Premessa:
rispetto ad alcuni predecessori non ci sono roboanti
dichiarazioni nè idee su 'new town' ecc.... dato a Cesare (..) quel che è
di Cesare in realtà l'unica novità è che di soldi non se ne vedono; è
vero che in questo paese di soldi buttati in grandi opere in seguito ad
eventi cataclismatici ce n'è a iosa: se solo la metà di questi fosse
davvero stata realmente usata per quel che cui era destinata questo
paese molti problemi non lo riguarderebbero se non come problema altrui,
così come se le centinaia di milioni stanziati negli scorsi anni per
mettere in sicurezza in edifici pubblici e privati non ci si fosse messa
di mezzo la 'solita' burocrazia forse qualche problema sarebbe
risolto..
L'idea
Ideona. Come faccio a spostare
l'attenzione? Come mandare sul binario morto le polemiche? In realtà
però stavolta, oltre alla doverose parole nei confronti delle vittime e
degli uomini della Protezione Civile delel forze armate ecc., di soldi
veri non se ne vedono proprio oltre alla sospensione delle tasse
(sospensione non significa niente tasse sia chiaro, ossia prima o poi il
Fisco le recupererà: c'è da sperare senza interessi) di altro non se ne
ha notizia. Però come riempire il vuoto? Semplice lancio una grande
opera.. intellettuale: Casa Italia. Ossia la chiamata alle armi, e alla
discussione sul da fare, di tutti i soggetti interessati per varare un
piano di prevenzione nazionale per l'edilizia futura e passata da
mettere a norma; grande idea che riempie i cuori ma le tasche e le mani
da infilarci dentro non se ne ha notizia.Tutto rimandato: a nulla
servono il Piano Gabrielli del 2004; i vari studi degli enti preposti; i
piani edilizi; ecc. sono solo background ossia un terreno di partenza
da cui partire per un piano ambiziosissimo che in prospettiva renderà
prospettivamente il nostro paese più sicuro.. prospettivamente però.
Serve un salto culturale, dice, ma questo salto culturale lo fai se non
fai: condoni; se le tasse non le fai pagare proprio; se stanzi soldi in
ricostruzione vera vigilando che no ci si mettano di mezzo i cavilli
burocratici per farli perdere nel fiume carsico del tangentismo; ecc.
ecc.
Alla fine temo che avrà ragione la Cassandra che risponde al
nome di Antonello Caporale che in un articolo di ieri sul
FattoQuotidiano.it dal titolo molto esemplificativo: Terremoto Centro Italia: oggi lacrime, domani sorrisoni e dopodomani grandi opere ..
...
spero caldamente si sbagli. A 56 anni ne ho sentiti di discorsi come
quello fatto dal Capo del Governo, anche più ispirati se è per questo ma
poi è stata solo una tavola imbandita per pochi a scapito dei tanti che
ancora aspettano una casa: è vero che ci sono novanta cantieri
all'Aquila ma è anche vero che il centro storico è ancora lì sotto le
macerie per la maggior parte; per tacere di quelli precedenti... troppe
parole e troppi soldi sprecati.
L'oggi
L'oggi è
questo: la fatica degli uomini per strappare dalle macerie i
sopravvissuti; i paesi distrutti; le vittime e i feriti e l'inverno che
pur si dovrà affrontare in qualche modo; i 50 mln per le prime cose e
poc'altro!!!! Vincoli di bilancio ed europei naturalmente..... ma è
davvero poco, troppo poco.
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Sviluppo
Italia; Cresci Italia; e ora Casa Italia: non vi dice proprio nulla? Da
tutte queste parole forti ne è mai venuta qualcosa di buono? Che io
ricordi.. no!
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