sabato 11 settembre 2010

Trilussa aveva ragione: mentre i re e i potenti .....

Il Nostro non solo da noi dà ampio sfoggio della propria eloquenza (e machismo) ma, com'é ovvio, anche all'estero: e mai palcoscenico migliore poteva esserci se non quello russo; dove tutto é realmente relativo, e dove (a quanto pare) si é realizzato il modello ideale (il suo eden) di riferimento del Nostro: immagino che sia andato in brodo di giuggiole quando Medvedev ha dichiarato che la democrazia parlamentare, moscovita, é una vera catastrofe; infatti sull'onda dell'entusiasmo non ha perso occasione per non essere da meno e ha dato fiato alla trombe (....) andando a ruota libera, senza copione (come gli ha fatto notare il suo amicone nonché sincero democratico ed ex comunistissimo Putin), incensando innanzitutto il suo ospite (e facendo il paio con l'incensamento dell'altro amicone, che ci sta comprando un pezzo per volta in compartecipazione proprio con i russi, Gheddafi) quando afferma che entrambi sono doni del Signore per la Russia (dopo aver ricordato, naturalmente, anche Eltsin cosa questa che certo non ha fatto piacere ai russi...) passa subito alle cose di "casa" propria: e con cosa attacca secondo voi? Con Fini e la Magistratura, naturellment.... cominciamo dal Presidente della Camera: di lui ha detto che é un politico di professione che ha fatto tutto per creare la sua piccola aziendina personale (mentre lui, il Nostro, ne ha una enorme di 60 milioni di persone .... tutti che pendono dalle sue labbra e dai suoi, come dire, umori e tutti che sperano di essere "toccati", se non baciati dalla fortuna di essere visti da Lui ...... ma se non sei avvenente hai poche probabilità e passi da sfigato); per quanto riguarda la Magistratura, oltre a definirla "rossa", ha anche detto che ha un potere illimitato e autonomo: peraltro previsti dalla Costituzione come garanzia per tutti... ma a Lui ciò non sta bene perché (un pò per problemi suoi e un pò per la sua visione di essere al di sopra di tutto e tutti) perché "osano" l'inosabile, ossia toccarlo con sospetti e indagini. L'uditorio naturalmente era, come dire, attonito e non sapendo che fare si guardava la punta dei piedi o si faceva un sonnellino ad occhi aperti (Medvedev ad esempio ha dato mostra di risvegliarsi solo quando il Nostro gli ha ricordato, bellamente, che da Mosca partivano copiosi fiumi di soldi per i comunisti nostrani .... ora immaginatevi l'imbarazzo di chi ascolta e che ha finora fatto di tutto per dimenticare e far dimenticare il proprio passato comunista con tutto quel che ne consegue.... D'Alema ad esempio si è un tantinello arrabbiato visto che anche lui è un ex....) o contava il tempo che ci voleva affinché la prolusione finisse.... insomma un fiume in piena che ha entusiasmato sicuramente gli astanti e preparato l'umore per il dopo quando c'è stata la cena con l'amicone Putin in un ristorante moscovita con esercito di belle donne e guardie del corpo (c'è da scommetterci le belle donne erano in numero sicuramente doppio..) dove avrà potuto dar fondo al suo repertorio migliore senza problemi: tanto agli affari ci pensano gli sherpa assoldati allo scopo. Mentre qui da noi la situazione peggiora (consumi fermi, produzione bassa, produttività bassa, ecc. ivi compresa l'evasione che è l'unica cosa che cresce) lui se la gode..... e non si vedono all'orizzonte altri che ne possano fermare il potere, suo, e il declino del paese.

