mercoledì 13 luglio 2011

E noi paghiamo ....

E' bastato un venticello in borsa; un sussulto speculativo che avvisava della tempesta in arrivo, e arriverà statene tranquilli perché la speculazione ragiona secondo propri schemi che non sono quelli delle persone normali ma secondo scommesse ... peccato che quelle scommesse significano il fallimento degli stati e l'impoverimento dei popoli (ricordatelo sempre che il mercato è un gioco null'altro ... un terribile gioco) e quando vedono che la corda la possono tirare la tirano fino allo spasimo, e alzava lo spread per far letteralmente terrorizzare la casta e i suoi sodali: pensate cosa sarebbe accaduto se il Capo dello stato non avesse colto il messaggio e avesse applicato il laissez faire: Mr. B. faceva approvare una qualche norma ad aziendam; la manovra veniva letteralmente annacquata e il paese ufficiale sarebbe affondato miseramente... invece non è andata così. Il messaggio é arrivato e la paura ha fatto il resto. Naturalmente il conto delle tante avventure a pagarlo saremo noi: questa è l'unica cosa sicura. Naturalmente faranno in modo da farci dimenticare che dal 2000 al 2006, fino alle ultime elezioni, il debito pubblico era il 106% per PIL e ora é del 120% (il punto di non ritorno comunemente sarebbe stato il 115%, ma ce l'hanno nascosto). Si dirà: c'è la crisi che ha spinto il nostro paese a finanziare miliardi di ore di cassa integrazione salvando dalla fame decine di migliaia di operai; é vero, innegabilmente vero però ... la crisi non era passata un anno fa? E i conti, sempre un anno fa non erano in ordine? E non si stava operando per ridurre il debito pubblico "senza mettere le mani nelle tasche degli italiani"? O erano tutte balle? Perché qualcosa non torna qui:

  1. l'evasione fiscale è di 270 miliardi di euro;
  2. il debito sappiamo a che punto è arrivato;
  3. si trovano i soldi per le grandi opere (tav, ponte sullo stretto ecc.)
  4. i parlamentari si sono approvati aumenti per mille euro (e la stanno tirando in lungo per avere il vitalizio e la altre guarentigie ...... mentre, pur non essendo illegale, giri di milioni di euro e viaggetti a new york pagati da noi);
  5. last but not least questo paese non cresce e non fa nulla per aiutare chi ci prova a fare iniziativa nè aiuta chi fra i giovani mostra di meritarseli (ne parlano a tutto tondo ma poi tagliano fondi alle università e licenziano i rpecari delal scuola, esatamente l'opposto);
  6. le province non se ne parla nemmeno di abrogarle;

Ora come ne usciamo? P. Krugman, premio nobel per l'economia, liberale sostiene che nei momenti di crisi tagliare spese e investimenti è suicida: indovinate cosa hanno deciso di fare? Tagli. Insomma, loro spendono a loro piacere e noi paghiamo, facvile come bere l'acqua. Volete sapere come e dove? Eccovela e buon divertimento

  1. PENSIONI. Anticipo al 2013 della riforma delle pensioni (con la CGIL che si è anch'essa allineata al resto dei sindacati gialli, nessuno farà opposizione) che prevede l'aspettativa di vita media come metro per poter andare in pensione da ora fino al 2050 con un aumento medio di 3 anni e circa 4 mesi (sempreché non aumentino in un colpo solo a 65 anni per le donne nel privato e 67 per gli uomini il minimo pensionabile); una cosa buona, pare, è la cancellazione degli adeguamenti automatici per pensioni superiori a 2800 euro al mese e un contributo dal 5 al 10% per esse.
  2. TICKET. Ticket sanitario da 10 euro sulla diagnostica e la specialistica e da 25 euro sui codici bianchi del pronto soccorso che sommati ai tagli fatti agli enti locali in materia di sanità in pratica distrugge il SSN a tutto favore del privato, a pagamento.
  3. Ordini professionali. Ci saranno cambiamenti, ma nulla di eccezionale...
  4. Privatizzazioni: si va avanti, referendum o no, qui si privatizza per fare cassa (o almeno questa é la scusa) tutto il privatizzabile: dalle residue partecipazioni in Eni ecc. alle municipalizzate...... chiaro il messaggio? E se non fosse chiaro: "I comuni saranno spinti a vendere i loro asset attraverso meccanismi d'incentivazione e disincentivazione", ha spiegato, ma "naturalmente non potranno vendere l'acqua".
  5. Mentre le non-opposizioni chiedono di non far pagare allo Stato le quote latte, cavallo di battaglia della lega, e l'inroduzione di una graduale aliquota per i possessori di titoli in realtà nella manovra entrerà la riforma fiscale, che aumenterà di fatto la tassazione sui cittadini (riforma fiscale da cui ci si attende il grosso della manovra) dei ceti medi e medio-bassi, e se ciò non dovesse accadere ci saranno tagli lineari di pari entità praticamente automatici nella P.A., si chiamano "clausola di salvaguardia" in realtà (non volendo nessuno una riforma fiscale che, elettoralmente parlando, è suicida) possiamo dare per scontato che essi passeranno tout court e bye bye al resto......

... e questo solo per le "cosette" principali; e la UE? sta a guardare, anzi presta fondi in cambio di pesantissimi tagli e svendite... peggio del FMI e Banca mondiale: roba da usura. Il resto lo leggerete sui media che si stanno scatenando per farci ingoiare il tutto pena il terrore del caos che potrebbe eserci se la speculazione mettesse in atto il temuto attacco. Mi chiedo: perché, invece, nessuno parla di "ristrutturazione del debito"; perseguimento penale delle agenzie di rating facendogli pagare lo scotto di far fallire interi stati; reintroduzione nel penale di reati come il falso in bialncio, le manette agli evasori (non il carcere) nel senso del sequestro dei patrimoni nascosti; tassa sulle rendite finanziarie e sulle operazioni in borsa lotta alla illegalità finanziaria e tant'altro .... se solo si volesse e invece dobbiamo, a meno di improvvisi ravvedimenti, rassegnare a mettere le mani nella tasche nostre e pagare.

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