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Tiscali notizie Redazione
“Cerco
schiavo”, questo l’incredibile messaggio apparso su un volantino
attaccato nelle bacheche dell’Università di Torino. L’aspirante padrone
di ragazzi disposti a svolgere un lavoro precario - come riporta la
Stampa - ha arricchito la sua offerta di altri particolari: “Cerco
disponibilità di 12 ore al giorno, nessuna giornata libera,
retribuzione offerta per arrivare giusto a fine mese - e le vacanze? -
Ovviamente non se ne parla nemmeno”.
A mettere l’annuncio uno studenteSono stati in tanti gli studenti che forse spinti dalla curiosità hanno deciso di contattare l’offerente: è venuto fuori così che dietro l’avviso appeso tra le richieste di coinquilini per l’affitto di alloggi c’era Ludovico Gabrielli, 22 anni, studente del Politecnico. Uno ragazzo che ha deciso di cercare collaboratori per la sua attività “sfruttando gli stereotipi e i problemi reali del mercato del lavoro”.
Una provocazione Insomma l’annuncio voleva essere una provocazione, Ludovico voleva mettere l’accento sulla crisi del mercato del lavoro che colpisce principalmente i giovani: “L’idea mi è venuta sentendo i miei amici che si lamentavano di lavoretti pagati 3 euro all’ora, precari e senza garanzie e mi ha spinto a tentare un approccio più divertente per cercare collaboratori - spiega il giovane alla Stampa -. Io collaboro con un’azienda che si occupa di benessere e mantenimento del peso forma penso che la mia offerta sia migliore delle altre ma con i soliti annunci piatti non riuscivo ad attirare l’attenzione degli studenti”.
La crisi porta a rispondere agli annunci più straniE in effetti di annunci Ludovico ne aveva già appesi tanti ma senza molto successo. Da quando ha iniziato a cercare “schiavi” le risposte ai suoi annunci sono aumentate. ”Certo, in molti chiamano perché incuriositi da un messaggio o così strano ma qualcuno, invece, vuole subito informazioni sul lavoro”. Insomma la trovata del 22enne ha dimostrato che la crisi economica porta le persone a rispondere anche agli annunci più strani pur di trovare un lavoretto che consenta di sbarcare il lunario. “Questo non è un gran bel periodo per noi giovani. Io con il mio annuncio ho deciso di scherzare perché alla fine dei conti offro un lavoro migliore di molti altri”, ha concluso Ludovico .
A mettere l’annuncio uno studenteSono stati in tanti gli studenti che forse spinti dalla curiosità hanno deciso di contattare l’offerente: è venuto fuori così che dietro l’avviso appeso tra le richieste di coinquilini per l’affitto di alloggi c’era Ludovico Gabrielli, 22 anni, studente del Politecnico. Uno ragazzo che ha deciso di cercare collaboratori per la sua attività “sfruttando gli stereotipi e i problemi reali del mercato del lavoro”.
Una provocazione Insomma l’annuncio voleva essere una provocazione, Ludovico voleva mettere l’accento sulla crisi del mercato del lavoro che colpisce principalmente i giovani: “L’idea mi è venuta sentendo i miei amici che si lamentavano di lavoretti pagati 3 euro all’ora, precari e senza garanzie e mi ha spinto a tentare un approccio più divertente per cercare collaboratori - spiega il giovane alla Stampa -. Io collaboro con un’azienda che si occupa di benessere e mantenimento del peso forma penso che la mia offerta sia migliore delle altre ma con i soliti annunci piatti non riuscivo ad attirare l’attenzione degli studenti”.
La crisi porta a rispondere agli annunci più straniE in effetti di annunci Ludovico ne aveva già appesi tanti ma senza molto successo. Da quando ha iniziato a cercare “schiavi” le risposte ai suoi annunci sono aumentate. ”Certo, in molti chiamano perché incuriositi da un messaggio o così strano ma qualcuno, invece, vuole subito informazioni sul lavoro”. Insomma la trovata del 22enne ha dimostrato che la crisi economica porta le persone a rispondere anche agli annunci più strani pur di trovare un lavoretto che consenta di sbarcare il lunario. “Questo non è un gran bel periodo per noi giovani. Io con il mio annuncio ho deciso di scherzare perché alla fine dei conti offro un lavoro migliore di molti altri”, ha concluso Ludovico .
15 dicembre 2016
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