sabato 21 novembre 2015

Isis, Francia, USA, Russia:il nodo gordiano, o solo gioco delle parti?

BUON WEEK END e ... riflessione come sempre

questo è il blog del giornalista FOA..
lui, e altri si sono assunti l'ingrato ruolo di cassandre....
ciao a tutti

giovedì 19 novembre 2015

Attentati Parigi: la strage, il silenzio e lo sgomento (Andrea Scanzi)

Attentati Parigi: la strage, il silenzio e lo sgomento (Andrea Scanzi)
Post n°3595 pubblicato il 19 Novembre 2015 da ninograg1

Tag: 5 Stelle, Al Qaeda, Assad, Belpietro, Bergonzoni, Blair, blog, Crozza, Hollande, Moni Ovadia, Parigi, politica, santanchismo, terrorismo

19/11/2015 di triskel182
Silenzio. Finora non ho detto né scritto nulla sui fatti di Parigi. Me lo avete chiesto di continuo (grazie), ma ho preferito deliberatamente il silenzio. Karl Kraus, in quel capolavoro inaudito che è “Gli ultimi giorni dell’umanità”, notava con toni satirico-allucinati come la Prima guerra mondiale non avesse indotto l’umanità a riflettere di più. Al contrario: tutti avevano un’opinione e dovevano esternarla, generando un cicaleccio inutilmente assordante come la coda della deandreiana La domenica delle salme.
Provo quasi invidia per chi, un attimo dopo la strage, aveva già un parere. O addirittura una soluzione. Ovviamente era quasi tutta gente che non sa nulla, ma proprio nulla, di Abu Bakr al-Baghdadi, di sciiti e sunniti, delle mirabili analisi di Zack Beauchamp, della guerra civile in Siria e del suo sconfinamento inIraq. La stessa rivalutazione (a casaccio) delle capacità “profetiche” di Oriana Fallaci è stata tanto colpevole quanto puerile. E neanche riseco, come lavacro della coscienza, a farmi bastare un avatar col tricolore francese. Beati voi: a me non riesce, non mi viene. So che siete sinceri e senz’altro sbaglio io. Come ha scritto qualcuno – mi pare si chiamassero Gaber e Luporini – mi volto indietro e quel che provo (e trovo) è questo: “Io come uomo posso dire solo ciò che sento/ cioè solo l’immagine del grande smarrimento (..) Di fronte al terrorismo e a chi si uccide c’è solo lo sgomento”. A volte, prima di parlare, occorrerebbe stare zitti (questa arriva tardi, ma arriva).
I due poli. Il dibattito, soprattutto nell’immediato, non pareva contemplare qualcosa che fosse diverso dal pacifismo tout court, che fa tanto sinistra flowerpower peace and love, oppure dal rutto becero guerrafondaio di chi si compiace nel cavalcare gli istinti peggiori dell’uomo. Impossibile una via di mezzo: uno spazio serio di dibattito. Dire (da qui) che Hollande ha sbagliato a dichiarare guerra è molto comodo, ma se la strage fosse accaduta in Italia avrei probabilmente voluto anch’io una reazione analoga. Quantomeno nell’immediato. E non sono certo un guerrafondaio. (Anche per questo, spesso, è meglio stare zitti. Studiare. Riflettere. Per non pentirsi di quello che si è appena detto).
L’odio e Bergonzoni. Allo stato attuale, dopo lo studio e la riflessione, le lacrime e lo smarrimento, il mio stato d’animo si attesta dalle parti del marito della donna uccisa al Bataclan. Era sua moglie, ma non per questo – così ha scritto – i terroristi avranno il suo odio. E’ una lettera bellissima, come lo è l’ennesimo guizzo di genio di Alessandro Bergonzoni, che stamani trasforma sul Fattol’invocazione “O Dio Onnipotente credo in te” in un oltremodo misericordioso – e dunque utopico – “Odio onnipotente/ Non credo in te!/ ma non ti farò una guerra spietata”. Ieri ho goduto delle parole di Moni Ovadia a Ballarò quasi che fossero un balsamo per l’anima, e persino Salvini – quasi mai condivisibile ma certo non stupido – per una volta è stato zitto e ha incassato il colpo. Mi tornano, una volta di più, le parole di Vittorio Arrigoni: “Restiamo umani”. Per meglio dire: torniamo umani. O addirittura diventiamolo: una volta per tutte.
