giovedì 17 aprile 2014

sgravi e tagli; trivella trivella... arriva il sisma in emilia

Faccio una premessa necessaria ma la riassumo in due punti:
  1. i mitici 80 euri (in realtà 70 e non a tutti come promesso ma a scaglioni e con recupero degli stessi tramite bollette, tasi e altri aumenti) comporteranno: tagli per 2,5 mld nella sanità; l'annullamento dell'esenzione imu per i fabbricati rurali ad uso rurale (non quellli della chies, sempre intoccabili naturalmente); la rispolveratura dell'operazione "cieli blu" che dovrebbe comportare un risparmio di 100 mln di euri per i comuni.... era un idea di Bondi; un taglio del 30% dell'affitto di auto blu (cosa buona e giusta ... se vera); addio al PRA (- 60 mln); taglio di 167 mln (67 quest'anno e 100 il prossimo) ai CAAAF; acrobazie con la rpesunta lotta all'evasione fiscale... qui mi taccio perchè una risata li seppellirebbe.. p.s. non danno soldi in più ma sgravi in base alla fascia di reddito: non illudetevi niente soldi i più ma maggiori detrazioni salvo quelle appena cancellate come quella della moglie a carico.
  2. al DEF è stata allegata, su richiesta dell'On Brunetta (si proprio lui), una lettera di Padoan alla Commissione (che gli ha risposto con un laconico quanto burocratico "valuteremo") che "comunica (in realtà chiede il permesso)" lo spostamento del rientro del debito al 2016" perchè "la ripresa è fragile"......
post, parte seconda.
Direte: che c'azzecca la trivellazione e il sisma verificatosi in emilia-romagna? C'azzecca eccome...... è appena stato descretato il rapporto Ichese  (Commissione tecnico-scientifica per la valutazione delle possibili relazioni tra attività di esplorazione per gli idrocarburi e aumento di attività sismica nel territorio della regione Emilia Romagna colpita dal sisma del mese di maggio 2012) sul fracking dove si afferma che: "non si può escludere" che le attività estrattive effettuate nel giacimento in località Cavone di Mirandola (Mo) possano avere innescato il sisma del 20 Maggio, il cui epicentro si trova a 20 km di distanza anche in relazione all'incremento delle attività estrattive nel pozzo a partire dall'aprile 2011.
In poche parole: il fracking ha innescato il sisma.....
Perchè se ne viene solo ora a conoscenza?
Perchè si è taciuto pur sapendo che, dalle anticipazioni, il verdetto era negativo?
Perchè si fermano solo "le nuove trivellazioni" e non tutte?
Perchè il report è venuto alla luce SOLO dopo che media e giornali ne hanno parlato?
In un paese normale politici, dirigenti, ecc. si dovrebbero dimettere dopo aver risposto alla cittadinanza delle proprie azioni, soprattutto in negativo, pagandone le conseguenze non solo in termini politici ma anche penali, civili e in materia di risarcimento danni... che come ben sappiamo sono ancora tutti lì.
p.s.
sono anni che pochi blog e qualche media "complottista" ed esperti come maria rita d'orsogna ne denunciano il pericolo; ma venivano derisi ed emarginati: come sempre accade in questi casi invece avevano ragione da vendere nel fare le denunce pubbliche perchè come ben si è saputo, solo ora, di ragione ne avevano da vendere: am si sa che gli italioti prima ci devono sbattere il muso e solo dopo capiscono che l'hanno sbattuto e su cosa........

