Fonte: Il Fatto Quotidiano del 28/4/2015
UnipolSai, seconda in Italia dopo le assicurazioni Generali per ricavi ottenuti dalle polizze malattia, ora fa scendere in campo anche la banca del gruppo per allargare la platea dei clienti. Unipol Banca, che stando all’ultimo bilancio nel 2014 ha visto ridursi fortemente l’ammontare dei depositi, ha infatti comunicato che da ora in poi offrirà a chi apre un conto corrente on line “un piano sanitario gratuito e dedicato”. A garantire le prestazioni sarà ovviamente Unisalute,
la compagnia del gruppo delle coop specializzata nel settore e in
prima linea nel promuovere i fondi integrativi gestiti con la
partecipazione degli enti locali.
Ma attenzione: leggendo
bene le clausole si scopre che per avere diritto al pacchetto completo,
comprensivo della possibilità di ottenere “il rimborso dei ticket per le prestazioni di alta specializzazione“, “usufruire di tariffe agevolate per risparmiare sul costo delle prestazioni” e accedere a “servizi di prevenzione, assistenza e consulenza medica”, non basta attivare il conto MyUnipol. Bisogna anche rispettare alcuni “requisiti“. Cioè farsi versare su quel conto lo stipendio o la pensione, aprire un deposito titoli con saldo attivo oppure aprire un conto deposito con versamento mensile minimo di 20 euro.
Importante anche notare che MyUnipol Salute non sono coperte cure e protesi dentarie. Il pagamento dei ticket è invece garantito per angiografie,
artrografie, broncografie, cistografie, cistouretrografie, clismi
opachi, colangiografie, colecistografie, fluorangiografie, mielografie,
retinografie, ex esofago, stomaco e intestino, urografie,
videoangiografie. Tra gli accertamenti coperti ci sono poi l’ecocardiografia, l’elettroencefalogramma, l’elettromiografia, la mammografia, la pet, la risonanza magnetica, la scintigrafia e la tac. Sono rimborsate anche chemioterapia, cobaltoterapia, dialisi, laserterapia a scopo fisioterapico e radioterapia. Il tutto fino a un massimale annuo di 5mila euro a persona. Le prestazioni a tariffe agevolate sono erogate nelle cliniche convenzionate con Unisalute.
Il piano prevede poi un programma per la prevenzione della sindrome metabolica, una condizione clinica associata a peso eccessivo, vita sedentaria e colesterolo alto, che può portare all’insorgenza di patologie cardiovascolari.
Se l’assicurato, in base agli accertamenti fatti priva
dell’attivazione del piano sanitario, non risulterà avere una sindrome
metabolica conclamata, avrà diritto a tariffe agevolate per esami del sangue semestrali per il controllo di colesterolo, glicemia e trigliceridi.
A
dire il vero, poi, l’offerta del piano sanitario abbinato al c/c non è
nuovissima: era prevista anche per un gruppo di “vecchi” correntisti
della banca, quelli che hanno attivato i costosi conti Valore Plus o Valore Extra.
Per i quali però si pagano rispettivamente 5 e 10 euro al mese. Più,
nel caso di Valore Plus, le spese per i prelievi bancomat oltre il
tetto di 36 all’anno.
p.s.
dai dai e dai alla fine ci
asiamo arrivati: il piano sanitario "assicurativo" privato! Dopo anni e
anni di depredazione di quella pubblica e di suo svilimento, quando c'è
di mezzo la politica (con la "p" minuscola sia chiaro) va sempre così, a
semplice parcheggio di politucoli, primari del "partito" e
amministratori delegati rigorosamente divisi per aree, correnti ecc.
alla fine l'edificio crollato non lascia spazio ad altro che all'entrata
alla grande della assicurazione privata sanitaria: e da quello che si
legge possiamo dire che è come negli usa; anzi è peggio...... perchè qui
sono banche assicurative che ve lo proprongono con le clausole in
"pccolo" naturalmente. A prima vista sembra tutto bene (PER CHI PUO'
PERMETTERSELO, naturalmente) ma in realtà: se apri conti deposito o
simili allora l'hai gratuita altrimenti .. la paghi! Questi contratti
qui presuppongono un legame stretto fra la parte finanziaria, i conti da
aprire, e quella assicurativa sanitaria; sono "scommesse" ossia
l'assicuratore scommette su due cose: la prima è quella che tu gli molli
i tuoi soldi, e tutti; la seconda è che te non tiammali o se lo fai non
lo fai negli anni di ammortamento della polizza e che, in ogni, caso NE
USUFRUISCI per cose minime e di breve durata...... se invece ciò non
dovesse accadere allora sta tranquillo che, finito l'ammortamento, o ti
aumentano il premio o ti arriva la letterina che ti dice "ci dispiace ma
siamo costretti a rescinderla.." questa è una polizza di prima
generazione: serve per attirare clienti e far fare bella figura al loro
Ministro referente (ben sappiamo chiè, no?); vedrete che quando sarà
aperto il "mercato (brutta parola ma è così che loro lo considerano)"
allora arriveranno quelle vere: come negli usa saranno assicurati SOLO
per certe cose e non per altre e anche quando si rimane all'interno
della polizza la prima cosa sarà sempre quella che "loro" devono
risparmiare costi quel che costi perchè la parola d'ordine è " evitare
l'anti-economicità" del costo.. come per le auto e forse anche peggio.
Micheal Moore (per parlare di un personaggio, noto ai più, che da anni
denuncia i guasti della società americana e che con Sich'O mise alla
berlina la sanità americana) l'aveva prospettato come chi o perde il
lavoro o non se la può proprio permettere perde il diritto
all'assicurazione sanitaria e si dovrà rivolgere a quella pubblica che è
letteralmente fatiscente.... come oggi quella italiana: un incubo vero e
proprio. Anche questo lo sapevamo già: con l'entrata in vigore del WTO
c'era scritto chiaro: sanità, istruzione, cultura ... o, facciamo meglio
a dire quelle che rimangono pubbliche, tranne INTERNI, GIUSTIZIA E
DIFESA tutto il restodev'essere MESSO SUL MERCATO con pochissimi presidi
pubblici per chi proprio non ce la fa. Sapete qual'è la vera ironia? E'
che a farlo è una ..... coop rossa (rossa si fa per dire)!!
Grazie miei cari compatrioti
grazie per aver votato per quelli che ci hanno portato a questo!
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