sabato 14 settembre 2013

Non sfasciamo la Carta, il bicameralismo perfetto è una follia; è' una boutade, vero?

Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio e detto così sembrerebbe che quei brutaloni dei disfattisti e moralisti del .... ex-comunisti, ora pentastellati, domani chissà.... esagerano nell'allarme: non è così, naturalmente.
La Costituzione, come ogni altra cosa umana, ha bisogno di un pit stop e questo è certo ma non nel senso che viene ora inteso, ma al suo esato opposto: fin da quando ero uno studente di scienze politiche, nel 1980, appresi che ne aveva bisogno; ma non così.
Citando a memoria dal libro Isituzioni (.. suona anacronistico oggi parlare di "Istituzioni"...) di Diritto Pubblico di P. Barile, edizione del 1980, c'era una lunghissima lista di articoli della stessa... inattuate, distorte se non disapplicate: ecco il pit stop di cui sopra; vi risparmio l'elenco naturalmente.
Quello che invece vogliono fare questi qui, è altro... è qualcosa che va sotto il nome di stravolgimento della stessa e, stranamente, sembra copiata dal programma di rinascita nazionale della P2; ma non c'è solo questo.. c'è anche altro:
  1. la trasformazione anche sociale ha configurato due grossi ceti l'uno il "popolo del mercato (rentier, pensionati che hanno investito nei fondi delle pensioni integrative, speculatori finanziari, evasori, ecc.) che hanno interesse che il loro debitore, lo Stato, paghi anche affamando i cittadini (fra cui ci sono molti di quelli che pretendono di riavere il credito)" e il "popolo comunemente noto" che usa gli strumenti democratici ma che vede il proprio specifico diminuire dato che lo Stato preferisce il primo anzichè ascoltare i secondi..
  2. c'è la voglia di rivincita verso la Magistratura di una grossa fetta della parte politica che li porta ad asservirla completamente al proprio volere;
  3. c'è la necessità di seguire l'indicazione, è un eufemismo perchè la parola esatta è diktat di cui si è fatta apertamente goldman sachs quando sostiene chesono obsolete e frutto della guerra e che ora bisogna "adeguarle" alle esigenze dei mercati ... il che è tutto dire perchè significa addio alla parte dei diritti economici e sociali;
  4. c'è la necessità di fare in modo che il paese non prenda "coscienza dell'evoluzione europea" che vede alcuni paesi come colonie e altri come produttori (la germania ad esempio fa la furba perchè da un lato ha risanato la propria economia e le proprie banche, anche a spese nostre, e ora da lezioni agli altri imponendo quello che loro in casa loro NON hanno fatto se non in parte...) e di incastonarlo nella costituzione .. e noi siamo gli unici ad averlo fatto;
bisogna fermarli e subito: hanno ragione i vari appelli.. vogliamo vivere nel futuro come hanno vissuto gli italiani nel sud italia negli ultimi 150 anni (preda di corsari, mafiosi, politici corrotti, ecc.) oppure ce ne vogliamo liberare e diventare tutti insieme quegli italiani che la letteratura, quella seria e non vincolata alla massoneria, preunitaria disegnava?
buona domenica

giovedì 12 settembre 2013

Amato alla corte? Il cerchio si sta chiudendo...

Amato alla Corte Costituzionale? Il super pensionato che ogni volta, e poco prima, che dismette un qualcosa annuncia di voler "ritirarsi" a vita privata e che, come Cincinnato, ogni volta è richiamato in servizio per il bene supremo della ... comunità; stavolta serve nel massimo organo costituzionale del paese, quello che decide della legittimità di una legge .... uno snodo cruciale. Travaglio lo descrive così: "quattro volte deputato, due volte premier, due volte ministro del Tesoro, e poi ministro dell’Interno, presidente Antitrust, vicepresidente della Convenzione europea, presidente della Treccani, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e del Comitato dei garanti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, consulente di Deutsche Bank, consigliere di Monti per i tagli ai costi della politica" e altro ancora..... ora facciamo un pò di matematica, vi va?
  1. La decadenza di mr. B lentamente si allontana;
  2. in parlamento è stata appena presentata e approvato in commissione un ddl che, come dire, fa "rientrare nel recinto i magistrati";
  3. la "riforma" della Costituzione (in salsa P2) procede spedita;
  4. il governo fa mille sobbalzi va avanti nel, non, fare quello che dovrebbe fare;
  5. il parlamento è un simulacro dove, salvo eccezioni pentastellate (oscurate), ognuno bada al proprio particulare;
  6. la legge che dovrebbe tagliar eil finanziamento pubblico dei partiti ... dorme sonni tranquilli.
Non avete l'impressione che il cerchio si stia chiudendo intorno a noi?

