venerdì 2 dicembre 2011

gatti neri e Monti...



Sulla prima pagina di Saturno, la pagina culturale dei Fatto quotidiano (al link non leggete nulla ma ho comprato, come sempre, il giornale e quindi di dovrete fidare di quanto dico), c'era l'articolo che il Direttore Chiaberge ogni settimana dedica ad un particolare argomento; questa settimana lo dedica a ..... "supermario tra gatti neri e euro-jettatore". Come mai? Pare che tra i tanti, troppi epigoni, che circondano "Supermario" seguendone tutte le mosse e i motti, dicevo pare abbiano registrato che Mario Monti abbia un timore superstizioso vero i gatti neri ...... "specie se provengono da sinistra". Ora, pur ammettendo che quasi tutti gli uomini politici (e non solo) hanno superstizioni e riti (...) ma questa dei gatti neri che provengono da sinistra oltre ad essere molto "italiana" ha un qualche significato? E', molto bizantinamente, é una dichiarazione obliqua... andreottiana; ma, leggendo l'articolo di Chiaberge, mi è venuta un ide e una proposta: perché non ci presentiamo sotto Palazzo Chigi tutti con un gatto nero in braccio... magari provenendo da sinistra (forse un gatto riuscirà a fare quello che nè l'opportunistica politica del pdmenoelle né noi che stiamo sempre sotto la finestra ad aspettare che s'affacci qualcuno a dirci cosa, come e quando pensare)?
CHE NE DITE? E' UNA BUONA IDEA?
AUGURI ITALIA (CON O SENZA GATTI NERI)





















giovedì 1 dicembre 2011

Chi dovrebbe amare l'Italia?

''Sono sicurissimo che gli italiani amano l'Italia e sono certo che pochi la cambierebbero con un'altra patria'': questo lo dice il Capo dello Stato alla Sapienza... e come cittadino di questo paese devo "ottemperare", pur senza dimenticare "come" hanno costruito l'unità... tutti plebisciti, certificati ex post da prefetti, e annessioni (come per il Regno delle Due Sicilie) o conquiste come per il lombardo-veneto (in quest'ultimo caso non mica sicuro che i milanesi erano contenti di assumere la piemontesizzazione come forma unitaria... sono quasi sicuro che un Cattaneo pensasse a uno Stato federale e non certo a una brutta copia della Francia post napoleonica..). Ma comunque questo é il paese che ci troviamo fra le mani e dobbiamo abbozzare, vero? Ora, dicevo, il Capo dello Stato si dice sicuro che gli italiani amano il paese e non dovrei avere motivo di dubitare, però ..... però Presidente Napolitano che mi dice delle ultime dichiarazioni dell'ad della Fiat Marchionne? Anche lui ama l'Italia? Anche lui è disposto a fare sacrifici e tenere aperte in perdita le aziende italiane rinunciando a qualche profitto o stock option) Perché a me quelle dichiarazioni mi sann un tantino di forzatura (per non dire ricatto) della situazione verso il Governo cui si chiede quelle "riforme" che guarda caso sinistroidi, ma liberali per carità, come Ichino sono prontissimi ad elaborare: che prontezza di riflessi, vero Presidente? In particolare la Fiat mi fa venire in mente i miliardi di lire in termini di finanziamenti per costruire fabbriche al Sud o altrettanti miliardi di cassa integrazione o di pensionamenti anticipati per mantenere la pace sociale o, ancora, alla distrazione governativa quando la fiat si comprò praticamente gratis l'alfa romeo...... ricorderete che Marchionne salutò con favore l'avvento di Monti e ora passa all'incasso scaricando sul Governo il peso della sua incapacità di tollerare un sindacato che faccia davvero il suo mestiere, la Fiom, chiedendogli di intervenire pro domo sua dato che ha domato uil e cisl ma quella Fiom.......
Caro Presidente,
amarei questo paese se questo paese, nella sua parte politica e istituzionale, amasse a sua volta gli italiani e non ci fossero evasori, caste, corporazioni, falsi unti e falsissimi untori e amerei anche questo paese se vedessi i confindustriali dire, come fanno negli USA i riccastri veri e non i pezzenti arricchiti, facciamo rientrare i capitali che abbiamo accumulato all'estero, illegalmente o meno non conta, e ci paghiamo le tasse rinunciando volontariamente ad un 30% di profitti con i quali c'investiamo in titoli pubblici; amerei questo paese se vedessi questo paese finalmente libero di andare a votare con una seria riforma elettorale e scegliersi il proprio destino e non la procastinazione delle stesse e la "nomina (....)" di: un ex S&P; di pezzi grossi delal finanza cattolica ecc. ecc. con i quali i giornali si stanno sbizzarrendo a impallinare mettendo alla berlina tutte le marachelle che hanno combinato in argomento di conflitto d'interesse, quando invece non sono indagati........ altrimenti Caro Presidente a me questo paese da un profondo senso di nausea da un lato e di tristezza dall'altro se ripenso ai tanti ITALIANI che hanno lottato, combattuto e sono morti per darci un paese migliore in un mondo migliore e che ora si rigirano nella tomba nel vedere "dove" quel paese l'hanno buttato e in che modo....

