sabato 1 novembre 2008

Annozero fa ancora centro: sai l'inkazzatura....

Interventi fulminanti e incisivi: ce n'è per tutti guardatevela e ridete amaramente e poi leggete il commento che ne fa libero news che mi pare esatto e puntuale

giovedì 30 ottobre 2008

Chi è costui?

Ho trovato su youtube questo filmato che indica chiaramente un soggetto alquanto sospetto: prima lo si vede fra i fascisti poi a colloquio tranquillo con le forze dell'ordine. Il corriere della sera ne parla quando riferisce la battuta di Grillo rivolta ai ragazzi di Bologna dove ha accennato ai "finti poliziotti" e al metodo indicato da Cossiga e che, a dire del comico genovese, dal G8 le hanno sempre usate. Infiltrati nei cortei per individuare i "facinorosi" oppure con altra funzione? All'inizio del filmato l'individuo in questione è in prima fila con i fascisti poi... ma guardate il filmato e giudicate voi.
Si pensava che certe cose in un paese democratico non dovessero accadere ma non pare che sia così e il rumor di sciabole si continua a sentire in giro. E' importante che almeno venga riconosciuto il diritto a manifestare dei ragazzi, degli insegnanti, ecc. e in un paese liberale e democratico è uno dei diritti che lo contraddistingue però in una situazione così calda perchè gettare ulteriore benzina dicendo che se si occupano le scuole si viene denunciati? perchè alzare lo scontro? Ci si aspetta forse altre "azioni di facinorosi" strumentalizzati? Non credo che i ragazzi, questi ragazzi, si facciano strumentalizzare facilmente: loro ad esempio si autodefiniscono "irrapresentabili" e ci sarà un motivo, no? Non vogliono partiti fra i piedi; non volgiono centri sociali nè altri: hanno addirittura contestato Grillo a Bologna, cosa si vuole di più? Questo moviemnto sembra proprio diverso e frose è per questo fa paura e viene provocato così, manganellato e bastonato, ma pare che tenga e oggi l'ha dinostrato al di là di qualsiasi dubbio che si potesse avere!!
AGGIORNAMENTO
l'individuo nel filmato sembrerebbe (c'è anche una smentita sulle agenzie) sia un'appartenente ad una formazione di destra (casapound) e non un'infiltrato nè un poliziotto. Resta il fatto, però, che i fatti di piazza navona, come altri in precedenti anni,danno luogo a molti interrogativi.

Ecco la risposta da dare a fascisti e a chi li manda........

800.000 a Roma e migliaia in ogni singola città d'Italia. Ecco il numero magico dell'Italia che non accetta il decisionismo distruttivo della maggioranza e la sue riforme che tali non sono, perchè la Gelmini non è una legge di riforma ma solo l'abbellimento in salsa "bei tempi che furono" della vera riforma fatta: quella di Tremonti e di Brunetta che hanno fatto i tagli reali dal 2009 in poi infatti il taglio è mortale fino al 2012. Mentre negli altri paesi civili si investe, nonostante la crisi, proprio nella formazione e nella scuola da noi no visto che abbiamo, e non da ora, adottato il modello anglo/americano anche in questo campo (per sanità, pensioni, lavoro, modello politico e sociale, restringimento delle conquiste sociali, lavoro pubblico, ci ha già pensato il centro-sinistra[?] negli anni 90) che comporterà l'abbandono della scolarizzaione di massa e dell'istruzione garantita per tutti (in contrasto con la Costituzione che proprio questo prevede). REFERENDUM? E a che prò? a cosa serve se cancella solo il feticcio "Gelmini" e non quella vera (Tremonti/Brunetta) che c'è dietro: il referendu dovrebbe esserci per quelle e non per queste ma essendo leggi che afferiscono al "dinero" nessuno si azzarda ad attaccarle (capitasse di dover governare come si fa?) e allora via con le proposte demagogiche!! Per questo movimento il requiem l'hanno già cantato e oggi se non si indirizzerà verso forme permanenti di lotta, non violenta mi raccomando, collegandosi ad associazioni e gruppi di pressione sociale e politici (non partitici) è realmente destinato o a finire per eutanasia o a essere relegato nelle pagine nelle pagine della cronaca dei giornali. E' ora di crescere ragazzi e capire che la società democratica mette a disposizione molti strumenti di lotta che possono essere usati per mettere i bastoni fra le ruote a chi rema contro; ma soprattutto quello che conta davevro è la voglia di voler lottare davvero per il proprio futuro pretendendo che i professori facciano il proprio lavoro e che la scuola dia quello che spetta ai suoi utenti senza se e senza ma.

