sabato 22 settembre 2012

Shock economy

.. riflettiamo su questa frase di D'Alema: "(la sinistra) una malattia accettabile solo grazie all'esistenza di questa destra".
Che significa?
Che il PD(menoelle) non E' un partito di sinistra ma di destra liberista temporaneamente a sinistra perché c'é il PDL?
Che la sinistra é un male ma necessario perché ..... c'é di peggio?
Che, caduto il Muro di Berlino nel 1989, aveva ragione Norberto Bobbio che nel pamphlet "destrasinistra" teorizzava il superamento destrasinistra per una nuova classificazione "nuovo-vecchio" e "liberali versus liberisti" dove il nuovo é solo ipotetico mentre il vecchio fa il camaleonte spacciandosi per nuovo?
.... e ciò a cosa porta? che ormai non c'é più la necessità di ammantarsi di ideologie vetuste né di schieramenti contrapposti, ma solo di élite, formatesi nelle stesse accademie e che condividono le stesse opinioni ma che hanno differenti punti di arrivo sull'applicazione delle teoria su cui si sono formate, in primis come rendere passivi i "sudditi"; secondo come eliminare eventuali stacoli di concorrenti (che so ... mafie? Qui ci si convive e ci si tratta..); poi come mungere la mucca Stato e infine come scaricare sulla massa informe i costi .... per giunta dicendogli che se le cose andassero male "hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità" e che devono fare sacrifici per rientrare nell'alveo originario mentre loro, le élite, continuano tranquillamente a mungere e a mangiare.... la Regione lazio é solo l'ultima della serie per fare un esempio...
Tutte queste domande dovrebbero portarci al punto principale del post:
Abbiamo davvero compreso il recondito signficato, e le implicazioni, della caduta del Muro di Berlino? Il turbocapitalismo non tollera freni ma richiede reti di salvataggio da parte degli Stati. Per poter dispiegare tutte le potenzialità necessitano due condizioni imprescindibili:
  1. Stati pronti a dissanguarsi per salvare i profitti privati con i soldi dei contribuenti;
  2. Passività dei cittadini.
Queste due condizioni sono le fondamenta del costruendo regime dato che basta che venga meno uno dei due e il sistema si ritorce contro chi l'ha creato ... il compito della sinistra sarebbe questo: e chi meglio degli ex comunisti per evitare che ciò accada? Prendiamo un esempio: la CGIA di Mestre ha quantificato quanto la Fiat ha avuto dallo Stato (al netto degli investimenti fatti) circa 1,4 mld di euro cui vanno aggiunti altri miliardi evidenziati dagli atti camerali citati nel rapporto Giavazzi sulla spending review per le imprese che, al netto delle varie casse integrazioni e altre facilitazioni, possono essere quantificate in ben 2,7 mld, e si potrebbe continuare (le cifre le troverete a pagina 8 del Fatto quotidiano nell'articolo di Salvatore Cannavò del 20/9/2012) perché le cifre servono a poco; quello che invece mi preme sottolineare é che nonostante le strombazzate fatte dal personale politico in realtà il nostro capitalismo non é che una appendice di quello americano il cui principio guida é la socializzazione delle perdite e le privatizzazione dei profitti, il tutto in nome del libero mercato .... che non esiste, né qui né tantomeno negli USA.Un altra prova? Proprio Marchionne l'ha detto chiaro: "andiamo bene dove lo Stato da aiuti all'auto", più chiaro di così .... quindi le cosiddette "riforme" fate NON SERVIVANO A NULLA, PROPRIO NULLA MA ERANO SEMPLICI CONTENTINI PER LIBERAL DEL PD(MENOELLE) E PER I CONFINDUSTRIALI; per quelli con ancora le bistecche fiorentine sugli occhi significa che se te Stato mi dai soldi io (i soldi tuoi) li investo in progetti di nuove auto, in lavoro, ecc. senza t'attacchi e dato che vivi in una società di libero mercato dove te Stato non puoi investire direttamente.... sei fregatoperché per quanto mi riguarda vado altrove ossia laddove altri Stati lo fanno seza discutere (Serbia, Brasile, ecc.); in pratica un ricatto bell'é buono.
In una situazione come quella italiana come si sarebbero comportati i governi se non fossero sottomessi ai tenutari della moneta?
il governo benthamiano (o liberista vero)
non farebbe nulla dal punto di vista finanziario né tantomeno sociale perché il mercato avrebbe trovato la sua stada da solo, l'occupazione idem;
il governo paretiano (liberale classico)
sarebbe intervenuto e avrebbe si dato finanziamenti ma condizionati ad alcuni obiettivi usando la leva fiscale per riequilibrare il mercato; per quanto riguarda il lavoro con alcuni minimi sussidi si sarebbe assicurata la sopravvivenza;
il governo laburista/keynesiano
avrebbe dato la preminenza  all'aspetto sociale dell'econmia facendo leva su interventi pubblici, deficit spending, e sostegno alle famiglie anch'esso condizionandoli al mantenimento dei livelli occupazionali da un lato e dall'altro lasciare che fosse il mercato, in base alla regole date, a trovare un proprio equilibrio vista l'immissione, condizionata anch'essa, di soldi freschi ...naturalmente a fronte di linee di condotta come quella della Fiat non avrebbe certo allargato la borsa e semmai avrebbe chiesto indietro i soldi dati....
... che vi risulti i governi degli ultimi 20 anni hanno tenuto comportamenti rientranti in uno di questi modelli, oppure sono ondeggiati fra uno e l'altro? Io saprei la risposta ma preferisco farla dire ad altri...

