venerdì 12 marzo 2010

Nobel per la rete? che scoperta....


Mentre la politica è una bolgia (creata ad arte sia chiaro) c'è mantiene la freddezza e ragiona: il Presidente della Camera candida la Rete al Nobel per la pace: "a creare - ha detto - un forte movimento a sostegno dell'assegnazione del premio Nobel per la pace 2010 a internet, l'accesso al quale deve essere considerato un vero e proprio diritto fondamentale dell'uomo". Una volta tanto non posso che essere d'accordo dato che nella Rete il sottoscritto c'è dal 1994, un vero dinosauro, e ne va orgoglioso dato che l'ha vista crescere e diventare, fra mille ostacoli e difficoltà, quella che oggi è. C'è da aspettarsi che vengano subito fatte delle leggi e degli stanziamenti per farvi accedere tutti? Scordatevelo perchè ci sono precisi interessi affinché ciò non accada: troppi gli investimenti nel digitale e nel satellite per accettare che nasca un terzo concorrente che gli sfili dalle mani il giocattolo: e non solo dato che attraverso questo giocattolo i si è costruito sopra una fortuna economica e assunto il controllo di una bella fetta di popolazione che, lontana dalla politica da sempre, ha acettato di buon grado un modello sociale basato sul disimpegno e sulle vie brevi per arrivare al sucesso e fare soldi anche senza molti scrupoli. Questa candidatura al nobel, pur utile, potrebbe rivelarsi un boomerang: perché? Perchè accendendo i riflettori su essa si svegliano appetiti e frenesie di controllo e gestione diretta che l'ammazzerebbero per sempre e senza appello. Immaginate i provvedimenti già ora in cantiere e le cause in corso contro coloro che mettono in share contenuti altrui: il livore si accrescerebbe e come minimo sarebebro capaci di qualunque cosa pur di "ararla" pro domo propria. C'è da giurarci che farebbero tutto in nome della concorrenza, del mercato e della libertà: tutte parole che nascondono l'esigenza prima che qualunque potere corrotto e in crisi ha ossia metterci le mani sopra ed evitare che i liberi cittadini la usino e creino propri spazi di libertà al di fuori da esso e a volte anche contro esso. E' giusto, quindi, candidarla al Nobel per la pace? Certamente. E' necessario ora più che prima difendere la libertà della rete? Altrettanto certamente si perché sennà questi ce la scippano e ne fanno un'altra bolgia a loro immagine e somiglianza svilendola nella sua essenza principale e nella sua capacità die ssere dovunque e in ogni momento. Non facciamocela scippare e, anche se non è (e non sarà mai) l'agorà, rendiamola sempre più libera e aperta perchè essa è davvero "l'ultimo lembo di libertà" che abbiamo.

mercoledì 10 marzo 2010

Sinistra sovietica?

Ha tre reti direttamente e ha ingolfato di suoi l'altra rete, quella pubblica. Ha una batteria di giornali da paura. Ha una partecipazione nella RCS e in la7; ha la mondadori e viene a parlare lui di sovietismo? Si è circondato di ex comunisti, che hanno abiurato, e ex"pentapartiti": e viene a parlare di libertà? E' vero che una delle tecniche di comunicazione politica, mutuata dal marketing commerciale, è quella di dire e ripetere sempre le stesse cose in modo da colpire l'immaginario di chi non segue la poltiica e confermaer chi già lo vota nelle proprie convinzioni; è anche vero che come lo dice sembra esserne convinto lui stesso. Ma in realtà un'organo giurisdizionale ha semplicemente applicato l'art.122 della Costituzione e la successiva legislazione ordinaria, sia regionale che nazionale in materia elettorale, che è chiara come una giornata d'estate: nulla di meno e nulla di più. Perchè allora accusare la sinistra (ammesso che quella che abbiamo dall'altra parte sia proprio sinistra e non una fotocopia sbiadita dell'originale)? Perchè, é sempre una tecnica di comunicazione, ai suoi serve sempre un "nemico" cui scaricare limiti, e in questo caso casini, politici propri: non è importante risolvere i problemi ma parlarne e fare annunci ... per il resto, quando le cose vanno male, ci pensa il mercato (ammesso che esista). Intanto il paese... a me ricorda la Russia.

