... ci risiamo: dobbiamo prenderne atto. Siamo un conto economico con
cisti e ricavi e i ns 'fratelli' europei non vogliono sacrificare
nemmeno un cent a meno di non svenarci più di quanto abbiamo già fatto
solo per restarci. I dieci giorni sono passati e siamo sempre al punto: i
paesi del nord si oppongono e non vogliono scucire soldi se non
attraverso il MES; in pratica quelli che hanno retto, e reggono ancora,
il peso maggiore della pandemia possono attaccarsi al tram se vogliono
soldi europei potranno intraprendere la strada greca e basta, senza
alternative. Eppure al di qua della diga che si è venuta a creare ci
sono paesi importanti, la Francia in primis (con tutte le sue ambiguità
di paese latino), fondatori e non dell'unone ma tant'è la borsa resta
chiusa. Non sono incline al vittimismo e nemmeno al ricordare che
appartengo a quella minoranza di cassandre che fin da subito metteva in
guardia dal mostro che si stava creando: un mostro famelico senz'anima;
un golem che divora se stesso, oltreche i suoi simili.
Sono
talmente presi dal loro ombellico che dei, soli, due italiani che ancora
contano qualcosa nella riunione plenaria che ha preceduto quella
miseramente fallita, uno dei due, Presidente del Parlamento europeo
(unico organo elettivo dell'unione e che conta comeil due picche), non è
stato nemmeno invitato... tenuto all'oscuro del tutto, temo perchè
italiano: ciò fa capire molte cose su chi abbiamo davanti e come
dovremmo trattarli invece di ossequiarli.
Come dobbiamo smettere
di essere sempre e comunque esterofili a prescindere visto che,
nonostante tutti tagli e ritagli, la nostra sanità, per quanto
disastrata dal cancro della politica, ha dato grandissima prova di se
(pensate alla Lombardia nonostante i politici e le loro scelte in questi
anni): altrove in questo vecchio mondo non possono dire la stessa cosa;
sia perchè pensano a soluzioni 'spenceriane (la ipotetica immunità di
gregge)' sia perchè sono più presi dai profitti che dal benessere dei
propri cittadini.. salvo farsi prendere dal panico quando il coronavirus
ti morde le chiappe (leggi Johnson) o i morti non possono esserepiù
nascosti e la gente comincia a preoccuparsi che gli ospedali non reggono
più l'urto.
Non sto certo a fare la tiritera che ormai tutti
conosciamo e risulterebbe ridondante e basta ma mi sento di consigliare a
noi cittadini di risparmiare il risparmiabile per far fronte ad eventi
futuri disastrosi e al governo di cominciare adisegnare scenari di
italexit a breve: non possiamo sempre mendicare e nemmeno aspettare i
cavalieri bianchi che ci levano dalle peste.... dobbiamo, e dovete voi
politici, riprendere in mano il destino del paese magari usando
l'immaginazione o i sotterfugi, due cose di cui abbondiamo, ma dobbiamo
trovare un modo per aggirare gli ostacoli europei: anche usando la
golden power e il sequestro di attrezzature di cui al nord europa pare
abbiano disperato bisogno e che noi del sud europa produciamo; non molto
carino lo so ma in emergenza tutto serve alla bisogna, anche queste
cose. Eppure gli strumenti non mancano: dal far ricorso alle riserve
auree allo stampare moneta nazionale agganciata all'euro al corso
forzoso: sono misure estreme ma la condizione è estrema e richiede cose
che normalmente non si farebbero mai.
Purtroppo scontiamo due
cose: la scarsissima credibilità del nostro paese all'estero (ma questa è
soprattutto colpa nostra per quelli che abbiamo votato negli ultimi 20
anni) e la poca fiducia nelle nostre risorse interne.. sia chiaro nel
mondo reale questo paese ha dato grandi prove di se e quindi non è
questo il problema ma la società ufficiale quella parte che entra nel
novero della cosiddetta pubblica opinione che è da decenni ingessata su
posizioni e privilegi, ormai anacronistici, se non indecenti, e fuori da
ogni logica: per fare un esempio nessuno ha denunciato le pressioni
della confindustria bergamasca per evitare che quella provincia entrasse
nella zona rossa, scelta tragica visto l'esplosione del contagio....
ecco cosa dobbiamo evitarci per il futuro prossimo venturo: abbiamo
grandi sfide come le avevano i nostri padri e nonni dopo la fine della
seconda guerra mondiale che si sono rimboccati le maniche e ne hanno
fatto la V° potenza mondiale nonostante i politici (sempre tenendo
presente che quelli rispetto a quelli deli ultimi 20 anni erano
giganti); ecco l'esempio da seguire, altro che l'europa!