sabato 30 luglio 2011

Fuoco fatuo

Questi anni che stiamo vivendo mi danno, quando mi ci fermo a pensare (attività che con l'avanzare del tempo mi riesce sempre più difficile ..... un pò perché ogni giorno ce n'è una, a volte due, e un pò perché sono stufo di dover salire scale su scale su scale .. per scoprire che alla fine ci sono altre scale.... quasi che qualcuno, un perverso costruttore, ne costruisse una dietro l'altra senza soluzione di continuità), l'idea della inutilità degli sforzi fatti perché per quanto nazioni, individui, continenti, possano fare alla fine ti ritrovi sempre al punto di partenza : in certi casi un passo avanti esso e in altri due indietro. Se dovessi da una immagine di questa sensazione: i fuochi fatui. Ho vissuto movimenti, passioni politiche, sindacali, ideali e ogni volta alla fine mi sono ritrovato nella condizione di chi, essendosi trovato nelle condizioni di cambiare almeno una virgola, c'ha messo tutto per scoprire che nello stesso momento che il cambiamento stesse avvenendo..... alla fine del processo tutto era come prima e che per primi proprio i tuoi compagni di viaggio hanno remato forsennatamente contro chi per timore di perdere quel poco che si sono costruiti e chi, e sono i peggiori, perché avevano altre e migliori sorti se tutto rimaneva intonso. In una situazione del genere come si può non pensare che in fin dei conti, e nonostante tutto e tutti, così messi stiamo bene o, per dirla meglio, sul ciglio del baratro che ci si sta aprendo davanti, causa crisi di sistema del quale siamo appena estrema periferia, non stiamo a perdere tempo ada aiutare i pochi che si danno da fare a fermare la corsa verso di esso dei suoi vicini ma giriamo la testa per guardare come possiamo rallentare la nostra marcia spingendo gli altri in esso e rimandando quello che a volte mi sembra inevitabile: tutti giù ... e forse é meglio così? E' così che dev'essere? Ha ragione chi dice che se entri nel buco non finisce tutto ma esci da qualche altra parte nell'universo immoto? E, di fronte ad una prospettiva del genere chi ha ragione che cerca di evitare, per se e per gli altri, di cadervi dentro o chi se ne infischia e cerca solo di essere l'ultimo in attesa di un qualcosa che fermi il processo o chi infine se ne infischia e ci si lascia cadere essendo con la mente già dall'altra parte per riprendere la corsa verso il prossimo .. buco nero?

giovedì 28 luglio 2011

Ma perché ci cadete sempre nella trappola?

A volte proprio non ci arrivo: ma perché i miei connazionali sono così masochisti? Lasciamo stare chi li vota perché crede di averne un tornaconto; lasciamo stare pure chi ci crede alle loro promesse; queste due categorie di miei concittadini meritano quello che hanno. Ma gli altri? Perché ad ogni "apparizione" di costoro c'è sempre qualcuno pronto, giustamente per dire la propria e magari anche contestarli, a far sentire la propria voce: venendone puntalmente insultato e deriso: direbbe Crozza ... "ragassi mica siamo qui a grattare le orecchie ai pesci" ...... e no. Si sa che questi sono al caffé ormai, insieme ai loro amici/nemici del pdmenoelle, e sperano con tutto il cuore che qualcuno li contgesti per far parlare di sé e, magari, insultare chi lo contesta spostando l'attenzione da quello che sta dicendo, spesso poco e senza alcun contenuto, all'insulto profferito a piene mani, raggiungendo due scopi: uno non affrontare il tema in questione (spesso ci s'incartanno e rigirano la frittata) e un altro non avere la possibilità di saltare la parte "espositiva" insultando ... tanto i giornali "amici" e quelli "moderati" il giorno dopo metteranno l'accento sulla contestazione e non su quanto, spesso poco, vien detto. sia chiaro la nostra Costituzione prevede anche il diritto di manifestazione del pensiero nelle sue varie forme, compresa la contestazione fatta civilmente o meno, ma se per esercitare questo diritto diamo il destro per farci perndere per i fondelli ed essere insultati, no grazie. Io una proposta l'avrei: perché non gli facciamo trovare le sale vuote, desolatamente vuote? O, se proprio ci si vuol far del male, dopo pochi minuti (di più no sennò la nausea vien forte) alzarsi in massa e andarsene? Avrebbe un effetto dirompente sull'evento e non si darebbe il destro ai giornali per dire che "i soliti facinorosi" hanno disturbato l'evento per contestare questo o quel Ministro o questo o quel parlamentare: la rabbia la capisco e pure l'indignazione (sentimenti simili li provo anch'io) ma la loro espressione in modi accesi non c'aiuta a sbollirli e nemmeno passa se alziamo la voce per, una volta alzata e risposto in malo modo, rispondere agli insulti di ritorno gli diamo la possibilità di evitare di farsi pubblicità gratuita e di sembrare la "vittima" dei soliti contestatori .... se invece seguissimo un altro comportamento, tipo quello che proponevo io, sarebbero loro a inkazzarsi e a insultare ma si ritroverebbero a farlo a ..... una sala vuota o semivuota e quindi l'evento con l'interessato che c'indigna diventerebbe uno specchio per le allodole e gli si ritorcerebbe contro e il livore che nutrono verso gli elettori gli rimarrebbe in gola... pensateci un pò e ditemi se non vi pare cosa buona e giusta evitare il trappolone e fare in modo che siano loro a debordare nella loro arroganza nauseando ...... le poltrone.