mercoledì 19 settembre 2012

Gli spiriti animali ... del capitalismo eugenetico

«C’è un 47% di persone che voterà comunque per Obama. Dipendono dallo Stato, credono di essere vittime, e pensano che il governo abbia la responsabilità di curarsi di loro, dalla sanità, al cibo, alla casa. Il mio lavoro non è occuparmi di loro, perché tanto non li convincerò mai a diventare responsabili»
e ancora
«Mio padre era nato in Messico, ma da genitori americani. Se fossero stati messicani avrei una possibilità migliore di vincere»
e ancora
la pace in Medio Oriente sulla base dei due Stati non è possibile, perché «i palestinesi non la vogliono, e quindi non resta che trascinare il negoziato».
e infine
lunedì notte, dopo le prime registrazioni, Mitt ha tenuto una conferenza stampa in cui ha ammesso di «non aver parlato in maniera elegante», ma ha confermato tutte le posizioni espresse, metafora delle diverse visioni in campo: la sua, basata sull’iniziativa personale, e quella di Obama, che invece conta sulla dipendenza dallo Stato.
Allora che ne pensate: se non ci fosse lo si dovrebbe inventare uno come Romney; l'amato capo non é nemmeno un unghia rispetto al nostro uomo americano, e sapete perché? Perché dice chiaramente quello che non solo in america ma anche qui in Italia i parassiti della finanza arricchitisi a spese delle società e degli Stati (già abbiamo tifato per far morire lo statalismo sovietico per ritrovarci nel capitalismo di stato, ironia della storia) pensano ma non osano, ancora, dire non tanto per pudore quanto perché i tempi non sono ancora maturi, tradotto: qui in Italia il regime non é ancora saldo, il voto è ancora troppo incerto nelle sue espressioni, e quindi non possono parlare impunemente ... (ma Monti e co. su questo ci sta lavorando) eppoi c'é la chiesa e il suo buonismo di facciata. Non i partiti di sinistra; non i movimenti; non Grillo; e nemmeno tutti noi li limitano ... no il loro limite é, per ora, solo il regime ancora debole: una volta che sarà consolidato allora espressioni del genere le troveremo già qui, gli epigoni non mancano né nella cosiddetta sinistra (pdmenoelle) che però possiamo definire destra liberista né, tantomeno, la destra populista. Credete che Marchionne avrebbe potuto dire e fare qello che voleva se ci fossero stati uomini come Moro, Berlinguer, ecc.? No, naturalmente ma i tempi cambiano e quei giganti non nasceranno almeno, é la statistica che lo dice, per un altro secolo... accontentiamoci e cerchiamo di limitare i danni nella speranza che la massa "bue" dia cenno di rinsavirsi...
P.S.
diffidate di chi vi parla di darwinismo sociale perché non fu Darwin a teorizzare l'eugenetica ma suo cognato Spencer, il quale partendo dalle osservazioni di Darwin teorizzò la loro applicazione sul genere umano con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: stalinismo, nazifascismo, razzismo, arianesimo, leghismo .... e liberismo

martedì 18 settembre 2012

Maastricht addio?

