venerdì 11 novembre 2011

Van Rompuy, Italia ha bisogno di riforme no elezioni

.. come in Grecia, i tecnocrati finanziari europei e i mercati ormai s'è capito: non amano la democrazia.... Naomi Klein é anni che lo sostiene lanciando, insieme ad altri saggisti ed economisti, allarmi continui sull'aspetto (messo dai liberisti in secondo piano) poco democratico della prima parte dell'equazione mercato=democrazia, il mercato, é per nulla "democratico" anzi preferisce paesi come la Cina dove ci sono zero diritti e bassi costi alle democrazie occidentali dove diritti, doveri, controlli, ecc. sono all'ordine del giorno e quindi portano costi e oneri non voluti. Non mi meraviglia che qui, come in grecia, si veda come il fumo negli occhi parole come democrazia o elezioni: ed ecco perché, pur sapendo che mi trovo sulla stessa strada dell'amato capo ma per ragioni esattamente opposte, chiedo elezioni subito o al massimo appena possibile dopo il referendum elettorale, perché sennò il rappresentante della Goldman Sachs, segretario per l'Europa delal Trilaterale e membro del Bilderberg group, ce lo ritroveremo fino al ...... 2013, vi sta bene? A me no......

giovedì 10 novembre 2011

Mario Monti, il nostro miglior uomo ..... in Italia



Il titolo del post é una citazione: ai tempi della guerra fredda quando i moviment di liberazione nazionali erano visti come il diavolo un presidente usa così defini un dittatorello di uno stato asiatico che aveva appena preso il potere con i soldi e le armi della CIA.. chi sia Monti non lo devo certo spiegare io, lo conoscono in un modo o nell'altro tutti, in Italia e fuori: è certamente un tecnico preparato; é altrettanto certo che é un liberista però anche in questo é atipico perché come Commissario UE alla concorrenza impose multe a Microsoft, circa 500 milioni di euro e l'obbligo di "liberare" una parte del codice Windows particolarmente quella afferente al browser in modo da consentire agli utenti di poterne utilizzare più di un browser, così come vietò la fusione fra Honeywell e General Electric facendo scoppiare una guerra commericale fra UE e USA... insomma si un liberista ma convinto che il mercato non esiste senza regole certe, anche quello libero. Da questa prospettiva, infatti, é stato anche propugnatore della Tobin tax che tanto piace alla sinistra da salotto e quindi ciò lo rende quantomeno accettabile a questo mondo: tant'é che il pd lo incensò abbondantemente. Ma c'é un altro aspetto di cui nessuno parla: le "appartenenze", non solo sue (non é certo l'unico perché se mai leggerete il saggio indicato qua sotto farete delle interessantissime scoperte, davvero interessanti ripoeto...), ad alcuni "club" d'affari e politici che proprio limpidi e trasperenti non sono (non foss'altro perché dovunque si riunisce le misure di protezione sono altissime.... nemmeno al G20 sono così forti): infatti ha fatto parte sia della Trilaterale di Rockfeller (di cui sarebbe segretario per l'europa) che del Gruppo Bilderberg, ossia il gotha della finanza internazionale capace di creare e influenzare la politica del pianeta sia direttamente con uomini propri dentro banche, governi ecc. sia indirettamente con indicazioni e "altro" che però puntualmente, tempo (al massimo) qualche anno (come accadde per il passaggio dal GATT ai Doha Round), tutti mettono in pratica: qualcuno si spinge anche a teorizzare, per questi "club privati", che possano essere una sorta di Ponte di Comando del Nuovo Ordine Mondiale dalla tolda del quale si decidono i destini del pianeta con un solo schiocco delle dita: si deve dire che chi ne fa parte é stato spessissimo coinvolto in crack, speculazioni, crisi, default di governi, banche, agenzie di rating ecc. e quindi il sospetto é legittimo e il farvi parte non può essere certo, se le news sono vere, una medaglia da appuntarsi con orgoglio al petto, anzi forse la mancanza di un controllo democratico da parte dei cittadini non fa che aumentare i sospetti in merito.... e il Nostro ne ha fatto parte.
IMMAGINATE A CHI STIAMO DANDO PER GRAZIA DALL'ALTO E VOLONTA' EUROPEA IL GOVERNO DEL PAESE IN UN MOMENTO DEL GENERE E ASPETTATEVI CHE LE ELEZIONI PRIMA DI CERTO E CONGRUO PERIODO DI TEMPO............
IL SAGGIO CHE VEDETE QUA SOTTO LO COMPRAI QUALCHE MESE FA IN TEMPI NON SOSPETTI E LO MISI NEL BOX "STO LEGGENDO"...... SPERO PER VOI CHE L'ABBIATE FATTO COMPRANDOLO E SPENDENDOCI UN POCHINO DEL VOSTRO TEMPO PERCHE' ERA PROFETICO..............





















