mercoledì 3 ottobre 2012

... e ora licenziateli: una spending review dopo 10 anni per mandarli a casa

Finalmente un punto fermo: la Cassazione ha emesso le motivazioni, circa 180 pagine, della sentenza del luglio (su cui feci allora un post) riguardo ai funzionari coinvolti con i fatti della Diaz; e sono un vero e proprio atto di accusa contro di loro e, di riflesso, anche contro i mandanti politici e soprattutto confermando tutte le condanne comminate in precedenza: peccato che fra prescrizioni, destinazione ai lavori sociali, ecc. nessuno pagherà e tutto andrà a carte 48.
Cito:
  1. Le violenze delle forze dell'ordine hanno gettato discredito sulla nazione;
  2. l'odiosità del comportamento .... di chi, posizione di comando come i funzionari, una volta preso atto che l'esito delle perquisizione si era risolto nell'ingiustificabile massacro dei residenti nella scuola, invece di isolare ed emarginare i violenti denunciandoli, dissociandosi così da una condotta che screditava l'italia di fronte al consesso delle nazioni civili
  3. in più si é scelto non solo di non rimetterli in libertà ma di denunciarli creando una serie di false circostanze
  4. una consapevole preordinazione di un falso quadro accusatorio ai danni dei manifestanti arrestati, realizzato in un lungo arco di tempo fra la cessazione delle operazioni e il deposito degli atti in procura.
  5. uso sistematico e ingiustificato della forza (in pratica li hanno selvaggiamente picchiati);
  6. mancata indicazione, per via gerarchica, di ordini a cui attenersi che si é tradottain una sorta di carta bianca assicurata sia preventivamente che successivamente
  7. Gli agenti si sono scagliati contro tutti i presenti (senza rigardo al fatto che dormissero o fossero svegli e avessero alzato mani mostrando, alcuni, anche i documenti d'identità) con manganelli, calci e pugni sordi alle invocazioni di non violenza delle vittime ... per giunta insultandoli
  8. non c'era alcun pericolo per gli operatori;
  9. non c'erano stati lanci di pietre e altri oggetti contudenti...
una bocciatura senza appello insomma che fotografo esattamente, dal punto di vista giudiziario e per sempre si spera, quali fossero gli stati d'animo e la voglia di farla pagare ai primi che gli capitavano sottomano ... confermando le storie che i pacifisti raccontavano ai media... magari grondando sangue o con qualche dente in meno mentre altrove gruppi di teppisti agivano indisturbati a volte con le forze dell'ordine che restavano o inattive o ..... che si ritiravano addirittura: d'altronde ancora oggi basta farsi un giretto su youtube e digitare la ricerca "G8 e Genova" per trovare migliaia di filmati checomprovano i racconti ampiamente...... ivi compreso quel "noi 1 loro 0" detto nell'etere da qualcuno del centro di comando delle forze dell'ordine poco dopo che Carlo Giuliani era stata ucciso: da brividi......
Pure qui, nella blogosfera, come non ricordare i due comportamenti maggioritari:
  1. acritica accettazione della versione ufficiale (chissà se chi lo sosteneva ne mantiene il ricordo);
  2. giustificazione, anch'essa acritica, della morte di Carlo in vari modi ma tutti riportanti un unico filo conduttore, ossia che era un teppista senza nemmeno farsi sfiorare dall'idea che, forse, quel giorno il "morto" era sperato se non cercato...... qualcuno ci contava per "spezzare le reni" al movimento no global che era diventato non solo fortissimo ma anche transnazionale che stava facendo "preoccupare" i padroni del vapore" perché finché erano una ristretta élite era un conto..... ma se si fossero saldati con gente comune forse oggi ... non saremmo ridotti così male.
pochissimi erano quelli, fra cui il sottoscritto, che si fermarono a pensare: un attimo ma come mai non fermano i violenti e attaccano solo i cortei pacifici provocandone la reazione? E cosa ci faceva in quel punto quella camionetta, proprio in quel punto mentre il grosso era a qualche centinaio di metri ma ... non intervenne?
.. dal punto di vista giudiziario la parola fine é stata detta. Ora spetta agli storici il giudizio politico-storico, nel frattempo mi aspetterei che coloro che sono stati condannati siano licenziati e chi, anche se non toccato direttamente, é citato e ora ha responsabilità politiche, si dimetta.... manca ancora un livello: tutti sanno che nella centrale operativa c'erano dei politici: ben sapendo che non ne sentono il peso spero che in un prossimo futuro anch'essi siano chiamati a risponderne.. e non solo politicamente perché se é vero che a tutt'oggi il reato di tortura non esiste da noi, é vero che alla diaz, come a bolzaneto e per le strade di genova essa é stata ampiamente praticata e proprio da chi avrebbe dovuto evitare che altri la mettessero in pratica.... proprio roba da macelleria messicana

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