20 anni fa, nasceva la UE. Nasceva male perché NON era quella che avevano immaginato grandi personalità Altiero Spinelli e Albertini ma quella liberista, allora in pieno spolvero e oggi in crisi nera ma senza alternative, a meno di cambiare tutto .. a partire dalla testa delle persone. Ricordo che già alcuni anni dopo, pochi in realtà, alcuni sondagi, subito silenziati, dimostravano l'euroscetticismo da parte dei cittadini che non la sentivano propria ma, foss'anche al limite del loro orizzonte degli eventi, ne capivano anche la pericolosità.... forse ricordavano i racconti dei loro padri di come e quali fossero state le consueguenze di Bretton Woods, della grande depressione, del mercato e di tutto quello di cui si era persa la memoria. Non sono nemmeno bastati anche altri esempi recenti come l'Argentina e le tigri asiatiche per far rinsavire la politica, anzi più il cittadino comune sente un sentimento di repulsione verso un mostro burocatico come la UE più i ceti dirigenti locali si dimostrano europeisti: e ti credo perché se crollasse la UE il castello di carta su essa costruita verrebbe giù come nulla e di conseguenza anche loro, i ceti di cui sopra, ne sarebbero travolti e ciò per loro é ... come dire: impensabile perché ritrovarsi a dover lavorare é dura....
Detto ciò: in realtà, a proposito di riforme, la prima da fare sarebbe proprio la UE; renderla finalmente quella per cui é nata e no quella che fa da incubatrice alle varie Goldman Sachs che ben conosciamo; i cittadini non sono c/c ma persone cha hano aspirazioni, progetti, ecc. e non é quindi pensabile che, per far fare profitti a 40 persone (i CEO delle aziende sovranazionali), vedano andare tuto in fumo ad Atene perché i tedeschi possano continuare a cullarsi nel loro sonno dopato dalla esportazione delle proprie contraddizioni altrove..... e, mi chiedo, ora che anche in Germania sta per esplodere la bolla finanziaria delle banche regionali, piene di debiti come quelle spagnole, che farà la Merkel e quindi la UE?
Chiederselo é almeno ovvio perché avendo creato l'euro e legasto una paese a un altro non vorremmo che davvero, come propugna la teoria delle catastrofi con la quale ci terrorizzano, un battito d'ali a Berlino provochi dei morti ad atene..... e prima che ci sia l'implosione del sistema non temono l'esplosione dei cittadini?

lunedì 17 settembre 2012

ma di quale genere parliamo?

So di attirarmi l'ira funesta ...... ma, e lo domando alle donne (o, come dicono le femministe quando parlano degli uomini.. i maschi, le femmine), davvero siete così convinti/e che facendo un discorso di genere la condizione femminile nel nostro paese, e in occidente in generale, sarà migliore? Davvero, a livello politico, con le quote rosa si sia messo un punto fermo nell'avanzamento della condizione femminile di parità con l'altro sesso?




La nostra Costituzione, e io la penso così, parla chiaro: nessuna discriminazione; so già che qualche sorriso a questo punto parte e.... me la son voluta, perché a prima vista é un discorso ingenuo: da bravi italiani non abbiamo mai creduto né in essa né nelle istituzioni socio-politiche intermedie e non e ... visto come stiamo oggi si vede..... Ma ora guardiamo un altro aspetto del problema: spesso genere significa, anche, "separatismo" che non é lì in prima fila, sia chiaro, ma rimane sullo sfondo e si affaccia quando se ne verificano le condizioni: mancanza di solidarietà sociale; frustrazione di tante battaglie vinte ma poi perse (per gli stessi motivi le donne dopo aver conquistato e fatto enormi passi in avanti si sono convinte che erano scontate e non hanno badato alla terra scavata sotto i loro piedi dagli oscurantisti, i quali spesso hanno usato come "clava" altre donne che spesso erano parte dei movimenti femministi stessi o, come ama dire la mia compagna di vita, s'erano scordate di aver lasciato la parta aperta sul lato del deserto dei tartari e non si sono accorte che stavolta non solo erano arrivati ma erano anche entrati...) perché non basta una legge.. poi si deve applicarla ed evitare che di essa si diano interpretazioni di comodo; non basta un amato capo che smuove milioni di donne in un network come il se non ora quando ...... mentre altre donne fanno a gara per averne l'attenzione (milioni di nipotine .....) e sedersi a tavola saltando tutta la trafila (c'é sempre un lettone) senza né arte né parte. E proprio lo snoq si é, una volta che l'amato capo si é dileguato, dimostrato per quel che era: un "one shot movement"che perso l'obiettivo si é perso in rivoli sempre più piccoli, anche se combattivi in certi casi, persi sulle tematiche di genere e su progetti sociali, sempre di genere, ma che avevano perso la spinta iniziale e vivono di medaglie: più simili a un club di jane austen che a quello che erano (o volevano essere) da cui son emersi alla fine tendenze che l'hanno riportato, alla fine, nell'aveo molto tradizionale del "maschio" PD(menoelle); parlo dello snoq come puro titolo di esempio perché a qualunque livello ci sono altri one shot movement che hanno pecorso la stessa strada e tutti si stanno mettendo al riparo dell'ombrello politico del partito di turno... forse si avvicinano le elezioni e i voti pesano e contano? Vedremo....



