venerdì 26 febbraio 2016

L'ombra di dio.

L'ombra di dio. Diverse Interpretazioni Della Comune Origine - Ebraismo, Cristianesimo e Islam

una riflessione matura sulla religione, non sulla fede che è altro, e sulle matrici comuni delle sue varie espressioni...... interessantissimo!!!!
BUON WEEK END

giovedì 25 febbraio 2016

Libia, ok dell’Italia alla partenza di droni Usa per operazioni militari in Libia

di | 22 febbraio 2016 dal Fatto Quotidiano

Partiranno dall’Italia, precisamente dalla base siciliana di Sigonella, i droni Usa che bombardano l’Isis in Libia. “Il governo italiano il mese scorso ha dato il via libera alla partenza di droni americani armati da una base nel suo territorio per operazioni militari contro l’Isis in Libia e in Africa del Nord”, scrive il Wall Street Journal, parlando di “svolta” dopo oltre un anno di negoziazioni. Martedì il ministro della Difesa Roberta Pinotti in un’intervista al Messaggero ha confermato la notizia. “La base di Sigonella è utilizzata dagli Stati Uniti secondo un trattato che risale agli anni ’50. Ogni volta che si configurano assetti nuovi, parte una richiesta. Nulla di strano”, ha detto. Il premier Matteo Renzi ha aggiunto che “le autorizzazioni” ai droni americani da Sigonella verso la Libia “sono caso per caso: se ci sono iniziative contro terroristi e potenziali attentatori dell’Isis c’è uno stretto rapporto tra noi, soprattutto gli americani, e gli altri alleati. Siamo in piena sintonia con i nostri alleati internazionali”.
“L'ok del governo Renzi alla partenza di mezzi dell’esercito statunitense dal suo territorio è arrivata”, aveva anticipato il quotidiano americano citando fonti dell’amministrazione statunitense, “a una condizione: possono essere usati solo a scopo di difesa, per proteggere le operazioni delle forze speciali Usa in Libia”. Secondo il Wall Street Journal “l’amministrazione Obama sta ancora tentando di persuadere il governo italiano ad autorizzare l’uso dei droni anche in operazioni offensive, come quella condotta venerdì scorso contro un campo dell’Isis a Sabratha, nel nordovest della Libia. In quell’occasione sono stati uccisi almeno 30 jihadisti, e tra questi quasi certamente anche la mente degli attentati al museo del Bardo di Tunisi e del resort della spiaggia di Sousa, sempre in Tunisia”. In questo caso i droni sono partiti da una base militare in Inghilterra. Finora – scrive ancora il Wsj – l’Italia si è rifiutata di cedere su questo punto, per paura di accendere una opposizione interna contro la guerra, specialmente nel caso che nel corso delle operazioni dei droni ci possano essere delle vittime civili.
L’attività non è comunque ancora iniziata e dovrà essere sottoposta, di volta in volta, all’autorizzazione del governo italiano, che ha chiesto precisi limiti (“solo a scopo di difesa”) all’intervento degli aerei senza pilota Usa. Anche l’Italia, comunque, ha innalzato l’allerta sulla situazione libica dislocando il mese scorso quattro Amx in assetto di ricognizione nella base di Trapani.
di | 22 febbraio 2016

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pensavo, a 55 anni anni, di averle sentite proprio tutte ma il “solo a scopo di difesa” nell'uso di droni americani suona come una presa in giro non solo dei cittadini italiani ma anche della loro intelligenza... o quel che ne rimane. Meglio in Francia, dove la stampa ogni tanto qualche calcetto negli stinchi alla politica la da, dove la notizia è rimbalzata subito da "le monde" a tutto l'etere che qui dove si scovano sotterfugi da piazzisti per evitare che il parlamento ne parli e, soprattutto, ne discutano i suindicati cittadini!!!!

mercoledì 24 febbraio 2016

Diritti Civili: a perderci è stato solo il paese reale...

