da Yahoo notizie
Roma,
19 feb. (askanews) - Per Donald Trump la decisione di invadere l'Iraq
presa dal presidente George W. Bush's "potrebbe essere stata la
peggiore" nella storia presidenziale Usa, ma il miliardario candidato
alla Casa Bianca non ha voluto ripetere l'accusa già avanzata contro
Bush che la guerra fu basata su una bugia. Trump, parlando al dibattito
con gli elettori trasmesso dalla Cnn prima delle primarie del South
Carolina, ha detto che il presidente Bush figlio fece al guerra in Iraq
per compiere la missione iniziata dal padre, George H.W. Bush.
"Francamente penso che il figlio, essendo leale al padre, penso che
volesse davvero andare in Iraq, anche se non era la cosa giusta da fare"
ha detto Trump. "Ha dato il via all'Isis, ha dato il via alla Libia,
ha dato il via alla Siria" ha aggiunto. "Tutto quel che sta succedendo è
iniziato con quelle stupida scelta di andare in guerra in Iraq".
Da
tempo Trump è molto aggressivo con George W. Bush per la guerra in
Iraq, usando l'argomento per attaccare il fratello Jeb Bush, in corsa
anche lui per la nomination repubblicana alle presidenziali. Ma il
miliardario non ha ripetuto l'accusa più esplosiva, avanzata nel
dibattito tra i candidati repubblicani di una settimana fa e cioè che
l'amministrazione Bush ingannò deliberatamente gli Stati uniti andando
in guerra. Al moderatore e agli elettori che gli chiedevano se fosse
pronto a ribadire che l'amministrazione Bush aveva "mentito", Trump non
ha dato una risposta diretta. "Molti sono d'accordo con quel che dico e
non parlo di mentire o di non mentire. Nessuno sa perchè siamo andati
in Iraq" ha detto.
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