domenica 8 febbraio 2009

Il Governo e la autorità sapevano fin dal 2004

Oggi La Repubblica ha pubblicato la lettera del 2004 con la quale la famiglia Englaro con la quale la famiglia spiegava alle più alte cariche dello Stato italiano la situazione e l'evolversi possibile dello stato di Eluana. Una missiva nobile e lucida che comprendo, come padre, non può che essere dolorosa e sofferta. Si disegna anche il possibile evolversi verso una non vita autonoma e la necessità di razionalizzare la condizione della figlia che non era autonoma in nulla perchè tenuta in vita da macchine. Hai voglia ora, dopo 5 anni, a dire che non è stata ricevuta o che non la si conosceva: essa esiste ed è leggibile e se non si hanno le bistecche firoentine sugli occhi non lascia spazio a dubbi; sui diversi temi che vi vengono affrontati - senza PERALTRO AVERE RISPOSTA DALLE ISTITUZIONI, come sempre in "altre faccende affaccendate" - si nota la lucida analisi e il percorso di sofferenza che già allora si era creato: insomma sapevano eccome. Ora; mettiamo pure la concordanza d'interessi fra Maggioranza, Governo e Vaticano che perseguono ognuno per se gli obiettivi e ognuno con i propri scopi che vanno molto al di là di quanto emerge dalle dichiarazioni ufficiali; mettiamo pure che i cattolici realmente credano che Eluana sia "viva" e vada salvata dagli appartenenti al "partito della morte"; mettiamo, infine, che la vicenda sia solo un paravento dietro il quale si consumano progetti e proposizioni; mettiamo tutto ma una cosa mi chedo: è giusto l'uso politico/mediatico che si fa di una vicenda umana come quella della Englaro? Tante persone si sono trovate in quella condizione e hanno fatto in privato quello che il Sig. Englaro fa, in maniera civile, o meglio intende fare alla luce del sole ritenendo che sia un diritto del cittadino disporre della propria vita (peraltro la Costituzione, cui hanno contribuito non solo i comunisti ma anche socialisti, democrastiani, ecc. altro che "ispirata" da filosvietici, lo prevede chiaramente che nessuno può essere sottoposto a trattamento medico contro la sua volontà) dalla nascita alla morte: e per estensione a morire, oltre che vivere, dignitosamente. I più alti gradi delal giurisdizione gli hanno dato ragione (Cassazione, Corte Costituzionale, Corte D'appello ecc.); perchè allora si vuole a tutti i costi "salvare" Eluana? Da cosa e da chi? E, tanto per fare il dietrologo, "qui prodest"? Solo se risponde ai quesiti obiettivamente si comprende il quadro definitivo che si sta delineando davanti ai nostri occhi: l'addomesticamento delle opposizioni (letteralmente annichilite dalal tenaglia Vaticano/maggioranza parlamentare/Governo); la "tutela" dal Capo dello Stato (schiacciato su posizioni difensive); l'affidamento ad uno Stato estero, il Vaticano, dell'etica di Stato (che ci ri-configura come paese a sovranità limitata); l'aquisizione alla maggiroanza, ed al Governo, di poteri inimmaginabili in una società democratica che dovrebbe (ormai il condizionale è d'obbligo) non solo avere "separatezza dei poteri" ma anche contrappesi istituzionali e costituzionali che sono garanzia per i comuni cittadini da tentazioni elitistiche per non dire altro: ad oggi tutto ciò sta venendo meno e ciò che sta nascendo è altro che per ora non ha connotati chiari e definiti ma che ha tutto l'aspetto di qualcosa che pensavamo esserci messo alle spalle con la fine del XX secolo; ma si sa che la storia si ripete ...... magari non proprio pari pari, però ....... Temo che alla fine riusciranno a fermare la liberazione di Eluana, si ci riusciranno ama morire sarà la società laica, liberale e democratica italiana la cui eutanasia non comporterà nè proteste, nè appelli, nè altro visto che ormai sembra diventato un peso per tutti che aspettano un "messia" che gli dia speranza e li tiri fuori dal pantano in cui li hanno cacciati e per il momento, vista la gravità della situazione, sono più che disposti a vanificare pane, si fa per dire, per principi!!
AGGIORNAMENTO
La Presidenza del Consiglio ha smentito, allora c'era la stessa maggioranza di oggi, di aver mai ricevuto una missiva da aprte della famiglia Englaro, e da cittadino prendo nota e diffondo la cosa perchè ritengo giusto che sia così: il punto rimane, ossia i cittadini hanno il diritto di scegliere liberamente la propria vita e la propria morte stabilendolo magari prima a chiare lettere e lo Stato non dev'entrarci!!

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