domenica 27 novembre 2016

... e pure Fidel se n'è andato

A 90 anni Fidel Castro se n'è andato. Il lider maximo è passato alla storia. E' una di quelle figure che non riescono a non far parlare di se anche quando non ne avevano voglia.
Alcune note storiche:
  1. Figlio di un benestate possidente terriero, di origine spagnola, e di una cubana (ricordate: aveva ragione Pasolini quando diceva che i rivoluzionari vengono sempre dalla borghesia e quasi mai i proletari. Cuba non è sfuggita a questa massima).
  2. Ha avuto una formazione presso scuole gestite dai Gesuiti (e anche questo non è un caso, vero?)
  3. Era un nazionalista. Aveva un sogno, insieme a molti altri dell'intellighencia cubana (e non solo perchè in tutta l'America latina il nazionalismo è la radice su cui si sono innestati tanti movimenti rivoluzionari), ossia quello di liberarsi dagli yankee (e dalla mafia che di Cuba ne aveva fatto una colonia propria determinandone anche la politica).
  4. Fu la stoltaggine americana a farlo cadere nelle braccia russe e NON una scelta predefinita;
  5. l'amicizia con Ernesto Guevara de la Serna (detto anche Che Guevara) era vera ma aveva alti e bassi e, come sempre accade in questi casi, a ragion di Stato ebbe la preminenza rispetto ad essa.. è vero che il Che andò in america latinae in Africa a esportare la 'revolucion' ma è altrettanto vero che a un certo punto proprio la ragion di stato e la suddivisione del mondo in 'orticelli' impedì questo processo e determinò l'abbandono dell'appoggio cubano, e dietro esso russo, al lotta del Che e causandone la morte a opera dell'esercito boliviano (e dopo delazione). Non di meno fu la sua visione troppo bolivariana (la creazione di un solo stato latino-americano frutto del suo viaggio per l'intero sub-continente quand'era giovane) e filo-cinese a livello internazionale ad allontanarlo prima da Cuba e poi dall'appoggio dei mmovimenti comunisti e rivoluzionari latino-americani.
.. nonostante tutto e tutti Cuba ha resistito per tutti questi anni all'embargo; anzi è rimasta un modello, con tutti i limiti, sia chiaro, dovuti a una dittatura, per le altre nazioni e anche per gli usa: non è un caso che in molti campi i cubani hanno, e si spera continueranno a farlo, primeggiato con il resto del pianeta. La Sanità, lo sport, l'educazione scoalstica e universitaria ecc. sono campi dove questa piccola nazione non ha nulla da invidiare al ersto del mondo, anzi direi che forse anche qui avremmo qualcosa da imparare da loro.
Il futuro ora è incognito e non si sa se, o meno, Cuba rimarrà un isola lontana dal mercatismo amorale imperante altrove o ridiventerà quello che era negli anni '50; sarebeb sperabile che la democrazia, e i suoi anticorpi, vinca ma spero che non venga snaturata l'idea alla base della revolucion ossia l'affermazione del principio comunitario e solidale. Finchè Cuba rimarrà e manterrà i suoi aspetti peculiari ci sarà speranza non solo per l'america latina...

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