mercoledì 16 aprile 2014

Lavoro, la rovina del Jobs Act

Il Jobs Act, o almeno, la prima parte di quella che vuole essere la riforma Renzi del mercato del lavoro (l’ennesima in pochi anni) è inaccettabile.
È inaccettabile perché trova la sua ratio politica nella stessa retorica che ha accompagnato ogni riforma del mercato del lavoro che è stata introdotta nel nostro ordinamento negli ultimi quindici anni e secondo cui con l’aumento della cosiddetta “flessibilità” si avrebbe come effetto un aumento dell’occupazione.
Ma non vi è alcun nesso causale tra l’aumento della flessibilità e l’aumento dell’occupazione. Se si osservano i dati sull’occupazione dal 2004 ad oggi vediamo che, al netto della crisi, la progressiva riduzione dei diritti dei lavoratori (ovvero la precarizzazione sfrenata) ha avuto come unica conseguenza la perdita di potere contrattuale con un’incidenza sul  reddito dei lavoratori a dir poco drammatica.
È inaccettabile perchè il D.L. n. 34/2014 è contrario alla normativa comunitaria (Direttiva 1999/70) in materia di contratti a tempo determinato.
Tale disciplina prevede che ciascuno degli Stati membri debba rispettare rigorosi principi di limitazione della temporaneità dei contratti e ribadisce la regola per cui il rapporto di lavoro è a tempo indeterminato, vietando inoltre agli ordinamenti nazionali di porre riforme peggiorative in materia (“clausola di non regresso”).
La nuova disciplina prevede la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato a-causali (ovvero senza giustificazione) della durata complessiva di 36 mesi, all’interno dei quali è altresì possibile effettuare fino a 8 proroghe per ciascun contratto (con l’aberrante effetto di poter stipulare fino a 288 proroghe in 36 mesi senza motivazione alcuna – qui trovate un breve video che ne illustra le rovinose conseguenze).
Allo stesso modo è illegittima la riforma nella parte in cui viene modificato il contratto di apprendistato: eliminando ogni obbligo da parte dell’azienda di effettuare l’attività di formazione ai lavoratori apprendisti viene meno la causa stessa del contratto.
È evidente che nessuno assumerà più lavoratori con contratti a tempo indeterminato, così come evidente che i lavoratori assunti con questi nuovi tipi di contratti si guarderanno bene dall’avanzare richieste e rivendicare diritti sapendo che in qualsiasi momento potrebbero essere lasciati a casa.
È inaccettabile perché in questo modo il diritto al lavoro perde definitivamente ogni valore e con esso buona parte dei principi costituzionali che reggono il nostro ordinamento, dal momento in cui ogni accesso al lavoro avviene attraverso forme contrattuali che si fondano sul ricatto e lo sfruttamento della forza lavoro rispetto ai quali i lavoratori non avranno più alcuno strumento di difesa.
Per questi motivi, un gruppo di avvocati e giuristi, proprio in ragione dell’illegittimità delle norme contenute nel D.L. 34/2014, ha presentato un esposto alla Commissione Europea che invitiamo tutti a sottoscrivere. Lo trovate sul sito dei Giuristi Democratici; analogo esposto si trova anche sul sito dei Quaderni di San Precario.
dal Fatto Quotidiano del 15/04/2014 di San Precario

martedì 15 aprile 2014

Un costoso .... regalo elettorale

Qui sotto c'è il passo cruciale della relazione della corte dei conti sulla spending review versione renziana...

.. e qui c'è la stessa cosa ma stavolta della Banca d' Italia, Dr. Signorini, sempre a proposito della spending review renziana.

