sabato 3 novembre 2012

Obama vs Romney: quali saranno le conseguenze?

.. e dopo aver annotato, in questo blog, come nel nostro paese si seguono le crisi aziendali e come si ascolta il disagio dei lavoratori ......
Ora riflettiamo su quali saranno le conseguenze nelle province dell'impero d'occidente (quello d'oriente per continua sulla sua strada e prepara il congresso al suo centro maggiore del pc cinese....) ora che al suo centro si tengono le elezioni presidenziali: non dimentichiamo, però, che le differenze fra i due candidati non sono molte (uno guarda alla domanda di mercato e usa la leva dei soldi pubblici per creare lavoro e l'altro all'offerta usando la leva fiscale per spingere i più ricchi e le imprese a investire e spendere) e nessuno dei due mette in discussione il sistema sul quale siedono.
Se vince Romney
  1. ci sarà una modifica nelle aspettative degli investitori sulle strategie monetarie della Federal Reserve. Alla scadenza del mandato del governatore Bernanke (gennaio 2014) si potrebbe vedere l’ascesa di un economista più attento al controllo dell’inflazione e più incline a promuovere una politica monetaria maggiormente restrittiva (al momento tra i top candidati al trono della FED troviamo Glenn Hubbard, John B. Taylor e Gregory Mankiw, alcuni di questi signori sono stati nello staff del NON rimpianto Bush jr.): in stile Merkel, tanto per capirsi e potrebbe impattare pesantemente sulle aspettative inflattive, con la crescita dei prezzi che potrebbe rallentare notevolmente, attestandosi tra l’1,2-1,8% nel triennio 2014/2016 ma senza alcun riguardo, né pietà, per coloro che sono nei gradini più bassi della società che vederebbero cancellate alcune, se non tutte, riforme a loro favore (si fa per dire perché i programmi obamiani per dare assistenza sanitaria, sono programmi appunto non diritti tutelati dallo Stato, quindi concessioni che NON risolvono il problema ma lo tamponano e basta e perché c'è sempre qualcuno che ci guadagna, sempre..).
  2. Nel mercato azionario si potrebbe verificare uno scenario rialzista con performance particolarmente positive per i settori che ora lo appoggiano senza se e senza ma: bancario (Bank of America, JPMorgan Chase) ossia i diretti responsabili della crisi che dal 2008 (per qualcuno in realtà dal 2001 ossia dal fallimento argentino) affama mezzo mondo mentre i CEO finanziari si staccano assegni milionari per i profitti realizzati e i risultati raggiunti; energetico (ConocoPhillips, Halliburton, Baker Hughes, TransOcean, Peabody, Arch Coal e Alpha Natural Resources) tutte imprese che hanno molto a che fare con i combustili fossili e poco a che fare con l'ambiente, pochissimo; Difesa (Lockheed Martin), il perché é facilissimo immaginarlo... war on terror ecc..
  3. Per le commodity, nel breve periodo, una vittoria di Romney potrebbe implicare due effetti diretti, ma di verso opposto sui prezzi del greggio: a) crescita delle tensioni con i paesi produttori di petrolio (magari dopo aver distrutto l'Iraq ora sarà la volta buona di portare la democrazia in Iran?) b) una maggior produzione di greggio negli Usa a seguito degli incentivi previsti per il settore dal candidato che comporteranno altri profitti per il settore energetico e lo sfruttamento intensivo anche del petrolio in Alaska e al polo nord (con il successivo inkazzarsi dei russi che, a buon diritto, vogliono partecipare alla tavola imbandita in quella zona che grazie allo scioglimento dei ghiacci é ora per larga parte del tempo navigabile e sfruttabile, altra possibilità di guerra, stavolta mondiale, con sono sfregamento di mani avide da parte delle industrie che hanno a che fare con la difesa e la logistica?); anche se bisognerà tener conto del calo della domanda globale e della crisi debitoria nel vecchio mondo riteniamo che il prezzo del petrolio comunque potrebbe scendere sino a 78 dollari/barile.
  4. la politica estera USA conoscerebbe un ritorno all'aggressività, non solo economica, ma rivolta solo al mantenere il sistema globale così com'é, senza cambiamenti di sorta e in Europa, in particolare, si salderebbe l'asse con il liberismo rigorista, ennesima versione di questa teoria economica, nordeuropeo a scapito del resto del continente ridotto a mercato coloniale o poco più. Nel resto del pianeta gli USA entreranno in diretta competizione, non solo economica, con l'altro impero (quello russo-cinese) in una riedizione, non ideologica stavolta, del triste periodo che abbiamo conosciuto già e che va sotto il nome di “guerra fredda” anche se stavolta temo che tranto fredda non sarà nonostante gli interessi americani in Cina siano rilevantissimi come anche il debito: ma si sa che gli squali che al sono al vertice della catena “finanziaria” non accettano di buon grado concorrenti; sarebbe interessante sapere cosa si son detti nell'ultima riunione del gruppo bilderberg, vero? In Italia sarà Finmeccanica il titolo che potrebbe beneficiare di più dalla vittoria del repubblicano perché il prezzo del titolo si spingersà, entro fine anno, fino sulla soglia psicologica dei 5 euro. Da segnalare anche un probabile effetto positivo sul comparto petrolifero italiano (Eni, Saipem e Tenaris): perché la prima produce armi e sistemi d'arma mentre i secondi... bé petrolio docet.
Se vince Obama:
  1. Una rielezione di Obama porterebbe al mantenimento di una politica monetaria espansiva e di sostegno del mercato del lavoro con la spesa pubblica: misure che potrebbero riportare il tasso di disoccupazione a fine mandato, tra il 5,5-5,8%. Una simile politica potrebbe, però, incrementare una spirale inflattiva nei prossimi 3-6 mesi, con il tasso d’inflazione previsto nel range tra il 2,5 e il 2,8%, dall’attuale 2%: notiamo quindi il diverso approccio di Obama ma ciò non significherà che gli USA s'incammineranno su un percorso neo-keynesiano, anzi ma solo che saranno varati incentivi e programmi di “contenimento” della povertà per evitare che questo, peraltro crescente, fenomeno arrivi agli occhi dei benestanti, tutto qui.
  2. sui mercati azionari ci sarà una correzione per i titoli dei settori (che ora sembrano, tiepidamente, sostenerlo): tecnologico (in particolare: Google, Microsoft e Ibm); energetico (General Electric); automotive (General Motors, Ford, Fiat-Chrysler). 
  3. le valute, vedranno confermate le aspettative di un mantenimento di una politica “buona” e quindi poco aggressiva da parte della Federal Reserve potrebbe tenere il biglietto verde particolarmente debole verso le principale valute. Il rapporto euro/dollaro entro fine anno potrebbe attestarsi intorno alla soglia dell’1,35 e nei prossimi sei mesi, se dovesse trovare il sostegno dei mercati azionari e di alcuni fattori “esterni (come la concessione di aiuti alla Spagna e alla Grecia)” il concambio: un rapporto paritario fra Europa e USA? Non proprio, anzi i secondi saranno finanziariamente aggressivi nei confronti del vecchio mondo perché Obama non si può permettere di essere “tollerante” all'estero mentre nel proprio paese, nonostante i programmi “sociali” la povertà non diminuisce; quindi le tensioni tra la moneta unica e il biglietto verde potrebbero preoccupare per poi raggiungere un target posizionato a 1,42 in precarissimo equilibrio: inoltre la diretta emanazione del Tesoro americano, il FMI, non può accettare che i prestiti fatti dalla banche americane vadano al diavolo solo perché qui in europa la gente si ribella e gli da buca la restituzione non solo dei soldi ma pure degli, esosissimi, interessi dovuti: quindi non aspettiamoci pietà, anzi. 
  4. Per le commodity, il rallentamento della crescita globale potrebbe pesare sull’intero comparto che senza l'appoggio di una amministrazione compiacente potrebbero soffrire qualche profitto in meno: attenzione il “qualche” é puramente percentuale e non assoluto il che significa che guai ai coloni semmai dovessero ostacolare il cammino delle stesse commodities, non ci sarà una guerra ma …. sanzioni e altro si eccome. Investite in oro, platino, diamanti ecc.? Ottima scelta, perché la debolezza indotta nel dollaro potrebbe aiutarvi a guadagnare molto!!! 
  5. In politica estera gli Usa continueranno come ora: magari non salteranno al collo dell'Iran, però state pur erti che non aspetteranno altro: Obama o non Obama gli appettiti sono enromi e non questi non possono consentire che  su quel mare di petrolio chiamato Iran non ci si possa metter dito, se non mano... ufficialmente ci sarà dialogo con il resto del pianeta e con l'impero russo-cinese: dialogo non significa che non ci sarà concorrenzialità, anzi magari il suo esatto opposto, ma i venti di guerra si fermeranno all'economia …. si spera. E in Italia? La particolare attenzione al settore automobilistico da parte di Obama potrebbe trainare le quotazioni di Fiat. La partecipazione in Chrysler, infatti, potrebbe porla in posizione di vantaggio rispetto ai competitor europei potendo contare su un bacino di utenza importante per un economia che, nonostante il rallentamento globale, cresce ancora del 2%. Attenzioni particolari potrebbero riguardare anche Fiat Industrial, che potrebbe beneficiare della fusione con la sua controllata Cnh: infatti già ora mentre ufficialmente piangono miseria e licenziano i profitti ci sono eccome e sono divisi fra gli azionisti con annessi soldini per il CEO.