In piazza? e chi ci va?

L'impressione è che siano entrambi alla frutta: ossia entrambi i capi dei maggiori partiti presenti in Parlamento con l'appello alla piazza sembrano avere "difficoltà" nell'accendere una campagna elettorale non solo soporifera ma che connotata più da vicende giudiziarie legate alla presentazione delle liste che per programmi di gestione delle regioni che dovrebbero governare; un pò poco. Che ce ne facciamo, noi italiani, di un'appello a fare piazzate quando tutti i giorni in piazza si ci dovremmo andare ma per difendere il nostro livello di vita e i nostri diritti dagli attacchi di una crisi che morde e riduce a brandelli (nella mancanza di iniziative da parte del governo e di una controproposta da parte dell'opposizione) quel poco che ancora abbiamo da un lato e dall'altro il continuo attacco allo stato sociale e dei diritti economici, uno per tutti l'art.18, che sono stati cancellati uno alla volta spesso con sotterfugi e con l'assenza sostanziale dell'opposizione (che condivide in cuor suo le scelte avendo scritto negli scorsi decenni il testo che oggi altri applicano): pensate alle pensioni della riforma Dini .... quello che accade oggi ne sono gli effetti. E perchè mai dovrei rispondere a un tale appello? A votare ci vado perchè è un diritto guadagnato con il sangue dei partigiani ... ma per chi è un'altro problema: forse con un bel ambarabacicicocò...

lunedì 8 marzo 2010

Internet? un diritto fondamentale..

Non sono io a dirlo ma i netizen di vari paesi, circa 27 mila su tutto il pianeta, che hanno avuto modo di dire la loro (la news la trovate qui) in materia. La cosa non mi meraviglia dato che la rete è ormai entrata di prepotenza nella vita di molti di noi e ha surclassato gli altri media (e come gli altri media ha angoli bui da non sottovalutare naturalmente) perchè ne riunisce molte delle potenzialità e delle possibilità di influire che vanno oltre i propri confini. Dovunque tranne che in Italia: da noi si frena su essa e si evita anche di dargli lo sviluppo che gli è dovuto. Il punto è che da noi non c'è interessa da parte della casta a svilupparla perchè a dare ai cittadini la possibilità di usarla significa che la valvola sociale sfoga e lascia passare il malcontento e minare il sistema. Certo c'è una discreta minoranza di persone che la usano giornalmente (dal 8 al 13%) e una piccola parte che ne fa un uso socio politico: ma sono congeniali ad esso, ossia fanno parte del gioco. E se aggiungiamo che le cosiddette reti civiche non sono state sviluppate adeguatamente (anche per il costo che non tutti si possono permettere) allora si comprende perchè da un lato la si teme e dall'altro la si vuole controllare strettamente. Pensiamo poi che i media (in particolare il duopolio televisivo) hanno fatto enormi investimenti sul digitale e vedono come il drappo rosso il fatto che ci possa essere un "luogo" dove passano liberamente i contenuti che altrove, da loro, si vogliono far pagare e profumatamente ... e poi volete mettere che il Capo perde il monopolio? Inconcepibile!! Ecco perchè un pò alla volta stanno stringendo la vite strozzando la rete: come in Cina ed in Iran e a Cuba. E' chiaro che non basta la sua volontà però ci sono interessi convergenti anche di gruppi editoriali di "opposizione" che favoriscono la campagna contro il "luogo" chiamato internet: meglio relegarci laddove già siamo ossia nel "non luogo" chiamato "realtà" mediatica che è cosa ben diversa dalla realtà che ci tengono ben nascosta perchè se aprissimo gli occhi.....

domenica 7 marzo 2010

8 marzo? Ma 'dde che?

è una di quelle ricorrenze che in qualunque paese civile e con memoria del passato sarebbe parificata che sò alla Festa della Repubblica visto il significato che ha: invece è altro ossia consumismo e null'altro. per dirla in immagini.....
il simbolo:



cos'era:



cos'é oggi:

che salto in avanti nella civiltà............. da esserne orgogliosi. E mi taccio sulle conquiste di allora che oggi sono rinnegate, svuotate e cancellate: spesso proprio dalle ragazze di allora.

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore