Ebbene si. Proprio colpiti al cuore, nell'europa che conta, e
affondati. Son bastati pochi minuti e l'ipocrita tranquillità del
vecchio mondo è stata scossa di nuovo e forse in maniera definitiva.. a
Brusselles l'Europa è stata colpita al cuore, duramente, senza se e
senza ma e possiamo che è stata anche affondata. Un attacco proditorio e
violento come solo gli attacchi che coinvolgono decine di cittadini
innocenti possono essere. C'è sempre dell'imprevedibilità, sia chiaro,
nelle azioni terroristiche; non si possono, sempre, prevedere con
esattezza.... ma nessuno ha pensato che se arrestavo uno dei terroristi
di Parigi a casa sua la rete del terrore avrebbe reagito: non foss'altro
perchè se costui avesse voluto 'collaborare' il network del terrore ne
poteva essere danneggiato se non distrutto? Perchè, a quanto pare, i
servizi avevano avvertito che c'era qualcosa in ballo ma le autorità
avevano deciso di non alzare il livello di allarme; ed ecco che, subito,
la prima domanda sorge spontanea: perchè, se erano a conoscenza di un
qualche possibile attentato, non alzato il livello di allarme non solo
in Belgio ma a livello europeo? Non voglio, e mi rifiuto di volerlo
fare, credere che forse c'è stato un cinico calcolo basato su un
semplice, quanto tragico, calcolo delle probabilità che un fatto avvenga
per forza..... ma passi pure il primo momento della sorpresa, al netto
delle precedenti considerazioni: come mai si son fatti cogliere così di
sorpresa con il secondo attentato, quello nella metropolitana? Troppo
presi da cosa? Non se lo aspettavano? Eppure dovrebbero sapere che è fin
troppo logico che i protocolli del terrore prevedono sempre un replay:
scoppia una bomba poi ne scoppia un altra ecc. ormai si sa e se lo
sappiamo noi, comuni mortali, lo dovrebebro sapere anche i cervelloni
deputati alla nostra difesa.... o non è così? Ogni volta è sempre una
storia a parte? Non bastava Parigi colpita per ben due volte? A
differenza degli organi preposti alla sicurezza il network del terrore è
fiorente e ha dato prova di vitalità enorme e penetrazione nel tessuto
sociale profonda: molto profonda visto che questi terroristi hanno
potuto contare non solo sull'omertà ma pue su delle complicità se non
simpatia.. e qui veniamo al nodo: forse che il modello integrativo
"europeo" non funziona? Perchè alla fine questo è il punto: questi non
sono, tutti, ragazzi sbandati che son arrivati qui e si son messi a
farsi esplodere, no.. molti di questi (come pure la maggioranza dei
cosiddetti foreign fighters) sono nati e cresciuti qui, quindi sono
immersi nel mondo consumista occidentale come i loro coetanei
occidentali e allora: la questione su cui dobbiamo riflettere è: la loro
integrazione è fallita così com'è fallito il disegno di un europa
multietnica, accogliente, tollerante così come la teoria dell''open
society' prevedeva? Ma: è fallita perchè è impossibile che si possa
convivere 'noi' con 'loro' o perchè "doveva fallire" per forza affinchè
ci si potesse concentrare sui mostri di turno che fanno le stragi? Quei
mostri dell'id che vivono e prendono, si, forza dal sonno della ragione
ma che spesso qualcuno, qualche manina, ha contribuito a liberare per
poter meglio rinchiudere la gente nelle proprie case e nelle proprie
vite dov'è possibile coltivarne le paure e i terrori...
E da
sempre che l'occidente, nel suo complesso, vive una schizofrenia di
fondo: predica l'abbattimento dei confini e delle frontiere ma
contemporaneamente alza muri culturali e politici a chi vi arriva ed
appartiene ad altri mondi... si gli da vita, lavoro, assistenza ecc. ma
alla fine sono mosche bianche perchè, se si alza il tappeto, questi
emarginati erano e tali rimangono. Se poi mettiamo l'arrembante
intromissione negli affari locali dei paesi terzi di cui sempre
l'occidente si è fatto promotore allora forse il quadro diventa chiaro,
fin troppo chiaro: siamo alle solite come sempre perchè pur di mettere
naso nello sfruttamento delle risorse altrui, direttametne o per
interposto dittatore, possiamo ben comrpendere cosa debbano provare
questi terroristi nel vedere i loro fratelli trattati come schiavi e
costretti o ad andarsene dalla loro terra o a diventare preda dei
manipolatori, peraltro spesso pervicamente addestrati proprio dai
servizi occidentali in funzione ora anti-Saddam o anti-Gheddafi
anti-Assad o.. ecc. ecc., per diventarne strumenti armati... storia
vecchia, vecchia quanto è vecchio l'occidente.
D'altronde un
occidente che esprime un Trump (ma non dimentichiamoci del KKK); che si
fa ricattare dalla Turchia per "fermare" l'onda dei migranti" mentre
contemporaneamente fa affari proprio con i terroristi, sempre per
interposta Turchia naturalmente che ci guadagna anch'essa dal petrolio
illegale che l'isis estrae (avevano quindi ragione i russi nel raderli
al suolo?), e poco fa per eliminarli in loco come poteva sperare di
restarne fuori? Osama insegna: ieri era il "combattente per la libertà"
afghano, e afghano non lo era, oggi era il terrorista numero 1 ricercato
(lo era davvero ricercato?) da tutti perchè ' responsabile dell'attacco
alle torri gemelle": ossia, detta meglio, la più grande dormita delle
forze di sicurezza americane che si son fatte passare sotto al naso per
mesi il viavai dei terroristi che preapravano gli attentati!!!!
Parigi
ieri, oggi Brusselles, domani chissà.... prendiamone atto, sarà meglio,
siamo in guerra ed è bene che ne assimiliamo il concetto in fretta: il
problema è in guerra contro chi? Con chi come alleato? E da chi siamo
difesi? E sono davvero i terroristi i veri "cattivi"? E possiamo
contare, almeno ora, sul fatto che nessuno giocherà dietro le nostre
spalle per far si che mentre odiamo il terrorista altri ce lo sventolano
come un drappo rosso, sta in realtà preparando le condizioni affinchè
noi possiamo vedere solo una parte della realtà ossia quella che meglio
aggrada ai soliti burattinai?
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