venerdì 5 dicembre 2008

Scuola paritaria: il governo fa marcia indietro...................

Mentre le scuole pubbliche affondano definitivamente fra tagli, crolli, e quant'altro le scuole paritarie (in maggioranza cattoliche e dopo ampie proteste della gerarchia ecclesiale) vedono ripristinati i finanziamenti promessi, tolti e ora rimessi via emendamento. Insomma nonostante la crisi recessiva; nonostante le scuole pubbliche che crollano le "altre" scuole invece hanno la possibilità di poter contare su soldi freschi. In nome della libertà scelta naturalmente. Ma quel piccolo articolo della nostra Costituzione che afferma che si possono aprire scuole private "SENZA ONERI PER LO STATO" che fine ha fatto? L'opposizione? Il PD ha protestato per il mancato finanziamento; la cosiddetta sinistra protesta ma vale come vento dato che non ha possibilità di far mutare indirizzo al Governo. Insomma mentre l'Europa si avvia sulla strada della laicità nel nostro paese si fa esattamente la via opposta e ci si avvicina sempre di più alla confessionalizzazione delal vita pubblica in barba a quello che pensa il paese reale in materia.

giovedì 4 dicembre 2008

cosa accade nel pd?

Mentre al Governo non si perde il vizio di straparlare (il Ministro Sacconi prima dice che c'è un rischio Argentina e poi si corregge) nella cosiddetta opposizione non stanno meglio. Infatti da un lato c'è Rutelli che dice "mai nel PSE" dall'altro D'Alema che nega voglia fare le scarpe a Veltroni; da un lato espellono Villari dal partito (chi è? Il Presidente designato, votato ed eletto dal PdL che non si dimette manco a pregarlo) e dall'altro litigano furiosamente per le varie elezioni (in primis quelle europee, soprattutto perchè qui la nave - PD - sta affondando e si cerca di mettersi in salvo) che si devono tenere in Italia. Insomma più che "nuovo" il Pd si sta dimostrando essere solo un "cartello" temporaneo di interessi e si sta già lavorando per "altro" che ancora non si capisce essere ma lo si può intuire: l'esplosione/implosione di questo aborto che chiamano pd e la nascita di un'ennesimo partito clone della destra. Siamo alla fine di un processo storico? O alla fine del partito americano? O piuttosto alla nascita di un partito che ha gli stessi obiettivi del PdL con un nome e personale politico diverso ma non nuovo? E la sinistra dov'è? Forse al mercatino di natale si troverà con i saldi qualche straccio di movimento? L'estemporaneità è prmai diffusa: tutti si mettono in moto e tutti cercano di aggregare qualcuno attorno a qualcosa di non meglio definito ma che si richiama a "una sinistra" che non esiste più e che non ha delle possibilità di rinascere con le premesse e le idee di sempre che risultano stantie e superate come il fantasma del natale passato. E' anche il pensiero debole della destra estrema e demagogica che la rende obosoleta: non potrebbe essere altrimenti visto che l'idea della sinistra è rigida e verticale (per i mezzi e gli strumenti che usa) rispetto ad una ideologia dellla destra che invece attrae per la sua leggerezza e praticità; non è inusuale pensare che sia a-ideologica ma è un'errore perchè se ci si trova di fronte ad una vera e propria ideologia che non ammette contraddizioni e opposizioni e voci discordanti se non funzionali al mercato (pensate a quante magliette del CHE si vendono e pensate a chi le vende e a dove si producono...). Invece si assiste alla atomizzazione della sinistra che sempre di più si radicalizza diventando èlite fra le èlite ma perdendo di vista quello che è il suo vero target: il popolo in particolare quei lavoratori che da decenni sono sfondo e anche fastidioso di cui ci si ricorda quando muoiono per lavoro o qaundo votano lega..............

