sabato 17 maggio 2008

Mentre a Roma discutono i prezzi bruciano i redditi

Mentre si riunisce il Veltrusconi i prezzi continuano la loro corsa folle: in particolare quelli del petrolio. Ormai non sembra esserci più un freno alla speculazione: qualsiasi cosa li fa lievitare tanto da far temere che dietro ci sia un disegno ben preciso, ossia quello di far profitti a più non posso prima della catastrofe: la fine dell'era del petrolio è prossima ormai? Che il picco sia passato sembra quasi assodato almeno nei giacimenti petroliferi storici, e quindi essendo gli altri in mano a paesi non propriamente amici è chiaro che da buoni liberisti si cerca di guadagnare ora prima che ci sia un crollo dell'intera economia basata sul petrolio. E in Italia? Da noi ..... si discute e a scapito dell'idea liberista, cui si richiamano i fautori del veltrusconismo, si riuniscono non per trovare misure che allievino l'affanno dei cittadini ci si ferma a parlare con i petrolieri (il gatto e la volpe insieme da qui nulla di buono può uscire) e se si pensa a sgravi essi saranno solo per gli atutrasportatori, mica per i cittadini sui quali continua a basarsi il peso maggiore: se questo non è corporativismo!! D'altronde gli italiani li hanno votati e quindi hanno accettato un tale status quo nella speranza di salvare il slavabile ma qui da salvare c'è ormai molto poco, mi chiedo quando, oltre a vedere anziani a scavare nei monnezza dei mercati generali e coppie mangiare alla caritas, vedremo persone che fino a qualche mese fa potevano vivere in una casa ora sono per strada a chiedere l'elemosina e a quando gli assalti per il cibo? Allarmista? Non lo so sinceramente, però tutta questa speculazione ha un solo senso: di solito chi scappa con la cassa quando le cose vanno male lo fa solo per salvare i propri soldi cercando di farne fare le spese agli altri.

mercoledì 14 maggio 2008

Prove tecniche di cosa? questo sarà il nostro futuro?

Ha provocato rumore il battibecco fra il Presidente della Camera e l'On. Di Pietro quando durante il suo intervento quest'ultimo ha chiesto al primo se poteva parlare e perchè non intervenisse per assicurarglielo. Dalla risposta del primo si è arguito che se si dicono cose che danno fastidio al manovratore allora ci possono essere contestazioni: sembrava quasi di sentire nel 1917 qualcuno annunciare che la "guardia era stanca". E' questo che piace ai cloni del PdL, ossia al PD? Si accontentano di incensare il Capo con la speranza di condizionare colui che della tattica della volpe ne ha fatto un'arte? Non meraviglia che l'unica voce a difesa di Di Pietro non si sia levata dal PD ma da Casini che pur non dichiarandosi per nulla d'accordo con quello che diceva Di Pietro ne affermava il diritto a dirlo: forse perchè gli ricordava qualcos'altro.... di qualche decennio fa, forse? Oggi a quanto pare l'unica vera opposizione è proprio quella della IdV, altro non c'è. BRUTTI TEMPI. LA NOTTE DELLA DEMOCRAZIA E' INCOMINCIATA.