mercoledì 27 luglio 2011

Un fulgido esempio di democrazia sindacale .........

Già dissi la mia su come la CGIL, intesa come confederazione generale .... quella guidata dalla Camusso, avesse avuto voglia di firmare l'accordo ultimo manifestando la, fino a poco prima, inespressa volontà di essere parte per non restare fuori e farsi impallinare dal Governo e dalla confindustria; e già dissi la mia su come la Fiom si opponeva, e si oppone, alla firma e, se non si poteva fare ameno di firmare, al chiedere con forza un referendum fra i lavoratori, iscritti e non, per vedere cosa ne pensassero essendo poi essi i destinatari degli accordi: mi pare una bella espressione di democrazia ..... e invece ..... no. La Camusso ha avuto un illuminazione: roba da URSS. Non rendere pubblici i risultati del voto dei lavoratori "NON" iscritti e imponendo di presentare nelle assemblee "SOLO" la posizione ufficiale (cosa cui la FIOM ha già ovviato volantinando nelle assemblee la propria posizione in modo da aggirare quanto affermato dal SOVIET CENTRALE). Una scelta suicida nel vero senso della parola: il maggior sindacato italiano e l'unica vera opposizione a questo pantano (della seconda ne dubitavo seriamente e ora ne ho la conferma), secondo gli ottimisti a oltranza, che era stato "il sindacato di Di Vittorio" e che nemmeno ai tempi della guerra fredda aveva assunto posizioni "sovietiche" oggi, con un segretario "socialista (...)", assumeva posizioni politiche dei bei tempi che furono: non tanto verso la politica ma verso gli azionisti di maggioraza o meglio la stessa ragion d'essere di un sindacato: i lavoratori che anchese si esprimessero nel ferendum per accettare l'accordo non vederebbero presa in considerazione il loro voto ....... in piena linea, peraltro, con l'accordo stesso sottoscritto dai sindacati "gialli" e dalla CGIL che prevede il non esser necessario l'adire il referendum fra i lavoratori se la maggioranza dei delegati sindacali, presenti nelle rsu, e la maggioranza delle organizzazioni sindacali hanno firmato e son, quindi, d'accordo e nemmeno diventano più possibili proteste "locali" perché l'accordo prevede la pace sindacale: una resa su tutti i fronti, a mio parere, e il sindacato (anche quello, si fa per dire ormai, "rosso") che si trasforma addirittura in sceriffo del Capo assicurandogli la pace nell'azienda. Avete ancora dubbi che organizzazioni di tal genere possano esser veicolo di cambiamento? Ci sono ancora dubbi in proposito? Cosa si aspetta a cancellarsi in massa da organizzazioni del genere per crearne una nuova che ritorni e riscopra quello che il vero target: la difesa e la contrattazione in nome e per conto dei lavoratori. Se vogliamo, lavoratori e cittadini, dare un segnale ai riformisti d'accatto che ci vogliono cancellare anche gli ultimi brandelli di welfare e diritto garantito al lavoro il momento è questo: se passa non possiamo recriminare perchè ora, come altre volte in passato, abbiamo l'ultima occasione per cambiare strada e classe dirigente ......

martedì 26 luglio 2011

Da non sottovalutare .....