mercoledì 30 novembre 2011

Comprare titoli? ma nemmeno per sogno.......

Dopo l'addio di Lucio Magri era indeciso se fare stasera un post; insomma non mi andava ma poi mi son detto: e perché mai? Cosa avrebbero fatto questi personaggi al mio posto? Avrebebro continuato sulla propria strada, magari ogni tanto voltano lo sguardo e lasciandosi nel proprio cervello quello spazio privato per non dimenticare", ma fermarsi proprio no.... quindi: stasera parliamo della scienza triste per eccellenza, l'economia. Quella scienza che guru, si fa per dire, come: Von Hayek, Von Mises, Friedman, Smith, ecc. hanno elevato al rango di scienza per il controllo sociale attraverso una semplice idea ossia l'equazione mercato=democrazia=libertà sia alla radice di tutto e di tutti e senza saremmo persi...... Un enorme balla: perché l'unica cosa che hanno ottenuto é l'aumento della povertà, della precarietà della vita, della carestia ecc. ricordiamocelo.
Viviamo in un sistema economico-finanziario basato sul debito che é alla base di tutto, si debito per: comprare la casa; comprare il cellulare; comprare l'auto; ecc. ecc. il debito é la vera ricchezza... ma sapevate che quando contraete un prestito state facendo arricchire qualcun'altro? Infatti il sistema alla base ha proprio questo: consumo, debito, profitto. La produzione passa in secondo piano perché anch'essa si basa su un deficit: di ideazione, costruzione, vendita. Dagli Stati a noi stessi siamo tutti indebitati: ad oggi se noi volessimo 60 milioni di italiani volessimo eliminare da soli il debito pubblico nostrano dovremo sborsare almeno il 16% del reddito lordo annuo .... impossibile. Standard & Poor ha previsto l'anno scorso che il 60% degli Stati del pianeta sarà presto sull'orlo del fallimento, perché? Semplice: anziché usare le tase per finanziare la crescita sociale e culturale e la valorizzazione del cittadino li spendono in "programmi" finanziati al solo scopo di spingere l'individuo a spendere, spendere, spendere per spingere chi produce a produrre sempre di più; ma come ben sappiamo tutti a un certo punto o il mercato si satura o..... si ferma perché tutti hanno raggiunto l'esatto equilibrio fra risorse e prodotti da consumare. Se a ciò aggiungiamo che viviamo in una società finanziarizzata dove non si produce qualcosa ma solo profitti ben si capisce come la ricorsa fra consumatori, non cittadini, e produttori é persa in partenza a favore dei secondi perché hanno a loro disposizione molti mezzi per spingere i primi a spendere anche quanto non ne hanno bisogno: come? Con l'induzione della domanda attraverso il marketing e il credito al consumo e da questa tenaglia non si esce se non quando non si é più capaci di pagare, non c'è alternativa: sia che tu sei ricco o straricco o povero o indigente "conti solo se hai l'accesso alle risorse", altrimenti non esisti e, con buonapace di tutte le religioni, sei solo un peso o meglio un costo da tagliare per sempre. Ecco perché se seguirete la campagna "acquistiamoci noi il debito italiano perché i tassi sono convenienti" é la classica fuffa con il quale attirare le pecore nel recinto dove qualcuno ha già introdotto i lupi che devono solo allungare il collo per mangiare ..... non devono nemmeno adottare tecniche e strategie dato che il cibo é la a portata di muso. Non ci cascate: diventerete debitori di voi stessi e creditori del .... nulla. Quel debito non può essere ripagato perché nel mondo reale, qui, NON esiste: é stato creato in Borsa da persone e istituzioni che hanno scommesso non se vi indebiterete ma quanto e con un sistema del genere non si ha scampo .... non credete agli untori del debito perché l'unico modo per uscire da un sistema che scommette contro se stesso per arricchirsi, chiunque facesse in piccolo una cosa del genere andrebeb in galera in due secondi, é aprire gli occhi sul mondo anzi sulla banca "che hanno costruito intorno a noi" dandoci ogni tanto respiro (hanno paura che ci svegliamo e ogni tanto allargano i cordoni della borsa) per poi richiuderla quando si accorgono che ci stiamo elevando appena sopra il livello che ci hanno pre-assegnato: perché, come dice Adam Smith nella ricchezza delle nazioni "la mano invisibile del mercato permette una riallocazione delle risorse solo nel momento in cui si raggiunge un equilibrio" .... il problema é che quest'equilibrio, per propria struttura, non sarà mai raggiunto proprio perché intrinsecamente proprio il sistema a due facce finanza/produzione é instabile perché tutto basato sulle aspettative... di arricchirsi di alcuni a scapito proprio dei molti, ossia di voi e me; quindi se vi venisse voglia proprio di spendere i vostri soldi (se ne avete in più): fate scorte e rimanete liquidi e se proprio volete contribuire continuate a fare il vostro lavoro e la vostra vita ..... tappatevi le orecchie al canto delle sirene sennò farete la fine dei compagni di Ulisse.