Verona, Niscemi: mica siamo normali

Prima l'omicidio di Verona ad opera di ragazzi ora quella della 14 enne di Niscemi: qualcuno ha ancora dei dubbi che siamo unasocietà "liberale, matura, sana, che con i suoi figli ha un'atteggiamento non accondiscente"?Ma non scherziamo nemmeno. Qui ci sono famiglie che soffrono perchè ormai è la logica del branco che prevale: d'altronde che modello hanno sti ragazzi? A quali ideali si ispirano? Non mi si venga a dire che essi non rappresentano tutti e sia chiaro che non sono loro, questi ragazzi, pur violenti e senza freni morali che uccidono, ad essere colpevoli perchè loro sono solo l'ultimo anello di una catena che andrebbe risalita fino all'altro capo perchè è lì che sta il male vero: lo sanno anche le pietre che è così, ma è proprio nei casi estremi che una società sviluppa gli anticorpi a questi mali; e noi invece gli anticorpi li abbiamo eliminati proprio quando ci siamo ubriacati di "libertà" come ci hanno insegnato i cattivi maestri in tv e in politica. Hanno inculcato che per primo conta la libertà ben sapendo che "la troppa libertà crea il suo opposto (cito da un grande liberale) perchè la società non è in grado, senza regole e valori, di espungere il cancro del disagio. Ed ecco allora la paura: io conosco genitori cu basta che i figli non rubino e non si droghino; io questo lo ritengo dato per scontato altri lo ritengono un traguardo e i risultati poi si vedono. Conosco ragazzi che del loro "essere" non sanno che farsene datoche se donne la prima cosa cui pensao è di trovare il fesso ricco e, possibilmente, bello che le mantenga e ragazzi che sono poco più amebe con due gambe, poco cervello, alla moda ma che quando devono aprir bocca è un problema perchè non sanno spiaccicare parola sensata, e vi assicuro che non sono stupidi al contrario solo che sono talenti non valorizzati, anche perchè se lo fossero come farebbero poi ad essere infinocchiati dal primo "unto" che passa e che gli deve ammollare la "sola" della libertà senza se e senza ma? Se ignoranti sono controllabili e facilmente accalappiabili sennò ragionano e se ragionano son pericolosi perchè potrebbero capire "cose" che non devono sapere. Qualcun ha detto che una società sana è difficile da gestire perchè usa prima il cervello e poi la pancia, entre una società egoista, malata, depressa, sola, chiusa nel proprio particolare, e, soprattutto, abbagliata dal miraggio del "faccio quello che mi pare" è facile da gestire e controllare perchè pensa con la pancia e non con il cervello. Mi sa che l'Italia ( ma nei fatti l'occidente) fa parte di questa categoria e non manca molto che qulcuno comincerà ad invocare l'uomo forte come panacea di tutti i mali, come se servisse a qualcosa: e a quel punto possiamo tranquillamente cancellare dalla storia chi ha lottato per dare a questo paese quella Libertà (con la elle maiuscola) che noi stiamo buttando nella spazzatura per inseguire il caos.

martedì 13 maggio 2008

Qui incomincia l'avventura del Sig. Bonaventura

Con un discorso tutto responsabilità e "moderazione" (ora che gli odiati comunisti sono spariti dal Parlamento e gli ex odiati post comunisti si sono messi a imitarlo) incomincia la legislatura ripartendo da dove l'avevano lasciato i precedenti Governi: esattamente da lì; si, ci sono delle scaramucce sul tesoretto; sì ci sono alcuni accenti su alcune materie che gli stanno a cuore ma tutto sommato dimostra la volontà di dialogare con i cloni (e poi perchè mai non dovrebbe farlo dato che se dovesse fallire crollerebbe l'intera costruzione trascinando con sè gli altri in un vuoto assoluto) e la "compassionevolezza" del (stra) vincitore: ossia di quello che alla lunga l'ha avuto vinta. Di una persona che ha dinostrato di poter (e sapere) piegare tutti e tutto alla propria volontà e che ha dimostrato al resto del mondo quanto sia matura la nostra democrazia e quanto siamo maturi noi: credo che Montanelli si rivolterà nella tomba alla "ferale" notizia, ma che vuoi farci lo si è votato e qundi ora ce lo sorbiamo, lui i riciclati e i cloni che lo imitano. Gli argomenti del discorso sono i soliti cui fa cenno un neo Presidente del Consiglio con in più un'accenno alla evasione fiscale (gli saranno tremati i polsi?) ma con una sterzata sul fisco che non dev'essere ingiusto con chi fa del bene per il paese: quindi cari evasori potete ritornare a respirare e a continuare a non pagare le tasse e nemmeno la pubblicazione, illegale pare, dei dati sulla rete ha smosso le coscienza degli italiani (rassegnati o meno non si capisce). Non conta che la spina dorsale del paese, i lavoratori, a stento arrivano fine mese; nemmeno conta che minori tasse significa minori servizi; soprattutto conta che chi sente come ingiusto il fisco può evadere tranquillamente: mi chiedo chi non senta come ingiusto il Fisco? Tutti, risposta ovvia; però c'è chi può e c'è chi non può come diceva Eduardo, loro può!! Nel Gattopardo si affermava: "tutto cambi perchè nulla cambi" verità più vera non poteva essere detta. E mentre si cerca di innescare la guerra fra poveri fra privati e pubblici (tutti in realtà accomunati dal fatto che sono ai gradini più bassi della graduatoria dei redditi (anche se, magra consolazione, accomunati con il commericante sotto casa che dichiara la fame e poi gira in mercedes), dando in pasto la solita statistica o il solito servizio sull'assentismo, in realtà la torta se la mangiano altri e nemmeno le briciole restano agli stessi lavoratori in questo uguali fra loro. Un giorno sulla tomba del lavoratore dipendente ci sarà un'epitaffio (officianti O. S. "riformiste", Pd, PdL, ecc) che dirà: "qui giace chi ha dato la vita per gli altri"................