Le parti fanno il tutto: in questo paese parlare di unioni civili, etero e non, è ancora un tabù almeno nel paese ufficiale: c'è un concorso d'interessi, sia chiaro, affinchè tutto il corollario intorno ai diritti civili (matrimoni civili, adozioni, ecc.) per evitare che il passo il fatal passo sia fatto, e sono tutti colpevoli:
  1. M5S. E' un movimento trasversale, quindi ha elettori di destra, di centro e di sinistra quindi per non scointentare nessuno ha presoe ingoiato volontariamente la polpetta avvelenata che lo stratega, si fa per dire, di palazzo chigi gli ha donato con il canguro ben sapendo che cosa fosse il cosiddetto "canguro" si è intestardito sul no ad esso prendendola a spunto per tirarsene fuori e il tutto solo per tener unito le varie "sensibilità" del movimento e del suo elettorato.... in fondo ci sono due grandi battaglie da fare nei prossimi mesi ossia a) il referendum eventuale nel corso di una revisione costituzionale e b) le elezioni amministrative con il loro epicentro in Roma.... due cose che valgon bene un sacrificio sui diritti civili, vi pare? Sono deluso, mi sarei aspettato maggior schiena dritta da chi si presenta come "antistitema" ma son figli di questi tempi confusi e mercantili e con il genio della comunicazione che hanno a guidarli i passi falsi e i fianchi scoperti sono all'ordine del giorno!!!
  2. PD. Qui gioca molto la reale intenzione, secondo me, del premier che mai in mente aveva le adozioni da "concedere".... ma come fare? Chi poteva toglierli le castagne dal fuoco? Eccoli lì nell'opposizione i, sempre secondo me finti, ingenui pentastellati che, nelle loro continue circonlocuzioni e convlusioni, si trovavano in enormi difficoltà al loro interno (vista la loro composizione socio-politica) al punto che il leader aveva lasciato, con passo improvviso quanto fermo, "libertà di coscienza". Infatti gli (finti), ingenui son stati al gioco e si son fatti infinocchiare e rimanendo al palo gli hanno aperto la strada alla soluzione minima dei diritti che le coppie arcobaleno da anni aspettano: un pastrocchio da diario minimo di cui sicuramente la Magistratura farà speme... ma si sa che questi politici non ragionano nella prospettiva del medio-lungo termine e nemmeno nel breve ma nel brevissimo termine si: in pratica il loro orizzonte da dalla sera al pomeriggio del giorno dopo quindi immaginate un pò quanto gli possa importare cosa farà la Magistratura....o cosa votano queste coppie, una infima minoranza. Che fare, dicevo? Creo il caso "canguro" loro, gli (finti) ingenui, respingono e io corro subito dai centristi, braccio secolare di oltretevere, per fare la legge che fin dall'inizio avevo in mente; ricucendo con oltretevere e rafforzando la maggioranza con un bel voto di fiducia.... poi al resto ci pensaranno i soloni dei media a farlo... ed ha avuto ragione per giunta: tutto s'è incastrato nella maniera giusta.
In realtà, come sempre accade in questi casi (un esempio per tutti: il referendum sull'acqua pubblica completametne disatteso e ora sabotato), ad avere la peggio è stato quel paese reale nel cui corpo elettorale dovrebbe risiedere la sovranità da cui deriva tutto il resto.... è vero che questo paese, fra i più beceri d'europa e del mondo occidentale, da oggi lo possiamo allineare, senza tema di esser smentiti, al pari di paesi come la Cina e l'Iran (da sempre additati come illiberali, loro....), ma è anche vero che in questo paese risiedono realtà e segmenti sociali che danno un barlume di speranza ma che non hanno più un riferimento politico nel quale riconoscersi ed ecco il perchè, uno dei tanti, siamo allo sbando: un paese che corre e si mostra, nella sua parte migliore, progredito e un altro paese, nel quale possiamo annoverare anche i politici, che invece frena disperatamente.... lontano e chiuso in una bolla di cristallo nel quale si è rinchiuso sordo alle spinte sociali e inetto a tal punto che anche una cosa "naturale e normale" come i diritti civili diventa dirompente: aggiungiamoci che da circa vent'anni viviamo all'ombra del Nuovo ordine del mercato e la frittata sembra fatta e pronta per essere servita a tutti anche se ci risulta indigesta...