Sì, ma la guerra serve? Tutto questo però non è una risposta politica o strategica, ma emotiva: l’unica possibile, per noi che non abbiamo ruoli di governo. Difendere la propria umanità, ove ammesso che sia presente, dovrebbe essere il nostro orizzonte quotidiano. Poi però uno si chiede: la guerra servirebbe? In primo luogo siamo già in guerra. L’Occidente la fa da decenni in Medioriente, con risultati quasi sempre disastrosi. Un certo Tony Blair, professione “macellaio ilare della sinistra” (per questo piace a Renzi), con una decina di anni di ritardo ha ammesso che la guerra in Iraq era sbagliata, e che proprio la guerra ha permesso allo Stato Islamico di germogliare. Tutto vero, ma ora cos’è cambiato? Semplice: adesso la guerra è alle nostre porte. E dunque ci interessa molto di più. Finora l’Europa era stata quasi sempre salvata, a parte Madrid e Londra più di dieci anni fa. Esprimere solidarietà agli Stati Uniti, dopo l’11 settembre, era facile da lontano. Con la mattanza di Charlie Hebdo è cambiato tutto. E ora che il Giubileo sta per cominciare, scopriamo di colpo quanto la nostra vita sia smisuratamente labile.
Crozza Paradox. Ieri Maurizio Crozza ha coraggiosamente sottolineato come tanti italiani si riempiano la bocca (e la bacheca) di slogan tipo “Je suis Paris”, ma poi non glie n’è mai fregato nulla delle morti lontane. Insomma: ipocrisia. Pensate ai curdi: vengono massacrati da decenni, ma non mi risultano fiaccolate nostrane. Di curdi e peshmerga si parla solo adesso perché ora all’Occidente d’improvviso fanno comodo, visto che in Iraq e Siria gli “stivali sul terreno” ce li mettono loro (e stanno” “dalla nostra parte”). Crozza ha ragione, ma è sempre stato così: i morti non sono tutti uguali. Non solo perché alcune morti sono salvifiche (esempio: Hitler) ma anche perché il morto più vicino è più morto degli altri. Perché? Perché il morto vicino che ci ricorda la nostra morte. Spesso, più che compassione, la nostra è egoistica – ma umanissima – paura di morire.
“E’ colpa dell’Occidente”. Certo che lo è, ma dirlo non aiuta a risolvere il problema. Non del tutto. Saddam Hussein, per lungo tempo, agli Stati Uniti ha fatto comodo. La Francia è intervenuta in Siria contro il despotismo di Assad, finendo però col fare il gioco dell’Isis (e dando addirittura ragione a Putin, che infatti adesso in Francia – e non solo – è tornato di moda). Anche l’Italia resta equivoca: che rapporti ha Renzi con gli emiri, che ha riverito anche di recente in alcuni dei suoi viaggi tragicomici? Ed è proprio necessario vendere altri caccia Eurofighter al Kuwait per 8 miliardi con la compartecipazione di Governo e Alenia (cioè gruppo Finmeccanica), con la scusa che “il Kuwait è nostro alleato e pure moderato”? Esaurite l’analisi e l’autoanalisi atte a individuare il colpevole, resta il problema di fondo: che fare concretamente? Bombardare? Non reagire? Azzerare i finanziamenti (a chi? All’Isis, che i soldi se li procaccia benissimo già da solo col suo autogoverno)? Oppure, come sento ripetere ovunque come un mantra, “Operare con