venerdì 4 dicembre 2009

E ora che dite? Sempre violenza è ....

Ogni tanto capita che le parti si invertano nel rapporto di coppia ..... anche sul terreno della violenza. E' successo ora e succederà ancora e non solo dal punto di vista della fisicità ma anche dal punto di vista sessuale (filmografia e news ne sono piene di donne che "violentano" maschi). Un caso? No. Perchè semplicemente non è il genere che la commette ma l'atto in sè che è significativo. Uno dei tanti sintomi della caduta dei tabù sociali di convivenza e tolleranza non solo fra estranei ma anche dentro le mura domestiche a cui ormai non sfugge nessuno e che in certe condizioni provoca situazioni estreme come questa. Sia chiaro che la violenza in sé è da aborrire e combattere a maggior ragione se avviene su soggetti deboli: non necessariamente per deboli si possono intendere donne e bambini (che vi sono maggiormente esposti); ormai colpisce tutti e tutto: questo fenomeno, secondo molti, è figlio diretto dell'atomizzazione sociale tipico delle società basate sulla concorrenzialità e sul liberismo che non vedono di buon occhio la comunità ma prevedono e agognano solo singoli e famiglie che altro non sono che parte, debole, del consumismo dove tutto é monetizzabile e scambiabile ..... anche l'umanità

giovedì 3 dicembre 2009

RU 486: non si abbassano i toni.... e le donne stanno a guardare

Questo Governo sta correndo un rischio mortale: quello di essere un Governo di destra che è storicamente più vicino alle gerarchie vaticane ma che però è "il" Governo che vedrà entrare nel SSN la pillola RU 486 che facilita l'aborto farmacologico; una cosa realmente imbarazzante. E si deve dire che ci si sta mettendo di buzzo buono (toscanismo, scusate) per rispondere alle pressanti richieste che da Oltretevere, e non solo (dato che anche i gruppi integralisti cattolici sono in fermento), arrivano per fermarla. Ora ci si mette anche l'AIFA (agenzia del farmaco) che ha dato il via libera per la seconda volta alla "famigerata" pillola (sulla quale ogni tanto batte qualche colpo anche la corrente esterna dell'attuale maggioranza, il PD) non trovando nulla per poterla fermare come auspicato dal Governo. Il problema è che i partiti "contenitori" quali abbiamo oggi in Parlamento (meno la lega che è l'unico identitario) hanno al loro interno varie anime e quella liberale e moderna (che già oggi ha fortissimi mal di pancia, leggi scontro fra il Presidente della Camera dei Deputati e il Presidente del Consiglio) pur essendo destra non è però legata al populismo e ragione in maniera europea e ha grandi difficoltà a digerire le intrusioni ecclesiali e integraliste nella vita dello Stato: paradossalmente questa potrebbe essere l'ennesimo terreno di scontro fra queste anime. Nel mezzo ci sono le donne che vedono restringere il loro ambito di libertà di scelta e autodeterminazione faticosamente allargata in anni di lotte e di rivendicazioni. Ma non eravamo in un mondo di liberali? E i liberali non propugnano la libera Chiesa nel libero Stato senza coinvolgimento dell'uno nell'altro? E il liberalismo non propugna i diritti individuali come preminenti rispetto alle intrusioni dello Stato e di uno Stato estero? Avranno risposta queste domande?

mercoledì 2 dicembre 2009

2 milioni di disoccupati "legali": quale altro motivo per andarsene?

A proposito del post di ieri, che è stato commentato al di là delle mie migliori aspettative sintomo che l'argomento è sentito, la notizia di oggi è che ci sono 2 milioni di disoccupati nel nostro paese (lo so a fronte dei 9.8 mln della media UE, i dati come sempre si possono leggere almeno in due modi e ci potete scommettere che i soliti ottimisti sanno già cosa dire) "ufficiali" a cui si aggiungono: il calo degli occupati; quelli che un lavoro non lo cercano nemmeno; quelli che perdono il lavoro e rinunciano a cercarne un'altro (o ne sono scoraggiati); i lavoratori in nero; i giovani; i precari ... raggiungiamo quote molto più alte dei 2 milioni "ufficiali", vero? Quindi è crisi nera e ora sta dispiegando la sua penetrazione nel tessuto economico italiano e gli effetti (seppur ritardati dalle "misure" prese) ora si fanno sentire. Non si vedono ad oggi fuoriuscite dal tunnel checché se se ne dica da parte degli ottimisti e non si vedono improvvise ondate di assunzioni prossime. Il mercato non è la panacea dei mali; in esso ci sono produttori che badano in primo luogo al proprio profitto e non hanno certo slanci emotivi o sentimentali di solidarietà per favorire il rientro al lavoro: qundi non è la via giusta. Le misure liberiste intraprese dai governi, aiuti alle banche soprattutto, di certo non hanno migliorato le condizioni per una fuoriuscita indolore e provvida di posti di lavoro. Che si fa? Visto che il liberismo è il sistema dominante è chiaro altro non c'è e quindi si rende necessario altre vie che però non sono percorribili con le attuali maggioranze governative: ma discutere di questo nell'economia di strada che vede tutti noi barcamenarci tutti i giorni per vivere e lavorare in un modo o nell'altro, tutto ciò, dicevo, non serve: quali alternative? LO RIPETO ANDARSENE soprattutto in un paese come il nostro che non investe sul futuro a sul mantenimento dello status quo e sul far pesare sulla minoranza che lavora il costo delle speculazioni altrui e il cui ceto dirigente parla di processi, brevi o brevissimi, e di garanzie per se stessi anziché affrontare seriamente questa maledetta crisi; di fronte a tale inettitudine (cui partecipa anche la stessa opposizione che sembra più una corrente "esterna" all'attuale maggioranza) cari ragazzi e nostri figli ..... non state a indulgere a inutili sentimentalismi e sfruttate le opportunità di lavoro all'estero ora prima che siate costretti a farlo!

martedì 1 dicembre 2009

via dalla pazza ...... italia.

