si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
lunedì 11 gennaio 2016
Ziggy se n'è andato... rimane la leggenda
Un altro della generazione "must" se n'è andato: Ziggy è morto ma,
com'era suo stile, lo ha fatto in maniera elegante, sobria quasi in
sordina. A 69 anni David Robert Jones in ARTE (è proprio il caso di
dirlo!!!!) David Bowie
non è più fra noi: muore l'artista nasce la leggenda il mito. Se
leggete la sua biografia (riporto quella prodotta da Wikipedia) può
davvero definirsi un camaleonte: un artista poliedrico, multiforme che
ha attraversato i vari suoi periodi artistici, e personali, entrandovi e
immedesimandovi completamente fino a subirne gli effetti anche negativi
e che esplorati completamente cambiava pelle, personaggio modo di
vestire, ecc. il tutto senza mai perdere quel suo aplomb (anche quando
era strafatto, le sue biografie non ufficiali ne parlano) tipicamente
inglese che gli hanno valso il titolo di "DUCA".. era a tutto tondo un
uomo di spettacolo, un animale da palcoscenico come lo era anche Freddy
Mercury, in questo erano accomunati. C'erano anche dei lati oscuri della
sua vita come c'erano anche quelle furberie (come quella di sfruttare
l'icona gay che era diventata salvo poi smentire a Rolling Stone):
facevano parte del personaggio e gli si perdonava. E quando cominciò a
vedere la sua stella appannarsi.... ecco un altra piroetta: studio il
teatro giapponese, inizia una stretta collaborazione con Sakamoto;
diventa protagonista di quel gioiello che è il film "Furyo" che in
realtà si chiamava "Merry Christmas Mr. Lawrence") che non ha avuto
molta cassetta ma che ha segnato il suo passaggio alla maturità di
artista, ripeto, poliedrico conoscendo una seconda giovinezza e
avvicinandosi a nuove generazioni diventandone l'idolo. A scorrere la
sua carriera non si può non ammettere la sua straordinaria capacità di
cogliere l'onda che monta senza "perdersi" senza rinnegare quel che era
stato.. mai!!!! Anche la sua ultima opera "Blackstar" ha sonorità per
lui, se lo si guarda "storicamente", non proprio consone ma le ha sapute
miscelare, ricovertire al punto che ne è venuto fuori un mix che vede
la sua inconfodibile voce e il suo background miscelarsi con il free
jazz, un genere ostico per chi non è di palato fine, raggiungendo vette
altrimenti impossibili. Non é un album di un artista che sta morendo e
nemmeno il suo testamento, è una mia opinione naturalmente, perchè se lo
si ascolta con attenzione tutto si può dire tranne che possa essere un
opera d'addio anzi l'impressione che ne ho ricavato è di un cd di uno
che guarda avanti a sé.. che ha deciso di esplorare orizzonti nuovi e
nuove sonorità (qualcosa si trova su youtube anche se vi consiglio
caldamente di acquistarlo) e cose del genere non si fanno certo alla
fine della propria vita: o meglio era quel tipo, rarissimo, di persona
che anche sapendo che era arrivato all'ineluttabile esito della propria
vita ha voluto beffare tutto e tutti con l'ennesimo colpo di coda
dandoci una visione a tutto tondo della sua capcità di essere oltre
quegli stereotipi dentro i quali spesso rinchiudiamo, soprattutto noi
italiani, artisti e personalità realmente over the top, se mi passate il
termine, che non sono certo inquadrabili all'interno di un genere o di
una categoria: quest'era David Robert Jones alias David Bowie alias
Ziggy Stardust alias The Duke alias..... e si potrebbe continuare
all'infinito.
Nota a margine di carattere del tutto personale
Ho
il piacere di appartenere a quel segmento della mia generazione che
"ascoltava" musica; l'ascoltava e ne traduceva i testi; cercava di
replicare le sensazioni provate nell'ascoltare dal vivo ecc. Reed; Led
Zeppelin; Genesis (il primo LP che acquistai fu proprio selling england
by the pound dei Genesis) e .. David Bowie e di quest'artista mi
colpirono l'alternatività e la frattura quasi radicale fra quanto
proponeva nel testo rispetto a come si proponeva sul palco allo
spettatore. Una dicotomia del tutto rivoluzionaria, in senso lato, anche
per i tempi e che non pochi guai gli han procurato: ebbene io lo
ascoltavo, dicevo, e mi immedesimavo nelle parole e nel personaggio ma
comprendevo, prima lateralmente poi direttamente, che quella dicotomia
poteva solo essere dell'artista senza il quale io non avrei mai nemmeno
inteso quanto fossimo "marziani" su questo pianeta: marziani, direte? Si
perchè la mia fu l'ultima generazione che lottò nelle piazze per avere
un futuro migliore (e venne sconfitta) e la prima che si accorse sulla
propria pelle che quel futuro gliel'hanno rubato sotto i propri
occhi.... ascoltando Bowie comprese che erano atterrati su un pianeta
sbagliato, nel tempo sbagliato in mezzo a gente che sembrava avere come
unico scopo quello di fregare il proprio vicino: marziani appunto (in
quel periodo, forse ricorderete, andava per la maggiore il brano
"extraterrestre" di eugenio finardi) caduti sulla terra...... a voler
essere ottimisti e a voler essere pessimisti (ossia ottimisti che
guardano la realtà) di essere in uno zoo, magari non a Berlino ma a
Napoli o che so a Roma, Milano ma sempre zoo era e da cui non potevi
fuggire per essere libero di costruirti il tuo futuro!!!
Ciao Ziggy
voglio lasciarvi con questo video dove l'Artista Bowie da il meglio di se
ladies & gentlemen
David Bowie inAshes to ashes
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