sabato 29 maggio 2010

E si lamentano pure

Fra gli "intoccati" dalla manovra, come sappiamo, ci sono i confindustriali che da anni sono una delle lobby (qualunque sia il governo) che pesano non poco sulle scelte economiche determinandone indirizzi e prebende. Il nostro paese si è sempre dimostrato generoso con loro: soldi, un fiume di soldi, in vario modo dati, arrivati nelle tasche senza nessun contraccambio né senza alcun controllo, anzi addirittura stanziati in fretta e furia, in certi casi, senza che ce ne fosse reale motivo. Questo governo non è stato da meno e ora si è ben guardato dall'invertire il trend non varando misure che potevano anche tangenzialmente sfiorarli: nulla di nulla. Ma i nostri, incontentabili, industriali fanno il muso lungo e il gelo della platea ne è stato il segnale: vogliono mettere becco e anche se la Capa della lobby ha dichiarato più volte che la manovra va bene così in realtà il messaggio sotteso è un altro ossia che non gli basta e vogliono le "riforme (leggasi allungare le mani su sanità pensioni, scuola, università, diritti - quei pochi rimasti - del lavoratore, ecc.)" e subito perchè a loro parere così non va e, su questo hanno ragione, questa manovra è solo un pannicello caldo e nulla di più e fra qualche tempo si dovrà reintervenire in profondità (naturalmente non li sfiora neppure l'idea di rinunciare a qualche soldo da loro avuto). Non sto qui fare la storia dei finanziamenti che il nostro Stato ha concesso loro nel corso dei decenni perchè sarebbe inutile e noioso ma però visto che i soldi, nostri, sono pochi non sarebbe ora che si pongano le condizioni di reciprocità? La nostra Costituzione parla di "utilità sociale" della proprietà quindi:

perchè non varare ad esempio una norma che peveda che i furbetti che, come accadde dopo il terremoto dell'Irpinia, prendono i soldi e scappano debbano restituire il maltolto con gli interessi? Oppure se lo Stato ci mette i soldi abbia un proprio rappresentante nei CdA?

perché non prevedere che, in seguito ad accordi con le altre parti sociali, se un industria prende soldi pubblici e promette di mantenere i livelli occupazionali non possa poi chiudere e violare quegli accordi senza che nessuno gli chieda perchè e chieda indietro i soldi che potrebbero essere magari reimpiegati dai lavoratori sotto forma di occupazione tramite la creazione di cooperative di lavoro? Non credo che, dal punto di vista giuridico, ci siano motivi ostativi: pensate che il governo americano è in pratica intervenuto pesantemente nella gestione dell'economia in questi anni di crisi e quindi non vedo quali ostacoli ci possano essere qui da noi che siamo provincia estrema dell'impero in disfacimento nel fare una cosa simile; o qualcuno sta prendendo, per usare un eufemismo, tutto quello che rimane prima del crollo definitivo e chi rimane a latere ci vuol partecipare?

giovedì 27 maggio 2010

Ci mancava anche la citazione....

Qualcuno potrebbe dire: ha citato un predecessore di cui vuole emulare le "gesta". Qualcun'altro potrebbe dire: ecco getta la maschera e fa apologia. A mio parere, in realtà, non ha fatto altro che l'ennesima provocazione per riaffermare la propria presunta superiorità sugli altri e un tentativo, pienamente riuscito, di ri-catturare la scena dopo che la stessa gli era stata rubata dal Neo Presidente Tremonti che una volta tanto nonn si è fatto mettere da parte: d'altronde non aveva scelta se voleva evitare sia il disastro alle porte (c'ha messo una pezza che fa pagare ai soliti fessi e nulla di più) che il dover dare ragione a Visco che introdusse, pochi, elementi di lotta all'evasione; il Nostro si consola con il gradimento personale, dice, ancora alto e solido però alla fine uno che ha costruito sulla propria immagine le fortune politiche non può permettersi il lusso di farsi sopravanzare da qualcun'altro (fosse pure Tremonti sua croce e delizia) che gli dice cosa fare: è lui il capo e quindi dev'esserci sempre l'impressione che le decisioni "definitive" siano sue e solo sue (non voglia mai che la casalinga di Voghera si svegli e alzi il capo dai giornali, di famiglia, gossippari e si accorga di essere rimasta solo con un pugno di mosche in mano). E, per fare un altra provocazione, voglio dargli anche ragione: il dittatore fascista aveva visto giusto anche quando diceva che governare gli italiani non era difficile ma inutile..... visti gli esiti successivi come dargli torto?

mercoledì 26 maggio 2010

I nuovi mostri....