un’attenta intelligence?” (che vuol dire, di grazia?). Io non ho soluzioni, ma mi fanno un po’ sorridere quelli che alla mattanza reagiscono prendendosela con Belpietro (che resta Belpietro: lo scoprite adesso?) o invocando la misericordia. E’ un atteggiamento che va certo perseguito come esseri umani, ma se foste governanti cosa fareste? Vale anche per i 5 Stelle, che hanno avuto il merito di attendere prima di dare una risposta – per il frastuono inutile bastavano Fiano e Luttwak – ma che hanno poi dato risposte eticamente accettabilissime ma concretamente fumose.
E l’Italia che farà? Neanche l’Italia lo sa ancora. E’ ovvio che, appellandosi all’articolo 42.7 del Trattato di Lisbona, la Francia non chiede all’Europa soltanto “un appoggio morale”, come tartagliava un po’ pateticamente ieri il rutilante Gentiloni a Otto e mezzo(mamma mia, in che mani siamo). La Francia ci chiede di intervenire militarmente. Magari non con nuove milizie a terra, ma verosimilmente intensificando le attività aeree e di informazione. Al momento la Francia è parsa comprensibilmente confusa e drammaticamente impreparata sul fronte dell’intelligence, ambito – per quanto possa sembrare assurdo – in cui invece l’Italia sa eccellere.
Purtroppo siamo abituati a fronteggiare terrorismo e malavita organizzata. E questo ci ha tenuto allenati. Gli stessi Servizi Segreti, quando non deviati, non sono privi di eccellenza. Resta però il quesito dirimente: che fare concretamente? Renzi è un politico imbarazzante quando si occupa di politica interna, di questione morale, di economia. E ha pure una “classe dirigente” che fa quasi sempre pena. E’ un disastro e si sa. In questi giorni, almeno per ora, sta però usando toni equilibrati e ponderati. Ha giustamente tirato per le orecchie il ministro Pinotti (sì, la Pinotti è un ministro), che aveva straparlato di bombardamenti, e lui stesso sarà terrorizzato all’idea di dipendere da Gentiloni. E’ una fortuna – se non altro – che oggi al governo non ci sia un premier guerrafondaio (Berlusconi, Salvini). Renzi sta prendendo comprensibilmente tempo. Forse perché è sgomento pure lui, forse perché un intervento armato non sarebbe elettoralmente redditizio. Non è dato sapere. Ma è già qualcosa.
Il santanchismo. Gli attentati parigini, pensati e commessi – giova ricordarlo – da terroristi ritenuti “troppo eccessivi” persino da Al Qaeda, hanno ovviamente ringalluzzito le carampane querule dell’ignoranza. Sono in servizio permanente in tivù, possibilmente da shampiste fraintese per giornaliste. Straparlano genericamente di musulmani, dimenticando per esempio che l’uomo che ha evitato la strage allo Stade de France era musulmano. O che il 95% delle vittime del sedicente Stato Islamico è a sua volta islamico. Di fronte alle tragedie e alle paure, gli avvoltoi dell’odio sono i primi a volare. Per questo sarà dura non cedere alla rabbia e all’odio. Ma occorre provarci. Anzi riuscirci.
P.S. Qualche caso umano, che non cito perché “se gli sputo li profumo”, ha colto l’occasione in questi giorni per spalare merda su Emergency. E’ gente così repellente, intendo non solo fisicamente, che perfino la repellenza si vergogna di albergare in loro. Io, per quel che vale, trovo che essere connazionale di Gino Strada sia una cosa bellissima. E ne vado fiero.
Da ilfattoquotidiano.it
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/18/attentati-parigi-la-strage-il-silenzio-e-lo-sgomento/2231029/

