martedì 24 novembre 2009

Riforma UE sulle telecomunicazioni

In teoria saranno mantenuti i diritti fondamentali dell'individuo e sarà garantita anche la possibilità di avere riconosciuto, come diritto dell'individuo, quello ad informarsi in rete o attraverso la sua intermediazione. Un passo avanti? In teoria sì se la UE farà la sua parte e se gli Stati recepiranno la direttiva così com'é senza furberie. Anche in questo campo il continente viaggia a varie velocità e in Italia siamo indietro alla preistoria sia per un fattore culturale (siamo teledipendenti) sia per un fattore economico (l'alto costo delle connessioni e la scarsa, se non nulla, concorrenza fra i gestori). Non è certo una priorità rispetto alle tante emergenze che abbiamo però sarebbe un bel segnale di incentivo economico se il Governo, anziché perdersi sulla "fondamentale" questione se approvare la legge sul processo breve, stanziasse la irrisoria somma di 700 milioni di euro per assicurare a tutti .... appena 2 mega mentre altri, che oltretutto riconoscono il diritto individuale di libertà alla rete, si propongono di raggiungere i 100 Mega ovunque!! Siamo alle solite e siamo italiani: che vogliamo di più se facciamo una questione "nazionale" del crocifisso (previsto da un regolamento dell'era fascista in un elenco di arredi nelle clasi del regio regno) e non di tanti altri problemi molto più urgenti e pressanti ma di cui non diamo segno di essercene accorti ..... nemmeno quando ci mordono il sedere!

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