mercoledì 9 novembre 2011

il cerino acceso....

...ieri con la non sfiducia lo spettacolo della politica ha fatto un salto di qualità. Perché? Semplice, si fa per dire, perché da bravi giocatori d'azzardo quali siamo diventati tutti noi (in quella grande bisca a cielo aperto che é diventata l'Italia) sul tavolo non state calate le carte per vedere ma c'è stato un rilancio al buio e ora sono tutti a studiare e carcare di capire chi sarà l'agnello sacrificale che vedrà se c'è un bluff o meno.... perché il "buio", si sa, crea molti problemi agli umani: risveglia ataviche paure, impedisce di capire i contorni del luogo dove ci si trova ma, soprattutto in tema di carte, non lascia che due scelte, o vedi o passi.... e in termini politici entrambi avranno conseguenze gravi e dolorose..... in più sul tavolo c'è stato un notevole rialzo perché uno dei giocatori (ossia la troika comunitaria) ha continuato ad alzare la posta incalzando gli altri: sia chiaro che non l'ha fatto di sua sponte, come in Grecia, ma istigata da chi in questo momento si trova con le carte peggiori in mano e rilancia al rialzo a sua volta la posta per costringere gli altri o a lasciare o a vedere e in entrambi i casi sono gli altri a rischiare, non lui dato che "fra qualche mese se ne sarà andato chissà dove (dopo aver naturalmente blindato profitti e processi pro domo propria) .... per capire ricapitoliamo la situazione:
la BCE, in nome e per conto della troika comunitaria, manda una lettera al governo (che ho pubblicato dopo averla richiesta all'ente) nel quale enumera le "cose" da fare, in pratica detta la linea o la road map;
il governo attua, nominalmente, le misure che ritiene meno dannose;
i mercati non apprezzano il giro di valzer e picchiano perché non ci stanno a dare fiducia a chi promette mari e monti ma poi scappa e/o fa il furbo e non bastano nemmeno le dimissioni annunciate;
al G20 all'amato capo glielo dicono a muso duro nonostante presenti una ulteriore "lettera d'intenti" cha alza ulteriormente la posta ....... il nostro in realtà sa benissimo di non avere né la voglia né la forza per mettere in pratica quanto richiesto perché gli costerebbe troppo sia in termini di voti che in termini di consenso perché stavolta, oltre ai soliti noti, a mettere le mani nelle tasche sarebbe anche il proprio elettorato notoriamente allergico a imposte, tasse e contributi che se può evade allegramente (per non parlare degli alleati leghisti)...... il nostro non è nato ieri e sa che deve passare in mani altrui il cerino acceso, il problema é come...
le opposizioni sanno che rischiano di essere l'agnello sacrificale e sono combattute fra la voglia di assumere le redini del potere e l'essere consci di dover fare il lavoro sporco per servire su un piatto d'argento il paese alle, successive e inevitabili (come in queste settimane in Grecia), elezioni dove chi ci ha portato allo sfacelo si potrebbe presentare come il salvatore della patria... e chi cerca di far qualcosa (non molto sia chiaro) diventa l'affamatore del popolo.