___________________________________________


SOLO DUE PAROLE: SCANZI SEI UN GIGANTE!!!!
In poche righe hai messo a nudo tutta l'ipocrisia che ascoltiamo dopo ogni attentato o fatto grave di cui i media ci portano a conoscenza.....

mercoledì 18 novembre 2015

Lo spago volante? Arriva il ... Pastafarianesimo

da: Wikipedia
Il pastafarianesimo

(Flying Spaghetti Monsterism o Pastafarianism in inglese) è una religione creata da Bobby Henderson, laureatosi in fisica all'Oregon State University, per protestare contro la decisione del consiglio per l'istruzione del Kansas di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come un'alternativa alla teoria dell'evoluzione. È generalmente ritenuta una religione parodistica, nonostante gli adepti e lo stesso fondatore rifiutino tale etichetta. In una lettera aperta inviata al Kansas State Board of Education, Henderson professò di credere in un creatore sovrannaturale molto somigliante a degli spaghetti con le polpette. Henderson successivamente chiamò per questo la teoria della creazione "Pastafariana" (portmanteau di pasta e Rastafarianesimo), rivendicando uguali ore di insegnamento insieme alle teorie del disegno intelligente e dell'evoluzione. Henderson spiegò che poiché il movimento a sostegno del disegno intelligente utilizza riferimenti ambigui a un non meglio precisato "progettista intelligente", ogni entità concepibile poteva rivestire questo ruolo, compreso il Prodigioso spaghetto volante (in inglese Flying Spaghetti Monster). Secondo molti atei ed agnostici, il pastafarianesimo rappresenterebbe una versione moderna della Teiera di Russell e dell'Invisibile Unicorno Rosa.
Questa religione ha avuto larga diffusione su Internet riunendo molti seguaci del Prodigioso spaghetto volante, che si fanno chiamare pastafariani e rivendicano di essere stati toccati dalla "sua spaghettosa appendice" (in inglese His Noodly Appendage).
Nel giugno 2005 Bobby Henderson inviò una lettera aperta al consiglio per l'istruzione del Kansas in risposta alla loro decisione di assegnare lo stesso tempo alla spiegazione della creazione e all'evoluzione mediante la selezione naturale nei corsi di biologia. Chiese che al Pastafarismo venisse dedicato lo stesso tempo dato alla spiegazione della Creazione di religioni più tradizionali. In breve tempo ebbe risposta da due dei membri del consiglio e una terza risposta giunse in seguito.
Nei due mesi successivi, il traffico del sito web di Henderson, che pubblicava le suddette lettere, crebbe rapidamente. La popolarità del sito esplose in agosto quando il Prodigioso spaghetto volante venne descritto in alcuni blog e siti di notizie su Internet. Presto la notizia venne riportata anche dalle principali fonti di informazione.
Nella sezione "Latest News" del suo sito web, Henderson fa notare che l'allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush e il senatore Bill Frist hanno pubblicamente supportato l'insegnamento delle teorie non evoluzionistiche e quindi ne deduce supportino l'insegnamento del Pastafarianesimo.
Dogmi
Il famoso grafico dell'effetto serra in relazione al numero dei pirati
Molti dei "dogmi" proposti da Henderson sono stati volutamente scelti per parodiare le critiche fatte dai proponenti del Creazionismo.
  • L'Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante, quando questi era in preda a una marcata intossicazione alcolica (si suppone che sia questo il motivo di un Creato imperfetto).
  • Tutte le prove a sostegno della tesi evoluzionistica sono state intenzionalmente impiantate da questo essere per mettere alla prova la fede dei Pastafariani.
  • Quando sono effettuati test scientifici di datazione radiometrica (ad esempio il metodo del carbonio-14) il Prodigioso Spaghetto Volante interviene modificando sistematicamente i risultati mediante la Sua Spaghettosa Appendice.