mercoledì 11 settembre 2013

Fuori dall'euro prima che ce ne caccino?

Già perchè ormai il problema è posto: il partito anti-stati del sud europa nell'euro di voti ne prenderà e molti e, a differenza dei nostri pentastellati, faranno sentire altissima la loro voce.. se riusciranno ad andare in parlamento ne vedremo davvero delle belle: qualunque provvedimento preso dal governo tedesco in accordo con altri governi preso in favore dei "governi del sud" sarà vagliato dal parlamento tedesco che, sull'onda degli antieuro, lo sottoporrà alla Corte federale dello stesso paese per stabilire se tale provvedimento sia o meno conveniente per il contribuente tedesco...... in barba ai, presunti, principi solidaristici su cui si dovrebbe basare l'hydra meglio nota chiamata UE.
Ora: è già pesante, per noi del sud europa (ehehehe cari leghisti siete anche voi sud e di questo mi compiaccio), dover sopportare le operette dei politici italioti ma doversi sentire un parassita e aspettare che il proprio destino sia deciso da una corte costituzionale di un paese straniero, questo è troppo.... anche per me.
Non siamo nel 1860 quando, "unito" il paese i Savoia, e il loro lacchè Cavour, passarono alla distruzione definitiva dei regni italici imponendo tariffe piemontesi da milano a palermo con gli effetti che si possono immaginare dato che, tranne il piemonte, erano tutte più basse; dover, immagino i milanesi quanto ne siano contenti, sopportare l'importazione del modello centralista savoiardo di stampo napoleonico che soppiantava quello, certamente migliore, asburgico; dover anche vedere il completo stravolgimento dell'idea unitaria del paese, originariamente era federalista, mutata in una disastrosa monarchia.... passi tutto (compreso il non secondario aspetto che il sud del paese diventò nè più nè meno la colonia economica del nord) ma questo è il 2013 e non credo che gli italioti comuni, non quelli ricchi che ci guadagnano, accettino di diventare in toto una colonia tedesca .... soprattutto quando sono così impoveriti da non potersi più permettere i prodotti cinesi immaginaimoci quelli tedeschi....
E' questa la fine che ci aspetta? Vogliamo davvero fare la parte, predefinita pare, delle colonie o discariche dell'europa finchè conviene .... all'europa: perchè darci questo destino? E perchè invece, come dicono economisti del calibro di Krugman, non è la germania, insieme agli altri forti, a uscire dalla UE per consentire agli altri di poterli raggiungere anzichè costringere i deboli a uscire ma a contrattare e ripagare i debiti contratti in euro mentre, all'interno del paese, si consente la nascita di monete deboli nazionali cosa che permette ai paesi ricchi di avere una rendita, felicemente, eterna di debiti che devono rientrare a fior di interessi?
Se fossimo gente con la schiena dritta ne saremmo già fuori, anzi non ci saremmo mai dovuti entrare (Danimarca, Norvegia, Svezia e altri ne sono felicemente fuori): questa UE nacque male perchè i tempi furono affrettati da Mitterand e Thatcher che volevano ingabbiare la locomotiva tedesca... e invece la seconda se li è mangiati a colazione a spese di tutti gli altri, noi compresi. L'idea del Trattato di Roma era: convergenza di tutti i paesi; l'idea franco-inglese era ...... chiudere in gabbia la germania: hanno fallito entrambe; prima ne prendiamo atto meglio sarà per tutti .. tedeschi compresi.

