.. ci siamo. Dopo la Brexit, nonostante i mugugni scozzesi ( e li si
può anche capire visto che la loro economia e i finanziamenti dipendono
in toto dalla UE), che ha creato un mercato alternativo a quello
'europeo', ora anche l'Irlanda si avvia sulla stessa strada: il Sinn Fein partito (storico partito indipendentista di sinistra del paese) ha stravinto (col 24,5%)
le locali elezioni: non abbastanza da governare da solo ma da
condizionare le future scelte si, eccome: con una piattaforma economica e
sociale radicale. Ora non è che sarà dall'oggi al domani ma il processo
sotteso esiste e ormai entra nel panorama politico del paese. Sono cose
lunghe e vanno trattate con cura ma l'euroscetticismo non è più una
cosa di pochi e divisi elementi disturbatori del fango in cui tutti ci
siamo cacciati ma una realtà a cui guardare non solo da destra ma pure
da sinistra. Il seme gettato comincia, lentamente, a frutti... si
rassegnano i nostalgici del mercato unico e livellatore: Isaiah Berlin,
vero liberale (premio della fondazione agnelli negli anni '60 come
importante esponente del pensiero liberale nel XX secolo), sosteneva che
il liberalismo politico era auspicabile come humus su cui costruire un
regime democratico al contrario di quello economico perchè difficilmente
le persone avrebbero accettato di restare nelposto che il mercato gli
assegnava senza lottare sia per cercare di migliorarsi sia per evitare
di affogare; ed aveva ragione come ben sappiamo visto che decenni di UE e
relativa burocretineria che decide anche sul colore delle cipolle hanno
fatto nascere ovunque tantissimi movimenti 'glocal'
che, al di là delle etichette che gli vengono date dai soliti corifei
senza apertura mentale e al soldo, anche involontario, dei padroni del
vapore (c'è sempre la ricerca nelle menti deboli della ricerca del capo
che decide e guida; gli italiani in questo vi si sono sempre distinti..
fin dall'impero romano) che guardano non più alla UE come espressione
dei cittadini ma come moloch lontano preda della finanza e delle lobbye a
cui vi si oppongono senza se e senza ma; tranne che in italia perchè
cui le pecore, anche travestite, sono maggioranza, purtroppo o per
fortuna lo dirà la storia. Quali sviluppi? Bé è molto probabile che
l'irlanda del nord veda rinascere la voglia di riunirsi alla madre
patria così come la Scozia, super assistita dalla UE, vedrà rinascer la
propria voglia indipendentista; poi c'è il problema catalogna e infine
le convulsioni germaniche: eh già anche al centro del reich non fila
tutto liscio ossia la 'successora' di sua maestà ha dato forfait
rimettendo in gioco tutte le scelte fatte prima della merkel, come mai?
Non ha carisma, tutto qui e il caso Turingia ne
è la prova (un preisdente eletto con i voti degli euro-scettici di
destra) e, si spera, ne determinerà il de profundis. In Francia
continua, imperterrita, la lotta dei cittadini contro il proprio governo
e le sue riforme pro-mercato; mi verrebbe da dire 'je suis français' se
non fosse per quel manifesto, peraltro avevano ragione, 'nous ne sommes
pas italiennes'... e in italia? Calma piatta: addomesticati i 5 Stelle
cosa rimane? Piaccia o meno la destra, quella vera non acquisita in
transito dalla sinistra. Naturalmente non è così semplice ma alcuni
segnali sono importanti: dopo i 5 stelle come sopra un altro punto è
stato chiarito ossia le sardine che si fanno foto-opportunity con le
famiglie industriali, e si dividono in mille rivoli (quelle romane ad
esempio hanno mandato un vaffa ai presenzialisti nazionali), mentre
partecipano a convegni per spartirsi l'elettorato con prodiani, ex-dc,
pd e altre strane figure che si sperava fossero cadute nel cestino della
storia come a dire: gratta gratta e cosa spunta da sotto le scaglie
delle sardine e loro amici? Balene.. bianche (invecchiatissime ma pur
sempre vitali) e questo la dice lunga, molto lunga, su chi decide e
guida questo c.d. movimento e sulle sorti del nostro sfigatissimo
paese.La sola cosa che mi fa ben sperare è che gli italiani si sono
sempre distinti per essere spesso e volentieri i primi a scendere dai
carri in difficoltà e i primi a salire su quello dei probabili
vincitori: sfruttando questa caratteristica forse si riuscirà, si parla
delle ns tasche, a cambiare cavallo e cavaliere; la domanda, comunque e
solo per ora, sorge spontanea: per chi diavolo votare alle prossime
elezioni?
Naturalmente non è nel mio stile dare indicazioni ma mio obiettivo è fare il c.d. 'grillo-talpa: figura mutuata dal rugby che si connota come un giocatore con la capacità di infilarsi nella ruck e rubare la palla
agli avversari; questo perché rimanda alla capacità del grillotalpa di
utilizzare le zampe anteriori per "estrarre" con forza la terra (nel caso del rugby l'ovale).
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