martedì 23 febbraio 2016

Wikileaks, la Nsa spiava anche il governo Berlusconi. Ecco le intercettazioni


«Un incontro tenutosi il 22 ottobre tra la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi è stato definito nei giorni seguenti come teso ed estremamente duro verso il governo di Roma dal consigliere personale per le relazioni internazionali del primo ministro italiano, Valentino Valentini. Merkel e Sarkozy, che evidentemente non tolleravano scuse sull’attuale situazione difficile dell’Italia, hanno fatto pressioni sul primo ministro affinché annunciasse forti e concrete misure e affinché le applicassero in modo da dimostrare che il suo governo è serio sul problema del debito». E’ una delle trascrizioni realizzate dalla National Security Agency americana, diffuse da Wikileaks (leggi i documenti originali) e rilanciate in Italia da Espresso e Repubblica, a ridosso della crisi dell’ultimo governo Berlusconi dell’autunno 2011, in un momento in cui l’Italia era sorvegliata speciale a livello mondiale per la tenuta del debito pubblico e il livello dello spread sui titoli di Stato. L’intercettazione di Valentini, spiega l’Espresso, è classificata come “top secret/noforn”, ossia non condivisibili con Paesi stranieri.
Il giorno dopo, il 23 ottobre, si terrà la famosa conferenza stampa di Sarkozy e Merkel, quella dei sorrisi ironici davanti alle telecamere quando risuona il nome del premier italiano. Il 12 novembre Berlusconi si dimetterà.
La preoccupazione di quei giorni emerge per esempio dalle trascrizioni relativa all’allora presidente francese Sarkozy, che alle rassicurazioni di Berlusconi sul sistama bancario italiano “solido” avrebbe risposto paventando che le istituzioni finanziarie italiane avrebbero potuto presto “saltare in aria” come un tappo di champagne e che per Berlusconi fosse arrivata “l’ora deve prendere delle decisioni”.
Nel marzo 2010, ancora, Berlusconi è stato intercettato persino nei suoi colloqui con il leader israeliano Binyamin Netanyahu, nell’ambito di una grave crisi tra Israele e Usa per la quale il premier cercava appoggi in Europa. Berlusconi gli avrebbe promesso di “mettere l’Italia a disposizione di Israele per risovere la crisi con gli Usa”.
I documenti rilasciati dall’organizzazione di Julian Assange mostrano che le intercettazioni ai governanti sono state operate dallo Special Collection Service (Scs), unità speciale insediata nelle ambasciate e nei consolati americanidi tutto il mondo.
Sul nostro Paese, Wikileaks ha rilasciato le due intercettazioni di Berlusconi e Valentini e tre “selectors”, i numeri di telefono che la Nsa utilizza per il monitoraggio. Corrispondono – sottolinea ancora l’Espresso – ai recapiti di Stefano Stefanini, rappresentante permanente dell’Italia alla Nato dal 2007 al 2010; Marco Carnelos, allora consigliere diplomatico di palazzo Chigi e oggi ambasciatore a Baghdad; Bruno Archi, consigliere per la sicurezza nazionale del governo Berlusconi.
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se non ci fosse Wikileaks.......  (ora mi spiego perchè son saltati i nervi ai vari politici quando Snowden e Assange hanno aperto bocca e sono stati incolpati di cose che, molto probabilmente non hanno commesso) avremmo mai saputo tutto quel che veniva detto, fatto, preparato ecc.? Epperò ricordo che ci fu, anche qui, chi se ne lamentò perchè "non era giusto": bé giusto un par di ciuffoli con poltiici e gruppi di potere siffatti io le telecamere accese e in registrazione le terrei anche quando vanno in bagno o a letto!!!!
Ricordatelo sempre, ogni qualvolta: parlate al telefono; al cellulare; chattate; mandate sms; uscite e guardate in alto; usate il bancomat; la carta di credito; pagate in assegni; comprate un qualche aggeggio elettronico e lo usate; ecc. ecc. l'NSA, la Cia, ecc. ecc. vi spiano .. e questi sono pubblici; ora veniamo ai privati con i TAG che allegano come "antitaccheggio (ne parlai qualche anno fa su questo blog)" a quello che acquistate o con i prossimi RFID o ancora con i chip sottocutanei che stanno già testando in alcune aziende americane e nipponiche o, ancora, con la domotica anche i privati vi spiano e, per giunta, legalmente!!!!! E se prima o poi con gli Stati si sa... con i privati questo avviene sottobanco, leggasi di nascosto, e con l'approvazione vostra per giunta (perchè pensate serve solo per l'acquisto, ma non è così)  e non solo per sapere quali sono i vostri singoli gusti per taggare su misura prodotti e pubblicità non siete molto dissimili dai buoi nel recinto.... insomma l'emersione della cosiddetta internet delle cose dove per cose non s'intende i prodotti ma... noi
il primo che mi viene a dire che sono un complottista.... lasciamo stare ma mi avete capito, vero?