Piazza Navona: un copione già visto

Un copione già visto e purtroppo già scritto quello che si è visto in piazza navona a roma. Già visto perchè chi ha più di 35 anni ha vissuto questi momenti in un passato che sperava di non rivedere mai più quando c'erano giovani che nelle piazze morivano o per mano di altri loro coetanei o delle forze dell'ordine (Giorgiana Masi): il tutto per consentire di giustificare la teoria degli opposti estremismi e il potere della DC. Quello che sconcerta è che con un tempismo perfetto qualche giorno fa proprio l'allora Ministro degli Interni ha ridisegnato quelle scene aggiornandole al periodo attuale. E, proprio come ha predetto lo Stesso, il copione si è ripetuto: prima si è lasciata in mano ai "facinorosi" la piazza e poi si è passati a "ripulire" sia menando che fermando persone ma senza realmente appurare chi ha iniziato e, soprattutto, chi è arrivato preparato per lo scontro: anche questa inattività delle forze dell'ordine inquieta dato che più o meno accadde lo stesso al G8 di Genova dove mentre da un lato ci si ritirava di fronte ai Black Block dall'altro si caricavano cortei pacifici e su su in un crescendo fino alla morte di Carlo Giuliani e alla macelleria (parola non mia) della Scuola Diaz. Repubblica parla di aggressione e di inattività della polizia; sembra, poi, che le aggressioni ci fossero state anche fuori dalla piazza da parte dei fascisti: evidentemente non erano certo pronti a solidarizzare. Una domanda: si nota un camioncino bianco da cui avrebbero preso mazze e bastoni, e le forze dell'ordine che facevano? E' inquietante quanto accade oggi. Da giorni si soffiava sul fuoco con la speranza che qualcosa accadesse, ed ora sono stati accontentati dato che grazie alla provocazione dei fascisti ora il movimento degli studenti, finora pacifico, che si definisce "irrapresentabile" rischia di scivolare su una china pericolosa di azione/reazione che li chiude in un'angolo e li relega a sfondo rumoroso e basta senza più una sua visibilità che spingerebeb lo Stato ad intervenire per reprimere ma non più per ascoltare. Quello che qui si può dire è: RAGAZZI CALMA, non accettate la logica dello scontro frontale perchè dietro quelli che vi hanno attaccato in piazza c'è molto di più e molto più potente di quanto si pensi: c'è un'idea elitaria e classista della società che per imporsi cerca un nemico a tutti i costi e l'utile idiota da dare in pasto all'opinione pubblica e spaventare i "benpensanti" recintandoli nel proprio elettorato per poter giustificare le proprie scelte; che candidamente mette i soldi di tutti noi per salvare banche e Alitalia mentre li toglie a scuola e università (che sono il perno principale dello sviluppo del paese); che non si fa scrupolo anche di dettare istruzioni e poi rimangiarsele con la speranza che altri le raccolgano e le mettano in pratica pedestremente: non per nulla hanno colpito materne ed elementari che erano l'ultimo fiore all'occhiello della pubblica istruzione italiana (sesta e ottava in europa per qualità) e altrettanto candidamente ammette che l'unico criterio è quello economico perchè "così" buona non ce la possiamo permettere, e se non fosse vero ci sarebbe quasi da riderci su per la originalità della battuta; una cosa funziona? La tagliamo! Una logica stringente non c'è che dire. Ai ragazzi di destra, ed ai fascisti, che si sono fatti strumento e di cui non può non risaltare la strana cosa che mentre il giorno prima sfilavano insieme al movimento dopo "si comportino diversamente" (non voglio fare dietrologia però come diceva il senatore Andreotti a pensare male non si sbaglia mai) e gettino la maschera mostrando il loro atavico, si sperava sparito, volto chiedo che non si facciano strumento di violenza per conto terzi ma ragionino con la propria testa visto che questa cosiddetta "riforma" danneggia anche loro e i loro figli e soprattutto non aiutino chi, in forza di una propria idea elitaria, cerca di immporre modelli che loro per primi, antisistema almeno così si dichiarano, dicono, a parole, di non accettare. Per una volta nella storia travagliata e tutta in penombra del nostro paese, dove un potere oligarchico tiene in scacco una intera società, fate l'unica cosa giusta da fare: aprite gli occhi, perchè il pericolo vero che corrono questi ragazzi e di perdere fiducia, ammesso che ne abbiano mai avuta, in quel poco che resta dello Stato e della sua capacità di essere in grado di fare gli interessi dei cittadini e non dei soliti noti spingendoli sempre di più ai margini della società e del futuro che è loro.

martedì 28 ottobre 2008

E se anche famiglia cristiana chiede al governo di fermare la "riforma"....

L'editoriale di Famiglia cristiana parla chiaro: fermatevi perchè, a parte le cose di facciata con cui ci fanno bere con l'imbuto spacciandolo per riforme, sono solo tagli e basta. Distruggere, il caos è utile quando da esso nasce una diversa organizzazione non quando dopo non c'è nulla come sta accadendo ora. Sia chiaro che la scuola italiana è malata, idem per l'Università, ed è al fondo del barile: no forse più sotto ancora. Sia chiaro che c'è molto da scrostare ma non ci vengano a darcela a bere con la meritocrazia che non esiste nemmeno nei paesi che se ne fanno vanto: negli USA metà dei professori hanno avuto qualche "aiutino" o qualche borsa di studio "strana"; quindi stiamo ai fatti: questi sono solo tagli e basta. Non c'è logica nè retropensiero: si trovano i soldi per far trapassare Alitalia a spese dei cittadini nelle mani della CAI (e l'Europa ci sta addosso perchè lì le leggi ci sono e vogliono che vengano rispettate); si danno soldi alle banche; alle assicurazioni; ora addirittura si pretende sgravi fiscali per i confindustriali; e invece non si trovano soldi per salvare l'istruzione pubblica elementare, media, superiore, universitaria: nella migliore logica liberista, ormai sconfitta dalla storia, si tagliano pensioni, scuola, sanità e servizi sociali e i soldi cadono invece nelle tasche dei riccastri che lo diventano ancora di più. Non avete l'impressione che sta affondando una nave e ci sono alcuni sciacalli che si appropriano di quanto lasciato da coloro che stanno scappando con la certezza che "qualcuno farà qualcosa" per salvarli? Ecco cosa sta accadendo qui da noi: e noi branco di pecore spaventate non abbiamo imparato nulla dalle lezioni "latino-americane" degli scorsi anni e bellamente votiamo sempre per gli stessi: anzi ci dividiamo e per puro spirito di fazione difendiamo l'indifendibile pur di non ammettere che stanno sbagliando. Questo sta accadendo oggi nel nostro paese. E si comprende come si abbia un bisogno disperato di demonizzare chiunque remi contro da dare in pasto alla pubblica opinione per sviarla da quanto si vuole fare mentre la stessa opinione pubblica è occupata da "altro": chissà capitasse un'attentato; oppure un bello scontro con la CGIL (che ha le sue belle colpe insieme alle altre confederazioni nell'aver creato le condizioni nelle quali siamo giunti ora); oppure ancora gli statali da dare in pasto all'udibrio pubblico mentre ci si prova a riformare la 104/92 restringendo gli ambiti dell'handicap (per ora non ci sono riusciti); o un bel movimento degli studenti da criminalizzare o da intimidire (....) con la segreta speranza che i ragazzi rispondano alle provocazioni per poi lanciargli addosso tutto quello che si ha; insomma tutto fa brodo pur di permettere di far raggiungere l'obiettivo finale: la costruzione del modello americano in salsa italiana; anche se proprio in America lo stanno buttando nella spazzatura con Obama (non sono un suo sostenitore ma vuoi mettere la differenza fra un qualunque Obama, o un Mccain e un qualunque nostro politico?) e puntano ad altro. E anche l'opposizione che ora sembra più forte non da speranze di cambiare: anzi anche qui si ha l'impressione (in quanto se ne condividono gli obiettivi finali e in passato se ne sono create le condizioni quando si tagliava ad enti locali, sanità, pensioni, scuola ecc.) che in fin dei conti il Governo gli sta facendo il favore di fargli il lavoro peggiore e preparare il terreno. Ma la nostra costituzione non sanciva dei principi che tutti, a maggior ragione la classe dirigente, devono seguire?

Processo Thyssen: la difesa ci prova........

Al processo per i morti della Thyssen va in scena la difesa che prova a ribaltare l'accusa e rimescolare le carte così coem sono uscite dalle indagini, infatti in alcune frasì cone le quali si può riassumere l'intero discorso del difensore dell'A.D. della Thyssen: "non c'è stata nessuna forma di dolo”, e che “le condotte contestate dai Pm non sono assolutamente dimostrate"e infine “lo sviluppo dell'incidente è collocabile in un tempo ristretto di 17 minuti. Bisognerà scoprire, in quei 17 minuti, chi ha fatto cosa". Insomma gli operai morti rischiano di diventare assassini di se stessi!! O, in alternativa, correi come se "avessero" in quei 17 minuti compiuto atti tali da mettere in pericolo se stessi e gli altri mentre invece le responsabilità della Thyssen non fossero tali da aver creato le condizioni di base che hanno creato la tragedia. E se a ciò aggiungiamo i vari sconti di pena, condoni, prescrizioni (e quant'altro la legge italiana mette a disposizione di chi vuole scamparla) ecc. il rischio è quello che i familiari si rotrovino al minimo con un pugno di mosche in mano e nel peggiore dei casi a dover resistere a richieste di accordi in cambio di mancate controquerele e quant'altro: danno e beffa tragica per chi ha perso il proprio caro non mentre "bighellonava" ma faceva il proprio duro lavoro sudandosi i quattro soldi a fine mese!!