Ecco quindi la soluzione, attuata in Grecia, di governicchi di salvezza infarciti di tecnici pronti alla bisogna che s'accollerebbero il lavoro sporco, c'è un problema però: l'amato capo ha troppo da perdere in termini di utili economici e finanziari delle sue aziende, per tacere del resto dei "problemi", che ha sul groppone in quanto sa benissimo che una volta che ha mollato é difficilissimo poi rientrare.... non sempre il "soccorso rosso" funziona; per due volte é stato giubilato ora, visti i tempi, potrebbe non essere così, quindi mette in pratica il "resistere, resistere, resistere".....
.... e arriviamo all'ieri: qualcuno del partito dell'amore sente puzza di bruciato e comincia a preoccuparsi: c'é chi scappa; chi si rifugia in blindati delle forze dell'ordine; chi, prima pasionaria, si riscopre moderata e va altrove; c'é chi ha un gran mal di pancia da paura e corre in ..... bagno e chi infine preferisce la bella morte in nome del muoia Sansone con tutti i filistei: scelta fatta già una volta nel nostro paese, dopo il voltafaccia con l'alleato nazista, che portò a una guerra, vera non simulata, civile che sfociò nella resistenza ecc. ecc. e tutto sotto gli occhi dell'amato capo, che ha già fatto il conto sui traditori della, sua, causa e che stavolta rischia di trovarsi con il cerino acceso in mano stretto fra necessità di governo e recessione da un lato e cambiali da pagare dall'altro ai suoi ma sempre con l'idea fissa che deve restare nella stanza dei bottoni il più a lungo possibile per preaprare sia la revanche sia per, in caso di disfatta, preparare il terreno per chi verrà dopo di lui accertandosi che continui nell'opera di difesa degli interessi (soprattutto propri) e delle necessità (di chi lo vota e lo sostiene in parlamento) cui far fronte....
Ecco quindi il colpo di scena (o il colpo di genio fate voi): mi dimetto ...... ma dopo. Dopo cosa? Ma dopo la legge di stabilità EMENDATA, ossia dopo aver approvato le misure imposte, e non fatte, della UE... insomma fra rinvii e problemi, si sperava creati dall'opposizione (il soccorso rosso-bianco in questo caso) e non dai propri, conta di arrivare almeno a gennaio (meglio febbraio) per andare al voto fra marzo e maggio quando la memoria comincia a difettare ai cittadini e i soliti noti, i lavoratori e pensionati per fare alcuni nomi, hanno abbondamente pagato lo scotto di far parte della categoria dei fessi.... tutto ma non certo le dimissioni immediate: state pur certi che o lo si costringe o rimarrà lì abbarbicato come l'edera, non può e non gli conviene.... poi con il Capo dello Stato e i leader della cosiddetta opposizione a fargli da notai si trova nella situazione che meglio gli aggrada: quella della volpe nel pollaio...... se va male ora può dire che non l'hanno fatto lavorare; se gli va bene può sempre dire che non c'è motivo di dimissioni perché la maggioranza si é ricompattata, con altri acquisiti da partiti (se ne trovano a iosa pur di maturare pensione e prebende), e il governo può arrivare alla scadenza naturale della legislatura.... o almeno al primo momento utile.
C'é un ma: la UE, l'altro giocatore al tavolo, non gli crede (mica sono come noi che ci beviamo tutto) e gli riscrive, per interposta persona ossia al Dear Tremonti, sottoponendogli un questionario (fatto bene non come quelli dell'Invalsi errati e mal posti) puntuale e preciso come solo i nordici sanno essere forti anche del fatto che hanno il coltello dalla parte del manico, ossia i soldi da dare o per acquistare i nostri btp per salvare capra (le banche franco-tedesche) e cavoli (salvare UE, Euro, dominio della troika, mercato liberista, ecc. ecc.) il cui salatissimo conto a pagarlo devono essere greci e italiani (quelli onesti, che le tasse pagano tutte o meglio che sono costretti a pagarle): un umiliante questionario che contiene ben 39 domande, cui rispondere entro l'11/11/2011, che sono come la lama di un coltello che affonda senza sforzo nel burro... gli euroliberisti "vedono" il buio (per continuare la metafora della partita di poker di cui sopra): e aspettano la mossa del "nostro"; gli rimandano nelel mani il cerino e aspettano: é da questa parte che ora il gioco si svolge e quel cerino qualcuno lo deve ricevere e bruciarsi le dita, o rilanciano ma pochissimi possono permettersi di farlo. Le domande sono in inglese scolastico: anche un bambino é in grado di capirlo e sono un preciso richiamo al "fare" tanto strombazzato da tre anni a questa parte..... che farà l'amato capo? Che faranno le opposizioni? E il Capo dello Stato? E noi comuni mortali che cosa ne sarà di noi? Dovremo fidarci delle belle parole di persone intrecciate strettamente al sistema euroliberista da avere il terrore che qualcuno possa emergere e scalzarli mandandoli a casa mentre dice sul muso agli euroliberisti di andare a mettersele dove sanno sia le domande che le manovre e non ha alcuna intenzione di affamare il paese e ridurlo a macerie peggio della Grecia? Ecco perché, personalmente, non credo alle dimissioni; ecco perché credo che per un pò si sollazzeranno con misure che non vogliono prendere e se proprio costretti attueranno solo quelle che non riguarda né loro né il loro elettorato (in questo accomuno sia la maggioranza che la sinistra berlusconiana e berlusconizzata); ecco perché non credo che si saranno a breve elezioni (né tantomeno riforme elettorali); ecco perché non credo che il cerino acceso rimarrà in mano a uno solo ma girerà, girerà, girerà, girerà........fino alla consuzione e ben gli sta a chi si trova con esso in mano in quel momento. E se ciò non bastasse, oltre al ricorrersi delle voci di modifiche all'art.18 (e 8), l'altro attore del gioco, il Capo dello Stato ci mette del suo: la proposta di nominare Monti senatore a vita.... come a dire: fa il lavoro che ti si chiede, per poi lasciare alla politica il passo, e noi ti diamo il contentino a vitam, come si a rifiutare? Intanto le voci e le scommesse si rincorrono: le posizioni son due ossia c'è chi ha furia per licenziare al più presto una legge draconiana che colpisce sempre gli stessi (da notare che il pdmenoelle ha ritirato al Senato tutti emendamenti, tutti!) e poi mandare a casa l'amato capo e c'è chi, proprio per il motivo opposto, ha furia a licenziare la legge di cui sopra per favorire si le dimissioni dell'amato capo ma per .... consentirgli di poter sparare a palle incatenate contro il governo tecnico aizzando l'ansia di chi ne viene colpito; e i sindacati? Dove mai saranno: sia i gialli sia quello che ora si era connotato come l'unica opposizione reale al sistema. In una situazione del genere non sarebbe meglio andare a votare alla prima data possibile?

martedì 8 novembre 2011

Come negli anni '90..... speriamo di no

L'amato capo alle corde? Dai media si direbbe di sì....... attenzione a stappare lo champagne però, il nostro é capace di tutto e sa giocare d'azzardo: già due volte nel ventennio é stato messo alle corde e tutt'e due le volte s'é salvato (con un piccolo aiutino una volta d'alemiano e un altra veltrusconiano una ... questo é bene ricordarlo) grazie anche al cosiddetto "soccorso rosso". Stavolta? Perfino il fatto ha titolato "THE END", personalmente l'istinto mi dice di tenere ancora il radar acceso per vari motivi:
NON SI E' DIMESSO. Solo dopo i provvedimenti promessi e la legge di stabilità; qualcosa mi dice che la tiritera continuerà fino a dicembre, poi si vedrà..... e se non lo accontenteranno potrà sempre dire che i suoi nemici non aiutano gli interessi del paese, e suoi a restare dov'é (c'é molta carne a cuocere ad esempio le quotazioni delle aziende di famiglia che vanno giù o i processi o ancora la probabile fine del duopolio RAISET, ecc.), e a non rispondere positivamente alla UE; quindi a seconda della contingenza ha le mani libere nello scegliere il tipo di campagna elettorale da fare: CREDIBILE, O NO?
IL CAPO DELLO STATO. Immagino che a forza di firmare tutto quello che gli capitava a tiro almeno stavolta il capo dal tavolo l'abbia alzato e si sia reso conto dello stato dell'arte, si fa per dire..... in altri momenti storici di questo paese i Capi di Stato per molto meno hanno spinto alle dimissioni o a verificare se esista ancora la fiducia. Altri uomini e altri politici, questo é chiaro ma se si voleva mettere un punto fermo questo era il momento e invece, no. Questa incertezza é significativa, a mio parere, del momento: sanno che un governo tecnico é ideale per fare "il dovuto e richiesto" dalla UE ma sanno pure che sia i politici che i cittadini lo impallinano perché se già ora la troika comunitaria ha detto che quelli presi finora non bastano immaginatevi a cosa debbano mettere mano e quindi é chiaro che farebbero, i tecnici, da capro espiatorio, o no?
ELEZIONI. L'amato capo le chiede ad alta voce; le opposizioni, pure nessuno si decide, perché? A mio parere perché tutti sanno che l'elettorato, soprattutto quello della sinistra, stavolta non si metterà a seguire pedissequamente le indiciazioni: SEL, FDS e, soiprattutto, M5S volano nei sondaggi e, se sono veri i sondaggi che stanno in questi giorni girando, i due partiti maggiori si ritrovano alla pari con tendenza al ribasso, quindi un paese in fermento che non vuole pagare un debito non acceso per propria richiesta ma in suo nome sì.
MERCATI. Da tempo danno segnali d'insofferenza per la politica italiana così come si é evoluta: ma non sperate minimamente che siano preoccupati per lo stato di salute dei cittadini... non gliene può fegare di meno; a loro interessa solo vincere la scommessa di vedere se si riesce a spremere sangue anche da una rapa secca quale siamo diventati; e state tranquilli che la vinceranno se al governo arriveranno tecnici o i soliti noti.
PAURA. Stavolta nel mondo dei furbi c'é paura: secondo voi perché c'é la proposta di un tipo che ha chiesto a noi tutti di sottoscrivere titoli pubblici sottolineando l'aspetto, certo non secondario, che in questo modo si sottrarrebbe almeno una parte del debito pubblico agli squaloni stranieri? A prima vista si potrebbe anche essere d'accordo, c'è un ma: chi si é accodato al volo? Tutta l'imprenditoria del nordest; i padroncini che hanno fatto un boom economico negli scorsi decenni tutto basato sugli extracomunitari malpagati e sui bassissimi stipendi ai quali si sono accodati anche bei nomi della nostra mitica imprenditoria da sempre preoccupata per le (sue) nostre sorti. Lo trovo sospetto: non é che avranno pensato che stavolta la macchina pubblica, in panne, si rimette a funzionare e gli presenta il conto dell'italia da bere, ossia delle riscossioni delle tasse fatta a forza di condoni e accertamenti con adesione, delle multe UE sulle quote latte non pagate ,ecc.?
GRECIA. I segnali che arrivano dall'estero indicano chiaramente che se é vero che siamo nella situazione greca di tre anni fa é anche vero che mai come stavolta dipenderà da noi, se si riesce a votare, quale strada si prenderà, per semplificare al massimo: quella imposta dalla troika europea (tagli, liberalizzazioni, privatizzazioni, con annessa recessione e povertà diffusa) o quella islandese (di cui ho parlato ampiamente in passato), dicevo dipenderà da noi e basta.
Mi piacerebbe davvero poter festeggiare la fine dell'italia da bere (un processo iniziato con il craxismo e continuato con il berlusconismo sia doc che di sinistra); così come mi piacerebbe tantissimo stasera poter dire: siamo all'angolo di svolta e il tunnel é passato, ma non ci riesco ..... proprio non ci riesco, mi spiace.

lunedì 7 novembre 2011

Siamo al "non importa come"? Ma qui prodest? Noi no ....