  • Il riscaldamento globale, i terremoti e gli uragani e gli altri disastri naturali sono conseguenza diretta della diminuzione del numero dei pirati fin dal XIX secolo. È stato fornito un grafico che prova la proporzionalità inversa tra il numero dei pirati e la temperatura globale, i cui dati sono stati ovviamente inventati di sana pianta (indica solo 17 pirati nel mondo moderno, una stima bassissima). Questo "dogma" serve a dimostrare il noto principio che una correlazione non implica necessariamente un rapporto di causalità, ed è anche mirato a prendere in giro chi manipola i dati e la loro rappresentazione per ottenere dei grafici confacenti alle proprie teorie. Henderson sviluppò probabilmente questo dogma in risposta alle tesi, sostenute da alcuni gruppi religiosi, secondo le quali il gran numero di disastri, guerre e carestie presenti nel mondo siano dovute a una carenza di rispetto e venerazione nei confronti delle divinità. Nel 2008, Henderson interpretò l'incremento delle attività piratesche nel Corno d'Africa come un'addizionale prova empirica di tale dogma, visto che la Somalia possiede il più grande numero di pirati ed è al contempo la nazione che emette la minore quantità di anidride carbonica.
  • Bobby Henderson è il "profeta" di questa religione.
Codici di condotta
  • Le preghiere terminano con la parola "Ramen" invece che "Amen" (Il Ramen è una varietà di spaghetti giapponese).
  • I seguaci sono tenuti a indossare un vestito da pirata. A questo proposito, va riportato che nel 2007 Bryan Killian, uno studente di un istituto della Contea di Buncombe nella Carolina del Nord, venne sospeso perché indossava indumenti pirateschi. Killian si oppose alla sospensione, sostenendo che tale provvedimento fosse in palese violazione della libertà di culto.
  • Il Pastafarianesimo possiede i propri comandamenti (condimenti), dettati dal Prodigioso Spaghetto Volante al Capitano Pirata Mosey durante il vagare di quest'ultimo sul Monte Sugo. Noti come gli otto “IO PREFERIREI DAVVERO CHE TU EVITASSI”, vennero poi denominati "comandamenti" dal Capitano e "condimenti" dai pirati della sua ciurma. In realtà, sembrerebbe che i comandamenti fossero in origine dieci ma, nel fare ritorno dal monte, il Capitano Mosey perse due tavole. Quest'evento parrebbe essere alla base della debole moralità dei Pastafariani. Apparirebbe chiaro anche il riferimento al film La pazza storia del mondo di Mel Brooks, in cui Mosè, che aveva ricevuto in origine da Dio tre tavole di pietra contenenti ciascuna cinque comandamenti, per errore ne fa cadere una a terra, sbriciolandola, e tramandando così ai posteri solo dieci comandamenti.
Gli otto "Io preferirei davvero che tu evitassi"
(Maiuscole e censura come da testo originale)
  1. Io preferirei davvero che tu evitassi di comportarti come un asino bigotto "più-santo-di te" quando descrivi la mia spaghettosa bontà. Se qualcuno non crede in Me, pace, nessun problema! Dico davvero, non sono mica così vanitoso. E poi non stiamo parlando di loro, quindi non cambiare argomento!
  2. Io preferirei davvero che tu evitassi di usare la Mia esistenza come motivo per opprimere, sottomettere, punire, sventrare, e/o, lo sai, essere meschino con gli altri. Io non richiedo sacrifici, e la purezza è adatta all'acqua potabile, non alle persone.
  3. Io preferirei davvero che tu evitassi di giudicare le persone per come appaiono, o per come si vestono, o per come camminano, o, comunque, di giocare sporco, va bene? Ah, e ficcati questo nella tua testa dura: donna = persona. Uomo = persona. Tizio noioso = Tizio noioso. Nessuno è meglio di un altro, a meno che non stiamo parlando di moda e, mi spiace, ma ho dato questo dono alle donne e a qualche uomo che capisce la differenza fra magenta e fucsia.
  4. Io preferirei davvero che tu evitassi di assumere comportamenti che offendano te stesso, o il tuo partner consenziente, maggiorenne e mentalmente maturo. Per chiunque avesse qualcosa da obiettare, penso che l’espressione corretta sia "Andate a farvi f******", a meno che tale espressione non sia ritenuta troppo offensiva. Nel qual caso possono spegnere la TV e andare a farsi una passeggiata, tanto per cambiare.
  5. Io preferirei davvero che tu evitassi di sfidare, a stomaco vuoto, le idee odiose, bigotte e misogine degli altri. Mangia, e solo dopo prenditela con gli s******.
  6. Io preferirei davvero che tu evitassi di erigere chiese/templi/moschee/santuari multimilionari in onore della mia spaghettosa bontà, perché tali soldi potrebbero essere meglio spesi per (fai la tua scelta):
  1. Sconfiggere la povertà
  2. Curare le malattie
  3. Vivere in pace, amare con passione, e ridurre il prezzo delle pay-Tv. Posso anche essere un essere onnisciente dai carboidrati complessi, ma apprezzo le cose semplici della vita. Dovrei saperlo, no? Io SONO il Creatore!
  1. Io preferirei davvero che tu evitassi di andare in giro raccontando alla gente che ti ho parlato. Non sei mica così importante. Finiscila! E poi ti ho detto di amare il tuo prossimo, mi capisci o no?