Uno ci ha detto fino a due giorni fa che andava tutto bene e che la crisi era passata; l'altro non vuole sembrare Visculescu, il "dracula" del precedente Governo; uno ha ben chiara la situazione e sa che non ci sono alternative (a meno di cambiare sistema, personale politico, e ricette economiche) a quanto propone; l'altro non ci vuole mettere la faccia: è difficile dire che non ci avrebbero messo mai la mani nelle tasche (infatti lo faranno fare agli enti locali cui taglieranno una montagna di soldi e quindi saranno costretti o a mettere tasse locali o a eliminare i restanti settori di welfare di cui sono gestori); gli evasori possono dormire sonni tranquilli perché lo Stato nominalmente farà la faccia feroce mentre in realtà basterà stare solo un pochino più attenti e non ci saranno problemi; uno dice che ci aspettano tempi durissimi e l'altro che non vuole uno Stato di polizia (tributaria e non); uno ragionieristicamente fa i conti, e nell'ottica liberista in salsa italiana, si arrangia a colpire dove può e dove sa che può fare cassa, l'altro che da anni ci imbonisce con i suoi castelli di carta dietro il quale ha costruito un blocco sociale di privilegiati (evasori, elusori, furbi e furbetti di vario genere, cricche varie, ecc.) su cui ha costruito le proprie fortune politiche e creando un circo mediatico messo su (grazie anche all'ignavia e in qualche caso alla connivenza della cosiddetta sinistra) nel corso degli anni trasformando il paese in un azienda a conduzione familistica dove mentre da un lato tutti concorrono alla menzogna dall'altra, nel nascosto del proprio privato, si fa, ed è proprio il caso di dirlo, i propri affari e difende il capo con le unghie e con i denti perchè sa benissimo che se lui cade ci perde e molto; uno ha imposto queste misure draconiane per evitare, dice, il peggio, l'altro dice che lo Stato deve pesare meno (tacendo bellamente sull'aspetto non secondario che se lo Stato pesa meno ci sono meno servizi offerti, meno scuole, meno welfare, meno biblioteche, meno musei ecc.. ecc.) sui cittadini; uno sa che solo facendo pesare sui soliti noti (lavoratori dipendenti e pensionati) il peso della manovra può essere certo che entrino soldi nelle casse vuote dello Stato, l'altro sa che se mai dovesse accadere che il proprio blocco sociale ne risentisse allora si che sarebbero guai: meglio colpire le pecore che i lupi!! Uno ha da far quadrare i conti l'altro parla di bene comune e di futuro perché gli torna meglio far risaltare gli aspetti positivi: quali siano questi aspetti positivi, poi, è un altro problema perchè a parte la propria corte e i giannizzeri che gli stanno attorno nessun'altro è riuscito a capirlo, di sicuro non la gente comune come noi. Uno si preoccupa, si fa per dire, di rimanere agganciato ai paesi ricchi, l'altro dice e ridice che non ci saranno nuove tasse: e su questo ci sarebbe da riderci su se non ci fosse la tragicità della realtà che parla altrimenti ossia che siamo il paese più ricco del terzo mondo e che non da ora ci spingono a vivere indebitandoci.Da un tale connubio cosa poteva venir fuori? Quello che abbiamo sotto gli occhi oggi: lacrime e sangue per i soliti noti, condoni e finti provvedimenti per gli altri che possono tranquillamente continuare a fare le cicale a nostre spese.Andiamo allora ad analizzare questa manovra (chiesta dalla UE, entità ormai lontana dai sogni e dalle aspettative dei suoi padri tanto lontana da essere un tempio del liberismo dove il più forte decide anche in casa altrui e non si preoccupa di altro se non di quello che interessa ai propri finanzieri) "depressa" e "depressiva" che non aiuterà l'economia nè le persone a risollevarsi dalla miseria in cui velocemente stanno cadendo perchè ormai è chiaro: gli squali della finanza (quelli che dovrebebro essere perseguiti penalmente e messi in carcere per poi buttar via la chiave) hanno ormai capito che basta dare qualche colpo e i governi sono pronti a svenarsi per aiutarli; ed hanno, anche, capito che l'UE molla soldi per accontentarli ma il timore che lo tsunami greco, le proteste sociali, potrebbe estendersi a tutta il vecchio potrebbero essere tentati di aprire il cordone della borsa per sedarle: gli squali hanno capito che se vogliono continuare a a fare profitti devono attaccare a testa bassa la moneta, per mungere la mucca. E ora ecco a voi il miracolo:

