mercoledì 28 luglio 2010

Saviano versus Lega.... mavalà!

Mai toccare la magnificenza del re: ci si fa male. Saviano (ri)scoperchia il vaso di Pandora togliendo, si spera, un paio di belle bisteccone dagli occhi degli italiani che vivono al di sopra di Roma. Già nel libro, e nel film, Gomorra ne aveva parlato: i malaffari delle cosche con gli imprenditori e i politici del nord del paese. Nulla di nuovo si direbbe ma si sa che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (e far sentire) e infatti scoppia subito la polemica. La Lega, che grazie al patto con il PDL, governa una larghissima fetta del paese si risente e risponde per le rime affermando che mai e poi mai al Nord ci sono malaffare e quanto denunciato dallo scrittore (che a tutt'oggi vive sotto scorta) è frutto della cecità di chi troppo giovane si é ritrovato pieno di soldi e ubriaco di successo. Ora anche in questo scalcagnato paese, dove tutto è permeato dal sonno indotto della ragione, tutti sanno che è al centro e al nord che le mafie investono i profitti delle proprie attività e non c'era certo bisogno di Saviano perchè bastavano le indagini che, da decenni, la Magistratura sta facendo per dimostrarne la certezza; e non solo: anche le giunte "politiche" nei fatti ne hanno favorito la penetrazione dato che per rispamiare, per esempio, sui costi di smaltimento dei rifiuti chiudevano gli occhi sulle "aziende" che gli stakeholder del crimine rappresentavano proponendo alternative assolutamente vantaggiose e a costi bassissimi ...... peccato che quello smaltimento veniva fatto a spese di un altra parte del paese che veniva letteralmente violentata e avvelenata. E' vero che non era compito di quegli amministratori sapere dove veniva buttata quella spazzatura ma è anche vero che hanno bellamente messo un macigno sulla loro coscienza nel non chiedersi com'era mai possibile svolgere un attività del genere a costi e servizi così competitivi. Qui, naturalmente, nessuno parla di connubio o altro di similare però non si può nemmeno dire che quei terrotori sono "vergini" dal malaffare perchè non è così, e loro lo sanno e ne è riprova il fatto che reagiscono in tal modo, segno di un nervo scoperto non tanto per il danno fatto ai loro concittadini, quanto per il pericolo che aprendo questo vaso di pandora ci potrebbe essere il rischio che i "loro" elettori possano avere un sussulto morale (mai dire mai) e fare domande molto scomode e dirigere il proprio voto altrove. Bene fa Saviano a porre le domande, perché il solo porle significa libertà e democrazia, male fa la Lega a rispondere in quel modo perchè da segnale di un certo autoritarismo intollerante; segnale di chi teme di vedersi scippare l'orticello così faticosamente costruito nel corso degli anni. E se pur non si vuol parlare di "malaffare" che dire della copertura "politica" data a quei furbacchioni che si ostinano a non pagare le multe della UE sulle quote latte che costringono tutti noi a pagare in loro vece? Come lo chiamiamo? E tutti quegli imprendotorelli del Nordest (ma il resto del paese non è migliore) che sfruttano gli extracomunitari, possibilmente clandestini, nelle proprie aziende mentre contemporaneamente si oppongono fortemente ad una seria politica di integrazione, come li chiamiamo?
Io sto con Roberto Saviano......... diceva R. Heinlein (un autore di Science fiction dal passato militare) che "quando un governo o una chiesa dicono alla gente <<>> il risultato è sempre e comunque tirannia, oppressione,non importa quanto sacri siano i motivi ..... Ci vuole poca forza a governare un uomo bendato; al contrario, un uomo libero interiormente non può essere imbrigliato da nessuna forza avversa. Né il bastone né la bomba atomica possono avere ragione di lui: tutto quello che possono è ucciderlo."

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