lunedì 12 maggio 2008

Riparte la guerra alla 194

E' ripartita puntuale come un'orologio la guerra, una delle tante, alla 194; nemmeno il tempo di riprendersi dallo choc elettorale e allora pronti via! Mai come ora la gerarchia ecclesiale sa che non c'è nessuno che la possa in Parlamento e nella società contrastare efficacemente: un'occasione d'oro per far ingoiare a tutti il rospo della "riforma" della 194. Attacco frontale senza mezzi termini e senza esitazioni: dritto alla metà. E' chiaro che la 194 non poteva risolvere i problemi legati alla famiglia, che toccano alle istituzioni (ma nell'ignoranza e menefreghismo generale chi se ne accorge della sottile liason), nè quelli legati al sociale (anch'essi compito delle istituzioni), e credo che i legislatori non credessero nemmeno che li potesse risolvere: l'unico intento loro era quello di far emergere dalla clandestinità e dal "mercato" illegale quella che per le donne, e non solo, era una vera umiliazione e una vilazione della loro dignità:era forse chiedere troppo? Capisco "l'Alto Magistero morale" meno capisco l'intrusione negli affari interni ma nella attuale condizione della politica andrà di lusso se cambieranno solo qualcosa della legge e lasceranno intatto l'impianto originale: noi italiani ci distinguiamo sempre per fare cose buone che poi puntualmente buttiamo nella spazzatura, la 194 sarà solo, purtroppo, l'ultima tappa.

domenica 11 maggio 2008

il vero tesoretto? siamo noi

Mentre siamo alla rincorsa dei rincari fra loro di semestre in semestre (si parla solo per quest'anno di 190 euro di aggravio), mentre i sindacati "ragionano su nuovi modelli di contrattazione" che certo non aiuteranno a migliorare il livello di vita ma solo a mantenere la loro centralità all'interno del sistema economico rimanendo sempre al di quà di quello che sarebbe o dovrebbe essere il ptimo compito di un'associazione sindacale, ossia quello di difendere non solo i diritti ma anche il livello di vita dei lavoratori e dei pensionati senza aspettare la "compassionevolezza" dei ricchi; mentre il neo Ministro Tremonti scopre l'antiglobalizzazione e nega che ci fosse un tesoretto lasciato in eredità dal precedente Governo (anche se dovrà spiegare come mai la UE ci ha rilasciato l'attestazione che la procedura contro l'eccessivo deficit è stata chiusa perchè siamo rientrati nei parametri comunitari) e mentre il solito studio afferma che l'evasione fiscale è sempre viva e vegeta nel nostro paese (una vera vergogna rispetto agli altri paesi dove è a livelli "umani" e dove gli evasori vanno in galera a dispetto che qua che vengono glorificati come ganzi assieme ai mafiosi ... sic!); mentre accade tutto ciò nessuno dice la verità più ovvia: siamo noi il teosretto. Quei cittadini che: nonostante i redditi bassi; nonostante il costo della vita alle stelle; insomma nonostante la classe dirigente che ci ritroviamo questo paese lo fanno andare avanti giorno per giorno con il loro lavoro. E non sono gli industriali (vorei vedere senza lavoratori come funzionerebbero le industrie); e nemmeno i politici (se ne può fare sicuramente a meno visto il loro parassitismo (nessuno mi ha ancora spiegato che ci fanno soubrette e quant'altro al Governo); siamo noi le fromiche che tra mille difficoltà facciamo girare l'economia e tutto il resto: nonostante gli evasori e i loro collusi politici. Questo merito ci va riconosciuto: nessuno ce lo può negare. Riescono a spaventarci; riescono a comprimerci nel nostro angolo ma poi alla fine senza di noi le cicale non potrebbero vivere né prosperare, al contrario l'intero castello di carte crollerebbe in una notte se tutti domani incorciassimo le braccia. Il problema è che per la legge dei grandi numeri nel combinato disposto con la legge di Murphy sono gli stessi che si comportano come le mandrie che vengono portate al mecello: al massimo mugugnano, null'altro. E quindi avanti con il prossimo giro di "ristrutturazioni"; qanvanti con i prossimi rincari; avanti con i prossimi licenziamenti magari in salsa ichiniana; avanti con i prossimi tagli alla sanità e/o alla scuola; avanti tutta, come affermava Arbore, tanto al massimo può accadere che mugugnano per un pò e a quel punto gli si dà il contentino e fino al prossimo giro son felici e contenti. E' questo il vero segreto del mercato: un battito d'ali a Tokyo crea qui uno tsunami e a quel punto che fai? Ammazzi tutte le farfalle? Criminale, no? E allora sopporti e sopporti sperando che non tocchi a te ma "a qualcun'altro" tanto prima che la mandira si agiti i mandriano avranno già messo da parte le "teste calde"............

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