venerdì 10 settembre 2010

11 settembre 2001 - 11 settembre 2010

Ci sono date che cambiano la storia, e gli uomini che la fanno. Una di queste é l'11 settembre: è un punto di svolta. Perché? E' semplice. E' la data a partire dalla quale l'Occidente, e la sua punta di diamante (gli USA), cominciano una rovinosa decadenza di cui oggi, a dieci anni di distanza, si cominciano a vedere gli effetti. La guerra e tutto il resto, intrapresa dalla cricca bushiana (d'accordo con le altre in giro per i paesi del pianeta) per raggiungere i due obiettivi prefissati ossia il rallentarne la caduta e controllare le risorse perno su cui si basa la propria ricchezza, dovevano servire a rallentarla: ma hanno miseramente fallito. A pagarne le conseguenze sono i comuni mortali (americani e non): in termini di maggiore povertà e minori certezze per il proprio futuro. Cosa accadde lo sappiamo tutti e cosa è successo dopo, anche. Quello che manca è una seria analisi del durante e del dopo (quest'ultimo in termini di ipotesi, per ora) per capirne i retroscena. Ricordare quella data è importante perchè da allora in poi il pianeta è diviso in una nuova cold war dove gli stessi comuni mortali sono prigionieri delle cricche al potere, in occidente e fuori di esso, e delle proprie paure (pompate dalle cricche di cui sopra) e sono strumento di future guerre, che sicuramente saranno combattute, che avranno sì dei nemici reali (l'islamico per ora, poi si vedrà....) ma che nella realtà saranno sopratutto orientate a convogliare i "propri" cittadini a odiare (altro che amore ecc.) per evitare di guardare la miseria, non solo economica ma anche morale, in cui stanno finendo un pò alla volta. E' uno scenario, orwelliano, estremizzato? Può darsi, però se si mettono insieme tutti i tasselli con sguardo critico non si può non giungere alla conclusione che questo crescendo della tensione, insieme con l'accentuarsi delle spinte conservatrici e reazionarie (e una buona dose di scontro di civiltà cui sono sempre sensibili le menti deboli prede facili del pensiero unico, debole e fluttuante), non possono non portare alla conclusione di cui sopra e, a volerla dire tutta, alla esaltazione degli istinti barbari che le scimmieantropomorfe, che ognuno di noi si porta dentro (evoluzione o non evoluzione), hanno in sé e sono sempre difficili da eliminare. O riusciamo a superare gli istinti primordiali, cui ci spingono le cricche (affamate di potere) o prepariamoci al prossimo bagno di sangue....

giovedì 9 settembre 2010

Se l'é andata a cercare...

Già stavolta l'ennesima bufera non l'ha scatenata il solito noto ma un politico, vero, che viene da molto lontano, lontanissimo. Dalla fondazione della Repubblica italiana: il Senatore a vita On. Andreotti. Quando parla va compreso perché le sue parole non sono, quasi, mai vane e a vuoto: anche stavolta ci si deve ragionare su per capire. Non parla mai chiaramente ma spesso il messaggio arriva forte e chiaro e a chi deve capirlo bene. Ambrosoli era un servitore dello Stato nel momento in cui, in seguito all'incarico ricevuto di liquidare la banca di Sindona (che aveva contatti pochissimo chiari a dir poco), l'assunse per lui furono guai grossi che pagò alla fine con la vita. E' chiaro che le parole del Senatore sono irrispettose della memoria di Ambrosoli ma è anche chiaro che chi è abituato a conoscere, fin negli angoli più bui, e gestire il potere non ragiona in termini "normali" ma ha una visione differente e molto più cinica: che ci piaccia o meno è così. Non sono parole giustificabili né sta a me darne l'interpretazione autentica (lo stesso Senatore ha precisato poi che le sue parole sono state fraintese) ma sta a me come cittadino dire che non sono mai giustificati l'uso che si è fatto, molto spregiudicato, delle leve del potere e che per mantenerlo hanno fatto patti anche con il diavolo: tutto pur di evitare di scontentare gli "amici" americani e evitare che un buon terzo della popolazione che si riconosceva nella sinistra italiana, quella vera molto poco comunista (in senso sovietico) e molto socialdemocratica (in senso europeo), potesse partecipare alla vita politica in prima persona e per farlo tutto faceva all'uopo, ivi compresi i contropoteri corrotti e mafiosi. D'altronde il bizantinismo è innato nella casta politica tanto che ora, come allora, non ci si fa problemi a sdoganare fascisti, neonazisti, e tutta l'archeologia politica pur di avere il voto in più così come non ci si perita di essere al potere con un partito con forti accenti secessionisti e xenofobi: nessun problema nemmeno quando si è sull'orlo di sciogliere il Parlamento ma si teme l'esito delle urne e si fanno "acquisti" per coprire i vuoti lasciati dai finiani senza andare molto per il sottile; quindi perchè meravigliarci se i padri "putativi" di questi attuali politici ogni tanto si rilassano e dicono senza peli sulla lingua, una volta tanto (anche Cossiga non le mandava a dire), quello che pensano? Chissà se anche i parenti del Sindaco (e di tutti gli altri Servitori dello Stato morti nel compimento del loro dovere a partire da Borsellino e Falcone passando per Rocco Chinnici e i massacrati di Portella delle Ginestre) ucciso dal malaffare dovranno, un giorno, sentirsi dire che se la sono cercata come reagiranno? Sentiranno ancora crescere la fiducia in chi li rappresenta o gireranno le spalle facendo perdere a tutti noi la speranza in un diverso futuro? Volendo fare, con grosso sforzo, un esercizio di cinismo si può dire che forse è meglio così, ossia che è meglio che gli altarini si scoprano e che si dica quello che si pensa anche a costo di riaprire vecchie ferite che fanno a tutti del male..... e sulle quali, a volte, è meglio mettere aceto che il cicatrizzante che copre e le richiude (sennò come faremo mai i conti con il perseverare della P2 e affiliati o con la P3) perchè questo sfortunatissimo paese mai come ora ha bisogno di chiarezza e di memoria sul proprio passato per affrontare senza remore il presente e, soprattutto, il proprio futuro.

