mercoledì 30 novembre 2016

Supercaccia Su-35S russi schierati al confine con la Finlandia


da Il Giornale del 30/11/2016
Entro le prossime ore il Cremlino completerà il rischieramento di caccia di quarta generazione avanzata Su-35S nella Repubblica di Carelia, nel Nord-Ovest della Russia, a pochi chilometri dal confine con la Finlandia.
E’ quanto comunica il Ministero della Difesa russo. I primi quattro Su-35 hanno raggiunto l’aeroporto di Petrozavodsk-Besovec due settimane fa. I caccia, precisano da Mosca, saranno schierati in modo permanente ed inquadrati nel 159th Fighter Aviation Regiment, precedentemente equipaggiato soltanto le piattaforme Su-27/Su-27UB/Su-27SM. Nel volo di 8000 chilometri dagli stabilimenti di Komsomolsk-na-Amure, nell'Estremo Oriente Russo, i Su-35S effettueranno due soste prima di raggiungere l’aeroporto di Besovec. La modernizzazione del 159th Fighter Aviation Regiment si completerà nel 2017 con diversi squadroni in linea basati sui caccia Su-35S, Su-27SM e Su-30M2.

Il ruolo della Finlandia

Per la prima volta nella storia della NATO gli Stati Uniti, lo scorso maggio, hanno inviato caccia F-15 del 123° Fighter Squadron con sede a Portland e personale dell’Oregon Air National Guard, per un’esercitazione congiunta in Finlandia. Il paese scandinavo, che confina ad est con la Russia, non è membro della NATO, ma negli ultimi anni si è allineato con la politica dell’Alleanza. Mosca si è sempre opposta ad una ulteriore espansione della NATO, in particolare nella regione del Mar Baltico. Vicina all’Unione Sovietica durante la guerra fredda, la Finlandia dopo la caduta dell’URSS si è sempre più allineata con la NATO. La forza aerea della Finlandia è composta da una linea di volo formata da 61 caccia multiruolo F/A-18 C/D Hornet. Per dottrina, Helsinki utilizza i suoi caccia per la sola difesa interna, strutturata sfruttando la conformazione del territorio.

I Su-35S

L’evoluzione del Sukhoi Su-27 Flanker è realizzata negli impianti della Gagarin Komsomolsk-on-Amur Aircraft Production Association, di proprietà della Sukhoi Company, nell’estremo oriente russo. Il progetto del Su-35S nacque nel 2003 come caccia di 4++ o quarta generazione avanzata per colmare il gap tecnologico tra i Su-30 ed il PAK-FA. E’ la versione più avanzata della famiglia Flanker. La classificazione 4++ indica piattaforme precedenti all’era stealth, ma superiori per avionica, radar (PESA per il Su-35) e propulsione (spinta vettoriale e super-cruise) ai caccia di generazione 4,5. I caccia 4++ incorporano tecnologie della precedente e della successiva generazione. Sebbene non propriamente stealth, la loro RCS (Radar Cross-Section) è diminuita grazia al massiccio impiego di Ram (Radiation-absorbent material). Il Su-35 è equipaggiato con il radar Irbis-E (PESA), in grado di monitorare 30 bersagli ad una distanza massima di 400 km con la possibilità di attaccarne 8. E’ propulso da una coppia di motori Saturn AL-41F1A a spinta vettoriale (soltanto l'F-22 Raptor, ha una tecnologia simile) che gli permettono anche capacità super-cruise. La spinta vettoriale consente elevati angoli d'attacco: il caccia può così inquadrare facilmente un bersaglio, eseguendo manovre strette. Il massiccio impiego di titanio è stato necessario per rinforzare la struttura: ne guadagna la cellula in termini di vita operativa. Il caccia multiruolo Su-35 raggiunge una velocità massima di 2.500 chilometri all'ora. La sua autonomia di volo è di 3.400 chilometri. Secondo i russi, il radar Irbis-E sarebbe in grado di rilevare la RCS di un F-35 (non progettato per il dogfighting). E’ armato con missili a lungo raggio K-77M a guida radar (AA-12 Adder) e R-74 (AA-11 Archer) a raggi infrarossi per il corto raggio. Il Su-35 può essere equipaggiato con missili a medio e lungo raggio R-27 e R-37. Completa la dotazione, il cannone da trenta millimetri con 150 colpi.
Il Su-35 è probabilmente superiore a tutti i caccia di quarta generazione dell’occidente. Nel combattimento manovrato, potrebbe anche rivaleggiare con l’F-22 Raptor, ma la piattaforma russa non si è mai confrontata con la tecnologia BVR, oltre il raggio visivo, del caccia di quinta generazione statunitense. E’ opinione abbastanza condivisa, ritenere il Su-35S come una (se non la migliore) piattaforma dogfighter di quarta generazione mai realizzata, ma il suo reale impatto in un contesto stealth dominato da sensori e tattiche oltre il raggio visivo è tutto da dimostrare.
A differenza della nuova dottrina americana che ritiene fuori moda i combattimenti ravvicinati, ipotizzando esclusivamente duelli oltre il raggio visivo nella guerra del futuro, per i russi il dogfight sarà ancora determinante. Ad oggi è impossibile, se non con riferimenti storici che favorirebbero la scelta russa, valutare efficacemente le due nuove dottrine.
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in poche parole: al dispiegamento della NATO di squadroni di aerei da caccia americani in finlandia la russia risponde con pari monete. A chi resterà il cerino acceso in mano?

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