Il comandante in capo nel discorso sullo stato dell'unione ha sorpreso (naturalmente chi "voleva" farsi sorprendere) molti impostando buona parte del discorso sui temi dell'ambiente e qualche accenno all'interventismo (in puro stile texano) nella guerra della libertà . E' una tecnica di marketing politico ben nota quella di spostare l'attenzione del pubblico su temi "sensibili" e infilare qual e là rifgerimenti a ciò che davvero ha in mente. Ora al pensiero che Bush possa essere preoccupato per il clima globale (che è cambiato anche grazie a lui e a quelli come lui...) mi fa sinceramente sorridere perchè proprio non ce lo vedo che rinuncia a qualche milione di bei dollaroni perchè preoccupato, e mi fa inkazzare perchè, forse, pensa che siamo tutti rinko a forza di vedere pupe e secchioni e/o grandi fratelli, e quindi tutti ci beviamo quello che ci propinano: la verità è un'altra a lui, e a quelli come lui (di cui un'ottima schiera è in questi giorni a Davos dove si svolge il Forum mondiale dove si decidono i destini di un'intero pianeta), non gliene può interessare di meno. In realtà il problema è che deve far ingoiare ai sui connazionali, e a noi come suoi sudditi (grazie alla classe politica che ci ritroviamo), un'altro annetto di guerra (con annessi "danni collaterali") fino alle elezioni presidenziali e lasciare al suo successore la patata non bollente ma incandescente con la speranza che ci bruci le dita......... e devo dire che ci sta riuscendo perfettamente anche grazie ai suoi oppositori (si fa per dire, visto che altro modo di distinguere i democratici dai repubblicani praticamente simili in tutto, in pratica il nostro futuro...) che si fanno cagnara ma di decisioni, e iniziative, serie manco a pensarle di striscio per non compromettersi nella corsa all'elettore moderato. Si può andare avanti così? Temo di si visto che a pagare non saranno costoro ma tanti ragazzi mandati là a morire in nome di una faccia da non perdere, questo è, forse, il "piano C" di Bush: soprattutto non perdere la faccia e ammettere di aver sbagliato tanto che già pensa di abbattere il governo irakeno "democraticamente" eletto sulle baionette americane e sulle autobombe estremistiche e metterne un'altro più amico impipandosene delle suddette elezioni e di cosa pensano davvero gli irakeni.
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