Sappiamo tutti, qui c'è il video, quanto dichiarato dall'On leghista parlamentare europeo per il nostro paese, vero? E sappiamo anche, d'altronde lo ha detto proprio l'interessato, che ha ricevuto 50 mila voti e che costoro sapessero chi era: su questo non ho dubbi nememno io e credo che qualunque persona civile ricorda benissimo le tante "esternazioni" e "iniziative" fatte contro chiunque non fosse almeno italiano, anche se il top, chiaramente, è l'appartenenza alla padania. Naturalmente tutti, compresi i suoi compagni (...) di partito, hanno deprecato queste dichiarazioni "improvvide" arrivando a chiedere scusa alla Norvegia e alle famiglie colpite dalla lucida follia del killer "fondamentalista cristiano e occidentalista" di Oslo: siamo tutti d'accordo che oggi e fino a quando quest'animale, con tutte le più profonde scuse per i VERI ANIMALI CHE SONO ASSOLUTAMENTE INCOLPEVOLI PER VEDERSI ASSIMILATI A UNO COSI', non sia gettato nella peggiore fogna (magari lo importiamo in una delle nostre "umanissime" carceri insieme a qualche energumeno non comunitario che gli faccia vedere e capire quale sia il significato della parola "odio") siamo e dobbiamo essere TUTTI NORVEGESI e non solo perché siamo solidali, perché non é più tempo di fermarsi a essere solidali e basta, ma soprattutto perché siamo consapevoli di essere civili e di appartenere al consesso umano al di là del colore e della religione (come da Costituzione) di cui ognuno é portatore: da quella nazione, ora colpita duramente, sta arrivando una reazione democratica ferma contro i mostri creati dall'odio razziale e religioso che stanno riemergendo dalle fogne della storia nelle quali erano stati cacciati nei decenni precedenti. Non ci possiamo nascondere però dietro a un dito: questi mostri esistevano e sono cresciuti sotto lo stesso orizzonte nostro e hanno trovato humus ideologico sia nella ideologia base della destra interna e internazionale (e rivolgo il dito contro la scuola viennese dei vari Von Mises ecc.) sia nei fondamenti dell'estremismo cristiano d'importazione e nostrano anch'esso.... per tacere delle inveterate degli ultimi anni della Fallaci su eurabia e simili che hanno enormemente contribuitovi. E' questo il tumore che ci sta distruggendo, dal di dentro: sia chiaro abbiamo leggi e costituzioni e quindi chiunque venga qui le deve rispettare come gli indigeni (ciò non vale per l'italia dove le oligarchie si ritengono al di sopra di tutto e tutti) che vi sono nati. Oggi ho letto un interessantissimo articolo dell'On. Furio Colombo sul Fatto Quotidiano, pagina 18, che poneva l'accento proprio sugli aspetti di cui sto qui disquisendo perché é, e qui ha ancora ragione, anche per la nostra pavidità e buonismo che il cancro ci è potuto crescere dentro; perché è la nostra a-ideologizzazione che li favorisce perché le destre, le varie destre, ideologizzate lo sono eccome, sono estremiste proprio perché ideologizzate fino all'osso e sono, guarda caso, grandi ammiratrici dei vari putin e bush, eloro emuli in sedicesimi, che in questi decenni hanno "diretto" le democrazie verso lidi intolleranti se non autoritari. Quando parlo di a-ideologizzazione non mi riferisco al pragmatismo delle ex sinistre occidentali che si sarebbero vendute al diavolo .... no! Troppo comodo per tutti noi: no qui il problema della a-ideologizzazione é proprio nostro, dei cittadini dei paesi occidentali che da un lato hanno visto con piacere i loro partiti, e movimenti, di riferimento che si avviavano sulla strada delle migliori sorti liberisti e liberali come sol dell'avvenire (abbandonando il lido socialista e sociale) e dall'altro, avvenuta la mutazione delle loro espressioni politiche, si sono lasciati andare anch'essi sulla stessa via senz'accorgersi che in questo modo non solo accettavano pedestramente il crescente egoismo individualista ma lo giustificavano addirittura!!! Un tal cambiamento non poteva non avere, sulla sponda opposta, conseguenze enormi: infatti le destre hanno debordato e lo prova propio il fatto che in tutto il pianeta la prima reazione (anche in italia) dei gironali che si richiamano a questa sponda è stata la stessa ossia "ci stanno attaccando" salvo poi recuperare velocemente la figuraccia quando é emersa un altra verità ossia quella che era proprio un occidentale ad aver fatto una tal strage più simile a Oklahoma city che alle torri gemelle; oggi non solo esprimono posizioni estreme ma governano paesi che finora erano esempi di tolleranza, apertura democratica e multiculturalismo trasformandole in altro.... e in certi casi portandole su posizioni opposte a quelle da cui esse erano partite: per esempio, ne parlavo anche in un post precedente, perché Obama lo osteggiano tanto? Trovo che la risposta l'abbia data benissimo proprio Colombo oggi sul citato articolo che qui riporto per intero perché è calzante per la situazione: perché, anche attentando all'economia del proprio paese, "Obama é un nero democratico e comunista" ....... e perché "se riuscisse, in questi stessi giorni, il colpo della uccisione politica di Obama questa nuova destra avrebbe segnato la sua prima importante vittoria globale. Ecco la notizia. Stiamo parlando di una destra estrema come negli anni Trenta"...... più chiaro di così ........

lunedì 25 luglio 2011

Quale Governo? Dei mercati o dei cittadini?

Ma come, si dirà, hanno varato la manovra così come richiesta dai mercati (pesa tutta sui ceti medi, medio-bassi e bassi) e oggi la speculazione riparte all'attacco del paese? Qual'è il problema ora? Il problema ha un nome ben preciso: i mercati finanziari che sono il termometro dell'umore e delle aspettative di agenzie e fondi rispetto a una certa situazione ..... e questa è la spiegazione ufficiale perché non dice nulla rispetto che i mercati, in generale, finanziari (in particolare) amano scommettere ossia ipotizzano che, ad esempio, in una situazione come quella italiana (debolezza e mancanza di autorevolezza della politica in generale da un lato e dall'altro nessuna prospettiva di crescita dall'altro) se una virgola venisse spostata in un senso o nell'altro cosa può accadere? Fatti due conti decidono che il ribasso è conveniente e ipoteticamente possibile quindi ci investono: in pratica creano loro stessi le premesse di un ribasso verso un azienda o un paese .... il resto lo fa il panico e la paura di eprdere anche un cent rispetto agli altri; in pratica si autocreano le condizioni per un effetto valanga. Aggiungiamoci l'effetto delle enormi difficoltà che, negli USA, la maggioranza conservatrice del tea party sta creando a Obama sul debito pubblico americano (cui si aggiunge la mancanza di ripresa e l'aumento della disoccupazione) per un puro calcolo elettorale e il giochino è fatto: gli USA vanno in default e l'intero sistema liberista occidentale va al diavolo ..... un onda enorme investe l'intero pianeta e ci sarà chi si brucerà le dita (Cina in testa) e chi invece guadagnerà montagne di denaro!!!! Come dicevo il punto é esattamente questo: i mercati. Oggi la politica è prigioniera dei mercati e per essi, e per paura che il sistema liberista crolli, fa qualunque pazzia anche a costo di impoverire interi settori della sottostante società: perché la ricetta é sempre la stessa; tagli e tagli e soccorso "rosso" ai mercati e alle istituzioni finanziarie che sono diventate il perno di tutto senza se e senza ma. Mancano politici che sappiano intraprendere altre strade e altre prospettive: manca una politica che, espressione del voto dei cittadini, abbia quella società come punto di riferimento principale e rimetta al loro posto quelli che dovrebbero essere solo il luogo di scambio fra operatori e consumatori del settore. Una prospettiva di tal genere richiede innanzitutto saper affrontare la situazione: i mercati speculano? Regolazione degli stessi attraverso Autorità di controllo con poteri reali e penetranti. Le agenzie di rating, le stesse che prima "consigliano gli Stati e ne certificano i bilanci" e poi vi scommettono contro dando per giunta anche "outlook" negativi influenzandone l'immagine di fronte agli stessi mercati e rendendo difficilissimi, se non impervi, i piani di rientro del debito degli Stati?Con Stati efficienti e politici all'altezza non sarebbe difficile mettere sotto torchio tali agenzie sia dal punto di vista legislativo che economico. Per capirci: un paese come l'Italia é innegabile che ha una palla al piede enorme chiamato debito pubblico e fin qui non si discute perché VA RIPAGATO punto é basta; però non siamo in un periodo di vacche grasse, anzi da anni il paese conosce un penoso scivolo verso la decadenza (anche qui ci sarebbe da dire qualcosa ma non è il post giusto) quindi un governo che abbia come prospettiva i cittadini che fa? Ne congela la crescita e indaga sulla sua composizione (perché é stratificato non é un blocco unico di debiti) e decide di destinare solo una parte degli introiti alla sua estinzione: il resto va altrove o meglio va a investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione e se si fossero mugugni dei mercatari o passa al corso forzoso oppure si autodichiara in default e non un paga un cent che sia uno....... nel frattempo lotta strenuamente sia per eliminare per quanto possibile fenomeni di inciviltà come l'evasione (magari con qualche leggina che risposta sul penale la materia connessa) e l'elusione fiscale in modo da riallargare la base contributiva e reintrodurre la progressività dell'imposta: so che detto così sembra facile ma la strada é questa e fu già seguita negli anni immediatamente successivi alla Grande Depressione (c'é da dire che allora c'era il pericolo comunista e quindi la via era obbligata, ora no) con tasse su rendite e patrimoni fino al 40% della loro entità con cui si finanziarono programmi di sviluppo e incentivi per creare posti di lavoro, una politica che guardi ai cittadini farebbe così ........ non quella che, pdmenoelle e pdl nonché cespugli vari, abbiamo oggi perché é letteralmente incapace di guardare oltre quelli che sono gli interessi propri e delle corporazioni che la esprimono: mercati e attori che vi agiscono in essi compresi.