A quando i cannoni in strada?

Naturalmente nel day after le prospettive cambiano; naturalmente il problema é che lanciano pietre; o che rivendicano un diritto... tutto ma la cosa rimane:

Tira brutta aria in questo paese: i lavoratori protestano, a torto o a ragione dipende dai punti di vista, e invece dell'ascolto delle ragioni e del perché agiscono così ... arrivano le cariche.
Mi chiedo: oggi le mandanellate, domani i cannoni o cosa?

giovedì 1 novembre 2012

impariamo da Sandy o facciamo gli struzzi?

Sandy é passata (sarebbe il caso di evitare la umanizzazione di questi eventi, non credete?): a proposito la frankenstorm é passata ma chi sa cosa realmente l'ha causata? Sentivo oggi il letterman show, peraltro senza pubblico, nel corso del quale hanno intervistato un cacciatore di uragani e meteorologo del weather channel che ha raccontato una storia un pò diversa da quella che dicono qui: Sandy non era una tempesta ma il complesso di tre eventi messi insieme e per giunta con una serie di condizioni meteo del mare a quanto pare non proprio uniche ma quasi.. ma andiamo per ordine:
  1. ha detto questo meteorologo (si chiama Cantori) del Weather channel che la corrente del golfo che prima lambiva appena la costa americana ora la .... risale e insieme a lei perturbazioni, venti, tempeste, uragani ecc.
  2. che prima ancora che arrivasse la frankenstorm sulla costa si é abbattuta l'onda di marea ed è quella che ha fatto danni perché quando poi é arrivata la tempesta vera e propria non ha fatto altro che alzarla di più.
  3. alla domanda, infine, se una tempesta del genere la rivedranno fra mille o ci si dovranno abituare l'esperto ha, come dire, glissato elegantemente senza dare una risposta precisa ma mi ha dato la netta impressione che la risposta non é quella che ci si poteva aspettare ... ossia rassicurante.
La cosa realmente, come dire, interessante (e preoccupante) é quello che l'esperto non dice ma fa intendere: queste tempeste non sono un eccezione (non più) ma diventeranno la regola ossia date certe condizioni climatiche queste tempeste si succederanno con regolarità, il che, immagino, e credo che lo immaginino tutti coloro che non si vogliono bere le balle dette finora, non mi pare proprio normale.
Così come non é normale che il nord dell'europa stia conoscendo un precoce freddissimo inverno e che sul ghiacciaio di pine island nell'antartico ci sia una spaccatura di 11 km.
Insomma quello che stiamo vedendo é quello che va sotto il nome di cambiamento climatico con il quale governi e cittadini non hanno ancora fatto i conti né danno l'idea di volerlo fare..... eppure basta mettere insieme gli elementi che sono lì sotto gli occhi per capire che qui la cosa sta sfuggendo d mano e sarebbe il caso di cominciare a mettere da parte i conti economici e finanziari per programmare come difendersi dall'esuberanza, crescente, del clima perché credo che nei prossimi decenni il problema non solo si presenterà ma si accentuerà e non potremo più nascondere la testa sotto la sabbia.
Non sono catastrofista né altro ma il ricorrere di eventi estremi e soprattutto lo spostamento della corrente del golfo verso il nord degli usa comporta che qui nel vecchio mondo essa tenderà a inabissarsi prima delle latitudini consuete e i paesi del nord europa, prima, e l'intera costa, poi, non potranno non risentirne....
Continuiamo a dar credito a chi fa il ragioniere o cominciamo a pretendere che i nostri diritti siano rispettati, compreso quello di continuare a pgare l'affitto su questo pianeta?
 

