Partiranno dall’Italia, precisamente dalla base siciliana di Sigonella, i droni Usa che bombardano l’Isis in Libia. “Il governo italiano il mese scorso ha dato il via libera alla partenza di droni americani armati da una base nel suo territorio per operazioni militari contro l’Isis in Libia e in Africa del Nord”, scrive il Wall Street Journal, parlando di “svolta” dopo oltre un anno di negoziazioni. Martedì il ministro della Difesa Roberta Pinotti in un’intervista al Messaggero ha
confermato la notizia. “La base di Sigonella è utilizzata dagli Stati
Uniti secondo un trattato che risale agli anni ’50. Ogni volta che si
configurano assetti nuovi, parte una richiesta. Nulla di strano”, ha
detto. Il premier Matteo Renzi ha aggiunto che “le autorizzazioni” ai
droni americani da Sigonella verso la Libia “sono caso per caso: se ci sono iniziative contro terroristi e potenziali attentatori
dell’Isis c’è uno stretto rapporto tra noi, soprattutto gli americani, e
gli altri alleati. Siamo in piena sintonia con i nostri alleati
internazionali”.
“L'ok del governo Renzi alla partenza di mezzi
dell’esercito statunitense dal suo territorio è arrivata”, aveva
anticipato il quotidiano americano citando fonti dell’amministrazione
statunitense, “a una condizione: possono essere usati solo a scopo di difesa, per proteggere le operazioni delle forze speciali Usa in Libia”. Secondo il Wall Street Journal “l’amministrazione Obama sta ancora tentando di persuadere
il governo italiano ad autorizzare l’uso dei droni anche in operazioni
offensive, come quella condotta venerdì scorso contro un campo
dell’Isis a Sabratha, nel nordovest della Libia. In quell’occasione
sono stati uccisi almeno 30 jihadisti, e tra questi quasi certamente
anche la mente degli attentati al museo del Bardo di Tunisi e del
resort della spiaggia di Sousa, sempre in Tunisia”. In questo caso i
droni sono partiti da una base militare in Inghilterra. Finora – scrive
ancora il Wsj – l’Italia si è rifiutata di cedere su questo punto, per
paura di accendere una opposizione interna contro la guerra, specialmente nel caso che nel corso delle operazioni dei droni ci possano essere delle vittime civili.
L’attività
non è comunque ancora iniziata e dovrà essere sottoposta, di volta in
volta, all’autorizzazione del governo italiano, che ha chiesto precisi
limiti (“solo a scopo di difesa”) all’intervento degli aerei senza
pilota Usa. Anche l’Italia, comunque, ha innalzato l’allerta sulla
situazione libica dislocando il mese scorso quattro Amx in assetto di
ricognizione nella base di Trapani.
pensavo, a 55 anni anni, di averle sentite proprio tutte ma il “solo a scopo di difesa”
nell'uso di droni americani suona come una presa in giro non solo dei
cittadini italiani ma anche della loro intelligenza... o quel che ne
rimane. Meglio in Francia, dove la stampa ogni tanto qualche calcetto
negli stinchi alla politica la da, dove la notizia è rimbalzata subito
da "le monde" a tutto l'etere che qui dove si scovano sotterfugi da
piazzisti per evitare che il parlamento ne parli e, soprattutto, ne
discutano i suindicati cittadini!!!!

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