Previdenza: arriva la finestra personalizzata e spariscono le precedenti differenziazioni. I fondi pensioni, pubblici e privati, sono in attivo ma questo non interessa a nessuno, anzi in politici continuano a parlare di scontro generazionale e equilibrio pensionistico (e che dire del bamboccioni?). Eppoi volete mettere? Da dove li prendono i soldi per i loro affari?
Lavoratrici: care amiche dipendenti pubbliche perché mai avete deciso di lavorare per la P.A.? Non c'è riconoscenza per il Vostro lavoro e impegno, vero? Andrete a 65 anni e avrete pensioni da fame (lo scorso anno hanno deciso di abbassare il rendimento dei contributi): di che vi lamentate? La prossima volte meglio partecipare al concorso per miss italia .... forse vi nota un vecchio riccastro e vi assume nel proprio harem e magari vi fa diventare anche deputate o senatori.......;
Dipendenti pubblici: fannulloni; mangiapane a tradimento; fancazzisti e quant'altro ma cosa avete da recriminare? Con il Vs meraviglioso stipendio medio di 1.300 euri al mese (la media è così alta perchè nel conto ci mettono anche gli stipendi dei dirigenti ecco perchè supera la soglia del 1.200) dovete ringraziare che il posto ce lo avete ancora..... per ora. Quindi accontentatevi del blocco degli stipendi per quattro anni e zitti e mosca e per favore che non vi venisse in mente di sperare nel merito e nella produttività perché questa manovra ha spazzato via tutte le parole in merito.
Condono degli immobili fantasma: versando qualche obolo potranno essere condonati immobili che non risultavano; quindi cari immobiliaristi e condonati dormite sonni tranquilli che mamma stato fa la faccia feroce ma non morde e si accontenta di elemosine, nulla di più anche perchè chi paga c'é già... eppoi è una misura una tantum che rinvia di qualche anno il problema.
Eliminazione delle province. Ci saranno 9 province in meno un bel risparmio che non tocca i feudi leghisti del nord... pura facciata.
Riduzione dei costi della politica. E' la foglia di fico della poltica dietro alla quale nascondersi per imporre a chi ha poco di pagare. Anche questa è pura facciata e non elimina le storture della politica e il suo connubio con gli affari.
Taglio delle consulenze: era ora e non è mai troppo tardi; peccato che questo taglio arriva tardi, troppo tardi.
Disabili e inps. Solita stretta sui più deboli; è vero che ci sono usi e abusi ma sono cosa minima mentre in realtà quello che si cerca di fare è trovare il più piccolo appiglio per eliminare l'invalidità sperando da questa via di rispamiare un pò di soldi e lasciare le famiglie un pò più sole perchè in ogni caso ad esse rimarranno le rogne da grattare;
Enti locali. E qui ci saranno le mani nelle tasche. Infatti mentre si può dire che, formalmente, le misure in sè non metteranno le mani nelle nostre tasche in realtà saranno gli enti locali a mettercele, come? Se gli tagliano 10 miliardi di euri secondo voi cosa fanno? Mettono tasse e contributi o tagliano i servizi e se vi aggiungiamo anche il rientro dei mutui non utlizzati la frittata è fatta... ma una domanda sorge spontanea: ma la lega, partito bandiera del federalismo, dov'è? E come mai con un partito federalista lo stato accentra a se tutto?