mercoledì 3 dicembre 2008

Indovinate un pò? la rete per il Capo va regolamentata.......... dal G8

Non contano gli enormi problemi che abbiamo in Occidente: miseria crescente, crisi indotta, salari giù e gente che si arricchisce, stati incapaci di aiutare i propri cittadini, ecc. Quello che conta è "REGOLAMENTARE INTERNET": una pietra tombale. E nemmeno dall'ONU ritenuta dal Capo del Governo obsoleta (lo sa che Bush se ne va?), sostituita dal G8 che contiene i migliori del pianeta evidentemente ai suoi occhi. I media (qui si riportano Unità, La Stampa, Repubblica) ne parlano chi asciuttamente chi dando notizia anche del fermento che in rete c'è in seguito a queste dichiarazioni che arrivano dopo la presentazione del DDL ammazzablog che anche su questo blog è stato presentato (e questo blog sta facendo la sua parte) e discusso. Non scenderò in particolari perchè credo che il risalto dei media sia tale che è un sovrappiù parlare in sè della notizia. Preferisco invece ricordare l'opera di disinformazione, anche di alcuni blogger di questa piattaforma (forse schierati acriticamente dalla parte di chi ha in mente di reprimere la blogosfera, e forse invece collaterali ideologicamente alla maggioranza ma con il recondito intento di eliminare blog "impegnati" come "Karamazov" e aver mano libera con i "sentimenti" e amenità simili nel pieno solco del disimpegno e del fun & light - leggasi pensiero debole e flottante - che fanno gioco oggettivo a chi ha interesse a dopare anche la blogosfera dopo aver rimbambito una bella fetta di italiani con la tv), strisciante e minimizzante che nel segno dell'understatement e del si colpisce i blog "professionali" sposta l'attenzione su essi nascondendo (riuscendovi se si vanno a leggere i vari commenti sui vari blog che ne parlavano) il reale intento che si vuole perseguire: mentre ci si dichiara liberali a parole nella realtà mal si sopporta la critica e le voci fuori dal coro non dico di opposizione ma almeno libere. Ecco il punto: l'art.21 della Costituzione. Prima ci si dichiara "troppo vecchi per internet" (per non allamare nessuno sui propri intenti), poi si da il via ad un DDL "pilota" che attiri l'attenzione per capire e vedere l'effetto che fa sia sull'oggetto delle "attenzioni" che nella società in generale, infine la dichiarazione che fa deflagrare il tutto e poi....... un bel decreto legge che regola e chiude la partita (magari per evitare pedofilia, terrorismo, e quant'altro) anche con l'ultimo lembo di libertà che è la rete: sempre più profetico si rivela chi ha lanciato il sasso dell'allarme e sempre più preciso si rivelano anche opere come V per Vendetta, per fare un'esempio, che disegnano regimi "liberali", e liberalmente eletti, che si rivelano autoritari. Indovinate un pò quali stati sul pianeta hanno introdotto "filtri" e quant'altro? Cina, Iran, Cuba, Arabia Saudita (i casi più eclatanti) e ora noi ci accodiamo. Non è un caso che L'Eurostat da il nostro paese "indietreggiante" (d'altronde arretriamo su tutto perchè non anche nella rete?) in Europa nel campo digitale e quindi sempre più con connotati "latinoamericani" degli anni bui che da paese occidentale avanzato.
SCOMMETTO CHE QUESTO POST NON AVRA' MOLTI COMMENTI..............

Mea culpa di Bush sugli anno della guerra. E il Papato? chiede di non depenalizzare il "reato" di omosessualità