mercoledì 8 settembre 2010

Bonanni contestato? qui prodest?

Sia chiaro: polemizzare con qualcuno, anche duramente, va bene tirare fumogeni con la scusa di contestare, no. Detto ciò; cosa ci si aspettava dopo che Cisl e Uil hanno fatto la scelta del modello Pomigliano, anziché far evidenziare le contraddizioni del modello imposto dalla Fiat, un mazzo di rose? Era prevedibile che avvenisse com'era prevedibile che i sindacati di destra fossero messi sotto i riflettori di tutti, facinorosi compresi, dopo che hanno fatto le scelte che hanno fatto: d'altronde le scelte impopolari non pagano nell'immediato, vero? Infatti, come già detto nel precedente post, i mali attuali nel mondo del lavoro hanno radici antiche e tutti ne sono corresponsabili, CGIL e pdmenoelle compresi. In questo modo li si rafforza nella convinzione di essere nel giusto: temono le contestazioni è vero ma ancor di più temono la lontananza dalla tavola imbandita anche per loro e fra le due preferiscono essere contestati ma genuflettersi (anche per non perdere preziosi soldini per la varie fondazioni "culturali" a loro collaterali) all'imperio del Dio minore anziché il contrario. Allora a chi come Deaglio che ha sostenuto che bisognerebbe ridurre il tempo libero per chi lavora cosa si dovrebbe fare? No qui il problema è diverso: bisogna abbandonare gli schemi del '900 e navigare in mare aperto, anche subendo le tempeste inevitabili, lontano dalle coste e con la bussola ben in vista perchè solo così si può sperare di salvare il salvabile e mettere i mattoni della ricostruzione della legislazione del lavoro non certo con fischi, fumogeni, ecc...: abbandoniamoli a loro stessi (cancellandoci dalle sigle in massa) e lasciamoli morire di inedia per mancanza di ossigeno, leggasi tessere e soldi, anzichè rilegittimarli con i fischi....... partiti e sindacati sono giganti dai piedi d'argilla: senza iscritti e militanti muoiono, cosa aspettiamo allora? I lavoratori votano Lega e qualcuno si scandalizza, io no e sapete perchè? Semplicemente perché hanno ragione a farlo: erano invisibili dopo la sparizione del PCI e la successiva frammentazione, cosa avrebbero dovuto fare? Rintanarsi e aspettare che arrivi un messia o una nuova ideologia che li faccia sentire meno strumenti o aderire in massa al tanto peggio tanto meglio? Io avrei scelto la seconda e sfido i masochisti a fare altrimenti, perché io non lo sono!! O avrebbero dovuto bersi la favola del patto fra produttori dove loro sono il convitato di pietra?

martedì 7 settembre 2010

Che disdetta!!