A che pro? Perchè entrambe dicono la stessa cosa: gli 80 euro e tutto il resto: non si può fare sia perchè comporterà un manovra successiva per riequilibrare i conti.
Ma voglio citare proprio le relazioni:
  1. nella prima, quella della Corte dei Conti, si sostiene che "... Nel medio termine le differenze fra previsioni indipendenti e quelle governative raggiungono il valore cimulativo di 1 punto e mezzo del PIL e di quasi 5 punti per gli investimenti. Il passo della ripresa continuerebbe, pertanto, a essere largamente insufficiente per riportare la nostra economia sui livelli pre-crisi" (significa che non bastano nemmeno a riportare il paese a com'era prima... ossia al pantano).
  2. nella seconda, quella di Bankitalia, si sostiene che .... "Nel complesso, l'analisi delle stime tendenziali suggerisce che nel 2015 i risparmi di spesa indicati come valore massimo ottenibile  dalla spending review non sarebbero sufficienti, da soli, a conseguire gli obiettivi programmatici, qualora dovessero finanziare lo sgravio fiscale dell'Irpef, evitare l'aumento di entrate appena menzionato e dare anche copertura agli esborsi connessi con programmi esistenti con programmi esistenti non inclusi nella legislazione esistente.
    L'indebitamento netto strutturale (calcolato, cioè, escludendo gli effetti del ciclo economico e delle misure temporanee), sceso allo 0,8 % del PIL (- 0,6 punti) nel 2013, diminuirebbe nei programmi ancora di uno 0,2 punti nel 2014 e di altri 0,5 punti nel 2015, sostanzialmente azzerandosi.
    Nel 2014 è previsto un ulteriorea umento del rapporto debito/PIL, al 134,9%, oltre due punti in più rispetto agli obiettivi indicati lo scorso ottobre.....
    "
..... inoltre, aggiungo, e di oggi la notizia dell'aumento del debito pubblico di almeno un altro punto percentuale superando i 2mld e 120 mln di euro: insomma, come Berlusconi, Renzi spende soldi che non ha per poter promettere regalie che NON può fare BEN SAPENDO CHE POI, VINTE (se le vince.. le promesse a questo servono) LE ELEZIONI, dovrà fare una manovra di rientro da alcrime e sangue per rientrare a tambur battente negli obiettivi programmati.
Le elezioni si avvicinano ... la febbre sale come sempre ma, altrettanto, come sempre le CHIACCHIERE STANNO A ZERO!
p.s.
non fossimo in Italia non ci sarebbe nemmeno bisogno di parlarne perchè questi personaggi di una improbabile operetta da tre soldi starebbero al massimo a governare una circoscrizione... qui invece li abbiamo messi addirittura al governo da almeno 20 anni.
p.s. 2
i due documenti postati sopra sono disponibili solo perchè M5S è presente in Parlamento e mette in rete tutto quello che gli capita a tiro.. nonostante tutti gli autogol fatti rimangono gli unici in questo paese che ci fanno sapere qualcosa dicendoci quello che i media del mainstream, i quali si mantengono con i soldi pubblici, mai ci faranno sapere..... e di questo gliene do atto.

lunedì 14 aprile 2014

17 anni: il tempo che ci resta...

Sembra l'ultima profezia ma non è così: chiunque abbia alemno una volta nella sua vita letto un giornale che si occupa, anche, di clima e meteo.. lo sa da sempre. Sono decenni che i climatologi lo dicono ma restano inascoltati... e ora ci siamo. Secondo il report di un altro gruppo di lavoro del Ipcc, peraltro in inglese l'avevo già presentato poco tempo fa, è questa la data limite: 17 anni per invertire la rotta.. oltre questa data ci son solo problemi ma non per il pianeta ma per noi. Ci si aspetterebbe che comprendessimo la cosa e cominciassimo a fare pressione sulla classe parassitaria che ci dirige e invece.... invece pare che l'unico problema siano i diritti.. dell'(ex) amministratore di FS ora AD di Finmeccanica (con De Gennaro Presidente), o di Marcegaglia all'ENI (con De Scalzi AD) o del tandem Todini-Caio alle Poste.. ma il rinnovamento? E la riduzione di stipendi? Mica gli diamo la miseria di 238 mila euro all'anno solo? Non sarà che poi quello che manca arriverà dagli accessori e dalle stock option? DOV'E' il rinnovamento? Il Blair de noantri sta gettando la maschera perpagare le cambiali che ha firmato per arrivare dov'è ora....
Torniamo, però, all'ambiente. Entro il 2050 dobbiamo, non dovremmo ma proprio DOBBIAMO, da un minimo del 40 a (un ottimale) 70% le emissioni di anidride carbonica se vogliamo avere una speranza che entro il 2100 si eviti un aumento fra i 3 e i 4 gradi complessivi della temeperatura del globo: altrimenti, per i credenti, è meglio pregare e per gli altri icrociare le dita e non solo della mani...

domenica 13 aprile 2014

Corteo a Roma: una coscienza di classe per mille povertà (Fatto Quotidiano)