lunedì 22 febbraio 2016

Usa 2016, Trump: guerra in Iraq "peggior decisione mai presa"

Bé questa dispiacerà a quanti definiscono Trump un avventurista... non che non lo sia ma ha detto la stessa cosa che in tanti hanno pensato e pochi scritto in questi anni: si sa benissimo che ciò è avvenuto solo per costringere Jeb Bush a ritirarsi dalla corsa (cosa difatti poi effettivamente avvenuta, quindi.... ha ragione?) per le primarie repubblicane ma come non pensare che tutto quanto avvenuto dal 2000 in poi non foss'altro che un enorme tentativo di salvaguardare la supremazia americana nella folle corsa del potere che questo paese, è bene ricordarlo armato fino ai denti, ha intrapreso per non farsi sorpassare dai cinesi? L'imperialismo non cambia mai: il problema sono i suoi epigoni presenti in ogni angolo del pianeta che ogni volta s'illudono di darla a bere a tutti noi!!!!
da Yahoo notizie
Roma, 19 feb. (askanews) - Per Donald Trump la decisione di invadere l'Iraq presa dal presidente George W. Bush's "potrebbe essere stata la peggiore" nella storia presidenziale Usa, ma il miliardario candidato alla Casa Bianca non ha voluto ripetere l'accusa già avanzata contro Bush che la guerra fu basata su una bugia. Trump, parlando al dibattito con gli elettori trasmesso dalla Cnn prima delle primarie del South Carolina, ha detto che il presidente Bush figlio fece al guerra in Iraq per compiere la missione iniziata dal padre, George H.W. Bush. "Francamente penso che il figlio, essendo leale al padre, penso che volesse davvero andare in Iraq, anche se non era la cosa giusta da fare" ha detto Trump. "Ha dato il via all'Isis, ha dato il via alla Libia, ha dato il via alla Siria" ha aggiunto. "Tutto quel che sta succedendo è iniziato con quelle stupida scelta di andare in guerra in Iraq".
Da tempo Trump è molto aggressivo con George W. Bush per la guerra in Iraq, usando l'argomento per attaccare il fratello Jeb Bush, in corsa anche lui per la nomination repubblicana alle presidenziali. Ma il miliardario non ha ripetuto l'accusa più esplosiva, avanzata nel dibattito tra i candidati repubblicani di una settimana fa e cioè che l'amministrazione Bush ingannò deliberatamente gli Stati uniti andando in guerra. Al moderatore e agli elettori che gli chiedevano se fosse pronto a ribadire che l'amministrazione Bush aveva "mentito", Trump non ha dato una risposta diretta. "Molti sono d'accordo con quel che dico e non parlo di mentire o di non mentire. Nessuno sa perchè siamo andati in Iraq" ha detto.
 