Tutto ebbe inizio nei primi anni '90 quando al potere c'era la cosiddetta sinistra che voleva "ottimizzare", liberalizzare, creare mercato laddove c'era lo statalismo (Enel, Telecom, Cirio, ecc. e tutti abbiamo sotto gli occhi come é andata a finire), privatizzare, migliorare la società, ecc... insomma (come in altri paesi occidentali) costruire il migliore dei mondi possibili: lo faceva per seguire l'ondata liberista che arrivava dal centro dell'impero (Thatcher e Reagan ne erano i sacerdoti) e lo facevano anche perchè (dopo anni di malgoverno centrista e di centrosinistra) lo Stato era al fallimento e bisognava fare cassa, molta cassa perchè avevano sottoscritto degli accordi capestro a Maastricht che negli anni successivi avrebbero creato una frattura socio-economica nel paese con salari bassi e nessuna difesa del potere d'acquisto, ma soprattutto avrebbe fatto pagare il conto ai soliti noti in nome del risanamento e soprattutto, in materia di lavoro, avrebbe messo (lo dicevano esponenti dell'allora centrosinistra che oggi ci sono ancora nell'agone politico) contro genitori e figli e creato almeno due generazioni di poveri e precari, un lumpenproletariat pronto a essere usato, ricattato e buttato nel cestino quando non servivano più: ricordate quando dicevano che era colpa dei padri e madri che si erano garantiti il futuro con il posto fisso mentre loro, i figli, erano stati fregati? e in nome di un falso clamoroso, la perdita dei fondi pensionistici che ancora oggi sono in attivo, iniziarono un processo di riforma (si fa per dire) delle pensioni che oggi consente a qualcuno di andarci con pochi euro e a molti di non percepirla nemmeno in futuro. E che dire del mercato del lavoro? Il privato compreso sempre di più nei diritti e il pubblico privatizzato e messo un passo indietro proprio al privato: un esempio è la legge sulla maternità che era la più avanzata dell'occidente e che è stata smantellata quasi completamente. Per fare tutto ciò cosa serviva? Un sindacato accondiscendente, naturalmente. Puntualmente ciò è accaduto. E da allora è stata solo discesa: una rovinosa discesa verso i diritti negati o al minimo sempre più compressi, naturalmente quando i diritti ci sono. Ecco oggi (auspicata anche da esponenti del pdmenoelle) l'ennesima, e forse finale, puntata che ammazzerà definitivamente chi ci crede ancora: la rescissione dei contratti nazionali di lavoro a partire dai metalmeccanici, o meglio il modello Pomigliano. Si dice che la CGIL sia contraria: sarà vero? La Fiom di sicuro è contraria ma nel grande gioco, tutto interno a questo (come altri di sindacati), c'è da scommetterci che "qualcuno", anche in quel sindacato, ci conta moltissimo per tagliare la parte non liberista (la Fiom appunto) e farla fuori. Realmente qualcuno crede che questa "levata di capo" della Confindustria, e in primis della Fiat, non abbia sponde anche nel mondo che si richiama alla realtà lavorativa? E realmente hanno il diritto di recriminare quando proprio loro nei primi anni '90 accettarono la concertazione, l'inflazione programmata, il contratto negoziato, la flessibilità, la precarietà, ecc.? Ma cosa pensavano di ottenere quando hanno accettato i "tavoli" e abbandonato, o quasi, i posti di lavoro? Realmente pensavano di poter gestire i vari Governi e la Confindustria con accordi che, come tutti sanno, già il giorno dopo erano (e sono) carta straccia? Il danno è fatto e recupararlo è difficilissimo, ormai. Che si fa? Lo sciopero? Hanno, ormai, tutti contro: anzi Cisl e Uil sono laterali al mondo del lavoro e viaggiano di rimessa a seconda dei governi; rimane la CGIL: da sola che può fare? Rinnegare se stessa e iniziare una via crucis dolorosissima che comporterebbe l'addio a tanti privilegi e soldi acquisiti in tanti anni? Strillerà, sciopererà, farà il diavolo a quattro, però alla fine mollerà e si adeguerà: anzi i riformisti, al proprio interno, potranno anche eliminare i "massimalisti" e quindi cosa si vuole più dalla vita? Mica un lucano....................