  2. Io preferirei davvero che tu evitassi di fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te se sei uno che apprezza, ehm, cose che fanno largo uso di pelle/lubrificanti/Las Vegas. Se anche l'altra persona le apprezza (purché si rispetti il quarto punto), allora dateci dentro, fatevi foto, e, per l'amor di Mike, indossate un preservativo! In tutta onestà, è un pezzo di gomma. Se non avessi voluto che fosse piacevole farlo, avrei aggiunto delle spine, o qualcos'altro.
Vantaggi della conversione
Henderson inizialmente ha fornito le seguenti motivazioni per convertirsi al pastafarianesimo:
  • Come gli spaghetti che essi adorano, i pastafariani hanno standard morali sottili.
  • Ogni venerdì è una festività religiosa.
  • La promessa di una fabbrica di spogliarelliste o spogliarellisti, a seconda del proprio orientamento, e di un vulcano di birra in Paradiso.
Tuttavia anche nel pastafarianesimo è presente un inferno dove, a differenza del paradiso, il vulcano erutta birra stantia e le/gli spogliarelliste/i hanno malattie veneree.
Casi mediatici
Madonna pastafariana nutre con la birra, la bevanda del Paradiso pastafariano, il suo bambino, a un presidio anticlericale a Milano (2012)
Nel luglio 2011, in Austria, l'ufficio dei trasporti di Vienna ha riconosciuto il diritto di un giovane pastafariano, Niko Alm, a inserire nella patente di guida una propria fotografia scattata mentre, a mo' di copricapo, indossava uno scolapasta, simbolo del Prodigioso Spaghetto Volante. Analogo episodio si è ripetuto nel luglio 2013 a Brno, in Repubblica Ceca, quando il ventottenne Lukáš Nový ha ottenuto che gli venisse riconosciuto il diritto di utilizzare, per la propria carta d'identità, una foto che lo ritrae mentre indossa lo scolapasta, in accordo alle leggi nazionali che consentono l'utilizzo di copricapi per motivi medici o religiosi purché non nascondano il volto.
Venerdì 3 gennaio 2014 Christopher Schaeffer ha giurato, con uno scolapasta sulla testa, come membro del consiglio comunale di Pomfret, una cittadina con 15 mila abitanti nello stato di New York, diventando il primo politico pastafariano statunitense eletto a un incarico pubblico, seguendo di pochi mesi l'elezione al Parlamento austriaco di Niko Alm (ottobre 2013).
Il 21 settembre 2012 il pastafariano greco Filippos Loizos veniva arrestato, a causa di pressioni parlamentari del gruppo Alba Dorata, per aver pubblicato su Facebook il fotomontaggio denominato "il Vecchio Pastitsios", parodia di Padre Paisios del Monte Athos.
Il 17 agosto 2013 a Mosca la polizia ha interrotto una processione pastafariana, traendo otto persone in arresto per "manifestazione non autorizzata", su denuncia di alcuni cittadini ortodossi che si dicevano offesi nel loro sentimento religioso.
Chiesa italiana
In Italia è presente una Chiesa Pastafariana Italiana, nata ufficialmente il 12 marzo 2012 a Roma e che ha nominato come Supremo 1° Pappa Al Zarkawi; in seguito alla sua morte avvenuta a fine Dicembre 2013, Capitan Pizzocchero è stato nominato temporaneamente vicario della Chiesa e in seguito Pappa per acclamazione. La Chiesa Pastafariana Italiana ha posto varie sedi per l'Italia (denominate pannocchie) gestite dai frescovi locali, organizzando periodicamente eventi vari.
Il 20 luglio 2014, presso il rifugio Dolada nell'Alpago, è stato celebrato il primo matrimonio in Italia con rito pastafariano. Questo rifugio fa parte del "cammino pastafariano", un percorso che unisce tre rifugi creati, secondo i credenti, dal Prodigioso Spaghetto Volante.
La Chiesa Pastafariana Italiana ha organizzato quattro raduni nazionali, il primo a Roma, poi a Venezia, Bologna e Firenze. Nel corso del terzo raduno, l'8 novembre 2014 la C.P.I. si è data statuto di associazione e sta raccogliendo adesioni per chiedere il riconoscimento ufficiale dallo Stato.
Nel gennaio 2015 la "pannocchia" di Torino ha dato vita alle "Tagliatelle in piedi", la risposta ironica alle "Sentinelle in piedi"; in seguito questa manifestazione è stata replicata in tutta Italia dai gruppi locali.
Il 15 agosto 2015, in occasione del Giubileo della Rivelazione al mondo, la Chiesa Pastafariana ha organizzato "La Grande Erezione": ha piantato sulla cima del Monte Dolada, montagna ritenuta sacra, una riproduzione artistica del liscafisso, il simbolo della loro religione.