CELLI, DIRETTORE GENERALE DELL'UNIVERSITÀ LUISS (GIÀ DG RAI), AL FIGLIO: "L'ITALIA NON E' PIU' UN POSTO IN CUI SI POSSA STARE. FINITI I TUOI STUDI, VAI ALL'ESTERO". Fa discutere la lettera del direttore della luiss, università privata (quindi d'élite), al figlio. Fa discutere e pensare; a come le genrazioni precedenti a quella dei figli nostri hanno fallito nell'obiettivo di dargli un futuro migliore; a come hanno fallito nel consentire di far stare loro peggio di come stanno i padri e le madri; a come si è consentito di fondare la società sulla furbizia e l'arroganza di chi è al potere che si sente al di sopra di tutto e tutti e si fa beffe furbescamente della legge; a come si è consentito di dargli un futuro precario e sfigato a meno di non essere, nell'ordine: velina, tronista, letteronza, figlia di......, figlio di ......, raccomandata/o ecc. Io a differenza di altri quella lettera la sottoscrivo e la faccio mia e estendo il consiglio a tutti, ossia se potete lasciate questo paese perchè in esso vi aspetta un futuro di miseria, morale e non, fuori da esso vi aspetta una piccolissima speranza di revanche sula vita grama che il sistema in prospettiva vi offre. Non serve, credetemi, una levata di scudi tutta orgoglio e lotta per qualcuno e qualcosa: è esattamente questo che vogliono proprio per schiacciarvi meglio: non abbiamo peso una genrazione ma almeno tre: il precariato non l'ha inventato questo governo ma quelli del centrosinistra(?) con la legge treu; quelli dopo non hano fatto altro che applicarla e ampliarla a scapito dei giovani: questo non è un paese giovani......

lunedì 30 novembre 2009

30 anni di muri.. alcuni appena costruiti

Sono 30 anni che "The Wall" dei Pink Floyd fu scritta; era l'inno, per esempio, dei neri di Soweto che lottavano contro l'apartheid; era il pezzo che inneggiava alla libertà da tutti i muri: e molti di essi sono caduti. Poi è bastato qualche attentato "islamico" e un'attacco aereo (la cui dinamica mai è stata chiarita completamente) a New York per farne crescere di nuovi e più alti ancora, se possibile. Sono pochi i pezzi che nella storia della musica hanno un qualche particolare significato, questo è uno di quelli.
GODETEVELO PENSANDO CHE FORSE UN GIORNO REALMENTE DIMENTICHEREMO DI ESSERE SCIMMIE E DIVENTEREMO UMANI DI FATTO E NON DI NOME

domenica 29 novembre 2009

2012: ma la verità del film qual'é?

So benissimo che non finirà il mondo e so anche che ingrassare le profezie non aiuta se non chi, ad esempio gli integralisti di tutte le religioni e sette, ha interesse a fomentare la paura e acquisire "nuovi clienti" alla propria parrocchia. Io però voglio puntare l'attenzione su un'altro aspetto, questa volta del film ma ci pensate che al di là del facile catastrofismo e degli effetti speciali c'è l'affermazione che, se accadesse davvero, una parte privilegiata della società potrebbe avere una qualche speranza di salvarsi "a pagamento"? Siamo d'accordo, è solo un film, ma provate a fare uno sforzo di ragionamento e , se avete visto il film, fate mente locale al fatto che in segreto dei governi si mettono d'accordo per creare delle arche che dovrebbero salvare una parte di umanità e alcune di queste arche sono "privatizzate" ossia pagate con i soldi dei riccastri: è così lontano dalla realtà il fatto che le élite possano fare una cosa del genere, e anche in cose meno "pressanti" di queste? Il titolo del post è semplice: quale verità unica e indissolubile ci dice il film? Che, cosa tipica del nostro modello di sviluppo, chi può (soldi, potere, conoscenze ecc.) ha una qualche possibilità di accedere a cose che la maggioranza non è in grado nemmeno lontanamente di avere (che ci sia il merito, altra bufala per mettere l'un contro l'altro armato i fessi che ci credono, o no) se non a costo di passare sui cadaveri, si fa per dire - ma mica tanto .... -, altrui) in una intera vita; quindi la prova provata dell'ingiusta e folle difesa di una società basata sulla violenza dell'uomo sull'uomo. E' così lontano pensare che forse costoro si meriterebbero una punizione di un qualche genere come una bella catastrofe che bruci chip e altre cosette elettroniche che gli facciano passare qualche grattacapo forte? Infatti la cosa più probabile che accade è proprio questa

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