E' un triste tramonto quello di Bush, anzi è un grigio tramonto quello di quest'uomo che in pochi anni ha non solo cambiato, in peggio, il pianeta ma ha distrutto quel poco di credibilità degli USA non, sia chiaro, fra le classi agiate che vivono del riflesso (arricchendosi) del modello americano ma fra le masse: quelle masse che si sono ribellate, inascoltate completamente, ai loro Governi quando fu deciso di invadere, e distruggere, l'Iraq (dell'amico Saddam da essi messo al potere con un colpo di stato) e rovesciare (per non aver obbedito) gli "altri" amici talebani (ex combattenti per la libertà contro i russi) rei di ospitare Osama (mai trovato) il nemico pubblico n°1. Quest'uomo dovrebbe fare un profondo esame di coscienza, se avesse una coscienza, e ammettere che è stato mosso non dalla sete di vendetta per l'attentato alle Torri gemelle di New York ma di aver sfruttato, pro domo sua e dei suoi amici petrolieri e appaltatori, quell'attentato per creare (forse un'estremo tentativo di salvare un sistema che ormai marcio stava letteralmente crollando a pezzi con gli effetti che oggi abbiamo sotto gli occhi quando non ci droghiamo di tv) un'ambiente favorevole al liberismo e all'imposizione del modello americano non solo a coloro che già, passivamente o meno, lo accettano ma anche a coloro che nulla ne sanno e, forse, non ne vogliono nemmeno sapere. E se aggiungiamo a ciò il "piccolo" particolare della questione "controllo delle risorse" e delle pipeline si chiarisce quali erano realmente gli intenti, molto poco cordiali, che gli oligarchi americani avevano di mettere in opera, coadiuvati in ciò dalle corrispondenti oligarchie europee trascinate anch'esse a fare passi lunghi per evitare che il "cordone ombelicale" con "l'amico" americano si rompesse. Un'altro personaggio che ha caratterizzato, a mio parere, negativamente questi otto anni è Ratzinger: vero alfiere della restaurazione nel nostro paese in senso oscurantista, ha potuto contare in questi otto anni anch'egli sull'amico americano e del suo appoggio alla controffensiva "cristiana" e occidentale : vari sono i richiami ad essa e addirittura molti, cosiddetti, intellettuali si prestano a trovare giustificazioni e motivazioni politiche e filosofiche, riscoprendo autori e scrittori che nememno in vita erano ascoltati dai propri contemporanei. In ogni caso dalla ridotta italiana le mosse sono state fatte con accuratezza e sapienza tipica di chi ha oltre 2000 anni di storia ..... e si vede. I temi della controffensiva sono i soliti di qualunque autorità che mischia religione e politica. L'ultima della serie di questo Papato è la richiesta alla UE di non depenalizzare il reato di omosessualità giustificando il tutto con "si chiede di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, che, se adottate, creeranno nuove e implacabili discriminazioni" pur riconoscendo rispetto e tutela della persona. Un modo carino per dire: non accettiamo che un genere, "quello gay ecc.", assuma l'onore di ceto riconosciuto socialmente e giuridicamente: c'è riuscito nel nostro paese ci sta provando in Europa. Ci riuscirà anche lì? La Città del Vaticano ha una lunga esperienza e sa, proprio grazie alla millenaria pratica, che la storia prima o poi, magari in modi e tempi diversi, si ripete e quello che fino a ieri la "gente" dava per scontato e strappato al potere, la stessa "gente" rinnega (salvo eccezioni come l'aborto ma ci stanno lavorando) e da per scontato quasi l'esatto opposto con la stessa leggerezza, senza pensare minimamente all'oscillazione del pendolo e ai danni che vengono fatti a chi non la pensa allo stesso modo (che sono non pochi). Due personaggi che "hanno fatto" la storia modellandola sulle proprie convinzioni nello strenuo tentativo, per ora riuscito, di fermare una crescita culturale e sociale che è nelle cose a fronte della profonda crisi occidentale e dell'assalto di paesi "altri" meno facilmente assimilabili ad esso. Al confronto con il corso storico precedente (crisi dell'impero romano e interregno ecclesiale in preparazione dell'umanesimo e del rinascimento) la situazione attuale presenta molte analogie ma anche diversificazioni di cui non si può non tenere conto nell'osservare questo periodo. Ma la vera domanda è: quanto tempo dovrà passare perchè l'umanità, come categoria generale unica, capirà che al di là del colore, razza, religione ecc. appartiene tutta ad una genìa di scimmie antropomorfe che, rispetto all'eone dell 'universo, è appena scesa dagli alberi?

lunedì 1 dicembre 2008

Inquinatori pentiti? macchè, tutto come prima


Si tiene a Poznan la 14° Conferenza internazionale sul clima, ma non è la solita riunione di tecnici pagati da "bieche" organizzazioni ambientalisti ma "la" conferenza nella quale si fa il punto sull'attuazione del Protocollo di Kyoto e il suo stato di attuazione ad oggi: il cosiddetto "stato dell'arte". Ora a quanto apprendiamo nessuno dei paesi che contano arriverà nei range previsti anzi in moltissimi casi sarà quasi il contrario, ossia le emissioni sono aumentate e quando sono presi con le mani nella marmellata si difendono con la crisi economica e la necessità di poter competere con i concorrenti ecc., tutte scuse. A livello europeo il nostro paese ha quasi posto il veto al documento della UE sul cambiamento climatico adducendo argomentazioni varie che guardano più al proprio interno (non scontentare i maggiori sponsor del Governo, i confindustriali, che sostengono che "costa troppo") che alla reale necessità di governare i processi di rallentamento dell'economia carbon/petrolifera di cui siamo schiavi ma da cui ancora alti sono i profitti fatti dalle lobby di riferimento. Parlare di cambiamenti climatici in questa situazione è anacronistico così come è anacronistico discutere di percentuali di inquinamento ecc. visto che i governi sono sordi a questi temi e troppo presi nel difendere il proprio orticello sperando che altri facciano il passo, falso, per primi. E forse una speranza arriva proprio dagli USA: il Presidente Obama sembra molto sensibile alla materia e ha già annunciato una svolta in questo campo del paese che si prepara ad amministrare (gli "USA stanno tornando" ha detto) dopo il mediovo bushiano tutto pertolio, carbone ed "esportazione" della democrazia (leggasi appropriazione delle risorse irakene e controllo delle pipeline che dall'Asia centrale scendono verso Europa e Golfo persico), che ha danneggiato il paese ed ha arricchito oscenamente la lobby corrispondente. Basterà? Non lo si può capire dato che l'annuncio, nei paesi occidentali, non significa necessariamente investimenti e soldi reali. C'è solo da sperare, una cosa è certa: entro la fine di questo secolo è previsto un'amento, ai ritmi attuali di crescita della CO2, di ben 6° il che significa completo scioglimento dei ghiacci da un lato (con inabissamento della Corrente del Golfo e perdita della zona temperata dell'Europa e avanzata del serto in zone fino a quel ridenti e abitabili. Cosa significa? Milioni di persone affamate e assetate che si spostano; guerre dell'acqua; spostamento del baricentro economico/politico vero zone non ancora colpite dai fenomeni climatici e, dulcis in fundo, aumento dei fenomeni estremi climatici che si presentano anche in zone che sembravano immuni fino a quel momento. Troppo allarmismo? Non credo dato che queste sono previsioni "ottimistiche" che si possono facilmente reperire sui siti di organizzione governative non (NOOA, AGENZIA CLIMATICA DELL'ONU, ecc.) e non disegnano scenari solo perchè non si fanno abbastanza investimenti nel campo (non conviene) e non si hanno precedenti storici noti di situazioni simili e non ci sono quindi punti di riferimento con cui rapportarsi. La chimica, e la meccanica, del clima sono ancora materie troppo poco conosciute e approfondite per poter fare previsioni di lungo periodo ma una cosa è certa: se non si cambia strada non si potrà dire realmente il quando ma che avverrà un situazione del genere descritto nel film "the day after tomorrow" è non solo possibile ma probabile e forse è anche ottimistico....

Giornata mondiale lotta all'aids: nessuno qui ne parla?


Ho ricevuto tanti alarm su migliaia di cose: dalla cagnetta che abbisognava di una casa alla lotta alla violenza sulle donne (peraltro giusta); dal blogger zittito alla poesia, al free tibet e chi più ne ha più ne metta! NESSUNO dico NESSUNO ha detto in questi giorni: "NINO LUNEDI' E' LA GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA ALL'AIDS", VERGOGNA per noi blogger che ci facciamo portatori di grida manzoniane a volte inutili e a volte utili, a volte che sono vere e proprie battaglie perse altre che rendono attraente discutere del sesso degli angeli; ma nessuno che ha detto in questi giorni: guarda che 9 persone su 10 su questo sfigatissimo pianeta non hanno accesso alle cure necessarie per curarsi dall'AIDS e dalle malattie opportunistiche che gli sono correlate. E che dire di quelle anime belle che si commuovono per lo starnuto fatto da una starlette di un qualunque reality o che fa un blog intero per parlare al proprio ombellico, MA NESSUNO CHE PARLA DEI DUE (2) MILIONI DI BAMBINI NEL MONDO COLPITI DA QUESTA MALATTIA: perchè di malattia si parla non di castigo nè di altro; è una maledetta malattia che uccide ma sulla quale la Big Pharma mondiale tiene più ad evitare che qualcuno produca medicinali coperti da brevetto o meno che a concedere a prezzo "politico" le stesse medicine a quei paesi che non hanno soldi nè sanità adeguate. Questa malattia può essere fermata se ci si impegna a fare prevenzione e ad insegnare ad usare il profilattico: basta poco un profilattico. E per allungare la vita del paziente bastano i medicinali. Anche da noi l'AIDS avanza eccome: 10 anni fa (secondo la SWG) un'italiano su 4 ne aveva paura e prendeva precauzioni oggi SOLO il 4.8% la ritiene pericolosa: un'involuzione pericolosa che si aggiunge alle altre involuzioni che sta vivendo al nostra provinciale società, solo che in questo caso cari signori e signore, si MUORE se non ci si cura ed ironia della sorte non si contrae nemmeno se si usa il profilattico, ammesso che si sappia che va usato e correttamente per giunta. Come mai nelle scuole se ne parla poco o punto? Come mai i giovani ne sanno così poco di educazione sessuale e di prevenzione? Basta la castità per combatterlo? E poi chi la predica si rende conto che così facendo va contro la realtà? Ci si può immaginare che ancora una volta è "colpa delel famiglie"? Sveglia!! Questo è un mondo pericoloso per molti aspetti: ma almeno in certti casi molto si potrebbe fare con molto poco: basterebbe la semplice volontà politica e molti problemi sarebbero superabili, basterebbe un'incisiva campagna mediale e informativa per ridurre le probabilità di contagio senza reprimere il normale sviluppo dei ragazzi...... se solo lo si volesse, naturalmente. Invece ci si basa sull'ignoranza diffusa e sulla paura, come sempre da qualche anno a questa parte, per far passare un messaggio pericoloso e oltremodo oscurantista basato sulla proibizione e sull'accettazione passiva del fato e sull'ignorare volutamente l'aids (lasciando ad altri e a privati il monopolio dell'intervento) che mette l'individuo di fronte all'errore: quello stesso individuo che, se ben informato, non avrebbe comportamenti a rischio e non si fa portatore, spessissimo involontario, della stessa malattia presso la propria famiglia. BASTA POCO E BASTA VOLERLO.