martedì 29 novembre 2011

Politici e politucoli.... Uomini, mezz'uomini.....



LUCIO MAGRI
Quando ho sentito che Lucio Magri era morto ho avuto un attimo di smarrimento, uno dei padri veri del socialismo italiano, socialismo senza alcuni veli ipocriti e moralisti di parte del PCI (partito nel quale ha vissuto una stagione politica intensissima sia quando ancora manteneva questo nome sia quando cambiò codice genetico trasformandosi in ..... altro addirittura in un qualcosa che rinnegava spudoratamente il proprio passato abbracciando un liberismo compassionevole che fa a pugni sia con la tradizione di parte dei propri dirigenti ancora in attività sia con gran parte del proprio elettorato che ancora nel cuore ha quella falce e quel martello e tutto ciò che quel simbolo ha rappresentato per tantissime generazioni di italiani fra cui il sottoscritto...... per non parlare del contributo dato alla rinascita democratica dell'italia e non solo in termini politici ma, soprattutto, di vite e sacrifici personali di tantissimi militanti che vi hanno contribuito dando anche, durante la Resistenza, la vita), eretico al punto di asumere posizioni anacronistiche rispetto alla "linea ufficiale": in ciò facendo il paio con gli altri "eretici" come Ingrao ad esempio.... si eretico e, in senso lato, aristocratico; un uomo che non aveva paura di prendere posizioni tangenziali partendo dalla propria visione per nulla conformista, anzi. Per tanti giovani questo UOMO di sinsitra era un punto di approdo politico e culturale e non era infrequente che quei giovani camminavano con in tasca giornali come L'Unità accompagnata dal "Manifesto" ossia il giornale della sinistra del dissenso che mal sopportava i parallelismi del PCI e della sua linea troppo spesso più vicina ai bizantinismi andreottiani che alle elaborazioni che venivano su dalle strutture di base del partito. Questa era la parola chiave: Dissenso, completo e radicale, comunista radicale ma contemporaneamente rivoluzionario ma proprio per questo che non perdeva mai di vista le proprie origini cattoliche e per questo capace di spingere per la scissione di quella che poi diventerà Rifondazione Comunista salvo poi spingere ad una successiva scissione dei cosiddetti Comunisti unitari per supportare il borghesissimo Governo Dini: si può dire che forse questa sua inquietudine fosse l'antesignana di una sinistra senza paraocchi, con si un idea di fondo, ma senza catecumenismi di maniera e borghesi. La mia storia personale ha più di una volta incrociato quella di Lucio Magri: non solo da militante di sinistra ma anche da eretico di un partito prima troppo preso dal compromesso di potere, indotto dalla conventio ad excludendum, e poi capace di sperperare anni di lotte e speranze di intere generazioni in una società più giusta e democratica per rincorrere la storia senza nessuna analisi retrospettiva, tantomeno autocritica.
C'é però un altro aspetto: Lucio Magri, e la cosa non mi meraviglia, ha scelto AUTONOMAMENTE di andarsene, in maniera laica e libera. Si può dire tutto: che fosse depresso; che fosse disperato nella sua solitudine.... si può dire tutto e il suo contrario ma in realtà Lucio Magri appartiene a una genrazioni di grandi UOMINI che sapevano decidere del proprio destino vivendo una vita piena, e anche contraddittoria, MA VISSUTA SEMPRE SUL LIMITE DELLA PROPRIA ESISTENZA ed era una generazione che vanta nomi come Monicelli; Berlinguer; Montanelli; Pintor; Amendola (quello cui maggiormente mi richiamo e che ho preso come modello politico e personale ... "una scelta di vita" e "un isola", i suoi libri, li tengo sempre vicino e ogni tanto me li rileggo e ogni volta trovo spunto e forza per continuare a camminare in questo paese senza memoria a schiena dritta. Una cosa mi piace ricordare di questa generazione di UOMINI: erano uomini d'azione, non solo politica, e di pensiero ma soprattutto di penna e con essa spesso, anche anni prima, facevano il proprio percorso..... ivi compreso il proprio testamento. Magri nel "Sarto di Ulm (un libro prettamente politico con la "P" maiuscola) aveva previsto la propria scelta finale... un individuo che decide di sfidare (liberamente)" la forza di gravità finendo poi al suolo e morendo.. c'è tutto Magri in questo libro: libero arbitrio; scelta individuale; proprio orizzonte politico e umano; infine scelta finale di come e quando andarsene... quel sarto é lui e quella scelta é sua: l'ultimo sberleffo alla ineluttabilità.....
Addio Compagno Magri
p.s.
ogni volta che un UOMO così se ne va lo fa a modo suo e ogni volta mi ritrovo a fare un indegno paragone fra persone così e "quelli" di oggi: sia gli eredi della tradizione comunista sia gli altri.. e mi viene la nausea. Scusate ma trovavo doveroso dirlo.....

Clima mare-"Monti".......

Prima i fatti di casa..... habemus pletora di Sottosegretari, Viceministri e Ministro annesso; indovinate un pò? Funzione pubblica. Partiamo dall'ultimo: il nuovo Ministro alla Funzione pubblica é/era ....Capo di Gabinetto del Ministro Brunetta, altro che discontinuità, vero? E andando avanti non va meglio:
Grilli. Direttore del Tesoro, ora Vice di Monti. Attorno al suo nome si è combattuto aspramente come alternativa a Visco alla poltrona più importante di Bankitalia... soldi da Viceministro ma posto precedente non perso, solo aspettativa, mica male, no?
Vieri Ceriani, già a capo dei servizi fiscali di Bankitalia;
Gianfranco Polillo anche lui sottosegretario a via XX Settembre (tutti e due dalla banca centrale).
Mario Ciaccia è stato nominato viceministro al ministero dello Sviluppo Economico con delega alle Infrastrutture. E' l'amministratore delegato di Biis (controllata da Intesa San Paolo)..... e poi negatemi che questo non sia un governo "bancario", segnatamente della finanza cattolica.
sempre, allo Sviluppo, nel ruolo di sottosegretari, Claudio De Vincenti e Massimo Vari.
Michel Martone al Welfare..... era meglio Sacconi. A quota di liberismo thatcheriano questo governo non scherza, vero (Renzi impallidisce al confronto delle tesi di Martone)?
Giampaolo D'Andrea (unico "politico") sarà il sottosegretario ai rapporti con il parlamento
Antonio Malaschini, idem come sub7;
Carlo Malinconico è stato nominato sottosegretario all'Editoria;
Paolo Peluffo è invece sottosegretario alla Comunicazione e all'informazione (consulente dell'amato capo per il 150° proviene dalla Corte dei Conti).
Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara e Saverio Ruperto sono stati nominati sottosegretari all'Interno.
Salvatore Mazzamuto e Andrea Zoppini alla Giustizia.
Esteri: Marta Dassù (direttore di Aspen Institute Italia, considerata di area dalemiana; una piccola nota a margine ossia l'aspen insitute è un altra di quelle lobby politico finanziarie internazionli e sovranazionali che "gestiscono" l'economia mondiale con i loro "suggerimenti", prove italiane di "nuovo ordine mondiale", o sono il solito complottista?) e Staffan De Mistura, con un lungo passato alle Nazioni Unite.
Guido Improta va alle Infrastrutture.
Roberto Cecchi ai Beni culturali (se ricordo bene interno all'amministrazione).
Elena Ugolini e Marco Rossi Doria sono sottosegretari all'istruzione.
Sanità: Adelfio Elio Cardinale, attualmente vicepresidente dell'Istituto superiore di Sanità, già presidente nazionale dei medici radiologi e preside della Facoltà di medicina dell'università di Palermo.
... immagino che con una squadra del genere (...) i mercati siano terrorizzati e da domani si rifugino nei loro covi rifiutandosi di mettere fuori il naso...... le o.n.g. si stanno attivando per fornirgli aiuti umanitari e creare corridoi umanitari per la loro salvezza.
E ora veniamo alle "buone" notizie. Ritengo necessaria una premessa veloce: i dati e le cifre che qui fornisco sono prese dalle seguenti fonti: Le due pagine, 14 e 15, del giornale "La Stampa" che, rubrica "Primo Piano", in data 28/11/2011 ha dedicato all'argomento e dal sito del IPCC ossia l'organismo internazionale sul controllo del clima e ciò quindi non é farina del mio sacco.. tutto il resto, considerazioni ecc., è roba mia.
E' iniziato il vertice sul clima a Durban e già siamo all'allarme. Entro il 2050 arriveremo a 450 parti (oggi siamo a 390) per milione di CO2 il che significa che, se non si rallenta il processo, in quegli anni saremo realmente nei guai o, come amano dire alcuni, il treno che oggi è lanciato a folle velocità contro un muro in quegli ... arriverà a destinazione con dentro tutto il carico di umanità (la cui crescita in quegli anni arriverà alla bella cifra di 9 miliardi) che allegramente festeggerà l'inizio della propria estinzione. Insomma siamo nei guai non tanto perché ci sarà la catastrofe come certi film ci raccontano, quanto un lento cammino verso la sparizione dal pianeta (che immagino tirerà un bel sospiro di sollievo) di cui gli eventi estremi (di cui in questi anni ne stiamo avendo dei "prequel" non da poco per non parlare della crisi alimentare che spinge milioni di disperati sulle nostre coste) e le varie "estate" indiane che abbiamo sotto gli occhi trovano tragica conferma dell'assunto precedente. E' mai possibile che il turbocapitalismo che tutto capitalizza e misura econometricamente sulla base dell'assunto che mercato=democrazia=progresso= crescita continua? Evidentemente no dato che gli scienziati la vedono molto diversamente e sono anni ormai che denunciano il sistema economico politico dominante come una delle cause principali del cambiamento climatico globale e se non si cambia strada, non solo a livello locale, saranno guai per tutti.. non sto a fare descrizioni perché sarebbero inutili e dannose, ma ci siamo capiti, vero? Pensate che solo con 0,8 gradi in più si sta scatenando il casino, per esempio, in Liguria e Toscana (per non parlare delle inondazioni in Indocian).. ora provate a immaginare con altri 0,3° in più cosa accadrà... Durban ultima spiaggia? Forse, però se non ci si da una mossa e cominciamo a premere affinché i governi prendano seri provvedimenti o.....
AUGURI ITALIA
AUGURI PIANETA TERRA
AUGURI UMANITA' DOLENTE E PREDA DI SE STESSA

domenica 27 novembre 2011

Zeitgeist: moving forward.... buona visione

Dopo la cultura musicale ora .. un altra novità. Andiamo al cinema? Perché sto per propinarvi un bel film ..... già vedo gli occhiuti controllori dei diritti d'autore saltare dalla sedia e cominciare a guardare attentamente cosa è pubblicato.... e no miei cari niente d'illegale mi spiace.. solo
Zeitgeist moving forward, l'ultima release del "movement" che potete condividere o meno in quanto ha molti tratti "millenaristici" però le sue analisi, salvo pochissime imperfezioni prontmente rilevate e segnalate dalla rete, sono esatte e fanno pensare anzi ci dovrebbero far pensare che ultimamente è uno sport un pò come dire.... desueto?
Buona visione e a domani; anzi no vi lascio una frase attribuita al Senatore a vita On. Giulio Andreotti (strano ma una volta tanto do ragione al Senatore, chi l'avrebbe mai detto, vero?) sulla Germania: "Amo talmente la Germania che ne preferivo due..." come si fa a dargli torto? Su su riflettete e vedrete che ha ragione.....
...e ora abbassate le luci...
spegnete la tv, fa male al cervello....
e buona visione
zeitgeist
a domani.....
AUGURI ITALIA

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