Mentre il governo "fugge" in avanti con le liberalizzazioni (e compagnia cantante genere pensioni, statali ecc.) l'Antitrust con i pochi poteri che ha "colto" un cartello sui prezzi della benzina denunciando la cosa. Ecco la realtà italiana: da un lato l'incapacità dei nostri politici, succubi del potere economico, di affrontare realmente il problema eliminando, se davvero volessero liberalizzare qualcosa, i vincoli al mercato (di qualunque mercato si parli in Italia si è liberali sulle tasche dei consumatori ma corporativi nelle proprie) e poi aprendolo ulteriormente dall'altro, invece i cartelli (che via via nel corso della nostra storia sono stati scoperti ma mai realmente sanzionati) che continuamente emergono e offrono una realtà ai nostri occhi desolante e poco edificante delle elitès al potere. Uno dei tanti nodi della nostra società è l'estrema credulità della maggioranza dei cittadini che, per vari motivi che vanno dall'appartenere a qualsisasi costo a qualcosa (sennò ci si sente nudi) all'ideologia d'accatto, pur condannando quanto accade (tocca le tasche di tutti) in realtà si "beve" tutto o quasi gli viene propinato dai media e dai politici. Anche stavolta come finirà? Come al solito passati i riflettori dei media e immersosi il fiume carsico della indignazione tutto rimane o quasi come prima, così come prima rimarrà dopo le liberalizzazioni che in realtà favoriranno solo i più forti o i più ammanigliati...........
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