si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
domenica 23 settembre 2007
Società di mostri o mostri della società?
La strage di Erba mi ha colpito nel più profondo e mi ha lasciato un segno indelebile anche perchè sono padre e posso immaginare come si deve sentire il padre, il Signor Azouz, perchè avrei agito anch'io nello stesso modo o peggio. Premetto che sono contrario, per miei principi, alla pena di morte ma come ho commentato nel blog di Tonidany http://blog.libero.it/Darya volentieri li avrei lasciati nelle "amorevoli" mani dei detenuti per qualche tempo in modo da farli sentire nello stesso modo di un tappetino che dopo butti via: è un delitto infamante ed efferato senza una ragione vera e razionale, ma solo dovuta a follia. Volendo ragionarci su, mio malgrado, non posso non dire che delitti di questo genere sono il sintomo di una malattia profonda della società italiana, in particolare, e occidentale, in generale, una malattia che si chiama "anomia" (e di cui ho già trattato). Essa è quanto di peggio una società possa creare in quanto nmon c'è niente di peggio che la rottura dei vincoli sociali e familiari per tirar fuori il peggio dagli individui (anche quelli che sembrano più innocui) perchè alienano i tratti umani rendendoli come belve frustrate in gabbia che alla minima occasione esplodono per un nonnulla e senza motivo scatenante. Ne parlò per primo Durkheim analizzandol'evoluzione sociale e oggi trova una tragica conferma nella società occidentale in decadenza dove i rapporti sono atomizzati dai ritmi feroci che impone al società del cosiddetto benessere e dove se non "sei" non esisti, credo che se non prendiamo coscienza di quest'assunto non potremo mai intendere cosa davvero si sta scatenando nella società e cosa ancora si dovrà scatenare. Penso per fare un'esempio al massacro di Columbine negli USA, a quando anche qui? I segnali ci sono tutti, purtroppo, e non vedo anticorpi in movimento perchè ognuno (sia esso gruppo o singolo) è troppo preso da propri e particolari interessi per scendere dal piedistallo virtuale su cui è salito, secondo voi che significa quando si dice che tutti urlano o parlano e nessuno ascolta, eh?
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