Bibliografia
  • Bobby Henderson, Il libro sacro del Prodigioso Spaghetto Volante, Milano: A. Mondadori, 2008 (tit. orig.: The Gospel of the Flying Spaghetti Monster, 2008).
  • (EN) Carole M. Cusack, Invented Religions. Imagin
___________________________________
Pensavate di averle sentite tutte? Vi sbagliate. Dopo i complotti; le religioni usate come armi da guerra; le teorie, varie, sull'evoluzione; gli antichi astronauti; ecc. mi pare un ottima idea.. riverire lo spaghetto ... e tutto perchè un fisico si è inkazzato per la decisione di insegnare il creazionismo ..... se questa non è una guerra di religione ditemelo voi. Pensate che una adepta di questa religione è riuscita ad ottenere dalla motorizzazione del Massachussets di poter mettere una foto sulla patente, per motivi religiosi, di lei con uno scolapasta in testa.

martedì 17 novembre 2015

“Non avrete il mio odio” (Massimo Gramellini)

Se ciò che chiamiamo Occidente ha un senso, questo senso palpita nelle parole con cui il signor Antoine Leiris si è rivolto su Facebook ai terroristi che al Bataclan hanno ucciso sua moglie.  «Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.  
L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio».
Da La Stampa del 17/11/2015.
__________________________________
bellissimo, vero?

La strage di Parigi? Un avvertimento ai Rothschild

15 novembre 2015


IDF
A chi appartiene il Bataclan? La proprietà è del magnate, editore e finanziere Arnaud Lagardère, alla guida del gigantesco Gruppo omonimo (il cui principale azionista è nientemeno che l’Emiro del Qatar), che comprende marchi editoriali come Hachette o Larousse. Lagardère – uomo dei Rothschild(1) è stato anche Amministratore delegato di France Telecom e di Louis Vitton (di proprietà dei Lazard, alleati-parenti dei potenti banchieri), oltre che uno dei nomi di spicco del C.d.A di Le Monde. Il famoso barone Edmond de Rothschild fu, dal 1989, presidente onorario di Hachette proprio al fianco del padre di Arnaud, Jean-Luc Lagardère, che alla propria morte (avvenuta nel 2003), lasciò al figlio il suo gigantesco impero finanziario, e che, tra l’altro, fu socio di Berlusconi nella proprietà di La Cinq, di cui poi i Lagardère hanno acquisito l’intero controllo.
Ebbene, Arnaud Lagardère risulta uno dei principali finanziatori dell’IDF, la famigerata Forza di Difesa Israeliana che di fatto esercita il controllo militare dei Territori occupati in Israele. Proprio uno dei vertici dell’IDF è stato, per oltre trent’anni, il generale Daniel (Danny) Rothschild, importante rampollo della potente famiglia di banchieri ebrei, ex braccio destro di Moshe Levy ed attuale Direttore dell’IPS, l’Institute of Policy and Strategy del Ministero della Difesa israeliano.
L’attentato di venerdì, insomma, sarebbe in realtà un “avvertimento” ai Rothschild, ed al loro appoggio finanziario a quelle violenze perpetrate da Israele nei confronti dei palestinesi da più di un secolo. Altro che Siria!
A quanto scrive il Times of Israel, per giunta, la mattina di venerdì 13 novembre la Comunità ebraica di Parigi risultava già avvisata dell’imminente strage.
(1) Cfr. P. Ratto, I Rothschild e gli Altri, Arianna edizioni, 2015
__________________________________________________
p.s.
Naturalmente siamo all'idea solo; ho trovato questo interessantissimo post che meriterebbe maggiori approfondimento per l'argomento trattato........ naturalmente va tutto provato ma un retropensiero non può non venire. A volte penso davvero che siamo dietro un tendone a guardare un film che altri hanno programmato