Evasione. Ma guarda un pò di cosa si parla.... manette agli evasori? No mica siamo in uno Stato che si rispetti.... no si ricicla una norma dell'odiato Visco draculescu, quella della tracciabilità degli assegni.. tutto qui? No: nuovo redditometro (secondo voi chi non dichiara nulla o quasi si spaventa per questo?); obbligo della fattura sopra i tremila euro (e secondo voi io chiedo la fattura ad un idraulico senza poter io stesso scaricare l'iva? Ma, dico, siamo matti?)
Enti inutili: o accorpati o eliminati.. indovinate un pò quale ne fa le spese fra gli altri? L'Ice e, soprattutto, l'Isae che avrebbe dovuto essere l'ente controllante della produttività degli statali: chi è causa del suo mal........
Protezione civile "non" messa sotto controllo dal Tesoro: la varie combriccole possono stare tranquille, nessun problema....
Cosa si poteva fare?
Riduzione degli stipendi dei politici e loro tassazione come qualunque altro reddito;
Evasione: indurimento delle pene per gli evasori con carcere per quelli recidivi; incrocio delle banche dati e onere a carico dei contribuenti infedeli; possibilità di scaricare per il richiedente prestazioni l'iva in modo da creare il conflitto fra contribuenti... per cominciare.
Tassazione separata per i manager pubblici il cui stipendio superi i 200 mila euro e tetto agli stessi... se è un onore lavorare per lo Stato allora non possiamo fare discorsi sui soldi, vi pare?
tassazione delle stock option e pene severe per chi provoca speculazioni e insider trading;
class action;
tassazione delle azioni;
divieto, con multe effettive e non ricorribili, di trusting per le imprese assicurative e mediali nonchè reintroduzione della concorrenza nei media televisivi con eliminazione della Gasparri;
Rimodulazione dell'iva;
Redditometro e studi di settore però basati non sul dichiarato ma sul volume di affari;
reintroduzione della tassa di successione per i patrimoni superiori ai 200 mila euro;
tassazione dei capital gain e delle rendite finanziarie;
tassazione dei profitti d'impresa se non reinvestiti;
restituzione dei finanziamenti pubblici alle imprese che non mantengono i livelli occupazionali;
scontrino fiscale anche per i tassisti;
detassazione delle tredicesime;
incentivi reali agli enti locali che fattivamente scoraggiano l'evasione;
regionalizzazione di una parte della tassazione in modo da responsabilizzare gli enti locali di fronte ai cittadini...
sequestri di patrimoni per i grandi evasori una volta accertate le responsabilità;
divieto di speculazione e tassazione dei movimenti finanziari a breve senza copertura.
devo continuare? Come vedete bastava poco... perchè i nuovi mostri? Semplice, perchè i mostri sono fra noi e non ce ne accorgiamo......