dal Fatto Quotidiano 13 aprile 2014
La ribellione non la puoi misurare a compartimenti stagni. Chiami ribelli, resistenti, partigiani, quelli che stanno in piazza a opporsi al governo turco di Erdogan, solidarizzi perfino con i secessionisti in Veneto, esprimi grande soddisfazione quando la polizia toglie i caschi mentre sfila una manifestazione popolata da umori di destra e poi fai la divisione tra i buoni e i cattivi se a scendere in piazza è la sinistra?
Sono i due pesi e le due misure di umori destrorsi, razzisti, un po’ fascisti, quelli che hanno sempre una parola buona da rivolgere nei confronti di cittadini “esasperati” e poi però fanno il tifo affinché un manganello colpisca i poveri anarchici o di sinistra. Perché in Italia è un po’ così: va bene far truccare anche un passeggino da arma impropria, va bene giustificare chi fa comizi parlando di fucili da rivolgere contro gli immigrati, va bene se c’è chi parla di giustizia fai da te per difendersi dagli zombies che si accampano alla meno peggio ovunque, va bene chiamare “degrado” i poveri, i neri, i rom e le puttane ma non va bene se tanta gente, famiglie che tentano di sopravvivere a mille disastri, occupano edifici che non servono a nessuno o si ribellano al destino che la politica vorrebbe loro riservare.
Due pesi e due misure perché c’è un pezzo d’Italia in ribellione che continua comunque a immaginare che il nemico sia quell’altro, povero tanto quanto lui o anche di più, e così vedi piazze in cui c’è un tricolore, l’inno alla patria, la cacciata contro l’immigrato che serve ancora chiamare volgarmente “clandestino”, con ammiccamenti vari alle forze di polizia e poi vedi un’altra piazza mista, in cui non c’è un colore, non c’è gerarchia, differenza d’etnia, si parla da cittadini del mondo, senza confini né razzismi, dove si ha chiaro che o i diritti ci sono per tutt* o non esistono diritti per nessun@, e lì resistono i pregiudizi, solite favole in cui si narrano quegli appestati dei centri sociali come stronzi, tossici e privi di qualunque tangibile segno di moralità.
Sono le due povere italie movimentiste divise in piazza e nei confronti delle quali l’atteggiamento da parte di chi tutela gli interessi dei più ricchi è pressappoco uguale. Ci si può scannare quanto si vuole, si può pensare che una piazza in cui si pensa che il pericolo siano i neri, i rom, i froci, le puttane, abbia ragione più di altre di arrabbiarsi per la miseria che li opprime ma di fatto poi a prendere legnate in piazza più d’ogni altr@ è chi anche inconsapevolmente non diventa funzionale a chi vuole che le guerre scorrano in basso così da tutelare culi ricchi che restano perennemente in alto.
Vorrei sapere davvero, oggi, dopo aver saputo della sconfitta del governo in piazza, ché la gente malmenata e vittima di repressione perché rivendica dei diritti, casa, reddito, pane, lavoro, comunque è lo specchio di un grande fallimento delle istituzioni,  chi, come e perché cavalca le proteste e usa la povertà delle persone per introdurre nel dibattito, nella cultura, nelle discussioni elementi ideologici che ci riportano indietro. Vorrei sapere se la povertà, l’esasperazione e la ribellione possono essere strumenti per chi indirizza l’odio da una parte o l’altra invece che ragionare di soluzioni reali affinché tutti possano domani vedere il sole.
Vorrei sapere se la povertà ha un colore politico, se puoi parlarne per giustificare il fatto che condanni tante persone immigrate a morire nel mediterraneo, se può servirti per raccontare che esiste sempre qualcuno che ha un sesso, un colore, una cultura, una religione diversa dalla tua quando in realtà la differenza che devi tenere bene a mente è quella di classe. E se quel che porti in piazza è un conflitto di classe, se  di differenza di classe stai parlando, allora spiegami perché te la prendi con chi è pover@ tanto quanto te. Spiegami perché non riesci a rinunciare ai tuoi pregiudizi e pensi che per mangiare devi privare chi non ha pane di un morso che a buon diritto gli spetta. Spiegami, infine, perché ti è più semplice prendertela con chi è più debole invece che ribellarti contro chi ha la responsabilità di tutto questo.
Se sei precari@, pover@, se porti avanti una lotta, per prima cosa dovrai acquisire coscienza – di classe – e quando l’avrai acquisita, solo allora, potrai dire che la tua ribellione invece che uno sfogo diventa risorsa collettiva. Tu che scendi in piazza, tu che dici di avere l’acqua alla gola, tu che vivi male, che conosci le tragedie di chi si suicida, tu che conosci a menadito la precarietà, la fine della speranza, giusto tu: una coscienza di classe ce l’hai oppure no? Hai una coscienza di classe o hai solo coscienza del tuo personalissimo problema? Questa è la domanda.
p.s.
ESATTO quelle sono le domande cui dobbiamo dare risposta.. oltre che cercare di non farci abbindolare dalle sirene del blair de noantri con i suoi 80 euri per ora del tutto teorici.

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore