si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
mercoledì 9 aprile 2008
Il fattore "puah" e le elezioni italiane
Non lo sapevo ma ho letto (sul libro di Martin Rees "il secolo finale" pag. 84 il rigo ve lo cercate da soli se avete voglia di leggere ) che esiste un fattore "puah" che, pare conoscano coloro che si occupano di bioetica, rappresenterebbe l'indicazione della repulsione istintiva per le violazioni a ciò che viene percepito come ordine naturale. Leggevo e mi chiedevo: ma esiste un fattore simile anche per le elezioni? E, nello specifico caso italiano, questo fattore è qulificabile e quantificabile rispetto alla conduzione e alle sparate dei leader dei partiti? Questo fattore, infine, lo si può rapportare all'astensionismo crescente e alla disaffezione verso quelli che sono i temi politici che i leader pongono all'attenzione nostra e che si rivelano lontani anni luce dai problemi reali delle persone? Anche ieri abbiamo avuto una carrellata di dichiarazioni (riprese da stampa e tv) da lasciare esterefatti: vanno da una richiesta di controlli psichiatrici per i pm a una lettera aperta che chiede ai futuri vincitori di giurare sulla Costituzione, o la riscrittura della storia recente del paese con meno resistenza (e più, magari, attenzione alle soap opera televisive che hanno cambiato il mondo e portato democrazia e miglioramento delle condizioni di vita di noi cittadini; oppure ancora chissà si potrebbe varare un programma genere "geografia" del grande fratello con annesse notizie e notiziole coreografiche aggiunta mia). Viene da chiedersi se siamo a Zelig o a "buona la prima" o davvero in un'altra dimensione o, e forse è questa la ipotesi più realistica, avendo avuto (questa campagna elettorale) un'andamento da pace cimiteriale all'insegna del "non facciamoci del male" ora si mette un pò di pepe e si rispolverano i vecchi stereotipi della II° Repubblica in modo da dare una smossa ai sonnecchianti elettori e impedire che grosse fette di essi quel giorno decidano per una bella e corale scampagnata fuori porta, quelli naturalmente che non sono presi da nausee e mal di pancia nel vedere come è ridotto il nostro paese e quali prospettive future si aprono con un classe dirigente di schiatta .
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