domenica 30 novembre 2008

E ora tocca a Crozza?

In principio furono colpiti Santoro, Luttazzi, Biagi poi bisognava fermare i satirici troppo estremi (che so guzzanti) incolpandoli di faziosità e quant'altro, poi si passò ai commentatori e la tv si normalizzò, rimasero poche isole ma erano praticamente circondate e recintate (l'opposizione, salvo qualche singola personalità, faceva solo lo stretto necessario ma non si stracciò certo le vesti per difenderli dato che nel mirino c'era spesso anch'essa) e nel frattempo si costruì la base ideologica del "non c'è contraddittorio" (contraddittorio? in materia di satira? mah......) per giustificare prima gli attacchi da parte di chi si riteneva al di là e al di sopra di tutti non accettando che qualcuno avesse potuto metterli alla berlina e poi la loro marginalizzazione: nemmeno negli USA si censura così pesantemente come da noi (per esempio luttazzi si ispirava al david letterman show) e nei fatti la satira, definita "schierata", è morta, si salva Bertolino ma ha appena preso una bstonata e quindi è sul chi vive. Ora nemmeno sulla tv pubblica ma su un'emittente privata, La7, c'è forse l'ultimo programma di satira, leggera, degno di chiamarsi in questo modo: Crozzaitalia. E' venuto il "suo" momento? Infatti pare che, al termine del C.d.M., il Capo del Governo abbia invitato i suoi a non andare a questo programma, sempre per mancanza di, cosiddetto, contraddittorio fra le parti e quindi vi si rischia di fare magre figure: ma da che mondo è mondo i potenti sono messi alla berlina, anche nelle corti deir e c'erano i buffoni di corte che li mettevano alla berlina oggi che dovremmo essere più evoluti ci si comporta peggio di loro. A differenza di qualche anno fa non è necessario fare editti; nè altro, basta solo mandare un messaggio e c'è da scommetterci che arriverà a destinazione. Nel nostro paese trasmissioni come quella di Crozza danno fastidio al potere perchè con esse la gente ride e mentre ride pensa e mentre pensa si sveglia per qualche secondo dal doping: tutto ciò non va bene. Perchè se un popolo ride del potere non ne ha paura e questo potrebbe sembrare inaccettabile a chi invece basa tutto sulla gestione oculata dei media propri e pubblici, ed ha costruito su essi non solo le proprie fortune, creando addirittura un blocco sociale che lo sostiene, ma anche quelle di un'intero ceto politico, opposizione compresa, che lo ha preso a modello comprendendo benissimo il potere dei media e la loro capacità di penertazione in una società che ha scarsi mezzi culturali per difendersi e poche voci realmente fuori dal coro. Il tutto menrte il paese rotola in discesa.....

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