lunedì 6 settembre 2010

Ammazzane uno .....

E' accaduto oggi quello che in altro secolo era una massima del più bieco stalinismo e, più recentemente, del terrorismo cosiddetto rosso (bisognerebbe rileggerli un pochino quegli anni e capire, fra le altre cose, se davvero i manovratori del terrorismo "rosso" erano della stessa parrocchia o di qualche altra meno rossa ma con altri scopi..): ammazzane uno per educarne cento! Angelo Vassallo, sindaco di Pollica è stato ammazzato con stile puramente camorristico. Chi era? Un Cittadino impegnato, tutto qui. E' una lezione questa che ci viene impartita: chi s'intromette fa questa fine; tutto chiaro, purtroppo. Non si vuole che i comuni mortali entrino in cose più grandi di loro e non si vuole c he mettano i bastoni fra le ruote di chi ha interessi economici, e probabilmente politici, in ballo e non ammette che qualcuno possa intralciarli. E' l'immagine del nostro paese oggi, ossia chiunque volesse intromettersi è avvisato: o scende a patti o muore. Le istituzioni? Tante le parole e le prese di posizione, ma poi? In un contesto dove le forze di polizia sono depotenziate e dove la magistratura è delegittimata e attaccata chi ha compiuto questo crimine forse verrà anche rintracciato e messo in galera ma il messaggio di fondo è passato ovvero che per chi resta nella legalità sono tempi durissimi e rischia la vita in prima persona se entra laddove non ce lo vogliono. Non è il primo (la lista è lunghissima e risale agli albori dell'unità del paese) e non sarà l'ultimo e, vista l'aria che tira, credo che le persone oneste sempre di più si ritrarranno dalla politica e dalle istituzioni: chi ha interesse a rischiare la pelle se basta "solo" mettersi sotto l'ala protettiva del potente corrotto o corruttibile o al limite riformista (significa che scende a patti) che nel grande gioco ai quattro cantoni in cui è arenata la Repubblica fa finta di nulla (se è un avversario) e s'indigna o parla di attacco se è della propria parrocchia: ma di varare leggi severe neppure a parlarne e nessuno di loro realmente crede in quel che dice. Ci sono eccezioni ma come superano la sottile riga creata dal cosiddetto garantismo o vengono definiti "comunisti" o giustizialisti e sono messi da parte a fare da sfondo rumoroso e a malapena sopportati. C'é bisogno di riforme? Verissimo; in primis bisogna riformare la politica e, duole dirlo, ha ragione Fini quando parla di codice etico perché qui le questioni son due: o si convive con la malavita o la si combatte. Non ci sono mezze vie o mezze scelte soprattutto quando a morire sono cittadini che lottano e si trovano sempre più spesso soli, dannatamente soli...... Non ho parlato della società civile? Non ho parlato di quei cittadini che ogni giorno combattono? Ne ho parlato delle associazioni contro le mafie? E perché mai avrei dovuto farlo? Senza il fattivo supporto dello Stato e senza leggi realmente incisive hanno solo il ruolo di testimonianza (così come lo Stato fa solo il conto dei morti e dei feriti) ma nulla di più: si fa qualcosa e si dice molto, ma poi? Nulla finché ci sono i Saviano sotto scorta e politici collusi a piede libero e liberi di continuare gli affari, così come a nulla servono le varie società "civili" se ci sono esaltatori delle varie omertà e poliziotti che sono minacciati perchè qualche famiglia li ha individuati e ne minaccia la vita propria e della propria famiglia!!
Sia chiaro. Si scopre, poi, magari che è stato ucciso per altri motivi forse futili ma il problema rimane: un cittadino qualunque che voglia partecipare è incentivato davvero a farlo?

domenica 5 settembre 2010

Il conte ugolino, la politica, il blogger........


L'estate sta "fin(....)endo" ma non sembra nemmeno iniziata; la politica italiana, sempre più simile alle ambientazioni tardo (più o meno poco prima dell'8 settembre) fasciste, non l'ha vissuta anzi abbiamo sotto gli occhi il drammone della scissione (non scissione) di Fini dal PdL (a mio parere ha ragione Fini, lo ascolto a rai news 24, che non esiste più anzi direi che non è mai esistito visto che è, come la Lega, un partito carismatico che si basa sulle fortune del "Capo" e a differenza della Lega non ha radicamento territoriale e, come dice sempre Fini, un semplice partito del predellino e basta) che ha avuto come contraltare il metodo "Boffo" da parte dell'artiglieria di famiglia: già perchè come sempre il "Capo" ha qualche "problemino" e va risolto con urgenza e in maniera definitiva ...... e mentre il blogger si prendeva ferie prima dal blog (e si è visto sia perchè da quasi 190 blogamici è sceso a quasi 180) e poi reali (perché il blogger è un essere umano ed ha bisogno di riposo) c'era un conte ugolino che ogni volta che un "delfino" cresce troppo cerca di annientarlo (ora Fini, prima Casini) nel timore che possa un giorno spodestarlo: triste destino. Che estate, nell'immaginario collettivo questo periodo è visto come riposo assoluto, mai può essere quella che vede le caste accapigliarsi fra loro per il potere mentre tutto il resto va per conto suo e, soprattutto, senza nessuna prospettiva: disoccupazione (gioavanile e non) alle stelle; lavoro messo in discussione nelle sue fondamenta giuridiche (modello pomigliano); nessun piano industriale (manca addirittura il Ministro, anche se i maligni e i malpensanti dicono che manca e mancherà ancora finché non saranno "donate" le frequenze per il digitale ...... naturalmente non è vero ma Andreotti diceva che a pensar male non si fa del bene ma di sicuro non sempre ci si sbaglia ......); evasione che continua a crescere esponenzialmente; la scuola e la università pubbliche ridotte al lumicino per favorire, o spingere, le famiglie abbienti a scucire soldi in quelle private (o privatizzate ed egemonizzate dagli interessi confindustriali mentre quelli meno e non abbienti si attaccano al carro o fanno debiti ...... il tutto in nome del merito naturalmente; si cacciano gli immigrati ma si nasconde quello che è un dato di fatto, ossia che le mafie al nord sono presenti eccome e sono determinanti per giunta; e si potrebbe continuare se non fosse che il blogger è appena ritornato online e non mancheranno occasioni per affrontare le varie tematiche nel particolare perché, e a 50 anni ormai so benissimo che nulla è più definitivo del provvisorio, questo ennesimo bailamme estivo non serve ad altro che ad una ennesima riposizionamento del potere e di chi lo ricopre ...... in tutto ciò il pdmenoelle che fa? Oltre che a definire, giustamente ma ci voleva poco a darne la definizione, fogna la politica nazionale non ha dato altro segnale di vita: anzi litigano fra loro i veri capi e il popolo di quella sinistra che fu è sempre più lontano e deluso: questa parte rilevante del paese avrà mai una sua reale rappresentatività oppure dobbiamo continuare a sperare nel "Grillo (con tutto il rispetto per Beppe Grillo dato che ha fatto e detto cose ma soprattutto ha scoperchiato vasi che nessuno voleva aprire perchè molti vi avevano responsabilità e mani in pasta)" di turno? Basteranno a ridare vigore alla parte non mediatica del paese che ad oggi vaga come l'ebreo errante?

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore