lunedì 7 novembre 2011

Siamo al "non importa come"? Ma qui prodest? Noi no ....

Cade o non cade? Voci si rincorrono per tutto il giorno..... gli italiani, che son bravi a scansarsi e a gettare "dopo la caduta" gli stemmini del "partito" nei tombini, già si guardano intorno per cercare l'approdo sicuro: non tutti, naturalmente, c'é una fetta di circa un terzo cha ha già le idee chiare, e gli altri? Una parte stanno precipitosamente lasciando la nave pericolosamente inclinata con la speranza di riuscire a salire sulla tolda di un altra (..) ma quello che conta é l'altro terzo: i furbi. Che faranno? Quale sarà il loro futuro approdo? E' questo il problema.... In questa categoria c'é il gotha della società: banchieri, lavoro autonomo, imprenditori, oltretevere (in questo caso sarebbe una sistemazione provvisoria in attesa del futuro partito cattolico o simil tale), evasori, politici in cerca di nuovo "padrone (possibilmente con promesa di rielezione o di qualche nomina in azienda pubblica)", soubrettes, nani e .... ragazze pon pon o aspiranti tali, che faranno? Guardate che il numero non é indifferente, il problema si pone davvero........ le scelte non é che sono molte: il centro casiniano e... il centro e basta, null'altro e ciò al livello di appartenenza "socio-politica". Sono gli stessi che nella'Italia da bere appoggiavano il CAF senza se e senza ma e furono spiazzati dal movimento sociale nato con tangentopoli ... poi arrivò Mr. B e tutto tornò, dal loro punto di vista, nella norma. E ora? Sappiamo benissimo che l'amato capo non mollerà facilmente: non può perché fra processi, leggi, e quant'altro se molla sa benissimo che stavolta sarà dura graziarlo in qualche modo: anzi in un modo o nell'altro si troverà di fronte al proprio passato e dovrà renderne conto. Non dimentichiamoci il "soccorso rosso" però: più di una volta l'ha tolto dai problemi in cambio di uno scambio di potere (dal quale siamo stati esclusi tutti noi comuni mortali) nel quale, in base ad una negoziazione, tutti avevano da guadagnarci qualcosa.... e anche per quanto riguarda il ricambio del Governo non c'è da farsi illusioni: tutti son d'accordo nell'evitare le elezioni che potrebbero essere "estremamente" deleterie per il gruppo di potere che governa entrambi gli schieramenti e il loro sottobosco; dalle urne potrebbero uscire spiacevoli sorprese: i due partiti cloni (pd-l e il pdl) intorno al 21%; sel e soci al 9% così come IDV; poi...... Terzo polo ma soprattutto "GRILLO" accreditato di un 5% tondo tondo di intenzioni di voto ( se votasse solo la rete sarebbe intorno al 10%) in crescita. Con un Parlamento così come fanno ad ottemperare agli ordini della troika euro-americana? Come fanno a ripagare il debito da loro contratto, in nostro nome, per le loro avventure finanziarie e politiche che in questi anni c'hanno fatto bere a noi come "progresso" una volta o come "aiuto internazionale per portar la democrazia laddove non era richiesta dagli indigeni con bombe e baionette"? Come faranno con un Parlamento del genere a continuarea imporci "sacrifici", precarizzazione in nome del "mercato che é cambiato" e che in realtà si sta traducendo in meno diritti per chi ce li ha già e zero diritti a chi vanamente aspira a trovare un lavoro? E come faranno a ripagare le tante cambiali sottoscritte negli anni con i poteri "grigi", finanziari? E come faranno la "grande opera" della TAV (un avventura iniziata nel 1979 con una proposta di accordo pubblico/privato? Il bello é che il privato era ... le banche, allora, pubbliche che in nome per conto dello stato (quindi noi) davano soldi (30 mila miliardi di lire anno 1979 anche se si sapeva già che sarebbero diventati, a fine lavori, almeno 4 volte tanto) a grandi contractor per un opera che un ex Ministro dei Trasporti, Luigi Preti, e un ministro dell'economia, Andreatta, osteggiarono fortemente sia perché il nostro paese orograficamente non é cme la Francia ma stretto e lungo e un pò perché capirono che i "privati" i soldi non ce li rimettevano anzi.. i soldi erano sempre e solo pubblici. E come faranno a trovare i soldi, visto il probabile Parlamento che uscirebbe dalle elezioni, da ridare alle banche franco-tedesche? E se tutto ciò non bastasse: se il pdl implode i giochi del sistema "a guerra civile simulata" provocata dal bipolarismo muscolare il pd-l che farà? Qualcuno realmente pensa che non ci saranno contraccolpi? Questo partito é formato da tante correnti, gruppi e notabili da far impallidire i partiti della prima repubblica messi tutti insieme e se il suo avversario sparisce in casa propria non possono non esserci conseguenze: solo la voglia di potere e di continuare a gestirlo non certo in nostro nome..... ecco perché alla luce di tutto ciò, e lo sa anche l'amato capo, non c'è la convenienza di NESSUNO a che le cose cambino troppo bruscamente, anzi nessuno ha la volgia che le cose cambino proprio.. e stanno alacremente lavorando al governo di salvezza o di solidarietà o come lo vogliono chiamare: tutto pur di non cambiare!!!!!!!!

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