domenica 24 luglio 2011

Alziamo il velo sul fondamentalismo?

Chi era il mostro che ha fatto la strage in Norvegia? E' un caso isolato oppure é frutto di un cancro che sta crescendo dentro la società occidentale? E da noi? Il mostro ha tra i propri interessi: il body-building; la massoneria; l’odio per la società multiculturale e multirazziale; aveva letto il filosofo inglese John Stuart Mill (del quale amava ricordare la massima: "Una persona con una fede ha la forza di 100 mila che hanno solo interessi"). La sua ideologia è decisamente varia: membro di terzo livello (su dieci) della loggia massonica norvegese di San Giovanni Olaus il cui motto è "e tenebris ad lucem" (dalle tenebre alla luce); dal punto di vista politico é iscritto tra il 1999 e il 2006 alla sezione giovanile del Partito del Progresso (Frp), formazione nata nel 1973 come movimento di rivolta fiscale che, sebbene di chiari orientamenti conservatori, non può essere considerata estremista, ma piuttosto una sorta di Tea Party alla scandinava: è il secondo partito nel Parlamento, con 41 seggi. Sia chiaro che non credo ci sia un diretto coinvolgimento di questa formazione nell'attentato ma qui il problema non è la versione "istituzionale" ma il substrato culturale e ideologico che spingono una mente distorta come questa prima a dare sfogo in rete il suo malcontento e poi a passare ai fatti: con le conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi; e non è nemmeno il primo caso perché l'attentato a Oklahoma city ha le sue radici sullo stesso substrato e reprimere non basta perché qui bisogna affrontare il problema alla radice, senza solamente reprimerlo perchè fa di questi pazzi dei martiri, ma combatterlo seriamente dal punto di vista culturale e ideologico: e se in un paese come la Norvegia (come in Svezia e, per altri motivi, in Finlandia) non ci sono riusciti come pensiamo di superarlo qui in un paese come l'Italia dove è tutto lasciato alle forze di polizia, quindi repressione, e nulla si fa dal punto di vista culturale (anzi la scuola pubblica, unico baluardo di laicità, da noi è affossata e viene dato spazio a scuole private segnatamente religiose dove sicuramente insegnano tolleranza e multiculturalismo ma dove si possono anche correre rischi di creare crociati e non cittadini consapevoli)? Ho letto che un politico del partito cui era iscritto il "nostro" terrorista cristiano ha dichiarato che "incontrare Breivik era come incontrare Hitler alla vigilia della Seconda guerra mondiale". Perché è questo il problema: sta nascendo, nel cuore delle correnti cristiane, il terrorismo di ritorno prima contro valori laici ed etici (come non ricordare che le cliniche statunitensi dove sono praticati le interruzioni di gravidanza devono essere vigilate da guardia armate e i medici che le praticano sono stati spesso uccisi da fondamentalisti cristiani) e poi contro la politica, anche quella di destra, che non sa rispondere a queste spinte. Il passo è breve: prima la martellante propaganda prepara il campo; poi si spinge sull'acceleratore sui valori fondamentalisti omettendo naturalmente la parte "evoluta" del cristianesimo richiamandone le origini (spesso in maniera non oggettiva, anzi decisamente distorta) e infine si arriva alla fidelizzazione dei seguaci con parole d'ordine che hanno più della crociata che della religione. E' noto negli USA che il Tea Party è sola punta dell'iceberg che vede alla base movimenti religiosi e destra neonazista fare proseliti fra ceti meno abbienti e facilmente raggiungibili della società americana; è anche noto che negli USA sempre questi movimenti hanno scalato qualla s.p.a. che è il coservative Party e hanno ora la maggioranza nel Parlamento americano (stanno dando filo da torcere a Obama opponendosi al piano di rientro del deficit dello Stato americano che colpisca i ricchi .... fino al punto di far fallire lo stesso Stato americano; molti di questi movimenti sono fermamente convinti che siamo prossimi all'armageddon e che il mondo sta per finire e quindi scientemente, termine poco appropriato per pazzi così, ne stanno creando le condizioni affinché avvenga ... una pura follia) e da lì condizionano tutta la società, tutta: non è un disegno, molto poco intelligente ma funziona, o un complotto ma semplicemente un disegno di conquista e rimodulazione di una società a propria immagine somiglianza che guarda al futuro e che vede gli USA come un baluardo di uno Stato etico che imponganla propria visione all'intero pianeta dimenticando che questo paese è figlio, degenere, dell'europa e della sua immigrazione e che hanno trucidato i popoli indigeni di un intero continente (si parla di un olocausto di oltre 200 milioni di persone, una cosa molto poco cristiana a ben pensarci) per stanziarvisi. E in Europa non siamo molto lontani: molti movimenti "crociati" sono al governo in molti paesi, il nostro paese compreso, e spingono fortemente per far passare idee eugenetiche e di suprematiste di stampo malthusiano che fanno impallidire il nazifascismo e gettano il seme dell'odio per future guerre di conquista dell'occidente; anche in Italia siamo nel pieno di correnti di questo genere: sia fra l'incudine della gerarchia cattolica che vuole fare del nostro paese l'ultima ridotta contro il laicismo e il martello di movimenti razzisti e xenofobi che hanno fatto presa in zone del nostro paese e creatosi spazio culturale e politico crescendo a tal punto da condizionare la linea politica dell'intera nazione: il tutto condito da una politica chiusa nel suo castello di cartas più occupata dai propri problemi che da quelli della sottostante società! Altro che internazionale jihadista; qui la jihad ce la stiamo costruendo in casa in versione occidentale... mentre nei paesi cui viene imputata invece sta avvenendo esattamente l'opposto: le società che ci hanno messo di fronte come "integraliste" si stanno svegliando e i giovani spingono proprio per conquistarsi quei valori, qui acquisiti o almeno così ci dicono che sia (ma nutro dubbi), che non hanno conosciuto perché governati da satrapi e dittatori (che qui definivamo "moderati" perché corrotti da noi e dai nostri soldi) cui ormai stanno stretti......
testi e fonti di riflessione:
  1. Il libro che nessun papa ti farebbe mai leggere, di T. C. Leedom e M. Churchville; Edizioni Newton e Compton
  2. Il libro che la tua Chiesa non ti farebbe mai leggere (stessi autori e stesso editore))
  3. Il libro nero del Cristianesimo di Jacopo Fo, Sergio Tomat e Laura Malucelli, edizioni Nuovi mondi

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