mercoledì 8 aprile 2020

Meglio cambiar strada prima che sia troppo tardi

... ci risiamo: dobbiamo prenderne atto. Siamo un conto economico con cisti e ricavi e i ns 'fratelli' europei non vogliono sacrificare nemmeno un cent a meno di non svenarci più di quanto abbiamo già fatto solo per restarci. I dieci giorni sono passati e siamo sempre al punto: i paesi del nord si oppongono e non vogliono scucire soldi se non attraverso il MES; in pratica quelli che hanno retto, e reggono ancora, il peso maggiore della pandemia possono attaccarsi al tram se vogliono soldi europei potranno intraprendere la strada greca e basta, senza alternative. Eppure al di qua della diga che si è venuta a creare ci sono paesi importanti, la Francia in primis (con tutte le sue ambiguità di paese latino), fondatori e non dell'unone ma tant'è la borsa resta chiusa. Non sono incline al vittimismo e nemmeno al ricordare che appartengo a quella minoranza di cassandre che fin da subito metteva in guardia dal mostro che si stava creando: un mostro famelico senz'anima; un golem che divora se stesso, oltreche i suoi simili.
Sono talmente presi dal loro ombellico che dei, soli, due italiani che ancora contano qualcosa nella riunione plenaria che ha preceduto quella miseramente fallita, uno dei due, Presidente del Parlamento europeo (unico organo elettivo dell'unione e che conta comeil due picche), non è stato nemmeno invitato... tenuto all'oscuro del tutto, temo perchè italiano: ciò fa capire molte cose su chi abbiamo davanti e come dovremmo trattarli invece di ossequiarli.
Come dobbiamo smettere di essere sempre e comunque esterofili a prescindere visto che, nonostante tutti tagli e ritagli, la nostra sanità, per quanto disastrata dal cancro della politica, ha dato grandissima prova di se (pensate alla Lombardia nonostante i politici e le loro scelte in questi anni): altrove in questo vecchio mondo non possono dire la stessa cosa; sia perchè pensano a soluzioni 'spenceriane (la ipotetica immunità di gregge)' sia perchè sono più presi dai profitti che dal benessere dei propri cittadini.. salvo farsi prendere dal panico quando il coronavirus ti morde le chiappe (leggi Johnson) o i morti non possono esserepiù  nascosti e la gente comincia a preoccuparsi che gli ospedali non reggono più l'urto.
Non sto certo a fare la tiritera che ormai tutti conosciamo e risulterebbe ridondante e basta ma mi sento di consigliare a noi cittadini di risparmiare il risparmiabile per far fronte ad eventi futuri disastrosi e al governo di cominciare adisegnare scenari di italexit a breve: non possiamo sempre mendicare  e nemmeno aspettare i cavalieri bianchi che ci levano dalle peste.... dobbiamo, e dovete voi politici, riprendere in mano il destino del paese magari usando l'immaginazione o i sotterfugi, due cose  di cui abbondiamo, ma dobbiamo trovare un modo per aggirare gli ostacoli europei: anche usando la golden power e il sequestro di attrezzature di cui al nord europa pare abbiano disperato bisogno e che noi del sud europa produciamo; non molto carino lo so ma in emergenza tutto serve alla bisogna, anche queste cose. Eppure gli strumenti non mancano: dal far ricorso alle riserve auree allo stampare moneta nazionale agganciata all'euro al corso forzoso: sono misure estreme ma la condizione è estrema e richiede cose che normalmente non si farebbero mai.
Purtroppo scontiamo due cose: la scarsissima credibilità del nostro paese all'estero (ma questa è soprattutto colpa nostra per quelli che abbiamo votato negli ultimi 20 anni) e la poca fiducia nelle nostre risorse interne.. sia chiaro nel mondo reale questo paese ha dato grandi prove di se e quindi non è questo il problema ma la società ufficiale quella parte che entra nel novero della cosiddetta pubblica opinione che è da decenni ingessata su posizioni e privilegi, ormai anacronistici, se non indecenti, e fuori da ogni logica: per fare un esempio nessuno ha denunciato le pressioni della confindustria bergamasca per evitare che quella provincia entrasse nella zona rossa, scelta tragica visto l'esplosione del contagio.... ecco cosa dobbiamo evitarci per il futuro prossimo venturo: abbiamo grandi sfide come le avevano i nostri padri e nonni dopo la fine della seconda guerra mondiale che si sono rimboccati le maniche e ne hanno fatto la V° potenza mondiale nonostante i politici (sempre tenendo presente che quelli rispetto a quelli deli ultimi 20 anni erano giganti); ecco l'esempio da seguire, altro che l'europa!

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