La vicenda del Vescovo polacco collaboratore dei servizi segreti ex comunisti polacchi squarcia un velo su fatti e vicende che, forse, molti avrebbero preferito non fosse mai venuto alla luce, gettando un'ombra cupa sui giochi di potere che anche all'interno delle gerarchie ecclesiastiche ci sono e quindi dimostando come esse non siano scevre da essi (in certi casi ed in certi condizioni e, SOPRATTUTTO, si deve riconoscere che non è un fatto generalizzato e generalizzabile); e come non ricordare delle connivenze che pur ci sono state tra esse e i regimi totalitari nel corso della sua storia millenaria, infatti come non ricordare i paesi dell'America latina dove le gerarchie ufficiali non facevano tutto quello che potevano per contrastare le dittature (l'Arcivescovo Romero è un esempio ed ha pagato con la vita il suo impegno), oppure certi atteggiamenti degli ortodossi sotto la dominazione sovietica; e questi tanto per fare esempi. Verrebbe da dire qui nessuno è perfetto ma da notare è che mentre a Roma c'era un Papa che lottava contro le dittature cosiddette a socialismo scientifico (ma in realtà non erano nè l'uno nè l'altro) qualcuno della gerarchia si metteva al servizio delle stesse. Da questa vicenda l'Autorità morale riceve un colpo durissimo, e mi chiedo ora come si possa recuperare l'immagine sbiadita e come si possano affrontare tematiche scottanti se gli stessi fedeli non hanno più la fiducia in persone che hanno un tal tipo di passato. Davvero è venuto il momento per la Chiesa di aprirsi al nuovo ed evitare di arroccarsi in posizioni antistoriche, ripartendo dall'operato dei tanti missionari che in giro per il mondo diffondono la pace e la speranza (penso a Padre Zanotelli per fare un nome, o a coloro che hanno elaborato la "teologia dela liberazione") e faccia luce negli angoli oscuri per evitare che in futuro ci si possa ritrovare in situazioni del genere; io sono un laico e di solito di religione non mi occupo ma mi ha colpito che chi aveva una funzione delicata come ce l'ha un religioso potesse mettere se stesso al servizio di un potere tipo un servizio segreto e per giunta di uno stato dittatoriale; un prelato polacco ha parlato di guerra per bande, come espressione è un pò forte ma se lo dice lui..............
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