aiuto di un governo che non ha certo a cuore il livello di sopravvivenza dei propri dipendenti dato che l'inflazione è molto più alta e dato che se un sesto livello della P.A. guadagna circa 1240 al netto anche delle imposte comunali, regionali e tutto quello che la fantasia dei politici riescono a ficcarci in busta paga. E come se non bastasse si tagliano anche i diritti: non parlo dei tagli alla paga se si cade ammalati (le leggi c'erano già per colpirli, ma ci si doveva fare della pubblicità e far vedere che si faceva qualcosa, comunque in questo non si può dire che abbia fatto un'enorme colpo dato che pare che il successo di questa norma in termini di minori malattie è un pò meno di quanto strombazzato all'inizio) ma quelli che si preparano mettendo mano alle leggi sui portatori di handicap per esempio. Per le ferie? Mah per ora non si sa comunque la fantasia è illimitata. Essendo un governo organizzato sul "one-man+1" che lavora e il suo staff che sgomita per farsi vedere la corsa ormai è partita a chi fa di più - Scuola, Università l'anno prossimo con la Sanità vendendo, pare, gli ospedali a privati, il sociale sempre più privatizzato, i servizi come l'acqua bramosamente desiderata dalle multinazionali del settore e che ha visto (a fronte di un'aumento delle bollette, spesso indiscriminato, e di scarsi investimenti) l'impegno fattivo per portarla in dote ad esse (anche il precedente ci aveva provato ma gli andò male) - per farsi illuminare dal "sole" e non stare sotto l'ombrellone. E il "nostro" che fa? Colpisce duro qualcosa che è già in coma: il alvoro pubblico. Ma la vera domanda è una sola: perchè? Perchè, come fu detto in un'intervista, hanno da proporre un "nuovo" modello sociale: lo stesso che hanno appena bocciato negli USA gli elettori americani? Bingo! ci avete preso. Proprio quello. Il sogno del Veltrusconismo che si realizza: il distacco dei cittadini dalla partecipazione diretta delal cosa pubblica. Cosa vogliono? Votano e tanto basta, di altro non si impiccino che non sono affari loro. E per raggiungere il mito del "governo dei migliori" devono allontanare gli stessi cittadini dalla gestione: devono rimanere sullo sfondo, un'eco, forse il fantasma del natale passato (per chi non lo sapesse cito da Shakespeare) qualcosa di lontano cui riferisi quando si vuole avvalorare la propria gestione o appellarvisi quando l'opposizione (?) vuole fare sentire la propria voce e confermare la posizione traballante del prorpio segretario, nulla di più. E cosa di meglio trovare che il feticcio del "fannullone" pubblico per gisutificare sia la propria posizione che per far dimenticare che di fronte alla recessione ancora non si è fatto nulla? Già, il G20 è miseramente fallito: non hanno deciso un bel niente se non rivedersi fra qualche mese; i paesi nei fatti andranno avanti ognuno per conto proprio e nel nostro caso prendendo soldi da un capitolo e spostandoli nell'altro o usando i fondi europei o dando altri soldi alle imprese (primi sponsor di questo governo) mentre per le famiglie già arrivano i distinguo ossia si parla di quelle più povere (conterà il dato reale che parla di circa 1/3 oppure quelli che "strettamente" lo sono salvo poi scoprire che "alcuni" di essi sono evasori magari totali); che siano come quei pochi euro che furono dati con i famosi "moduli" fiscali del precedente governo di destra oppure con il cosiddetto "cuneo" che ha significato pochi euro alle stesse famiglie ed enormi sconti alle imprese? Per ora accontentiamoci del leghismo che ci dicono che tutto passerà con il federalismo o che il solito statale (di sinistra, o almeno chi lo difende lo è dice) è un fannullone e con questo riempiamoci la pancia mentre le tasche restano, almeno quelle di chi paga le tasse, desolatamente vuote!!
SEMPRE PIU' MI DISGUSTA ESSERE PARTE DI QUESTO PAESE E SEMPRE PIU' TROVO ALLETTANTI LE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DEI PAESI NORDEUROPEI!!

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