l’astensione ha un valore politico. Soprattutto nel caso di un referendum.
Ma
quando il 68% degli italiani non si presenta alle urne forse non c’è
nulla da festeggiare, forse ci sono solo sconfitti. Non credo, infatti,
che tutti questi elettori fossero del Partito Democratico,
tutti convinti delle posizioni di un premier e preoccupati per le
conte interne al Pd. Oggi nessuno parla di quel 68% di astenuti. Tutti
troppo indaffarati a proclamare il successo del 32% o il trionfo di chi
mistifica una sconfitta democratica con una vittoria per i lavoratori. Io, scusate, penso a Mauro e alla sua voglia di partecipare al voto.
Che
avrà capito nel vedere che così tanti papà e mamme ancora una volta
non sono andati a votare? Che domande si sarà fatto? Forse si sarà
chiesto come mai i grandi quando hanno la possibilità di decidere non
lo fanno? Magari avrà capito meglio di Renzi che in Italia
c’è un problema serio che va oltre le beghe interne ad un partito? Che
lezione abbiamo dato a Mauro stando a casa nostra; al mare; sgranando
il rosario del “chissenefrega” del voto; voltando le spalle ai
manifesti elettorali? Ha scritto bene Andrea, il papà di un altro mio
alunno: “Alla prossima festa di fine anno scolastico, per il 70% dei
genitori (non votanti), emozionarsi vedendo il proprio pargolo impegnarsi nel dire e cantare di quanto è bella la terra sarà solo una grandissima ipocrisia”.
la
posto solo come esempio di quella che dovrebbe e potrebbe quella cosa
aliena che una volta si chiamava "virtù civica" che probabilmente quel
bambino ha e che i suoi concittadini più adulti evidentemente NO.. da
domani si cambia su questo blog e per il resto, leggi riforme, ci si
rivede al prossimo referendum, quello costituzionale
Ma
c’è qualcosa in più nel ragionamento del mio alunno. Mauro ha capito,
di là della sostanza del quesito referendario (che non voglio
affrontare qui), l’importanza dell’articolo 48 della Costituzione pur
non avendolo letto: “Il voto è personale ed uguale, libero e segreto.
Il suo esercizio è dovere civico”. Quel che conta
delle parole di quel bambino è “A me piacerebbe poter votare”. Non sono
un costituzionalista ma da cittadino mi è chiaro che anche
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