mercoledì 31 ottobre 2012

il paese li ha bocciati ma loro vincono; ma é proprio così?

Innanzitutto mi spiace per il post di ieri: l'ho riletto iersera e devo dire che, pur essendoci il contenuto, la forma fa ca..... diciamo che lascia molto a "desiderare"; probabilmente perché le cose erano da dire erano tante e non le ho sintetizzate bene: e questo mi spiace, per me stesso e per chi passa... non sono un giornalista né altro del genere però, come dire, il blog, che non é professionale né pretende di cambiare il mondo né altro, ha una sua linearità e quello di ieri non ha il solito stile..
bene, detto ciò ora cerchiamo di rimediare con questo.
Non so se avete notato che il day after delle elezioni siciliane i soliti noti ci stanno provando a confondere le carte: devo dire che ci stanno riuscendo, aiutati dai media e dalla necessità di un intero sistema (arrivato alla frutta) di rimanere a galla il più a lungo possibile: all'insegna del "resistere, resistere, resistere" a ogni costo: troppe tasche rimarrebbero vuote, e troppe sanguisughe morirebbero di fame; anche se é vero che a essere dissanguati non son loro ma noi comuni mortali, vuoi mettere: perché lasciare la manna agli antipolitici e ai cittadini, veri nemici di costoro? Non esiste... i cittadini sono bambini e non sanno governarsi, lo sosteneva anche il consigliere della moglie Roosvelt Lippman, e quindi ci vuole il buon pastore che li guida con i cani che lo aiutano .... peccato che ormai il gregge é così mal ridotto che c'è poco da salvaguardare, ma finché c'è pelle e ossa qualcosa c'è, vero?
In queste elezioni nessuno ha vinto:
  1. il pd(menoelle) nel 2008 era al 18,7% ora ha perso il 5,2 ed é al 13,5%;
  2. il pdl, quello vero, nel 2008 era al 33,4% ora ha perso il 20,6% ed é al 12,8%;
  3. l'udc nel 2008 era al 12,5% ora al 10,8%;
  4. il mpa (lega del sud quindi lo riporto per fare un paragone con la lega vera che é in rotta ma continua ad essere determinante per un eventuale governo di coalizione) era al 13,9% ora al 9,6%
  5.  il resto é deserto.... morto e i cittadini ne fanno terra bruciata.
Ora, chi ha vinto? La logica dice nessuno dei soliti noti....
gli unici vincitori sono ... ladies & gentlemen
M5S era al 1,7% nel 2008 ora ..... al 14,7% come movimento e Cancelleri, da solo é al 18%: loro hanno vinto, punto..
altra storia é l'astensione: a differenza di quanto pensassi pare, dai media, sostenuto, che stavolta i poteri dioscuri sono stati alla finestra o hanno fatto poco quindi se emergerà questo faccio ammenda, ma la mia impressione era diversa, vedremo.. in realtà una larga fetta degli astensionisti, siciliani ora e italiani domani, non é tutta "dioscura", anzi, sono persone che fino ad ieri votavano proprio per i partiti che hanno ridotto così il nostro paese: non essendo gli italiani un popolo di biechi rivoluzionari .. si astengono e mandano tutto in malora: siceramente gli do ragione senza se e senza ma perché se non le sento di andare a votare per i soliti noti me ne sto a casa; questi sono elettori sia di destra che di sinistra che "moderati", non c'è dubbio. Devo dire che una volta tanto do ragione all'amato capo, non per i motivi che vi son dietro sia chiaro, nella versione con elmetto griffato: si voti subito e si lasci decidere agli italiani (ossia ai depositari della sovranità) il proprio destino e, aggiungo io, si elimini questa sospensione della democrazia. Questa é dura perché dall'Alto Colle l'altolà é già arrivato: ci dobbiamo tenere Monti e si vota ad aprile con la speranza che i partiti, se non vogliono morire di inedia, riformino pro domo propria il sistema elettorale ... perché altrimenti il terzo "BOOM" sarà fortissimo per loro e per gli altri sepolcri imbiancati.... una cosa é strana: perché non si vuole che vinca il PD(menoelle)? E' solo perché le preferenze mercatare e "istituzionali" lo vanno al prof? O c'é altro? Vedremo .....
..... intanto il paese affonda. Le famiglie non risparmiano più, anzi erodono il tesoretto che per generazioni avevano creato: tasse, tagli, tributi, dazi, iva su iva, imu, ticket ecc. gli stanno mangiando tutto... così non si va avanti e sinceramente, pur non essendo aderente al loro movimento né simpatizzante, a questo punto ......
ben venga Grillo, anzi: 10, 100, 1000, 10.000 Grillo e M5S!!!!!

lunedì 29 ottobre 2012

elezioni in sicilia: il primo passo verso la marmellata romana

Dalle elezioni siciliane quali conseguenze si possono trarre?
Schematicamente:
  1. la prima cosa che salta agli occhi é l'altissima astensione, oltre il 50% degli aventi diritto al voto... non é un buon segnale per la democrazia italiota perché si sta creando un humus fertilissimo per il primo che gli promette qualcosa di appena ovvio come accadde oltre 80 anni fa.
  2. M5S é il primo partito siciliano con circa il 18% (il candidato dei grillini ha superato in voti quelli del suo movimento attestatosi al 15%), quindi siamo all'esplosione del movimento grillino che non solo fa il botto ma addirttura diventa il primo partito dell'isola; già perché se la coalizione vincente presa singolarmente non raggiunge i voti grillini e il PD(menoelle) é solo secondo, un pò poco e se non fosse per l'alleanza stretta con i vari centristi perderebbe, ma tutto a suo tempo, no?
  3. pessime notizie per i vittoriosi: non hanno una maggioranza che sostenga il loro candidato, quindi dovranno "concertare" le loro mosse anche i perdenti, chiunque siano.. in pratica immobilismo politico e decadenza sociale che, vista la situazione di default tecnico, in cui versa l'istituzione siciliana, i tantissimi problemi sociali e di tenuta democratica del tessuto politico (tacendo dei voti della malavita che, temo, stavolta si sia espressa equanimemente) non fa pensare, al di là dei proclami, che sarà governata meglio con questi rispetto ai predecessori, dei quali anzi sembrano essere gli eredi in senso gattopardesco, ricordate il motto? tutto cambi affinché nulla cambi.... ecco questa sembra essere la mia impressione al momento perché non c'é nessuna frattura rispetto alle scorse legislature, quindi (partendo dal presupposto che si sappia quello che si fa quando si vota) arriverà o stallo e i partiti storici dovranno accordarsi fra loro ..... in pratica l'anticamera di quanto accadrà a Roma nelle prossime elezioni generali dell'anno prossimo con buonapace dei montiani che vedranno protrarsi la linea dell'attuale governo, magari con altri nomi e persone ma il contenuto sarà quello....
  4. ancor più pessime sono le notizie per tutti noi che stiamo soportando la crisi e pagandola con i nostri stipendi e pensioni: rassegnamoci perché la marmellata che ci stanno preparando é quella che oggi vediamo in sicilia ma su scala nazionale. E' vero che il risultato grillino é, a dir poco, stupefacente, e inaspettato, ma non basta perché i partiti di sistema, qualunque sarà il risultato elettorale (e qualunque sarà il sistema elettorale, anche questo oggi in vigore) riusciranno a depotenziare i grillini accordandosi fra loro per il "dopo", come accadrà ora in sicilia ..... tutto pur di evitare che i grillini possano non dico vincere ma almeno pesare al di là di una sterile opposizione nella quale, sperano i politici, venga eliminata la spinta propulsiva del movimento aspettando che si "istituzionalizzi" come accaduto per la lega: solo allora l'accetteranno nel loro consesso cooptandolo, solo allora ma a quel punto i grillini a quel punto sarebbero, politicamente, morti.
  5. Rassegnamoci: o andiamo a votare con le idee chiare o é meglio non votare affatto perché se é vero che in italia non esiste una legge che dica, a parte quella che legifera per il referendum abrogativo che chiede un quorum minimo, che al di sotto del 50% la elezione non é valida........ magari sarano poco rappresentativi ma sono stati votati e quindi legifereranno per tutti, astenuti compresi, i partiti questo lo sanno: non per nulla i vari ABC stanno già vendendo la pelle, nostra, prima ancora di essersela conquistata e non per nulla l'amato capo ora ha battuto un colpo durissimo sial governo che agli stessi partiti facendogli ricordare chi é comanda davvero in questo paese, senza se e senza ma: magari non si ricandida, però stiamo pur certi che o si fa quello che dice e "suggerisce" o ...... bé lo sappiamo da oltre 20 anni visto come ha addomesticato anche la cosiddetta sinistra (berlusconiana) durante essi....
Quindi:
  1. teniamo bene a mente questi risultati perché sono lo specchio del paese, ci piaccia o meno;
  2. ricordiamocelo quando voteremo;
  3. scegliamo attentamente per chi esprimere il voto o non adiamo a votare se siamo indecisi, altrimenti non potremo recriminare sul dopo;
  4. al momento l'unico che sembra essere in ascesa  M5S e, anche se sono novizi (ma non troppo perché ci sono anche alcuni riciclati della prima e dell'ultima ora), gli unici che provengono dal paese reale ... e speriamo che tutti quelli che ora voterebbero per i partiti storici aprano gli occhi: non si potrà recriminare dopo perché, dopo il voto, il prossimo governo sarà fondamentale per il futuro del paese: o sarà un governo di rottura degli equilibri di potere o il nostro paese dovà rassegnarsi a diventare un appendice del sistema politico-economico che si sta formando in Europa in questi anni che non prevede il "sociale" nella sua agenda ma solo conservatorismo compassionevole dove gli esclusi o gli emarginati, vecchi o nuovi che siano, saranno assistiti e tollerati ma non aiutati a migliorare le proprie condizioni attuali; una cosa del genere l'abbiamo sotto gli occhi negli USA (qualunque sia il vincitore delle elezioni i poveri restano tali e i ricchi non pagano dazio, anzi...) dal reaganismo in poi.... quello é il futuro che avremo davanti.
E' innegabile che la vera novità siano i grillini (chissà se stavolta il boom "qualcuno" l'ha sentito...); é innegabile che un 15-18% a livello siciliano può significare un buon 20% a livello nazionale: se ciò fosse confermato le buone nuove non sarebbero poche se ..... il sistema partitocratico non avesse grandi capacità di recuperare il terreno perduto con qualunque mezzo a disposizione, media compresi..... i grillini devono capire che la splendida solitudine può servire a livello locale ma a livello nazionale sono necessarie alleanze e coalizioni (anche con i movimenti) perché senza al massimo possono fare le "suocere" e si sa che le suocere non sono ben viste e alla lunga sono come il pesce.... dopo un pò puzzano.

domenica 28 ottobre 2012

io che non sono l'imperatore .....

Era un titolo, bellissimo peraltro, di Edorardo Bennato. Ma é attualissimo se ripensiamo a come, pur confermando che non si ripresenta, ha reagito alla lesa maestà da parte della magistratura: pochissimo stile, sir. Hanno osato a Milano quello che a Palermo hanno solo tentato: si deve dire che immediatamente c'è stata la divisione in buoni e cattivi ..... niente paura c'è il ddl anti-corruzione che punisce, si fa dire, i violatori: peccato che fra prescrizione e pene praticamente i nostri ne escono indenni.Ho notato che subito ha proposto una sua agenda tutta tesa (che fosse preparata?) alle riforme che fermino il crollo e le macerie chissà da chi provocate.......
Insomma come nella fattoria degli animali di quel profeta del futuro che fu Orwell ritorna il motto: tutti gli animali sono uguali .... ma i maiali lo sono più degli altri, tutto come sempre.
Il malato intanto peggiora..
il governo già studia la prossima manovra di tagli
e salassi mentre a palazzo la festa continua
Ci vogliono proprio dotti medici e sapienti?

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