lunedì 24 maggio 2010

no critiche, no censure, no martini no......

In un paese dove l'evasione fiscale incide per 8 punti di pil (dico 8) e dove ognuno che può non paga le tasse, o almeno ci prova, e dove la crisi sta mordendo duramente e in nome del potere finanziario si eliminano (non solo in Italia ma ovunque in occidente ma qui non c'è opposizione e quindi fanno quello che vogliono) tutti i residui del welfare, la cosa che sembra più importante è il divieto di critica dei professori rispetto alle "iniziative" e alle "riforme" messe in atto da questo Governo (per tacere dei tagli alla scuola pubblica girati in parte alle scuole private, segnatamente cattoliche); infatti con una circolare un dirigente regionale dell'Istruzione ha ricordato ai "dipendenti" il codice di comportamento dei dipendenti pubblici e, soprattutto, a non fare critiche in pubblico sui proveddimenti del Governo in materia. Ora che i dipendenti abbiano un codice di comportamento è noto, e anche acclarato, e vi si debbono attenere e sarebbe anche cosa buona e giusta che anche la casta vi si attenesse quando esortano la gente a non pagare il canone RAI o a non pagare tasse quando, secondo un criterio personalistico, le dovessero ritenere troppo esose; ma questa è un altra storia perchè è noto che questo Governo non "tifa" per il pubblico e sta facendo di tutto affinché entri nella testa della gente che "privato è bello, meglio, e soprattutto efficiente (criterio discutibile visto che non esiste privato che realmente investa a perdere)" tenendo anche presente che chi non ha mezzi deve, solo, barcamenarsi con quello che c'è a disposizione nella scuola pubblica che è ormai ben poca cosa, anzi l'ultima trovata è quella di far iniziare, per favorire il turismo , l'apertura delle scuole al 30 settembre (perfino la Lega vi si è opposta) senza tener conto del piccolo particolare che le circolari UE vanno tutte nel senso dell'aumento dei giorni scuola per contribuire al futuro dei giovani: minimo devono essere 200 giorni di scuola. Perchè, mi chiedo, è errato che i genitori sappiano che i loro figli vanno in scuole che non sono, per massima parte, non agibili? Mi chiedo, ancora, se i genitori abbiano o meno il diritto di sapere se i loro figli vanno a non imparare a scuola ma semplicemente a parcheggiarsi, insieme ai prof, in attesa di un pezzo di carta che non ha nessun valore effettivo per il grado di preparazione ricevuto rispetto alle sfide che li attendono? E come mai se si parla di queste cose si fa "politica" mentre se si dice che va tutto bene e che siamo nel migliore dei mondi possibili non è "politica"? Se adirittura, non quei comunisti di annozero, una giornalista fra le più moderate del tg1 molla per non dover continuare a partecipare alla farsa è "politica" mentre non lo è se si sorbiamo conduttori che ci parlano di cose che sono del mondo dei sogni o giù di lì? E questa prossima manovra che dice non toglierà soldi dalle tasche è o non è politica? E da dove li prenderanno i soldi per calmare le sanguisughe dei mercati che chiedono a gran voce tagli e ritagli (oltre alle misure di facciata e retoriche si andrà a fondo nello spremere i soliti noti fannulloni e qualche taglietto a stipendi da favola)? Perchè non si può dire il precariato nella scuola è una risorsa e non un costo da eliminare? Sarebbe meglio che anziché fare "circolari" a tutela della Casta non sarebbe meglio spremere dai bilanci esigui i pochi spiccioli che ci sono e condividere le giuste aspirazioni dei giovani e delle loro famiglie per avere una scuola che non sia un parcheggio ma un luogo dove si cresce come cittadini di questo paese?

domenica 23 maggio 2010

e se lo dicono anche gli americani...

E' diventato un "caso" internazionale il ddl sulle intercettazioni: gli americani stessi, noti comunisti, dicono e non a mezza voce che le intercettazioni sono fondamentali nelle indagini. Naturalmente qui si sono affannati a dire che si sbagliano che tutto quello che non si vuole è lo stato di polizia (perchè cosa stanno gestendo ora, una cooperativa?) e che si vuole "solo" salvaguardare la privacy dei cittadini: vi rendete conto che si nascondono dietro parole vuote? Noi saremmo vessati? Chi non ha nulla da nascondere non ha nemmeno timore che possa essere intercettato chi si allora ha più che da temere: infatti stanno cambiando la legge. Dopo tutte le altre ora manca anche sto tassello e il quadro è quasi completo (manca l'immunità assoluta e poi siamo a posto, ma ci stanno lavorando) menrte la cornice può aspettare ancora un pò infatti la Costituzione devono cambiarla ma devono avere il consenso del fantasma del natale passato, ossia l'opposizione, che dia l'assenso ... forse al prossimo segretario del PD o chissà al prossimo scandalo locale: non mancheranno occasioni. Il tutto mentre il paese è sotto controllo della UE e mentre la crisi continua a mordere il lavoro e i diritti e mentre l'evasione continua a crescere e mentre c'è chi da noi da noi si sta arricchendo oscenamente: basta guardare i listini di borsa e l'andamento mercataro per capire di chi si parla e basta capire che a loro (parlo delle varie corporazioni e caste che sono nate e cresciute nel nostro paese) non importa realmente nulla se non per le cose essenziali: tanto basta dichiarare che non metteranno le mani nelle nostre tasche ed è vero ma è anche vero che faranno in modo che saranno altri a farlo perchè costretti.

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