Lancette avanti di mezzo minuto per colpa di Trump e dei suoi imitatori
[27 gennaio 2017] greenreport
Negli
ultimi due anni, la lancetta dei minuti del Doomsday Clock, l’orologio
che segnano il pericolo della fine del mondo causata da una guerra
nucleare, erano rimaste ferme a due minuti dalla mezzanotte del
pianeta. Erano comunque più vicine che mai alla mezzanotte dagli anni
’80, ma comunque fermo, nonostante le guerre che punteggiano di sangue e
morte il mondo e nonostante la corsa agli armamenti nucleari sia
ripresa.
Ora, l’aggiornamento annuale del Doomsday Clock fatto dallo Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists
avverte: «La probabilità di una catastrofe globale è molto alta e le
azioni necessarie per ridurre i rischi di disastro deve essere prese
molto presto».
Nel 70esimo anniversario della pubblicazione Doomsday Clock sulla copertina del Bulletin of the Atomic Scientists, in una dichiarazione
lo Science and Security Board sottolinea: «Il pericolo è ancora
maggiore, la necessità di interventi più urgenti. Si tratta di due
minuti e mezzo a mezzanotte, il tempo stringe, il pericolo globale
incombe. Governanti saggi dovrebbe agire immediatamente, portando
l’umanità lontano dal baratro. Se non lo fanno, i cittadini saggi devono
farsi avanti e aprire la strada».
Presentando il Doomsday Clock, lo Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists
ha detto che «L’amministrazione Trump deve dichiarare in modo chiaro e
inequivocabile che accetta come realtà i cambiamenti climatici causati
dalle attività umane. Nessun problema può essere risolto a meno che la
sua esistenza nin venga riconosciuta prima». e ha aggiunto: «Il
panorama della sicurezza globale è oscuro dato che la comunità
internazionale non è riuscita ad affrontare in modo efficace le minacce
esistenziali più pressanti dell’umanità: le armi nucleari e
cambiamento climatico». In un editoriale sul New York Times firmato a
nome del Bulletin of the Atomic Scientists, il fisico teorico
Lawrence M. Krauss scrive: «A peggiorare le cose, gli Stati Uniti hanno
ora un presidente che ha promesso di impedire il progresso su entrambi
questi fronti. Mai prima d’ora il Bollettino aveva deciso di
anticipare l’orologio in gran parte a causa delle dichiarazioni di una
sola persona. Ma quando quella persona è il nuovo presidente degli
Stati Uniti, le sue parole sono importanti».
Il primo editore del Bulletin of the Atomic Scientists,
Eugene Rabinowitch, disse che uno dei suoi scopi del Bollettino era
quello di offrire soluzioni per la «Il vaso di Pandora della scienza
moderna», riconoscendo la velocità con cui stava avvenendo il progresso
tecnologico. Oggi, Rachel Bronson, direttrice esecutiva del Bulletin of the Atomic Scientists,
ricorda che « Nel 1947 c’era una tecnologia con il potenziale di
distruggere il pianeta, che era l’energia nucleare. Oggi, l’aumento
delle temperature, derivanti dalla combustione a livello industriale dei
combustibili fossili, cambierà la vita sulla Terra come la conosciamo,
distruggendola potenzialmente o eliminandola da porzioni
significative del mondo, se non si interviene oggi e nell’immediato
futuro. Le future innovazioni tecnologiche nel campo della biologia,
l’intelligenza artificiale e il reame cibernetico possono rappresentare
sfide globali simili».
Il Doomsday
Clock lancia l’allarme sugli scarsi progressi fatti dai leader
mondiali rispetto a un mondo sempre più turbolento: «Oltre alle minacce
esistenziali poste dalle armi nucleari e del cambiamento climatico,
sono emerse anche nuove realtà globali, come le fonti attendibili di
informazione che sono sotto attacco, le notizie false in aumento e le
parole che vengono usate in modi altezzosi e spesso sconsiderati (qui
il riferimento a Donald Trump sembra più che evidente, ndr). A
dimostrare che le parole contano e che le fake news sono pericolose,
il ministro degli esteri del Pakistan ha rilasciato una dichiarazione
bellicosa, in realtà un tweet, mostrando i muscoli nucleari del
Pakistan, in risposta a una “notizia” inventata su Israele. L’odierno
ambiente globale complesso ha bisogno di risposte politiche ponderate e
considerate».
Mentre è molto di moda essere “cazzuti”,
come direbbe The Donald e come fanno i suoi troppi scimmiottatori
populisti e neofascisti in giro per il mondo, il Bulletin of the Atomic Scientists
sottolinea che «E’ sempre più importante che i leader di alto livello
in tutto il mondo calmino, piuttosto che alimentare, le tensioni che
potrebbero portare alla guerra, per caso o per un errore di calcolo».
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Samo più vicini alla tragedia? Meno, ritengo, se al posto di Trump avesse vinto la Clinton.
In
ogni caso fare del catastrofismo non aiuta certo.... nè se a farlo sono
gli organi politici e mediatici nè, se a farlo sono i soliti
complottisti!!!
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