Cade o non cade? Voci si rincorrono per tutto il giorno..... gli italiani, che son bravi a scansarsi e a gettare "dopo la caduta" gli stemmini del "partito" nei tombini, già si guardano intorno per cercare l'approdo sicuro: non tutti, naturalmente, c'é una fetta di circa un terzo cha ha già le idee chiare, e gli altri? Una parte stanno precipitosamente lasciando la nave pericolosamente inclinata con la speranza di riuscire a salire sulla tolda di un altra (..) ma quello che conta é l'altro terzo: i furbi. Che faranno? Quale sarà il loro futuro approdo? E' questo il problema.... In questa categoria c'é il gotha della società: banchieri, lavoro autonomo, imprenditori, oltretevere (in questo caso sarebbe una sistemazione provvisoria in attesa del futuro partito cattolico o simil tale), evasori, politici in cerca di nuovo "padrone (possibilmente con promesa di rielezione o di qualche nomina in azienda pubblica)", soubrettes, nani e .... ragazze pon pon o aspiranti tali, che faranno? Guardate che il numero non é indifferente, il problema si pone davvero........ le scelte non é che sono molte: il centro casiniano e... il centro e basta, null'altro e ciò al livello di appartenenza "socio-politica". Sono gli stessi che nella'Italia da bere appoggiavano il CAF senza se e senza ma e furono spiazzati dal movimento sociale nato con tangentopoli ... poi arrivò Mr. B e tutto tornò, dal loro punto di vista, nella norma. E ora? Sappiamo benissimo che l'amato capo non mollerà facilmente: non può perché fra processi, leggi, e quant'altro se molla sa benissimo che stavolta sarà dura graziarlo in qualche modo: anzi in un modo o nell'altro si troverà di fronte al proprio passato e dovrà renderne conto. Non dimentichiamoci il "soccorso rosso" però: più di una volta l'ha tolto dai problemi in cambio di uno scambio di potere (dal quale siamo stati esclusi tutti noi comuni mortali) nel quale, in base ad una negoziazione, tutti avevano da guadagnarci qualcosa.... e anche per quanto riguarda il ricambio del Governo non c'è da farsi illusioni: tutti son d'accordo nell'evitare le elezioni che potrebbero essere "estremamente" deleterie per il gruppo di potere che governa entrambi gli schieramenti e il loro sottobosco; dalle urne potrebbero uscire spiacevoli sorprese: i due partiti cloni (pd-l e il pdl) intorno al 21%; sel e soci al 9% così come IDV; poi...... Terzo polo ma soprattutto "GRILLO" accreditato di un 5% tondo tondo di intenzioni di voto ( se votasse solo la rete sarebbe intorno al 10%) in crescita. Con un Parlamento così come fanno ad ottemperare agli ordini della troika euro-americana? Come fanno a ripagare il debito da loro contratto, in nostro nome, per le loro avventure finanziarie e politiche che in questi anni c'hanno fatto bere a noi come "progresso" una volta o come "aiuto internazionale per portar la democrazia laddove non era richiesta dagli indigeni con bombe e baionette"? Come faranno con un Parlamento del genere a continuarea imporci "sacrifici", precarizzazione in nome del "mercato che é cambiato" e che in realtà si sta traducendo in meno diritti per chi ce li ha già e zero diritti a chi vanamente aspira a trovare un lavoro? E come faranno a ripagare le tante cambiali sottoscritte negli anni con i poteri "grigi", finanziari? E come faranno la "grande opera" della TAV (un avventura iniziata nel 1979 con una proposta di accordo pubblico/privato? Il bello é che il privato era ... le banche, allora, pubbliche che in nome per conto dello stato (quindi noi) davano soldi (30 mila miliardi di lire anno 1979 anche se si sapeva già che sarebbero diventati, a fine lavori, almeno 4 volte tanto) a grandi contractor per un opera che un ex Ministro dei Trasporti, Luigi Preti, e un ministro dell'economia, Andreatta, osteggiarono fortemente sia perché il nostro paese orograficamente non é cme la Francia ma stretto e lungo e un pò perché capirono che i "privati" i soldi non ce li rimettevano anzi.. i soldi erano sempre e solo pubblici. E come faranno a trovare i soldi, visto il probabile Parlamento che uscirebbe dalle elezioni, da ridare alle banche franco-tedesche? E se tutto ciò non bastasse: se il pdl implode i giochi del sistema "a guerra civile simulata" provocata dal bipolarismo muscolare il pd-l che farà? Qualcuno realmente pensa che non ci saranno contraccolpi? Questo partito é formato da tante correnti, gruppi e notabili da far impallidire i partiti della prima repubblica messi tutti insieme e se il suo avversario sparisce in casa propria non possono non esserci conseguenze: solo la voglia di potere e di continuare a gestirlo non certo in nostro nome..... ecco perché alla luce di tutto ciò, e lo sa anche l'amato capo, non c'è la convenienza di NESSUNO a che le cose cambino troppo bruscamente, anzi nessuno ha la volgia che le cose cambino proprio.. e stanno alacremente lavorando al governo di salvezza o di solidarietà o come lo vogliono chiamare: tutto pur di non cambiare!!!!!!!!

domenica 6 novembre 2011

aspettando i tartari..

Avvinto come l'edera: eccolo l'amato capo. Dopo aver esternato nel modo che avrete sentito (se non l'avete fatto nel post precedente c'è il filmato) il nostro s'é arroccato ancora.. ormai glielo dicono in tutti i modi: vattene! Go home! Dasvidania! ecc. qualcuno s'è addirittura spinto a dargli una sorta di salvacondotto sulle malefatte basti che si levi di torno.. eppure resiste come nel deserto dei tartari chiuso nella fortezza esterna per telefono o sui siti o in comunicati stampa: non lascia la poltrona per paura che gliela facciano sparire. Eppure su una cosa ha ragione: niente inciuci, si vota. Si perché "l'opposizione" a votare non ci pensa nemmeno: un pò perché teme il voto e un pò perché la legge elettorale attuale non permette di creare liste di candidati ma di nominati e il problema di ora si ricreerebbe pari pari.... ma di fronte alle emergenze tutto va bene perché qui il rischio é che si vari un governo della UE con tecnici che avrebebro l'incarico di fare il lavoro sporco di obbedire attuando tutti i diktat della troika europea a nostre spese e, forse, la legge elettorale poi si vota con la politica che si presenta "pulita" e con la coscienza a posto a raccattare voti di chi ancora gli crede.... no, troppo comodo così: ci si prende la rogna non solo degli onori ma anche degli oneri. E, visto che ci siamo, lo dico ora in tempi non sospetti.. anzi lo chiedo ora intempi non sospetti: ma siete proprio sicuri che un governo, pur eletto, fatto dai partiti, e dagli uomini, che ci hanno portato a questa situazione possano portarci fuori dal pantano? Non sarebbe, stavolta, il caso di cambiare totalmente strada dando fiducia una volta tanto a un qualche outsider (che pur ci sono) che voglia portarci su una strada virtuosa per non far pagare ai soliti noti (lavoratori, precari, giovani, inoccupati e disoccupati, ecc.) il conto lasciato dalle cicale?

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