domenica 21 febbraio 2016

Unione Europea, un’istituzione del secolo scorso

di  dal Fatto Quotidiano del 20 febbraio 2016
L’Unione Europea è un fenomeno del secolo scorso, ecco una conclusione che nessuno ha il coraggio di verbalizzare, ma che molti in Europa condividono. La crisi finanziaria, quella del dedito sovrano e l’esodo dei profughi hanno messo a dura prova questa istituzione, che ne esce seriamente indebolita.
Sotto attacco i pilastri economici dell’Unione, come la libertà di movimento delle merci e dei lavoratori, ma anche quelli ideologici, come la pace in Europa. Ancora resistono le relazioni con la Russia, ma diventano sempre più intricate e quelle con la Siria e la Turchia sono spesso contraddittorie. In politica estera l’Europa non canta all’unisono, non ha una voce sua e questo produce una cacofonia costante.
Per chi non crede che l’Unione Europea appartenga al secolo scorso si consiglia una visita alla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, quella a Strasburgo, altra sede di un parlamento senza poteri legislativi e costantemente in movimento, è superflua. Se poi si conosce un deputato è possibile farsi rimborsare il viaggio e ricevere intorno ai 300 euro per vitto ed alloggio durante la visita all’icona dell’Europeismo.
Eh già, i burocrati di Bruxelles per promuovere l’integrazione hanno pensato anche a questo stanziando centinaia di milioni di euro all’anno per questo pellegrinaggio. Soldi che sborsiamo noi contribuenti naturalmente! Ad ogni deputato viene allocata una quota di visitatori all’anno, cioè i suoi elettori, che possono usufruire di questo servizio.
La prima cosa che colpisce quando si entra nel Parlamento europeo è la scarsa sicurezza, il controllo dei documenti avviene in una stanza laterale all’ingresso principale, ma per accedere al Parlamento bisogna uscire sulla piazza e rientrare. Ai visitatori viene dato un pass che si appiccica sui vestiti, facile staccarlo una volta in strada e darlo a qualcun altro. Tutto ok dal momento che nell’ingresso principale ci sono i metal detector, ma già questo entrare ed uscire dà l’impressione di una sicurezza da dilettanti, anzi temporanea, messa insieme velocemente, raffazzonata.
Tutto all’interno del Parlamento appare temporaneo e raffazzonato, ed è chiaro il perché, dal momento che i parlamentari fanno la spola tra Bruxelles e Strasburgo trascinandosi dietro tutte le loro carte. Una carovana di burocrati e personale amministrativo li segue passo passo. Così, ad intervalli regolari, il Parlamento si svuota. Forse anche per questo al suo interno si mangia malissimo, il servizio è part-time.
Il potere vero è nelle mani della Commissione, saldamente ancorata a Bruxelles e rigorosamente protetta da un sistema di sicurezza con i fiocchi. Peccato che questo organo non sia stato eletto da nessuno, che sia il prodotto di nomine politiche da parte dei governi in carica. Negli Stati Uniti i membri della Corte Suprema vengono eletti del presidente, restano in carica fino alla morte, cosa che fortunatamente non avviene per i membri della Commissione europea. Ma la Corte Suprema americana non ha nessun potere esecutivo, si esprime in ultima istanza su questioni che riguardano la nazione. E’ stata concepito come un organo di saggi, che interviene quando non si riesce a mettersi d’accordo.
La Commissione Europea non è nata con questo obiettivo, ma nella mente dei padri fondatori non doveva certamente un giorno diventare il governo non eletto dell’Unione Europea. La crisi finanziaria, la crisi del debito sovrano ed adesso l’esodo dei rifugiati hanno prodotto un processo di metamorfosi che ha trasferito nelle mani della Commissione poteri esecutivi sempre più importanti e strategici.
L’Europa del XXI secolo è profondamente diversa dall’Europa della seconda metà del XX secolo. In primis la guerra fredda è terminata e l’Unione Europea ha fatto da volano all’espansione della Nato. Entrambi sono fenomeni ed istituzioni create lo scorso secolo. Altro fattore fondamentale la globalizzazione. L’ideale di un mercato comune nell’Europa occidentale era legata all’assenza di libertà di movimento in un mondo che usciva dall’ondata di nazionalismo che aveva prodotto la prima e la seconda guerra mondiale. Un mondo dove tante, troppe erano le barriere tra le nazioni. Oggi è vero esattamente il contrario.
Ma né la chiusura totale né l’apertura totale sono auspicabili. L’Unione Europea è stata concepita con l’idea di allargare i propri confini, di aprire il più possibile in un mondo pieno di barriere, ma oggi questo mondo non esiste più. Modernizzare i principi dell’Unione è il mantra che sostiene le richieste di cambiamento del Regno Unito riguardo ad alcuni principi fondamentali dell’Unione Europea:
– Permettere alla Gran Bretagna di non aderire all’idea dell’Ue di forgiare un’unione sempre più stretta dei popoli d’Europa ma dare maggiori poteri ai parlamenti nazionali per bloccare le legislazioni dell’Ue;
– Restrizioni ai cittadini dell’Ue riguardo ai vantaggi professionali e benefici sociali nel Regno Unito durante i primi quattro anni di residenza.
– Cambiare le regole degli assegni familiari ai non residenti nel Regno Uniti così che il pagamento degli assegni rifletta costo della vita nei paesi dell’Unione dove i bambini vivono;
– Riconoscimento esplicito che l’euro non è l’unica moneta dell’Unione europea e garanzia che i paesi al di fuori della zona euro non siano svantaggiati e non debbano aderire ai programmi di salvataggio della zona euro;
– Impegno a ridurre il “peso” di una regolamentazione eccessiva ed al contenimento della politica di estensione del mercato unico.
Nei prossimi mesi sapremo come queste proposte verranno metabolizzate a Bruxelles, ma sicuramente non saranno questi cambiamenti a trasformare l’Unione Europea in un’istituzione del presente.
di  | 20 febbraio 2016
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ehm.. pareri contrari?
 

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