lunedì 16 novembre 2015

Jobs act, ecco i primi licenziati a tutele crescenti. A casa dopo otto mesi di lavoro (Stefano De Agostini)

La cartiera Pigna Envelopes di Tolmezzo giustifica la decisione, appena comunicata a tre operai, con “un calo di produzione”. A marzo aveva fatto assunzioni, sfruttando gli sgravi contributivi, perché gli ordini erano aumentati. I sindacati: “”Mandare via chi è a tempo indeterminato è diventato conveniente”.
l’azienda li ha lasciati a casa. E’ bastato un calo di produzione, così sostiene l’impresa, e il posto fisso ha evidenziato tutta la sua fragilità. Eppure, la società ha potuto beneficiare dei generosi incentivi previsti dalla legge di Stabilità 2015, che esonerano il datore di lavoro dal pagamento dei contributi per tre anni.
Nella lettera di licenziamento, l’azienda giustifica la scelta con una “riorganizzazione della turnistica dovuta a un persistente calo di lavoro” e con la “impossibilità di adibirla utilmente ad altre mansioni”. “A marzo, la società ha assunto quattro lavoratori con il contratto a tutele crescenti – spiega Paolo Battaino, segretario Uilcom Uil di Udine – Le nuove assunzioni erano giustificate da un aumento di lavoro e dal passaggio a una turnazione a ciclo continuo”. Eppure, una volta registrato un calo negli ordini, è terminata l’impostazione della turnistica e i nuovi assunti sono stati licenziati. E per loro non c’è articolo 18 che tenga: non è prevista la reintegrazione al posto di lavoro. Potranno ricevere solo unindennizzo commisurato al periodo di permanenza in azienda. “Sono contratti precari a tempo indeterminato – si sfoga un lavoratore della Rsu – E l’indeterminato potrebbe finire domani”.
Ci sono i primi licenziati a tutele crescenti. Si tratta di tre operai della cartiera Pigna Envelopes di Tolmezzo, in provincia di Udine. Assunti a marzo con il contratto a tempo indeterminato introdotto dal Jobs act, dopo soli otto mesi l’azienda li ha lasciati a casa. E’ bastato un calo di produzione, così sostiene l’impresa, e il posto fisso ha evidenziato tutta la sua fragilità. Eppure, la società ha potuto beneficiare dei generosi incentivi previsti dalla legge di Stabilità 2015, che esonerano il datore di lavoro dal pagamento dei contributi per tre anni.
Nella lettera di licenziamento, l’azienda giustifica la scelta con una “riorganizzazione della turnistica dovuta a un persistente calo di lavoro” e con la “impossibilità di adibirla utilmente ad altre mansioni”. “A marzo, la società ha assunto quattro lavoratori con il contratto a tutele crescenti – spiega Paolo Battaino, segretario Uilcom Uil di Udine – Le nuove assunzioni erano giustificate da un aumento di lavoro e dal passaggio a una turnazione a ciclo continuo”. Eppure, una volta registrato un calo negli ordini, è terminata l’impostazione della turnistica e i nuovi assunti sono stati licenziati. E per loro non c’è articolo 18 che tenga: non è prevista la reintegrazione al posto di lavoro. Potranno ricevere solo unindennizzo commisurato al periodo di permanenza in azienda. “Sono contratti precari a tempo indeterminato – si sfoga un lavoratore della Rsu – E l’indeterminato potrebbe finire domani”.
Da ilfattoquotidiano.it
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/14/jobs-act-ecco-i-primi-licenziati-a-tutele-crescenti-a-casa-dopo-otto-mesi-di-lavoro/2217571/

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore