giovedì 30 ottobre 2008

Piazza Navona: un copione già visto

Un copione già visto e purtroppo già scritto quello che si è visto in piazza navona a roma. Già visto perchè chi ha più di 35 anni ha vissuto questi momenti in un passato che sperava di non rivedere mai più quando c'erano giovani che nelle piazze morivano o per mano di altri loro coetanei o delle forze dell'ordine (Giorgiana Masi): il tutto per consentire di giustificare la teoria degli opposti estremismi e il potere della DC. Quello che sconcerta è che con un tempismo perfetto qualche giorno fa proprio l'allora Ministro degli Interni ha ridisegnato quelle scene aggiornandole al periodo attuale. E, proprio come ha predetto lo Stesso, il copione si è ripetuto: prima si è lasciata in mano ai "facinorosi" la piazza e poi si è passati a "ripulire" sia menando che fermando persone ma senza realmente appurare chi ha iniziato e, soprattutto, chi è arrivato preparato per lo scontro: anche questa inattività delle forze dell'ordine inquieta dato che più o meno accadde lo stesso al G8 di Genova dove mentre da un lato ci si ritirava di fronte ai Black Block dall'altro si caricavano cortei pacifici e su su in un crescendo fino alla morte di Carlo Giuliani e alla macelleria (parola non mia) della Scuola Diaz. Repubblica parla di aggressione e di inattività della polizia; sembra, poi, che le aggressioni ci fossero state anche fuori dalla piazza da parte dei fascisti: evidentemente non erano certo pronti a solidarizzare. Una domanda: si nota un camioncino bianco da cui avrebbero preso mazze e bastoni, e le forze dell'ordine che facevano? E' inquietante quanto accade oggi. Da giorni si soffiava sul fuoco con la speranza che qualcosa accadesse, ed ora sono stati accontentati dato che grazie alla provocazione dei fascisti ora il movimento degli studenti, finora pacifico, che si definisce "irrapresentabile" rischia di scivolare su una china pericolosa di azione/reazione che li chiude in un'angolo e li relega a sfondo rumoroso e basta senza più una sua visibilità che spingerebeb lo Stato ad intervenire per reprimere ma non più per ascoltare. Quello che qui si può dire è: RAGAZZI CALMA, non accettate la logica dello scontro frontale perchè dietro quelli che vi hanno attaccato in piazza c'è molto di più e molto più potente di quanto si pensi: c'è un'idea elitaria e classista della società che per imporsi cerca un nemico a tutti i costi e l'utile idiota da dare in pasto all'opinione pubblica e spaventare i "benpensanti" recintandoli nel proprio elettorato per poter giustificare le proprie scelte; che candidamente mette i soldi di tutti noi per salvare banche e Alitalia mentre li toglie a scuola e università (che sono il perno principale dello sviluppo del paese); che non si fa scrupolo anche di dettare istruzioni e poi rimangiarsele con la speranza che altri le raccolgano e le mettano in pratica pedestremente: non per nulla hanno colpito materne ed elementari che erano l'ultimo fiore all'occhiello della pubblica istruzione italiana (sesta e ottava in europa per qualità) e altrettanto candidamente ammette che l'unico criterio è quello economico perchè "così" buona non ce la possiamo permettere, e se non fosse vero ci sarebbe quasi da riderci su per la originalità della battuta; una cosa funziona? La tagliamo! Una logica stringente non c'è che dire. Ai ragazzi di destra, ed ai fascisti, che si sono fatti strumento e di cui non può non risaltare la strana cosa che mentre il giorno prima sfilavano insieme al movimento dopo "si comportino diversamente" (non voglio fare dietrologia però come diceva il senatore Andreotti a pensare male non si sbaglia mai) e gettino la maschera mostrando il loro atavico, si sperava sparito, volto chiedo che non si facciano strumento di violenza per conto terzi ma ragionino con la propria testa visto che questa cosiddetta "riforma" danneggia anche loro e i loro figli e soprattutto non aiutino chi, in forza di una propria idea elitaria, cerca di immporre modelli che loro per primi, antisistema almeno così si dichiarano, dicono, a parole, di non accettare. Per una volta nella storia travagliata e tutta in penombra del nostro paese, dove un potere oligarchico tiene in scacco una intera società, fate l'unica cosa giusta da fare: aprite gli occhi, perchè il pericolo vero che corrono questi ragazzi e di perdere fiducia, ammesso che ne abbiano mai avuta, in quel poco che resta dello Stato e della sua capacità di essere in grado di fare gli interessi dei cittadini e non dei soliti noti spingendoli sempre di più ai margini della società e del futuro che è loro.

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