lunedì 27 ottobre 2008

dal blog di beppe grillo oggi posto una cosa di cui non si parla altrove

dal blog di beppe grillo <---- qui il link25 Ottobre 2008 TFR addio
Chi ha tenuto il suo TFR in azienda ha avuto un rendimento del 3,5%. Chi, seguendo il consiglio dei sindacati, dei partiti e dei promotori finanziari, lo ha investito nei fondi pensione ha perso circa il 20%. Ed è solo l'inizio. Con la Borsa in picchiata, per i futuri pensionati la liquidazione servirà per il cappuccino e il becchime per i piccioni. Sindacati, Confindustria, Partiti e Banche si sono inghiottiti un altro tesoretto. Non rimane più quasi nulla da spolpare al cittadino. Possono solo taglare i servizi, la Scuola, la Polizia, la Sanità fino all'epilogo delle pentole argentine."Se lavori nel settore privato ed entro fine giugno non dici nulla, il tuo TFR finirà nel risparmio gestito. Un’avventura da far tremare i polsi. Da vent’anni i fondi comuni fanno perdere soldi. E i fondi pensione sono pronti a ripetere gli stessi disastri. Il silenzio assenso è una trappola. Cambiano le carte in tavola senza chiedere nulla. E’ il gioco delle tre tavolette con i soldi di una vita. Non è vero che costruiscono una pensione integrativa: danno il TFR in pasto all’industria del risparmio gestito." Beppe Grillo, 6 giugno 2007.Leggete la lettera di Beppe Scienza, matematico, studioso del risparmio e della previdenza integrativa.Tre milioni di italiani in carcere, di Beppe Scienza"Per gli italiani la previdenza integrativa è come una prigione. Sindacati ed economisti di regime (Marcello Messori, Giuliano Cassola, Elsa Fornero ecc.) gli hanno tirato un brutto scherzo coi fondi pensione. Circa tre milioni di lavoratori hanno rinunciato al loro TFR e ora sono ingabbiati per sempre. Per giunta presi in giro da chi voleva arricchirsi alle loro spalle, come la società di gestione Anima che aveva l’impudenza di affermare: “L’investimento in un fondo pensione è una scelta intelligente”. Si è visto che razza di scelta è stata: dall’estate del 2007 una batosta dopo l’altra.La trappola è scattata a giugno dell’anno scorso. Da allora è andata prima male e poi malissimo nel 2008. Ne sanno qualcosa i lavoratori chimici (fondo Fonchim) che a fine settembre perdevano il 14,8% da inizio anno, i metalmeccanici (fondo Cometa) con un risultato negativo del 10% o i ferrovieri (fondo Eurofer) con un deficit del 17%. Questi sono i minus delle linee azionarie, ma anche le altre hanno fatto peggio del TFR.Però la cosa più grave è la mancanza di libertà. Chi ha aderito a un fondo pensione, soprattutto per le insistenze dei sindacati, è come condannato a vita. Finché lavora, il suo TFR continuerà a finire lì, volente o nolente. Ma anche andando in pensione otterrà soltanto la semilibertà. Metà di quanto si sarà salvato (il cosiddetto montante), non potrà ritirarlo perché verrà convertito in una rendita, a condizioni decise da altri.Purtroppo non può neanche sperare nella grazia del Capo dello Stato. Per la previdenza integrativa non è prevista. In compenso ogni due anni può cambiare cella. Cioè può passare per esempio da una linea azionaria e a una garantita, restando nello stesso fondo. Peccato che tali garanzie sia solo propaganda, con linee “garantite” in negativo del 3% da inizio 2008 (fondo Fonchim)! Volendo può anche cambiare prigione. Cioè non solo la linea di gestione, ma anche il fondo. Non può però riacquistare la libertà: l’ergastolo è l’ergastolo!È rimasto in libertà solo chi si è tenuto il TFR. Tranquillo e sicuro, lo vede crescere giorno dopo giorno (circa +3,5% da inizio 2008). Se cambia lavoro o va in pensione lo riceve tutto subito; ed è libero di farne cosa vuole.Quindi ha fatto bene chi ha ascoltato i consigli di Beppe Grillo, i miei o anche di Famiglia Cristiana.Per altro la faccia tosta dei sindacati non ha limiti. Non contenti delle figuracce collezionate col fondo per la scuola (Espero), pochi giorni fa Cgil, Cisl, Uil ecc. si sono incontrati per farne partire due per coprire tutto il settore pubblico (Sirio e Perseo). Sembra una barzelletta." Beppe Scienza
Ps: Oggi e domani, 26 ottobre, in Piazza della Repubblica (ex Stazione Centrale) a Pescara, l'associazione Pescara In Comune by Amici di Beppe Grillo promuove una raccolta firme per chiedere la pubblicazione di tutti i compensi percepiti da chi ricopre incarichi elettivi in Comune.

domenica 26 ottobre 2008

Io (non) c'ero...........

Finalmente, a differenza di quanto affermasse Crozza, l'ha fatta la manifestazione! Al circo massimo Veltroni ha dato la sveglia ai suoi facendoli sentire "parte" di un qualcosa (non si sa ancora cosa ma ci sta lavorando) e a dimostrato agli altri oligarchi che, per ora, è lui il "cesare augusto" di quella amalgama chiamata PD. Un partito senz'anima propria che vive di luce riflessa del suo modello originario dall'altra parte dello specchio: il PdL. Sono due gambe dello stesso corpo, quel corpo che è lo stesso dalla caduta del muro di Berlino e che ha li ha prodotti come subspecie esistenziale della società liberista che vedeva, allora, ampie praterie da arare in nome della fine della storia. Ma, come abbiamo visto, la storia non è finita e i teorici di quell'idea hanno fatto repentinamente marcia indietro di fronte alle storture prodotte quando si è passato dalla teoria ai fatti: mercato senza regole; esportazione del modello sulla punta delle baionette; costruzione di un'occidente non basato sul consenso ma sulla paura del diverso; democrazia svuotata dei suoi contenuti originari e riempita di autoritarismo e elitismo non di maniera, l'ideologia mercatara usata come giustificazione per qualunque crimine possibile da commettere con l'unico scopo di appropriarsi dei soldi del cosiddetto parco buoi e per l'arricchimento personale al di là di qualunque etica e morale (pur teorizzata dal padre di questo sistema che è vecchissima .... più vecchia di marx e del marxismo ..... un certo Adam Smith che si parlava di liassez faire, laissez passaire ma poche righe più sotto ne denunciava le storture se non ci fossero state conteporaneamente presenti etica e regole) e con la compiacenza dei governi e delle èlite dominanti. Ieri cosa abbiamo visto? Il popolo delle primarie? Quello dell'ulivo? Si e no: si è visto soprattutto la vocazione a perdere di questo partito che fa attestato di testimonianza contro il governo ma è pur sempre prigioniero della rete berlusconiana avendone accettato regole (ammesso che da quella aprte ci siano regole e non diktat), modelli e referenti economici. Troppo simile all'altro fratello maggiore per uscire dal recinto e troppo personalistico per sfondare il muro della indifferenza che gli italiani si sono creati intorno per evitare di confondersi più di quanto lo siano già. Veltroni non è altro che la risposta liberista alla destra populista: e gli altri oligarchi non da eno visto che ognuno è frutto di un passato che è lontano anni luce dalle correnti storiche tradizionali. E' dovrebbe anche ringraziare il suo alter ego per il "favore" di un paio di sparate fatte e che hano ricompattato un pò di gente per far aumentare di partecipazione la manifestazione di ieri (che al di là dei numeri è indubbiamente riuscita) che però rischia di essere un fuoco di paglia se non concretizzerà uno straccio di idea alternativa rispetto al governo attuale. Appuntamenti importanti lo aspettano: le elezioni in Umbria (dove rischia, causa malgoverno, di uscirne distrutto) e le europee. In entrambi i casi la cosa più probabile è la sconfitta e un'ulteriore allontanamento della creazione di una alternativa valida a ciò che abbiamo ora. In mancanza di un ricambio generazionale questa poltiica frena il paese e le nuove istanze che cresono nel paese: è vecchia ed è vecchio il modo di farla. Hanno ragione i ragazzi del movimento quando dicono "sono vecchi" e "noi non vogliamo pagare"; hanno ragione da vendere ma se non saranno capaci di superare il movimentismo saranno l'ulteriore bolla scoppaita di questo sistema con in più uno strascico di feriti e incidenti che non farà altro che provocare una ulteriore rafforzamento dell'attuale quadro politico: e aspettare un'altra generazione questo paese non se lo può permettere! Un'altro aspetto alcuni osservatori hanno messo in rilievo: l'assoluta capacità di attrazione della IdV rispetto all'elettorato tradizionale del PD. Si ed è vero che l'IdV rischia di diventare l'unica valida alternativa all'attuale maggioranza: solo così si spiega la campagna di demonizzazione lanciata con questo partito sia dalla maggioranza che dal PD stesso visto che, grazie, ad una scaltra linea politica Di ietro e co. riescono laddove gli altri falliscono miseramente: una liena alternativa chiara e semplice che penetra fra i cittadini come un coltello nel burro e ciò non va bene per chi ha fatto della spartizione del potere a due un puntello della propria linea politica: Veltrusconi.

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