mercoledì 14 dicembre 2016

Provocazione o .....

La situazione è tesa, molto tesa. Guarda caso rispuntano fuori i forconi e .... arrestano un ex deputato. Una cosa odiosa, questo è certo, ma bisognerebbe mantenere la calma e riflettere sulla faccenda.
Sui social subito il tam tam del sistema è partito, con annessi e connessi mediatici, per incolpare ora i leghisti ora i 5 Stelle della cosa: non tanto del fatto in se quanto del clima che avrebbero creato. Infatti entrambi i movimenti stanno preparando manifestazioni per chiedere una cosa che in una normale democrazia sarebbe ovvio: tornare a votare per il la maggioranza, e il governo che essa esprime, è stata battuta su un referendum; in un paese normale NON qui, non in Italia dove a suon di bombe hanno fermato l'affermazione del maggior partito comunista a livello europeo; dove con la strategia delal tensione hanno talmente spaventato i cittadini che, questi ultimi, se gli avessero detto che gli asini volavano ci avrebbero creduto a priori. Poi vai a vedere a posteriori.. e scopri che c'erano manine, non solo italiane, che rimestavano nella spazzatura della società per assoldare utili idioti che si sobbarcassero l'onere di metterle quelle bombe o di provocare una reazione, che non c'è stata per fortuna,  della sinistra per poi inchiodarla al muro. I processi sulle stragi, che sono poi l'unico racconto su quegli anni visto che gli storici se ne guardan bene dall'affondare il coltello nei fatti e si attengono alla versione ufficiale, ci raccontano un altra verità.. una verità che sarebbe interessante studiare. Questo paese non doveva essere normale: c'erano forze e poteri che, per paura di perdere potere e presa sulla società, fecero di tutto per fermarne l'evoluzione; dovevamo andare in un altra direzione e gli esiti si son visti: ecco quello che siamo oggi ma il seme fu buttato allora; non sto a dilungarmi troppo perchè ormai è storia, purtroppo... e indietro non si torna.
Però se leggiamo quanto accaduto oggi in quest'ottica allora il fumo mediatico si dirada, analizziamo:
  1. qui prodest? Non certo chi chiama a raccolta i cittadini per riaffermare la centralità degli stessi, nella veste del corpo elettorale, e chiedere a gran voce di tornare a esercitare il proprio diritto di voto. Di sicuro c'hanno guadagnato coloro che hanno tutto l'interesse a criminalizzare qualunque cosa che non appartenga al pensiero dominante in questo periodo e ai suoi massimi rappresentanti che mal hanno digerito il NO al referendum. SIA CHIARO NON STODICENDO CHE L'HANNO FATTO LORO NE' CHE NE SONO DIRETTAMENTE RESPONSABILI E NEMMENO CHE NE SIANO I MANDANTI MA OGGETTIVAMENTE CI GUADAGNERANNO QUANDO DICONO: ECCO AVETE VISTO? ECCO CHI AVETE VOTATO SPOSTANDO L'ATTENZIONE DAL CONTENUTO, LA VITTORIA SULLE RIFORME E SUI DISTRUTTORI DELLA COSTITUZIONE, SUI CONTENITORI.. OSSIA I PROMOTORI E I MOVIMENTI CHE LI HANNO SOSTENUTI... giochino da prima repubblica che a volte funziona!
  2. Chi sono i forconi? Un idea ve la fate visitando il loro sito, forconi.it detto ciò, e a dispetto di quanto uscirono alla ribalta della cronaca per la prima volta, cercano probabilmente visibilità.. e come averla? Con un atto clamoroso; anche a costo di offrire il destro (...) a chi dicono di combattere; ciò la dice lunga e dovrebbe far riflettere tutti noi sul concetto di utile idiota di karamazoviana memoria (chi ha letto i fratelli karamazov sa di cosa parlo).
  3. Cos'hanno ottenuto? Visibilità tutta per loro, questo è certo... ma anche per alcuni personaggi sbucati fuori durante la cosa e subito dopo (passavano di lì per caso? Non credo..) che si sono subito offerti ai microfoni dei media che, naturalmente, si sono subito precipitati sul luogo della tragedia.
Il sistema ha subito un colpo durissimo con il referendum e bisognerebbe tenere i nervi saldi e non lasciarsi andare a dichiarazioni precipitose.... come invece è avvenuto in queste ore: si è passati dal condannare il fatto, cosa giusta, all'identificare negli aggressori per interpolazione grammaticale dei collaterali di cooro che in queste ore stanno preparandosi per le manifestazioni per andare a votare: la chiamano politica ma in realtà è strategia della tenzione ossia una cosa di cui questo paese non ha bisogno, anzi mai come ora ci vorrebbero: media non allineati; leader dei partiti capaci di tenere la barra dritta; rifiuto a priori delle provocazioni senza chiudersi al dialogo (come invece fanno moltissimi sostenitori del si ancora oggi sempre pronti a alzare il dito accusatore.. peccato che non sappiano guardare oltre quel dito perchè vedrebebro il nulla e dietro quel nulla un enorme buco nero nel quale burattinai, nemmeno tanto oscuri e ignoti, avrebbero voluto gettare questa nostra fragilissima democrazia) anche a costo di prendere il maalox. E nel caso che proprio non ce la faceste.... potete sempre ricordargli che:
  1. si dovevano dimettere abbandonando la politica e non l'hanno fatto;
  2. che sembrava che qualunque male si sarebbe potuto curare se si votava si.. compreso il cancro;
  3. il migliore dei mondi possibili che ci volevano costruire intorno... per noi che viviamo nel mondo reale è un enorme incubo;
  4. la si deve smettere di terrorizzare i cittadini perchè alla fine gli si potrebbe ritorcere contro.. come di fatto sta avvenendo;
  5. a suon di gridare al lupo si potrebbero risvegliare quei mostri dell'id che dal 1966 al 1980 e oltre hanno funestato la nostra storia di bombe, trame, P2 (ma pure P3, P4 ecc.), piani di rinascita nazionale e.. rumor di sciabole (De Lorenzo 1966, Piano Solo) e simili che, se nel racconto che ne fece Tognazzi in un bellissimo film facevano ridere, nella realtà manco poco che accadesse.
Ma tant'è... tutta fa brodo all'oggi; anche lo strumentalizzare fatti che hanno più dello scoop per far parlare di se che del politicamente importante per il nostro presente e, soprattutto, per il nostro futuro..

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