Come se tutto ciò non bastasse poi ci si mettono anche le tendenze estreme, ossia i separatismi, di genere e non, che sono il vero cancro sociale: mi chiedo se mai sia possibile tutto ciò? Semplice: in una società liquida dove gli individui hanno meno vincoli e tabù sociali e il dio mercato impera le persone si rifugiano nel ... locale, nell'etnicismo, e nel .... genere. Di solito la configurazione é semplice: crescono personalità "alfa (dominanti)" che dominano e gli altri vi aderiscono o ne sono fuori. Nel caso di genere spesso abbiamo situazione dove in pochi gestiscono e gli altri fanno da corollario, che so un pò come chioccia e pulcini. E' risaputo che laddove il genere é unico spesso si creano gerarchie e, nel caso dei ragazzi, anche la violenza serve a guidare un gruppo (non é raro il caso che bande giovanili abbiano meccanismi di genere che si basano sia sulla forza che sulla violenza) quasi mai fisica a dimostrazione che il separatismo, di genere e non, non é per nulla utile anzi spesso provoca intolleranza e chiusura verso gli input esterni e crea muri spesso incolmabili.



Prevengo subito la prima obiezione: te sei un maschio, per giunta meridionale (anche se "civilizzato" perché da oltre 24 anni vive nella "civilissima" toscana), vedi le cose dal tuo punto di vista e quindi non capisci ..... vieni da noi. Ecco, appunto, ci sono stato da voi...... e non mi é piaciuto: né il simil club di jane austen né il separatismo di fondo dove, a fronte di uno che il cervello lo usa, si sente dire alla propria compagna "dagliela fino al punto che é così stanco che non rompe i cog***** e te puoi stare fra donne, pensa tutte donne e tutte che la pensano in un modo... (a parte il fatto che al sottoscritto più la riceve e meglio sta, e casomai il contrario lo deprime)" così come "non puoi parlare come lui perché ti svilisci e dai a capire che sei al suo seguito ... ora pensate un pò: la mia compagna se c'è una cosa nella quale non è mai caduta é il plagio e, di conseguenza, é refrattaria al farsi condizionare..... e poi non può essere d'accordo con un maschio in quanto tale?" E' "proprio quel pensiero unico" che mi preoccupa perché il pensiero unico non ammette contraddizioni e domande ma fornisce assolutismi e assoluti che sono peggiori delle religioni e dei conseguenti fanatismi, no grazie io sono per lo scambio di idee e di separatismi ne ho visti abbastanza in 52 anni di vita per non capire che sono deleteri e controproducenti, soprattutto per chi se ne sente parte; no grazie in questi casi non vale l'idea del "pensavo fosse amore e invece era un calesse" ..... perché non era amore e nemmeno un calesse ma ..... come la pensate? Mi rivolgo a tutti, ma amerei che le signore in particolare dicessero la propria...

domenica 16 settembre 2012

Un sospiro di sollievo per la rete.....

La Cassazione é stata chiara: per blog e news in rete non c'é obbligo di registrazione e si possono intendere parificate alla "testate giornalistiche"  solo se intendono chiedere finanziamenti pubblici. Insomma i blog restano esattamente quello che erano: espressione dei cittadini che, in vario modo e ambito, dicono la propria, nulla di più. Questa sentenza riguarda un caso particolare: il blog di Carlo Ruta, ma la valenza é generale e non se ne potrà non tenere conto perché semplicemente, facendo precedente, nemmeno una legge potrà cambiarne indirizzo senza un orientamento del genere; la Cassazione potrà cambiare idea ma dovrà sempre mantenere un ordinamento univoco e così il legislatore: non ci sono vie di mezzo, la rete andrà avanti così com'é e per chi ogni tanto prova a mettere un qualunque bavaglio arriva uno stop non definitivo ma, si presuppone, importante perché il criterio dettato dalla Suprema Corte é stringente e coerentemente unilaterale. Possiamo dormire il sonno dei giusti? Per ora sì.... poi si vedrà perché con il trend che si sta affermando dove sono le democrazia a spostarsi nell'area "autoritaria (e non i paesi autoritari nel senso inverso)" tutto può essere ma finché ci saranno le garanzie come l'art.21 della Costituzione non credo che ci sarà molto spazio.

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