martedì 10 settembre 2013

La storia non ricorre .... mai

l'11 settembre, una data che ha un significato particolare per molti. C'è il mito:
  1. l'11/9 americano con le tantissime luci e ombre, con i suoi morti, le tantcose non scritte e, soprattutto, le tante domande senza risposte e gli atteggiamenti ambigui dell'amministrazione americana allora al governo che non ha fatto altro che aumentare il numero di quesiti cui per i prossimi 70 ani non vedranno risposte.
  2. l'11/9 cileno; questa è un altra storia: non c'era terrorismo nè altro c'era un paese sovrano che aveva scelto una strada, insieme ad altri Stati dell'america latina di quegli anni, che alle aziende straniere (che sfruttavano le risorse del sub-continente latino-americano) non andava per nulla giù; in particolare quelle americane le quali spinsero affinchè "si facesse qualcosa".... e qualcosa fu fatto. La Cia, e altre organizzazioni collaterali, cominciarono il dirty job e di lì a poco ecco il golpe e a catena altri negli altri paese e almeno due generazioni furono sterminate. Paesi che fino a qualche annoo mese prima erano definiti "la svizzera" del continente si trasformarono in buchi neri e .... non solo della democrazia.
due tristi pagine della storia del recente; due situazioni differenti, lontanissime fra loro che sembrano appartenere a due mondi diversi ma che invece hanno un unico filo che li lega ...... l'essere superpotenza comporta decisioni e conseguenze:
  1. nel primo caso parliamo di un paese che si sentiva al sicuro ma che viene colpito duramente da terroristi ma che invece di fare quella che, teoricamente, una democrazia dovrebbe fare ossia agire con trasparenza e non invece, come ha fatto, di segretare tutto per tirar fuori un "cattivo", il loro cattivo, da punire individuandolo prima con gli afghani (lì ci sono interessi fortissimi per la costruzione di oleodotti che partono dall'asia centrale per arrivare nel golfo persico) e poi con gli irakeni (loro grandi alleati nella guerra con l'iran) arrivando a mentire per poter sciogliere i mastini della guerra; insomma cinicamente si usa una tragedia per raggiungere i propri fini reconditi che poco hanno a che fare con la suindicata tragedia ma molto ha a che fare con gli ... affari. Speculazioni? Personalmente non credo ... viste le mosse successive ritengo di essere a prova di smentita.....
  2. nel secondo caso c'era Yalta e la divisione del mondo in due; dove ognuno si era creato il "proprio giardino di casa (la Dottrina Monroe, per chi ama le citazioni colte)" dove non ci voleva che altri ci mettessero becco e se ciò capitava faceva di tutto per evitare che sia il suo ripetersi che lo scoprire che stava accadendo senza che, ufficialmente, si potesse far nulla.... poco conta che quelli erano paesi democratici, con popoli sovrani che credevano di poter decidere del proprio futuro, illudendosi naturalmente..... toppi interessi economici e politici in gioco per poterne tenere conto: sembra l'oggi dove i mercati decidono se un paese dovesse ridursi alla fame del proprio stato debitore che ha smarrito la mission principale, quella dell'interesse generale, per ridursi a un comune prenditore di soldi d banche e mercati.. e invece si parla del 1973.....
e il filo comune? Semplice: il pretesto preso per agire: lo SHOCK. Sotto l'onda dell'avvenimento catastrofico c'è chi mantiene la calma e, come direbbe un cowboy, c'era qualcosa da fare e .. andava fatto. Cinismo? Non manca certo ai governanti americani che non sono nuovi a cose del genere (il golfo del tonchino che provocò l'intervento americano in vietnam che si rivelò una bufala.. ma si seppe poi....) queste decisioni le prendono eccome: solo così si spiega come mai negli anni precedenti i tanti "warning" arrivati a chi di dovere su un progetto di attentato in preparazione eppure furono ignorati, chiedersi perchè (dopo) è inutile.. spiegarselo per interprestare l'oggi è d'obbligo e dovrebbe farci aprire gli occhi  sul presente ...... la storia non ricorre mai è vero; senza memoria, però, non si può capire cosa siamo diventati e di cosa siamo preda e, soprattutto, di chi......

lunedì 9 settembre 2013

l'erfahrung e l'erlebnis di ritorno dalla festa del fatto.....

Traduzione,
  1. ERFAHRUNG: QUALCOSA CHE MI E' SUCCESSO;  per capirsi ... un evento descritto dall'esterno
  2. ERLEBNIS:QUALCOSA CHE HO VISSUTO; per capirsi .... la descrizione tratta dal "racconto (inteso come insieme di sensazioni, ricordi, impressioni, ecc.)" del soggetto
.... in una parola l'evento descritto in sintesi sulla base della persona che c'era, il reduce da essa.
Ebbene quest'anno la festa del Fatto ha rappresentato entrambe le cose: un pò della reminiscenza della seconda repubblica raccontata e commentata e un pò del nuovo che ci attende o meglio la rappresentazione di esso che ne danno i soliti noti e non... un abilissimo mix che ha reso meno evidente la welt and schaung dei presenti: mai scontati ma ovvi negli argomenti; non potrebbe essere altrimenti: siamo periferia degradata della globalizzazione liberista e colonia economica della costruzione europea.. probabilemente per scelta ovvia del ceto dirigente nostrano  peraltro nostro riflesso politico ed elettorale confermando l'italico conservatorismo provinciale  dello stivale pronto ad innamorarsi delle "nuove mode" per proprio opportunismo e comodità se presi collettivamente ma individualmente siamo i migliori rivoluzionari della storia umana... rivoluzionari in pantofole, però.
Non è colpa degli organizzatori della festa, naturalmente.. ma nostra e loro non fanno che raccoglierla e raccontarla: un esempio?
Ero presente all'incontro del "fatto economico" di sabato mattina, peraltro interessantissimo, e mentre sul palco c'erano gli interventi ... fra il pubblico qualcuno, a bassa voce, commentava e discuteva; il bello era che se le cose ovvie erano dette sul palco il viso si illuminava ma se erano dette, in un caso quasi con le stesse parole, fra gli astanti gli sguardi di commiserazione, compatimento, rassegnata compassione ecc. erano la maggioranza... se si voleva una prova dei nostri limiti, bè ... eccola. Sia chiaro gli esperti, i tecnici, i sacerdoti del "verbo" sono del ramo: usano argomenti, parole, tempi e velocità del parlato per farsi capire.. insomma la "cassetta degli attrezzi" a loro disposizione ma mai a nessuno è venuta l'idea di mettere in pratica l'assunto di Noam Chomsky che, a fronte delle ficcanti (si fa per dire) domande dei giornalisti, li prese in contropiede assumendo la tesi che i microfoni posti davanti a lui dovevano essere "girati e le domande rivolte ai tecnici della comunicazione", i giornalisti.... ecco è mancato questo; non che me lo aspettassi: la teoreia che tre italiani messi in una stanza crean 4 partiti, 2 sindacati, dieci movimenti, ecc. è vera .. diventerebbe una babele ma se si è fatto (...) l'esperimento di far partecipare "gli utenti sostenitori" del giornale perchè non sentire anche il polso dei semplici lettori? Sarebbe un bell'esperimento, che ne dite? E, poi, perchè mai si continua con il racconto della crisi sistemica del capitalismo liberista, in salsa italiana che ha molto poco di von hayek ma molto di .. Petrolini (con il massimo rispetto per il Maestro), e dello stato democratico mentre si tace sul processo che ha portato a essa e, soprattutto, si tace sulla possibile diversa trama che si deve dipanare per uscirne, magari ricostruendo quello stato democratico di cui si ha tanta fretta di liberarsene?
E' questo il punto: ci si guarda l'ombellico ma si dimentica tutta la ciccia che c'è intorno...

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